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venerdì 14 luglio 2017

Aru e lo sciovinismo di Francia

Dal 1985, ultimo successo francese al Tour de France, colto allora dal sommo Bernard Hinault, oltralpe si mastica amaro piuttosto che no. Pensavano, i francesi, di tornare immediatamente alla vittoria. Sfiorata proprio da Hinault, dietro Greg Lemond, l'anno dopo. Poi, l'asso bretone si ritirò. Si illusero di averne trovato l'erede in Jean Francois Bernard oppure in Mottet, terzo e quarto nel 1987. Bernard aveva le stimmate del fuoriclasse, ma si perse per strada. E si ritrovò, qualche anno dopo, a scortare Indurain lungo le salite del Tour. Mottet fu di nuovo quarto nel 1991. Nel mezzo, il secondo posto, per soli 8", del professor Fignon, anno di grazia 1989, beffato nella crono finale sui Campi Elisi da Lemond. Poi, i francesi sperarono in Jalabert, che vinse una Vuelta, ma fu solo quarto al Tour, in Leblanc, quinto, di più in Virenque, collezionista di maglie a pois, secondo e terzo ma mai primo. Voeckler, il più antico dei ciclisti moderni, avrebbe forse potuto vincere nel 2011. Ma, finì quarto. Fino a quando si affacciarono alla ribalta Thibaut Pinot e Romain Bardet. Classe 1990. Talento evidente. Più quello di Pinot, a parer mio, sebbene Bardet abbia più personalità e maggior resistenza alla pressione ed alle aspettative che, in Francia, sono divenute altissime. Bardet, secondo lo scorso anno, può vincere questo Tour de France 2017. I francesi gli hanno disegnato un percorso su misura. Froome è in difficoltà. Ed Aru che fa, si prende la maglia gialla? Lo sciovinismo transalpino lo ignora. Perché l'attesa dura da 32 anni e Bardet può farcela davvero. Epperò Aru meriterebbe maggior considerazione. La cronaca ha le sue regole. Detto questo, penso anch'io che vincerà Bardet. 

giovedì 13 luglio 2017

A Peyragudes vince Bardet, Aru maglia gialla!

Pirenei. Da Pau a Peyragudes, dodicesima tappa del Tour de France 2017. Fuoco e fiamme? No, a lungo no. Perché il team Sky impone una fortissima andatura, che scoraggia i rivali di Froome. Torna alla mente la condotta di gara della Banesto di Indurain, primi anni '90, quando Philippot e De Las Cuevas si mettevano in testa al gruppo, imponendo ritmi da cronoscalata. Solo che oggi fa quasi tutto Nieve, Landa entra in azione solo negli ultimi 4 km. Aru e Bardet difendono il piazzamento lungo il mitico Peyresourde. Chi è già andato alla deriva, ma da giorni appariva sotto tono, è Nairo Quintana. Mentre dispiace vedere un campionissimo come Contador arrancare in coda al gruppo dei migliori, staccandosi nel finale. A 400 m dal traguardo, scatta Aru, Froome è in difficoltà, Landa, che secondo me è il più forte in salita e gregario non si sente, lo lascia solo. Contrattacca Bardet. E vince, secondo Rigoberto Uran, terzo Aru, che indossa la maglia gialla. Finale spettacolare. Ed imprevisto.

domenica 9 luglio 2017

Tour de France 2017: a Chambery vince Uran su Barguil e Froome. Terribile caduta per Porte

Terribile la caduta di Porte in discesa. Ha perso la carreggiata e le sue ruote hanno pattinato sull'erba, scaraventandolo contro l'opposta parete. Per fortuna, non interamente rocciosa. L'australiano era parso forse il piu pimpante. Tappa movimentata e ricca di colpi di scena, la nona di questo Tour de France 2017, da Nantua a Chambery. Aru ha stuzzicato Froome con uno scatto poco cavalleresco, mentre il britannico invocava l'intervento del meccanico. Poi ha pagato un successivo allungo di Froome.  Arrivatogli davanti, terzo con i 4" secondi di abbuono,  anche in volata. Vinta da Rigoberto Uran, al fotofinish, su Barguil, a lungo fuggitivo solitario. Froome è il più forte, comunque. Allo stato, è ancora così. Quintana attardato e Contador fuori dai giochi.

