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lunedì 5 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: sull'Etna vince Caicedo. Crollano Geraint Thomas e Simon Yates

Terza tappa del Giro d'Italia 2020, da Enna all'Etna (Linguagrossa Piano Provenzana). Primo arrivo in quota dell'edizione n. 103 del Giro. Pronostico una vittoria di Simon Yates, apparso molto pimpante. Vedremo come si difenderà Geraint Thomas, che oggi potrebbe strappare la maglia rosa al compagno di squadra Ganna, e come reagirà Nibali, che mi pare ancora in ritardo di condizione.

La cronaca.
Pronostici ribaltati come poche altre volte. L'Etna è un giudice severissimo che respinge le ambizioni di Geraint Thomas, già vincitore di un Tour, che perde più di 12' anche condizionato da una caduta a inizio tappa, e Simon Yates, già vincitore di una Vuelta, che cede più di 4' minuti nella salita finale. Nibali invece tiene bene ed ora è sesto in classifica a 55" dalla maglia rosa, il portoghese Almeida. Leader della generale davanti a Caicedo, vincitore di giornata, per una questione di millesimi. Tengono invece, in vista del successo finale, Fuglsang e Kruijswijk.

sabato 3 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: Ganna in rosa a Palermo. Nibali perde quasi un minuto e mezzo

È il migliore contro il tempo, Filippo Ganna. Il fresco campione del mondo di specialità stravince la cronometro inaugurale del Giro d'Italia 2020, poco più di 15 km da Monreale a Palermo. Il migliore tra i precedenti al successo finale, il gallese Geraint Thomas gli cede 23". Nibali, in forte ritardo di condizione, 1'29": troppi. Nibali ha così già un ritardo di 1'06" da Thomas e di 40" da Simon Yates. Brutta caduta per Miguel Angel Lopez, costretto ad abbandonare la corsa.

venerdì 2 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: trionfa Geoghegan Hart. Le tappe, la cronaca, le classifiche

Domani, finalmente, si parte. Comincia il Giro d'Italia 2020. Dalla Sicilia, breve cronometro da Monreale a Palermo. Vedremo subito come si comporteranno i favoriti per il successo finale, da Nibali a Simon Yates a Geraint Thomas.

Tutte le tappe (cliccate!)

1^ tappa 3 ottobre  -  Monreale-Palermo - 🕑- 15 km 
2^ tappa 4 ottobre – Alcamo-Agrigento - 150 km 🗻

3^ tappa 5 ottobre – Enna-Etna (Linguaglossa Piano Provenzana) – 150 km 🗻
4^tappa 6 ottobre – Catania-Villafranca Tirrena – 140 km
5^ tappa 7 ottobre – Mileto-Camigliatello Silano – 225 km
6^ tappa 8 ottobre – Castrovillari-Matera – 188 km 

7^ tappa 9 ottobre – Matera-Brindisi – 143 km

8^ tappa 10 ottobre – Giovinazzo-Vieste (Gargano) – 200 km
9^ tappa 11 ottobre – San Salvo-Roccaraso (Aremogna) – 208 km🗻

12 ottobre riposo

10^ tappa 13 ottobre – Lanciano-Tortoreto – 177 km
11^ tappa 14 ottobre – Porto Sant’Elpidio-Rimini – 182 km

12^ tappa 15 ottobre – Cesenatico-Cesenatico – 204 km

13^ tappa 16 ottobre – Cervia-Monselice – 192 km
14^ tappa 17 ottobre – Conegliano-Valdobbiadene – 🕒– 34,1 km
15^ tappa 18 ottobre – Base Area Rivolto (Frecce Tricolore) – Piancavallo – 185 km🗻

19 ottobre: Riposo

16^ tappa 20 ottobre – Udine-San Daniele del Friuli – 229 km
17^ tappa 21 ottobre – Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio – 203 km🗻

18^ tappa 22 ottobre – Pinzolo-Laghi di Cancano (Parco Nazionale dello Stelvio) – 207 km🗻

19^ tappa 23 ottobre – Morbegno-Asti – 258 km
20^ tappa 24 ottobre – Alba-Sestriere – 198 km🗻

