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lunedì 22 marzo 2021

I migliori ciclisti tedeschi della storia

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti tedeschi della storia. Comanda Ullrich. Classifica aggiornata all'11 aprile 2023.

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                  

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia, Circuito de la Sarthe):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti


    1. Jan Ullrich (Germania): 2.185 punti (1995-2006): 1.470 punti al Tour de France (una volta primo, cinque volte secondo, una volta quarto), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 180 punti al campionato tedesco (due volte primo, due volte secondo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    2. Erik Zabel (Germania): 1.725 punti (1993-2008): 240 punti al campionato del mondo (due volte secondo, una volta terzo, una volta quinto), 260 punti al campionato tedesco (due volte primo, una volta secondo, quattro volte terzo), 378 punti alla Milano-Sanremo (quattro volte primo, due volte secondo, due volte sesto), 84 punti al Giro delle Fiandre (due volte quarto), 48 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo), 210 punti alla Parigi-Tours (tre volte primo, due volte terzo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 90 punti al Gran Premio di Francoforte (tre volte primo), 165 punti per vittorie di tappa al Tour de France (undici vittorie di tappa), 80 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (otto vittorie di tappa)

    3. Dietrich Thurau (Germania): 1.147 punti (1974-1988): 140 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta decimo), 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 140 punti al campionato del mondo (due volte secondo), 130 punti al campionato tedesco (due volte primo, una volta terzo), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta ottavo), 162 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)

    4. Rudi Altig (Germania): 1.120 punti (1960-1971): 30 punti al Giro d'Italia (una volta nono), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 140 punti al campionato tedesco (due volte primo, una volta secondo), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 114 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta secondo), 78 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta sesto), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)

    5. Hans Junkermann (Germania): 1.119 punti (1955-72): 320 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta quinto, due volte nono), 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 40 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo), 55 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo), 350 punti al campionato tedesco (tre volte primo, due volte secondo, quattro volte terzo), 174 punti al Giro della Svizzera (due volte primo, una volta secondo), 90 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo)

    6. John Degenkolb (Germania): 927 punti (2011-) : 58 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta nono), 170 punti al campionato tedesco (due volte secondo, tre volte terzo), 120 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta quinto, una volta settimo), 72 punti al Giro delle Fiandre (due volte settimo, due volte nono), 144 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta settimo, una volta decimo), 90 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta secondo, una), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 90 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo, una volta secondo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 100 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (dieci vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]


    7. Rolf Wolfshohl (Germania): 801 punti (1960-1976): 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto), 65 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta ottavo, una volta decimo), 90 punti al campionato tedesco (una volta primo, una volta secondo), 162 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 54 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo), 40 punti alla Bicicletta Basca (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    8. Andreas Kloeden (Germania): 770 punti (1998-2013): 480 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta terzo), 50 punti al campionato tedesco (una volta primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Circuito della Sarthe (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo)

    9. André Greipel (Germania):  763 punti  (2005-)        : 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 150 punti al campionato tedesco (tre volte primo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 160 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, due volte secondo, una volta terzo), 50 punti al Tour Down Under (due volte primo), 30 punti alla Primus Classic (una volta primo), 165 punti per vittorie di tappa al Tour (undici vittorie di tappa), 84 punti per vittorie di tappa al Giro (sette vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (dieci vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    10. Reimund Dietzen (Germania): 735 punti (1982-1990): 140 punti al campionato tedesco (due volte primo, una volta secondo), 390 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 70 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Vuelta Castilla y Leon (una volta primo), 40 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 25 punti alla Vuelta a la Roja (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)


    11. Udo Boelts (Germania):  521 punti (1989-2003): 50 punti al Tour de France (una volta nono), 55 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta decimo), 240 punti al campionato tedesco (tre volte primo, tre volte terzo), 12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta nono), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta ottavo),  50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    12. Olaf Ludwig (Germania):  493 punti (1990-97): 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 40 punti al campionato tedesco (una volta secondo), 30 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 156 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 30 punti alla Gand-Wevelgem (una volta terzo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 30 punti all'E3 Harelbeke (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)

    13. Marcel Kittel (Germania): 448 punti (2011-2019): 30 punti al campionato tedesco (una volta primo), 150 punti allo Scheldeprijs (cinque volte primo), 210 punti per vittorie di tappa al Tour (quattordici vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    14. Tony Martin (Germania): 429 punti (2008-2021): 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 120 punti al Giro del Belgio (tre volte primo), 40 punti all'Eneco Tour (una volta primo), 80 punti al Giro dell'Algarve (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo),75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    15. Gregor Braun (Germania): 426 punti (1977-1989): 190 punti al campionato tedesco (tre volte primo, una volta secondo), 72 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo, una volta settimo), 84 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta quinto), 50 punti al Giro di Sardegna (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo)

    16. Fabian Wegmann (Germania): 406 punti (2002-2016): 28 punti al campionato del mondo (una volta settimo, una volta nono), 210 punti al campionato tedesco (tre volte primo, due volte secondo), 78 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta sesto), 60 punti al Gran Premio di Francoforte (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo)




    giovedì 4 giugno 2020

    Storia breve del Giro della Svizzera (Tour de Suisse)

    Il Giro della Svizzera è la più breve delle grandi corse a tappe o la più lunga delle brevi corse a tappe. Di certo, dopo Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana, è la gara a tappe di maggior prestigio. Eppure, in questo 2020 terremotato dal Covid, il Giro della Svizzera non si correrà. Non ha trovato posto nel nuovo calendario.
    File:Tour de Suisse 2010.png - Wikimedia Commons
    Giro della Svizzera 2010:
    vinse Frank Schleck