lunedì 5 giugno 2017

Tour de France 2017: i favoriti. Froome, Aru e Bardet

Chi vincerà il Tour de France 2017? Molti prevedono, all'unanimità gli scommettitori professionali, il successo di Froome, in cerca della quarta affermazione a Parigi. I francesi sperano in Bardet, ma il Thibaut Pinot ammirato al Giro d'Italia, cronometro a parte, potrebbe dire la sua. Contador ha superato la soglia fatidica dei 34 anni, a parte Horner alla Vuelta, nessuno ha vinto una grande corsa a tappe dai 35 anni in poi. Quintana, lo sappiamo, vince solo se perdono gli altri. Allo stato, ancora non si sa, con esattezza, chi parteciperà. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento dell'8 giugno 2017: dopo la pessima prova a cronometro di ieri da parte di Froome, al Giro del Delfinato, corsa che il britannico ha sempre conquistato prima dei suoi successi al Tour de France, gli tolgo una stelletta nei pronostici e forse dovrei togliergliene due. Mentre ne aggiungo una a Valverde, che, senza l'ingombro di Quintana, chissà?, potrebbe davvero dire la sua.
*Aggiornamento del 12 giugno 2017: all'esito del Giro del Delfinato, vinto dal danese Fuglsang su Porte, restano grosso modo invariate le possibilità dei maggiori pretendenti al successo al Tour de France 2017. Froome, tutto sommato, sta bene, meno di quanto pensassi un mese fa, più di quanto tutti abbiano pensato dopo la cronometro al Delfinato. Porte, secondo me, è un piazzato ma non un vincente.
*Aggiornamento del 23 giugno 2017: Nibali, al Tour, non ci sarà.
*Aggiornamento del 27 giugno 2017: la perentoria affermazione di Aru al campionato italiano di domenica scorsa mi obbliga ad assegnargli un'altra stelletta nel pronostico.
*Aggiornamento del 30 giugno 2017: Thibaut Pinot ha dichiarato due giorni fa, all'Equipe, di non puntare alla classifica generale, preferendo concentrarsi su un successo di tappa.
*Aggiornamento del 03 luglio 2017: la cronometro inaugurale di sabato ha estromesso, causa una terribile caduta, Valverde. Thibaut Pinot nella tappa odierna con arrivo a Longwy, è riuscito perdere più di tre minuti. Allora, è vero, la classifica generale, in questo Tour, non fa per lui.
*Aggiornamento del 10 luglio 2017: caduto Porte nel tappone con arrivo a Chambery, ormai la lotta per la vittoria finale è ristretta a Froome, Bardet e Aru.

  1. Froome ****
  2. Bardet ****
  3. Aru ****
  4. Rigoberto Uran ***
  5. Quintana **

mercoledì 19 aprile 2017

Liegi-Bastogne-Liegi 2017: i favoriti. Valverde su tutti

Assente Gilbert, sarà Valverde, fresco trionfatore per la quinta volta nella Freccia Vallone, il grande favorito alla Liegi-Bastogne-Liegi in programma domenica prossima. Ecco il borsino dei favoriti.

  1. Valverde *****
  2. Albasini ****
  3. Daniel Martin ****
  4. Henao ***
  5. Rui Costa ***
  6. Rigoberto Uran ***
  7. Van Avermaet ***
  8. Poels ***
  9. Barguil ***
  10. Bardet **
  11. Colbrelli *

sabato 1 ottobre 2016

Giro di Lombardia 2016: vince Chaves su Rosa

È stato l'anno di Esteban Chaves il 2016. Lo scalatore colombiano ha messo in fila il secondo posto al Giro d'Italia, il terzo posto alla Vuelta e, oggi, il successo al Giro di Lombardia, precedendo un combattivo Rosa. Da segnalare il quarto posto del francese Bardet, classe '90 proprio come Chaves, ma, anche come Sagan, Thibaut Pinot, Aru, Tom Dumoulin. Il presente ed il futuro del ciclismo.

giovedì 28 luglio 2016

Tour de France 2016: le pagelle

Si è concluso domenica scorsa con il terzo successo di Chris Froome il Tour de France 2016, ecco le pagelle dei protagonisti.