21^ tappa 25 ottobre – Cernusco sul Naviglio-Milano – 🕒– 15,7 km

Cronaca breve del Giro.
Nella prima tappa, Ganna vince alla Merckx, e indossa la maglia rosa a Palermo: dominata la prova a cronometro. Nibali accusa subito 1'29" di ritardo, perdendo sia Geraint Thomas (1'06") che da Simon Yates (40"). Nella seconda frazione, da Alcamo ad Agrigento, torna alla vittoria, la settima per lui in carriera, Diego Ulissi, che precede un volitivo Peterer Sagan. La terza tappa terremota la classifica. Geraint Thomas cade presto, risale in sella, ma alla fine, nella salita verso l'Atne naufraga ad oltre 12' minuti. Crisi inaspettata anche per Simon Yates, che di minuti ne perde quattro. Vince la tappa Caicedo, ecuadoriano, davanti a Giovanni Visconti. Nibali tiene e risale al sesto posto della generale, guidata, questione di millesimi, dal portoghese Almeida sullo stesso Caicedo. La quarta tappa registra il ritiro di Geraint Thomas, a causa della caduta della caduta del giorno prima e il millimetrico successo in volata di Demare su Peter Sagan. Il Giro lascia la Sicilia. Nella sesta tappa, da Mileto a Camigliatello Silano, Filippo Ganna inventa una fuga da lontano insieme ad altri audaci, resta solo sulla Sila e vince la prima gara in linea della carriera, la seconda tappa in questo Giro. Si scopre un campione, non solo contro il tempo. La sesta frazione, da Castrovillari a Matera premia in volata di nuovo lo sprinter francese Demare, che vince di quattro o cinque biciclette. E Demare si ripete nella settima, tagliando per primo anche il traguardo di Brindisi, davanti a Peter Sagan. Nell'ottava tappa, con arrivo a Vieste vince il britannico Dowcett e si ritira Simon Yates, risultato positivo al Covid 19. Un altro favorito della vigilia viene meno dalla corsa. Nella nona tappa, che arriva in quota a Roccaraso, succede meno del previsto. Nibali perde 14" da Kelderman e Fuglsang, Almeida resta in maglia rosa. Giorno di riposo. La decima tappa, da Lanciano a Tortoreto celebra la resurrezione agonistica di Peter Sagan, che torna a vincere dopo oltre un anno, e non in volata, con fuga solitaria iniziata in salita! Krijswijk deve abbandonare per positività al Covid, mentre Fuglsang fora e perde 1'15". Almeida rafforza la maglia rosa, strappando l'abbuono del terzo posto. L'undicesima tappa si chiude con la quarta volata vittoria di Arnaud Demare, che precede Sagan. Nella dodicesima tappa, da Cesenatico e Cesenatico, i grandi sonnecchiano e vince il fuggitivo di giornata: l'ecuadoriano Narvaez. Nella tredicesima tappa, da Cervia a Monselice, registra il bis di Diego Ulissi (ottava vittoria assoluta al Giro), che fatica a domare in volata Almeida, che prende altri secondi d'abbuono e si conferma osso durissimo in vista del successo finale. Per la personalità, ricorda Saronni. Nella cronometro di Valdobbiadene, proprio Almeida guadagna un poco su tutti i corridori di classifica, a cominciare da Nibali, ma l'eroe di giornata è Filippo Ganna, che stravince e firma uno storico tris. Nella quindicesima tappa, tutto succede nella salita di Piancavallo. Geoghegan Hart, che vince la tappa, Kelderman e Hindeley staccano la maglia rosa di 37". Nibali di oltre un minuto e mezzo. Piccolo terremoto in classifica, con Hindley e Hart che salgono al terzo e al quarto posto. Secondo giorno di riposo. Che continua per il gruppo nella sedicesima tappa: via libera ad un fuga. Restano in due, vince Tratnik, mentre Almeida si diverte a sprintare per guadagnare 2". Nella diciassettesima tappa, tanto rumore per nulla. Vince O'Connor in fuga a Madonna di Campiglio. Dietro, Almeida non viene seriamente attaccato e resta in maglia rosa. È lo Stelvio, nella diciottesima tappa a terremotare la classifica, chiudendo i sogni di podio di Nibali, sfilando la maglia rosa ad Almeida e posandola sulle spalle di Kelderman e consegnando il successo di tappa ad Hindley su Geoghegan Hart  questi due ora secondo e terzo in classifica. LA diciannovesima tappa viene dimezzata per protesta di molti corridori contro pioggia e maltempo: mai visto prima. Tappa dimezzata con partenza da Abbiategrasso. Ad Asti vince Cerny. Nella ventesima tappa, non potendosi scollinare in Francia, si scala per tre volte il Sestriere. A vincere è Geoghegan Hart su Hindley, che veste la maglia rosa per centesimi di secondo. Nelle cronometro conclusiva, da Cernusco sul Naviglio a Milan, l'inglese Hart sfila la maglia ad Hindley e vince il Giro d'Italia 2020 con 39" di vantaggio. Il successo di tappa, il quarto, va ad un maestoso Filippo Ganna, che vola a quasi 60 km/h di media.