    La prima edizione del Tour de Suisse si tenne nel lontano 1933, la Vuelta avrebbe visto la luce solo due anni più tardi. Il primo a vincere fu il corridore austriaco Max Bulla. Nel 1938, giunse il primo successo italiano, quello di Valetti, possente passista scalatore che in quell'anno aveva vinto il Giro d'Italia, replicandone il successo nel 1939 davanti a Gino Bartali. Proprio Bartali si sarebbe aggiudicato due edizioni consecutive del Giro della Svizzera, nel 1946 e nel 1947. D'altra parte, i corridori italiani sono secondi solo agli svizzeri per successi finali: 19 vittorie azzurre contro le 23 elvetiche. E Pasquale Fornara, con quattro trionfi (1952, 1954, 1957, 1958), è tuttora il plurivincitore del Tour de Suisse
    File:Pasquale Fornara.JPG - Wikipedia
    Pasquale Fornara
    vincitore di 4 Giri della Svizzera


    Questione discussa, nel ciclismo, è se sia la corsa a far grande un corridore o viceversa. Di certo, l'albo d'oro di una grande corsa non mente: annovera molti grandi corridori. Così è per il Giro della Svizzera, da sempre incastonato, nel calendario, tra Giro d'Italia e Tour de France. I successi di Bartali e di Kubler e Koblet, campioni svizzeri anche fuori dalla Svizzera, come i successi di Motta, Adorni, Merckx, De Vlaeminck, Saronni, Kelly, Hampsten, Ullrich, Cancellara, altro svizzero d'esportazione, e, da ultimo, Bernal sono la prova della competitività della corsa elvetica. Di solito lunga nove tappe, con almeno una prova a cronometro, e molte frazioni alpine. Il primato delle tappe vinte appartiene ad un altro campione assoluto, questo contemporaneo: lo slovacco tre volte campione del mondo Peter Sagan. Che ha alzato le braccia 18 volte in terra elvetica. [aggiornamento al 17 giugno 2022]

    giovedì 25 luglio 2019

    Tour de France 2019: a Valloire vince Quintana!

    🚲 Le Tour De France 2019
    Diciottesima tappa del Tour de France 2019, da Embrun a Valloire, 208 km e tre cime mitiche, il Vars, l'Izoard e l'interminabile Galibier, che precede la discesa che conduce all'arrivo. Tantissima salita, valicati a lungo i 2.000 m, non so quanta paura avranno di affondare i pretendenti al successo finale. E per affondare intendo sia affondare i colpi sia affondare essi stessi, perché il rischio di una crisi c'è eccome. Ve lo ricordate Ullrich nel 1998? Sì, Pantani fece un'impresa, ma fu Ullrich a prendere una cotta pazzesca. 
    La corsa: va a segno la fuga di Quintana, secondo Bardet, pure lui all'attacco tutto il giorno, che riscatta parzialmente un Tour finora disastroso. Alaphilippe si stacca sul Galibier. Rientra e attacca in discesa verso Valloire.  Grande difesa della maglia gialla. In casa Ineos, Geraint Thomas e Bernal hanno giocato a farsi i dispetti. Bernal guadagna, alla fine, solo 32". Thibaut Pinot è rimasto a guardare. Domani e sabato, non potrà farlo. E credo che non lo farà.
    Ordine d'arrivo:
    1. Quintana
    2. Bardet a 1'35"
    3. Lutsenko a 2'28"
    4. Kamna a 2'58"
    5. Caruso a 3'00"

    mercoledì 10 luglio 2013

    Froome ed i sospetti di doping: è vera gloria?

    E' vera gloria? Quella di Froome, intendo dire, il formidabile corridore britannico che sta letteralmente dominando il Tour de France 2013? Le drammatiche vicende di doping, culminate nella radiazione di Lance Armstrong, privato dei sette successi consecutivi al Tour, ha talmente scosso il mondo degli appassionati delle due ruote, da provocare, ad ogni vittoria di un nuovo campione, infinite discussioni sul doping. Insomma, chi vince, è pulito o no? Negli ultimi quindici anni, sono stati colpiti campioni osannati, come Ulrich ed Heras, Pantani e il detto Armstrong, ma anche Riis, che ha dovuto ammettere l'uso di sostanze proibite al Tour del 1996 e Basso, squalificato per due anni, Di Luca e lo stesso Contador, ma l'elenco è lunghissimo ed annoierebbe. A scrivere su Google: "Froome doping", compaiono oltre 600.000 risultati e più Froome consolida il suo primato sulle strade di Francia, più si addensano sospetti sulle sue prestazioni. Il diretto interessato ha rivendicato di essere un ciclista pulito e, sino a prova del contrario, io gli credo. Bisogna credergli. Resta, semmai, il problema di credibilità di tutto il ciclismo, costretto, anche dopo molti anni, a fare i conti con clamorosi casi di brogli. Una sola attenuante, per il ciclismo: questo sport, povero per la maggior parte dei suoi interpreti, duro, spietato, antico, ancestrale, almeno ha il coraggio di lavare i panni sporchi. E di farlo in pubblico. Altri sport, a cominciare dal calcio, dove girano tanti più soldi, preferiscono il costume dello struzzo.
    Aggiornamento del 15 luglio 2013: la clamorosa vittoria colta ieri da Froome sul Mont Ventoux ha riacceso, ed era inevitabile, quella spirale di sospetti attorno a lui e, per conseguenza, attorno al ciclismo.