  • FROOME: voto 9,5. Il britannico corre da padrone, meno forte in salita, e generalmente meno agile in sella, inventa attacchi in discesa, poi guadagna e si difende, scavando il divario con gli avversari nelle prove a cronometro. Maturo e consapevole della propria superiorità, cominciano ad amarlo persino i francesi.
  • BARDET: voto 8. Travolto dalla pressione e da un malanno il grande rivale Thibaut Pinot, Bardet compie un'impresa in salita nella tappa di Saint Gervais Mont Blanc e risale al secondo posto della classifica generale. Primo podio al Tour e la concreta speranza di vincerlo un giorno. A condizione di migliorare nelle prove contro il tempo.
  • QUINTANA: voto 6. Non di meno, perché un terzo posto al Tour vale pur sempre qualcosa. Epperò il colombiano ha mancato una grande occasione, quest'anno che Froome in salita non mulinava le gambe alle frequenze impossibili degli anni passati. Mai uno scatto risoluto, strategia di corsa inesistente, atteggiamento passivo e sfiduciato. E' ancora giovane Quintana, ma le occasioni perdute cominciano ad essere parecchie.
  • ARU: 5. E non di più. Perdere 17 minuti in una tappa è moltissimo, Fuori anche dai primi dieci. Lo considero sopravvalutato. Spero di essere smentito. Contro il tempo, la cronoscalata fa poco testo, fatica, in salita non stacca i migliori ma anzi ne viene staccato.
  • NIBALI: 5. Che errore correre da gregario un Tour! Dopo quattro grandi giri vinti. I francesi erano increduli. Deve rispettare il suo passato ed il suo palmares. E poi si sapeva che Aru nemmeno tra i primi cinque sarebbe riuscito ad arrivare. 
  • YATES: 8. Viene dalla pista e deve ancora compiere 24 anni. Va forte dappertutto. Un Tour l'inglese mi pare destinato a vincerlo prima o poi. Sorprendente.
  • VALVERDE: 7,5. Dopo il podio al Giro, il sesto posto al Tour, per la sesta volta tra i primi dieci alla Grande Boucle per il corridore più completo e regolare della sua generazione.
  • CAVENDISH: 9. Il re delle volate, dopo un paio di stagioni di appannamento, durante le quali aveva perso terreno nei confronti dei tedeschi Kittel e Greipel, è tornato a dettare legge. Quattro vittorie in questo Tour de France 2016 per Cavendish, 30 in carriera, dopo Merckx, 34.
  • SAGAN. 9. Ennesima maglia verde, tre perentorie vittorie di tappa. Sagan è diventato il campione assoluto, che si era a lungo intravisto. Straordinaria la maturazione conosciuta dal corridore slovacco nell'ultimo anno. Fuoriclasse.
  • THIBAUT PINOT: 4,5. Migliorato a cronometro, ero convinto che fosse pronto per la vittoria. Ma fatica a reggere la pressione. Per un corridore, la testa, molte volte, viene prima delle gambe. Detto questo, continuo a considerarlo fortissimo.

venerdì 22 luglio 2016

A Saint Gervais vince Bardet, ora secondo dietro Froome, caduto

Ci vuole una caduta di Froome perché i rivali riescano, di poco, a staccarlo. A Saint Gervais Mont Blanc trionfa Romain Bardet, sul quale si appuntavano, oltre che sul rivale Pinot, le speranze dei francesi di rivincere il Tour. Pinot si è ritirato, Bardet ha almeno colto questo bel successo di tappa, recuperando su chi lo precedeva in classifica generale, dove ora è secondo, davanti a Quintana.  E va lodato il coraggio di Bardet in questo Tour di attendisti. Aru non è riuscito a tenere lo scatto finale  di Joaquim Rodriguez, che a 37 anni ha ancora una progressione irresistibile in salita. Froome è malconcio ma il suo vantaggio lo terrà al riparo da sorprese domani. A meno di imprevedibili sconquassi, il Tour de France 2016 sarà suo.

venerdì 15 luglio 2016

La Caverne du Port d'Arc: crono a Tom Dumoulin. Froome sempre più in giallo, Mollema secondo

Cronometro, da Bourg Saint Andeon a La Caverne du Port d'Arc, tredicesima tappa del Tour de France 2016,  dominata dall'olandese Tom Dumoulin, grande specialista delle prove contro il tempo, forse il migliore in circolazione oggi. Per Tom Dumoulin, si tratta inoltre del secondo successo in questo Tour, dopo lo splendido assolo di Andorra. Ma, l'eroe di giornata è il solito Froome, che approfondisce il divario tra sé ed i propri inseguitori, dal connazionale Yates a Quintana, tiene meglio Mollema, che balza al secondo posto in classifica generale. Prova incolore di Aru, che cede più di mezzo minuto a Bardet, un altro che contro il tempo fatica non poco.