La classifica finale del Giro.

1. Geoghegan Hart (R.U.) 
2. Jay Hindley (AUS) a 39"
3. Wilco Kelderman (OLA) a 1'29"
4. Joao Almeida (POR) a 2'57"
5. Pello Bilbao (SPA) a 3'09"
6. Jakob Fuglsang (DAN) a 7'02"
7. Vincenzo Nibali (ITA) a 8'15"
8. Patrick Konrad (AUT) a 8'42"
9. Fausto Masnada (ITA) a 9'57"
10. Hermann Pernsteiner (AUT) a 11'05"

mercoledì 23 settembre 2020

I migliori ciclisti britannici della storia: comanda Froome

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti britannici della storia. Primo è risultato, per distacco, il grande Chris Froome. Classifica aggiornata al 15 aprile 2024.

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                 

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia, UAE Tour):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Chris Froome (Gran Bretagna): 3.129 punti (2007-): 1.720 punti al Tour de France (quattro volte primo, una volta secondo, una volta quarto), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 670 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 120 punti al Giro del Delfinato (tre volte primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    2. Geraint Thomas (Gran Bretagna): 1.312 punti (2007-): 700 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 60 punti al campionato britannico (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 18 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti al Giro dell'Algarve (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti all'E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    3. Mark Cavendish (Gran Bretagna): 1.292 punti (2007-): 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 100 punti al campionato britannico (due volte primo, due volte secondo) 108 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta quinto una volta nono), 90 punti alla Scheldeprijs (tre volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 50 punti al Giro del Qatar (due volte primo), 510 punti per vittorie di tappa al Tour (trentaquattro vittorie di tappa), 204 punti per vittorie di tappa al Giro (diciassette vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]

    4. Robert Millar (Gran Bretagna): 1.058 punti (1980-1995): 160 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta decimo),  150 punti al Giro d'italia (una volta secondo), 250 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, una volta sesto), 35 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta decimo),  30 punti al campionato britannico (una volta primo), 96 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    5. Bradley Wiggins (Gran Bretagna): 844 punti (2001-2016): 500 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 30 punti al campionato britannico (una volta primo), 12 punti alla Parigi-Roubaix (una volta nono), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    6. Simon Yates (Gran Bretagna): 828 punti (2014-): 190 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta settimo), 140 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta ottavo), 250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto), 10 punti al campionato britannico (una volta terzo), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    7. Tom Simpson (Gran Bretagna): 760 punti (1959-1967): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 208 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte quarto, una volta nono), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 144 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 6 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta decimo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta decimo), 30 punti alla Freccia Vallone (una volta terzo), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    8. Adam Yates (Gran Bretagna): 735 punti (2014-): 360 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto, una volta nono, una volta decimo), 30 punti al Giro d'Italia (una volta nono), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti all'UAE Tour (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    9. Maximilian Sciandri (Gran Bretagna): 670 punti (1989-2004): 90 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto), 72 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto, una volta settimo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 50 punti alla Leeds International Classic (una volta primo), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 30 punti alle Olimpiadi (una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna volta primo), 60 punti al Giro di Romagna (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa)


    10. Tao Geoghegan Hart (Gran Bretagna): 364 punti (2017-): 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    11. Thomas Pidcock (Gran Bretagna): 275 punti (2021-): 30 punti al campionato del mondo (una volta primo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta decimo), 120 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alle Strade Bianche (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]


    lunedì 21 settembre 2020

    Giro d'Italia 2020: i favoriti, da Nibali a Thomas a Simon Yates

    Giro d'Italia autunnale, l'ossimoro c'è, ma va così. Ecco il borsino dei favoriti. Mancherà, purtroppo, l'asso belga Evenepoel, ancora infortunato. Nibali vorrebbe il tris, di contro c'è la regola non scritta del ciclismo: nessuno, compiuti i 35 anni, ha mai vinto un Grande Giro, con l'eccezione di Horner ,ultraquarantenne!, alla Vuelta 2013, dove precedette proprio Nibali. Che va per i 36. Anche Thomas e Kruijswijk non sono di primo pelo: 34 anni il gallese, 33 anni l'olandese. 

    1. Simon Yates ****
    2. Vincenzo Nibali ***
    3. Geraint Thomas ***
    4. Steven Kruijswijk ***
    5. Rafael Majka **
    6. Alexander Vlasov *
    7. Jakob Fuglsang *
    8. Zakarin *

    lunedì 14 settembre 2020

    Tirreno-Adriatico 2020: ha vinto Simon Yates

    Mentre il gemello Adam lotta per la classifica generale al Tour de France, Simon Yates si è aggiudicato oggi la Tirreno-Adriatico 2020, resistendo nella cronometro di San Benedetto del Tronto agli assalti di Geraint Thomas. Vincitore di giornata il fortissimo, contro il tempo, Ganna. Simon Yates e Thomas saranno al via del Giro d'Italia e tra i grandi favoriti per il successo finale.

    lunedì 19 agosto 2019

    Vuelta a España 2019: i favoriti. Per l'Italia, Aru e Formolo

    Vuelta a España 2019 🚲
    Sabato prenderà il via la Vuelta a España 2019. Edizione che si preannuncia in tono minore. E mancheranno molti degli interpreti delle grandi corse a tappe, da Froome, infortunato, al fresco vincitore del Tour de France, il colombiano Bernal, da Thibaut Pinot, ancora alle prese con i guai al ginocchio, fino a Geraint Thomas. Roglic è il più completo, ma Carapaz, vincitore del Giro, gli darà filo da torcere, come Miguel Angel Lopez. Per l'Italia, ci saranno Aru e Formolo. Per un piazzamento e magari una vittoria di tappa. Ecco il borsino dei favoriti.


    1. Roglic ****
    2. Carapaz ****
    3. Miguel Angel Lopez ***
    4. Kruijswijk **
    5. Quintana **
    6. Valverde *
    7. Majka *

    lunedì 29 luglio 2019

    Tour de France 2019: le pagelle finali

    🚲 Le Tour De France 2019
    Ecco le pagelle finali del Tour de France 2019:

    Bernal (Col): 10 e lode. Il colombiano, 22 anni e mezzo, conferma tutte le attese su di lui. Da anni pronosticato campionissimo, vince la Grande Boucle, battendo la concorrenza interna all'Ineos di Geraint Thomas. Domina sulle Alpi, complice anche il ritiro di Thibaut Pinot. Maturo, può fare la storia dei grandi giri.

    Alaphilippe (Fra): 10. Nessuno avrebbe pensato che potesse lottare per vincere il Tour. Eppure l'ha fatto. Fino alla diciannovesima tappa. Formidabile il suo successo nella cronometro di Pau. Di fondo ne ha tanto, sulle lunghe salite soffre rispetto agli scalatori puri, ma, con un percorso adatto alle sue caratteristiche, e più esperienza, può pensare di competere per un grande giro. Ha ancora 27 anni.

    Geraint Thomas (Gbr): 8. Convalida il successo dello scorso anno, con un secondo posto di prestigio. Solido.

    Valverde (Spa): 8. Arriva 9 in classifica generale, a 39 anni. In una classifica a punti che ho proposto e che aggiorno di continuo, relativa ai migliori ciclisti della storia - si giudicano rendimento e risultati, non il talento - Valverde scavalca Anquetil e Moser e sale al quinto posto assoluto. Qualcosa vorrà pur dire!

    Caleb Ewan (Aus): 9. Il miglior velocista del Tour, vince tre tappe e la sfida con Viviani, Sagan e Groenewegen.

    Trentin (Ita): 8. Terzo successo di tappa in tre diverse edizioni del Tour. Corridore classico, Trentin, che non manca i grandi appuntamenti. Il suo assolo è un capolavoro tattico.

    Thibaut Pinot (Fra): 8. Voto diminuito solo dal ritiro obbligato. Stravedo per questo sfortunato ma pieno di talento scalatore transalpino. Avrebbe conteso la vittoria finale a Bernal fino alla fine, non fosse stato fermato da un infortunio. Colpa di un destino cinico e baro, come avrebbe detto Saragat. Credo e spero che potrà rifarsi. Sui Pirenei era stato il migliore.

    Quintana (Col): 7. Si piazza ottavo. Lui che era stato due volte secondo e una volta terzo. A 29 anni, sembra già vecchio, specialmente al cospetto del ventiduenne connazionale Bernal. Resta, Quintana, uno dei corridori più continui della sua generazione, ad ogni modo. Nelle gare a tappe.