mercoledì 13 luglio 2016

Mont Ventoux: Froome e gli altri favoriti. Salita finale accorciata di 6 km

Tappa solenne domani, 14 luglio e festa nazionale per i francesi, al Tour de France 2016, da Montpellier al Mont Ventoux, il monte calvo, spazzato dal terribile Mistral, cantato dal Petrarca, che ha consacrato le vittorie di Gaul e di Poulidor, di Merckx e di Thevenet fino al Froome del 2013, quello lunare come il paesaggio della vetta di Provenza con una frequenza di pedalata mai vista prima. La maglia gialla è favorita? Non lo so. Ma direi di no. Perché gli attacchi imprevisti degli ultimi giorni li ho interpretati come il sintomo di una condizione imperfetta. Quintana o Bardet potrebbero anche staccarlo. Tutto può succedere anche che si ritrovi Aru e persino che risorga Pinot, per quanto appaia difficile. Di certo, nell'aria rarefatta del Mont Ventoux non si potrà bluffare. Poi magari finirà che Froome scatterà, con la sua proverbiale cadence de pedalage ed ammazzerà la corsa. Peccato, in ogni caso, che la salita sia stata accorciata di 6 km, per decisione dell'organizzazione del Tour. 

giovedì 23 giugno 2016

#TourdeFrance2016: Thibaut #Pinot dopo #Hinault?

Tour de France 1985: il campionissimo bretone, Bernard Hinault, vinceva il suo quinto ed ultimo Tour de France, davanti a Greg Lemond e Stephen Roche. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quello di Hinault sarebbe rimasto l'ultimo successo francese sui Campi Elisi nei successivi 30 anni. L'anno dopo, sempre Hinault, al canto del cigno, giunse secondo dietro Lemond e si ritirò. Nel 1987, ci fu il terzo posto di Francois Bernard, passista scalatore elegante e possente, che avrebbe poi chiuso la carriera da gregario di Indurain, quindi qualche piazzamento di Leblanc e di Jalabert, fino ai due podi consecutivi di Virenque, terzo nel 1996 e secondo nel 1997. I francesi sono tornati sul podio addirittura nel 2014, l'anno del trionfo di Nibali, con l'attempato, per il ciclismo, Peraud, secondo, ed il promettente Thibaut Pinot, terzo, che si candida, quest'anno, a rovinare i piani dei tre grandi favoriti: Froome, Contador e Quintana. Sarà la volta buona per i francesi? Pinot, che, in salita, nelle giornate di grazie, sa fare il vuoto e che è parecchio migliorato nelle prove contro il tempo, può compiere l'impresa. Ma, oltre ai detti Froome, Contador e Quintana, dovrà guardarsi anche dal connazionale Bardet, cui l'oppone una rivalità sentitissima oltralpe.

sabato 18 giugno 2016

#TourdeFrance2016: favoriti #Froome, #Contador, #Quintana, #Pinot

Due settimane all'inizio del Tour de France 2016. Froome, campione uscente e fresco dominatore del Giro del Delfinato, si presenta come il grande favorito. A contendergli il pronostico anzitutto Contador, sette grandi giri vinti, il più esperto del gruppo, il più forte di testa, e Quintana, che sbaglia sempre una tappa e corre troppo di rimessa. Poi, dico Thibaut Pinot, un fuoriclasse ormai maturo, che dovrà gestire la pressione delle aspettative dei francesi e l'eterna rivalità con il connazionale Bardet. Tra gli italiani, Aru. Mentre Nibali dovrebbe fargli da gregario. E se invece Nibali corresse per vincere: il successo al Giro gli permette di correre senza pressione. Cito anche Valverde, semmai potesse fare corsa autonoma da Quintana, ed Alaphilippe, al debutto al Tour, ma che ha classe da vendere. Ecco il borsino dei favoriti.

  1. Froome *****
  2. Contador *****
  3. Quintana *****
  4. Thibaut Pinot ****
  5. Bardet ***
  6. Aru***
  7. Porte **
  8. Nibali **
  9. Rolland *
  10. Van Garderen *
  11. Valverde *
  12. Alaphilippe *

sabato 11 giugno 2016

Pinot batte Bardet al Giro del Delfinato. Delude Aru

Vittoria di Thibaut Pinot su Romain Bardet alla penultima tappa del Giro del Delfinato 2016. Ennesimo episodio del romanzo di una rivalità assai sentita in Francia, che si ripeterà al Tour de France. Che ancora aspetta il successo di un corridore di casa dall'ultimo trionfo di Hinault del 1985. Pinot prima o poi, lo scrivo da anni, ci riuscirà. Il Delfinato ha detto parecchio in vista del Tour. Froome c'è come c'è Contador. Aru, pure oggi staccato di molti minuti, no. 