    Nibali (Ita): 8. Vince la sua sesta tappa al Tour, che non avrebbe voluto correre. Numeri alla mano, al netto di ogni opinione personale, è tra i grandi della storia del ciclismo. Non soltanto italiano.

    venerdì 26 luglio 2019

    Bernal maglia gialla. La grandine sul Tour de France

    🚲 Le Tour De France 2019
    Diciannovesima tappa del Tour de France 2019, da Saint-Jean-de-Maurienne a Tignes, Alpi. Alaphilippe è chiamato all'ennesima difesa della maglia gialla. Bernal sembra il più pronto per l'attacco decisivo, al netto delle schermaglie interne con Geraint Thomas. Io mi aspetto, a patto che stia meglio di ieri, anche Thibaut Pinot in rampa di lancio: il francese ha ancora la possibilità di vincere il Tour, ma soffre il caldo, la canicule, mai così intensa in questi giorni. Oggi, comunque, nonostante la brevità della tappa, potrebbe esserci più selezione di ieri. Non c'è pianura, solo salita, tanta, e discesa.
    La corsa: Si ritira dopo nemmeno 40 km, e mi dispiace moltissimo, un sofferente Thibaut Pinot, già staccato di 3' dal gruppo maglia gialla. Forse un problema muscolare, legato al caldo? Di certo un peccato per la corsa, che perde uno dei protagonisti più attesi. Il ritiro di Thibaut Pinot, lasciatemelo scrivere, si colloca ai piedi del podio delle mie delusioni sportive dopo: 1. Lazio - Inter del 5 maggio 2002, 2. Juve - Inter dell'aprile 1998 e 3. la tappa del Sestriere del Tour '92, con Bugno prima all'attacco e poi in crisi, Chiappucci che vince la tappa e Indurain che, di fatto, vince il Tour. Ma, la corsa di oggi, non è finita qui! Sull'Iseran Bernal conferma tutto il bene detto su di lui da anni, scatta e fa il vuoto, rifilando oltre due minuti ad Alaphilippe, che vorrebbe limitare i danni in discesa, solo che la grandine si abbatte sul tracciato finale, poco prima che vi giungano i ciclisti. Il Tour deve fermarsi per l'incolumità dei corridori. Tempi neutralizzati sul Gpm dell'Iseran. Bernal nuova maglia gialla, detronizzato Alaphilippe a due giorni da Parigi. Giornata campale per la Francia! Un tornado, non solo meteorologico. Domani, sempre che il tempo lo permetta, vien da dire, l'ultima tappa alpina. Ma, difficilmente Bernal potrà essere insidiato. In salita, ritirato Pinot, è il più forte del gruppo.
    Ordine d'arrivo (sul Col de l'Iseran):

    giovedì 25 luglio 2019

    Tour de France 2019: a Valloire vince Quintana!

    🚲 Le Tour De France 2019
    Diciottesima tappa del Tour de France 2019, da Embrun a Valloire, 208 km e tre cime mitiche, il Vars, l'Izoard e l'interminabile Galibier, che precede la discesa che conduce all'arrivo. Tantissima salita, valicati a lungo i 2.000 m, non so quanta paura avranno di affondare i pretendenti al successo finale. E per affondare intendo sia affondare i colpi sia affondare essi stessi, perché il rischio di una crisi c'è eccome. Ve lo ricordate Ullrich nel 1998? Sì, Pantani fece un'impresa, ma fu Ullrich a prendere una cotta pazzesca. 
    La corsa: va a segno la fuga di Quintana, secondo Bardet, pure lui all'attacco tutto il giorno, che riscatta parzialmente un Tour finora disastroso. Alaphilippe si stacca sul Galibier. Rientra e attacca in discesa verso Valloire.  Grande difesa della maglia gialla. In casa Ineos, Geraint Thomas e Bernal hanno giocato a farsi i dispetti. Bernal guadagna, alla fine, solo 32". Thibaut Pinot è rimasto a guardare. Domani e sabato, non potrà farlo. E credo che non lo farà.
    Ordine d'arrivo:
    1. Quintana
    2. Bardet a 1'35"
    3. Lutsenko a 2'28"
    4. Kamna a 2'58"
    5. Caruso a 3'00"

    domenica 21 luglio 2019

    Foix Prat d'Albis: si stacca Alaphilippe. Vince Simon Yates

    🚲 Le Tour De France 2019
    Tappa durissima la quindicesima del Tour de France 2019, ancora sui Pirenei, da Limoux a Foix Prat d'Albis, tre gran premi della montagna di prima categoria, arrivo in salita, caldo, tensione e due settimane di corsa nelle gambe. Se Alaphilippe oggi non si stacca, il Tour è suo. Thibaut Pinot sta bene come non mai e vuol recuperare il tempo sciaguratamente perso in pianura.  La Francia vuole l'erede di Hinault, ultimo vincitore transalpino del Tour nel 1985! Potrebbe attaccare anche Bernal, che vuole i gradi di capitano di Geraint Thomas. C'è il terreno per terremotare la classifica generale. Sarebbe possibile anche un temerario attacco da lontano.
    La corsa: fuga. Davanti resta solo Simon Yates. Sulla salita finale è Thibaut Pinot ad accendere le polveri. Si staccano in tanti,  a cominciare da Geraint Thomas. A 5 km dall'arrivo si stacca anche la maglia gialla Alaphilippe, che lotta come un leone e arriva stremato ma ancora al comando della classifica generale. Vince Simon Yates, secondo un grande Thibaut Pinot, che arriva con Landa. Partita apertissima. Domani giorno di riposo. Alaphilippe terrà la maglia gialla martedì e mercoledì il tracciato addirittura gli si adduce. Poi, le Alpi. Tre tappe dure, soprattutto l'ultima.
    Ordine d'arrivo:
    1. Simon Yates
    2. Thibaut Pinot a 33"
    3. Landa a 33"
    4. Buchmann a 51"
    5. Bernal a 51"

    sabato 20 luglio 2019

    Sul Tourmalet trionfa Thibaut Pinot

    🚲 Le Tour De France 2019
    Quattordicesima tappa del Tour de France 2019, che arriva sul mitico Tourmalet.
    La corsa: tappa breve ma durissima. Crolla subito Bardet. E poi, sul terribile Tourmalet, cedono uno a uno Adam Yates, Quintana, Fuglsang, Enric Mas e persino Geraint Thomas. Impressiona ancora un grande Alaphilippe in maglia gialla, ma a vincere è Thibaut Pinot, il miglior scalatore, che sarebbe il favorito per il successo finale se non avesse perso 1'40" per una distrazione!
    Ordine d'arrivo:
    1. Thibaut Pinot
    2. Alaphilippe a 6"
    3. Kruijswijk a 6"
    4. Buchmann a 8"
    5. Bernal a 8"

    venerdì 19 luglio 2019

    Pau: trionfa Alaphilippe in maglia gialla!

    🚲 Le Tour De France 2019
    Tredicesima tappa del Tour de France 2019, cronometro, una mezza cronoscalata, individuale di 27,2 km da Pau a Pau, Pirenei. Alaphilippe cercherà di tenere la maglia gialla e credo che dovrebbe riuscirci. Per il successo di tappa, i favoriti appaiono Tony Martin e Van Aert.
    La corsa: Van Aert cade malamente e deve ritirarsi. Il miglior tempo, prima che partano i favoriti, è del belga Thomas De Gendt. Parte bene Geraint Thomas, parte meglio Alaphilippe, trasfigurato dalla maglia gialla. Si mantiene davanti al primo e al secondo intermedio e addirittura vince, rifilando al gallese 14"! Strepitoso Alaphilippe, che ora non si nasconde più. Può vincere il Tour de France. Almeno è certo che ci proverà fino alla fine. Considero decisivi i Pirenei, sabato e domenica. Pessima la prova di uno sconfortato Bardet, vanno male anche Bernal e Quintana. Si difende bene Thibaut Pinot, per me il più forte scalatore al Tour.
    Ordine d'arrivo:
    1. Alaphilippe
    2. Geraint Thomas a 14"
    3. Thomas De Gendt a 36"
    4. Uran a 36"
    4. Porte a 45"

    lunedì 15 luglio 2019

    Ad Albi vince Van Aert. Attardati Pinot e Fuglsang, ancora di più Landa

    🚲 Le Tour De France 2019
    Decima tappa del Tour de France 2019, da Saint Flour ad Albi, astrattamente destinata a ruote veloci, perché ci sono cotes non impegnative prima del giorno di riposo previsto per domani. Ma, al Tour, tutto può succedere, ogni giorno.
    La corsa: l'imprevisto succede, manco a dirlo. A circa 30 km dal traguardo. Vento forte, ventagli. Si fraziona il gruppo, quando la volata a ranghi compatti sembrava inevitabile. Si attarda Landa, più di tutti i favoriti, ma anche Pinot e Fuglsang restano dietro, per una grave disattenzione, che vanifica la grande azione compiuta proprio da Thibaut Pinot sabato, al seguito di Alaphilippe. Che invece è davanti con la maglia gialla. Concentratissimo. Al Tour è vietato distrarsi. Essere forti non basta, bisogna saper correre, al netto della buona sorte, sempre necessaria. Davanti sono in sessanta o giù di lì e Geraint Thomas c'è con mezza squadra e se n'avvantaggia. Fortunato da un paio d'anni a questa parte. E bravo anche. Volata di forza, con la strada che sale negli ultimi 150 metri: vince Van Aert su Viviani. Alaphilippe consolida il primato, Geraint Thomas si ritrova secondo senza sforzi. Pinot, che cominciavo a pensare grande favorito, scende al decimo posto a più di due minuti e mezzo! E tutto per un'erronea lettura della corsa, che, a 29 anni, non può più essere scusata.
    Ordine d'arrivo:
    1. Van Aert
    2. Viviani
    3. Caleb Ewan
    4. Matthews
    5. Sagan

    mercoledì 12 giugno 2019

    Tour de France 2019: i favoriti. Forfait di Tom Dumoulin

    🚲 Le Tour De France 2019
    Mancano poco più di tre settimane all'inizio del Tour de France 2019. E indicazioni sullo stato di forma dei pretendenti al successo finale potranno venire dal Giro del Delfinato, in corso di svolgimento, e dal Giro della Svizzera. Ma, si può abbozzare un borsino dei favoriti della Grande Boucle. Geraint Thomas vorrà difendere il sorprendente successo dello scorso anno, anzitutto dal compagno di squadra Froome, che nel 2018 fu terzo, ma era reduce dal Giro conquistato a suon di imprese: Froome ha forse l'ultima possibilità di annettersi il quinto Tour, così eguagliando Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain. Ci saranno i francesi Bardet e Pinot e poi il solito Quintana e Adam Yates. Ma anche Tom Dumoulin, sfortunato all'ultimo Giro, secondo allo scorso Tour, e Bernal, che tra i "litiganti" Froome e Thomas, suoi compagni  di squadra, anzi di squadrone, potrebbe inventarsi capitano. Non ho ancora capito, poi, se Roglic ci sarà.
    *Aggiornamento delle 18:07: Froome è caduto, oggi, durante la ricognizione della prova a cronometro del Giro del Delfinato. Avrebbe riportato la frattura del bacino. Non potrà essere al via del Tour!
    * Aggiornamento del 18 giugno 2019: al Giro della Svizzera è caduto Geraint Thomas. Gli tolgo una stelletta e ne aggiunto una Thibaut Pinot.
    *Aggiornamento del 20 giugno 2019: mancherà anche Tom Dumoulin. Sarà un Tour senza padroni.

    1. Froome ****
    2. Tom Dumoulin ****
    3. Geraint Thomas ***
    4. Adam Yates ***
    5. Bernal ***
    6. Porte ***
    7. Thibaut Pinot ***
    8. Enric Mas **
    9. Bardet**
    10. Quintana **
    11. Nibali *
    12. Kruijswijk *


    domenica 5 maggio 2019

    Roglic vince il Giro di Romandia 2019 e punta il Giro

    Dopo UAE Tour e Tirreno-Adriatico, Primoz Roglic si aggiudica anche il Giro di Romandia in questo 2019. Sua anche la cronometro conclusiva. In classifica generale ha preceduto il portoghese Rui Costa e Geraint Thomas, vincitore del Tour de France dello scorso anno, nel quale lo stesso Roglic giunse quarto. Il campione sloveno scala la graduatoria dei pronostici in vista del Giro d'Italia che inizierà sabato da Bologna.

    venerdì 8 marzo 2019

    Parata di stelle alla Tirreno-Adriatico 2019

    La corsa dei due mari, da qualche anno a questa parte, raduna il meglio del ciclismo internazionale. L'edizione 2019 della Tirreno-Adriatico, dal 13 al 19 marzo, vedrà al via il vincitore del Tour de France 2018, Geraint Thomas, Vincenzo Nibali, Thibaut Pinot, Tom Dumoulin, uno dei gemelli Yates, Adam, Roglic, fresco vincitore dell'UAE Tour, e poi Sagan, Gaviria, Viviani, Van Avermaet, Dennis e ne tralascio di corridori di primo piano. La Parigi-Nizza avrà tanta nobiltà ciclistica in meno. Il tutto con vista sulla Milano-Sanremo.

    lunedì 15 ottobre 2018

    Il 2018 del ciclismo: da Nibali a Thibaut Pinot, tutti i protagonisti della stagione ciclistica internazionale

    Il Giro di Lombardia conquistato, con uno splendido assolo, dal campione francese Thibaut Pinot, ha di fatto chiuso la stagione ciclistica internazionale del 2018. Una stagione che ha confermato il dominio britannico, impensabile fino a pochi anni fa, nelle grandi corse a tappe. Froome, con un paio di imprese da ciclismo antico, ha vinto il Giro d'Italia, la sola grande corsa a tappe che ancora mancasse alla sua pregiata collezione, Geraint Thomas, a sorpresa, si è annesso il Tour de France, Simon Yates, dopo aver sfiorato il Giro, ha vinto la Vuelta a Espana. Si è confermato, in questo 2018, il colombiano Miguel Angel Lopez, terzo al Giro e alla Vuelta, dove è sbocciato il talento dello spagnolo Enric Mas, grimpeur alla Delgado, secondo nella generale. L'Italia, tolto Nibali, estromesso dal Tour da un'assurda caduta, non ha corridori capaci di primeggiare nei grandi giri. Fabio Aru è entrato in una crisi tecnica e, forse, di motivazioni, dalla quale non sarà semplice uscire. Per il resto, tolto Pozzovivo, che ha la sua età, Formolo ha deluso. C'è da confidare, per il futuro, in Moscon, uno che va forte dappertutto e che, a mio avviso, potrebbe anche diventare, nel torno di un paio di anni, corridore da gare a tappe. Tornando a Nibali, il campione siciliano, ormai tra i grandissimi della storia del ciclismo, ha vinto, con un capolavoro tattico, la Milano-Sanremo, e chiuso secondo al Giro di Lombardia. Anni fa, nessuno pensava che potesse brillare nelle gare di un giorno. Restando agli italiani, Trentin ha vinto il campionato europeo, mantenendosi, però, al sotto delle attese, Viviani ha compiuto il salto di qualità, vincendo un mucchio di tappe tra Giro e Vuelta. In chiaroscuro, la stagione di Sagan. Che ha vinto nel giardino di casa della Gand-Wevelgem e, finalmente, conquistato la Parigi-Roubaix. Ormai, si sente un velocista forte sul passo. Ma, potrebbe vincere ovunque, se cambiasse preparazione e si alleggerisse. Il francese Alaphilippe si è scrollato di dosso la fama di piazzato, conquistando la Freccia Vallone: dominerà le Ardenne negli anni a venire. Una citazione di merito spetta a Valverde, capace, a 38 anni, di vincere quel campionato del mondo, che gli era sempre sfuggito, dopo sei podi. Ora, appuntamento al 2019!

    sabato 28 luglio 2018

    Geraint Thomas ha vinto il Tour de France 2018. Secondo Tom Dumoulin, terzo Froome, quarto Roglic

    Tom Dumoulin vince la cronometro per 1" su Froome. Che, però, si riprende il terzo gradino del podio a spese dello sloveno Roglic, alla fine quarto in classifica generale.  Geraint Thomas, terzo di giornata, conserva la maglia gialla e si aggiudica il Tour de France 2018, prima della passeggiata domenicale sugli Champs Elysee. Netta l'affermazione del gallese. Deludenti Bardet,  sesto, e Quintana, soltanto decimo.

    venerdì 27 luglio 2018

    A Laruns trionfa Primoz Roglic, che scalza Froome dal podio

    Roglic a caccia, riuscita, del terzo gradino del podio. Questo, e poco più, il leitmotiv della diciannovesima tappa del Tour de France 2018, da Lourdes a Laruns, con arrivo in discesa, dopo Col d'Aspin, Tourmalet e Aubisque, il meglio, o giù di lì, dei Pirenei. Froome non ha le gambe per l'impresa. Anzi, cede al primo attacco di Tom Dumoulin sull'Aubisque. Nella discesa, circa 20 km, che conduce all'arrivo, Roglic ce la mette tutta, pennella le curve e rilancia all'uscita di queste. Si avvantaggia. Meritatissimo successo per Roglic. Che potrebbe essere il primo corridore sloveno sul podio degli Champs Elysee. Tutto dipenderà dalla cronometro di domani. Il successo finale di Geraint Thomas, oggi secondo al traguardo, non pare in discussione. Sarebbe il sesto per un corridore britannico al Tour de France, nelle ultime sette edizioni. Unica eccezione la vittoria di Nibali nel 2014.