mercoledì 20 aprile 2016

Liegi-Bastogne-Liegi 2016: favoriti. #Nibali c'è

Dopo Gasparotto all'Amstel Gold Race ed il monumentale Valverde alla Freccia Vallone, chi si aggiudicherà la più lunga e la più bella delle classiche delle Ardenne, la Liegi-Bastogne- Liegi 2016? Impossibile evitare il nome di Valverde, per classe, attitudine specifica, stato di forma e precedenti, il favorito numero uno per un poker che gli permetterebbe di eguagliare Argentin, mentre Merckx, manco a dirlo, vinse cinque volte la Doyenne. Intanto, dal Giro del Trentino giunge la notizia del successo di Landa, che, sommata a quella del ritardo di Nibali ed a quella del successo odierno di Valverde alla Freccia, genera non poche preoccupazioni per il corridore siciliano, non solo in vista di domenica ma anche del Giro d'Italia. Ecco, comunque, il borsino dei favoriti per la Liegi-Bastogne-Liegi.
  1. Valverde *****
  2. Alaphilippe ****
  3. Daniel Martin ***
  4. Joaquim Rodríguez ***
  5. Barguil ***
  6. Landa ***
  7. Rui Costa ***
  8. Gerrans **
  9. Bardet **
  10. Gasparotto **
  11. Nibali *

giovedì 27 agosto 2015

Esteban Chaves di nuovo in rosso alla Vuelta: vince a Sierra de Cazorla. E' nata una stella

Secondo successo di tappa, oggi a Sierra de Cazorla, in salita manco a dirlo, la maglia rossa di nuovo sulle sue spalle, in questa Vuelta 2015. Quando la strada prende a salire, al momento nessuno va forte come il colombiano Esteban Chaves, classe 1990, come Quintana, Thibaut Pinot, Aru e Bardet: il futuro, se non già il presente, senz'altro il presente quanto a Quintana, delle grandi corse a tappe. Bisognerà vedere Chaves alle prese con la strategia di gara, da sempre, fin dai tempi di Lucho Herrera, il grande tallone d'Achille dei colombiani, e con le cronometro, dove i suoi 54 kg richiederanno molto lavoro sulla posizione in sella. Ad ogni modo, per il poco che ho visto, questo Chaves è davvero forte.

lunedì 13 luglio 2015

Tour de France 2015: domani si riparte sui Pirenei. Francesi all'attacco?

Giorno di riposo a Pau, domani, 14 luglio festa nazionale in Francia, si riparte sui Pirenei. Oltralpe tutti aspettano i francesi alla riscossa, considerato che finora hanno portato a casa soltanto una tappa con Vuillermoz. La decima tappa si snoderà da Tarbes a La Pierre Saint Martin, per 167 km, con tre gran premi della montagna di quarta categoria e l'ultimo, sul Col de Soudet, classificato come hors categorie. Prevedo all'attacco sia Peraud e Bardet, che, sempre che stia bene, Thibaut Pinot, sulle cui caratteristiche era stato disegnato questo Tour, precipitato invece ad otto minuti di ritardo dalla maglia gialla dopo i primi nove giorni di corsa. A proposito di francesi, sono curioso di capire cosa combinerà il promettente Barguil. Froome sta benissimo e non escludo che possa voler dare il colpo di grazia, anche psicologico, ai rivali, facendo suo il primo grande arrivo in salita. C'è l'incognita Van Garderen, che segue di pochissimo il britannico in classifica generale ed è chiamato alla prova di maturità. Quintana sta sempre meglio e dovrebbe essere il vero antagonista di Froome. Contador, per ora, è un enigma. Le fatiche del Giro, e dell'età, sembrano pesare, ma conteranno anche la sua classe e la sua lunga esperienza di corsa. Infine, Nibali. Domani, dopo le incertezze e la sfortuna di questa prima parte di Tour, si capirà definitivamente come sta. Io penso che si staccherà e perderà vari minuti. Per quanto mi auguri il contrario.

giovedì 25 giugno 2015

Tour de France 2015: i favoriti. Nibali sfida Froome, Quintana e Contador

Si avvicina il Tour de France 2015. Corsa splendida dal percorso inedito, con una serie di piccole classiche tra muri e pavè nei primi giorni di corsa, tanta montagna e pochissimi chilometri contro il tempo. Tutti indicano Froome favorito, specialmente dopo il successo colto al Giro del Delfinato. Ma, il britannico dovrà vedersela con i migliori specialisti delle gare a tappe, dal nostro Nibali, campione uscente, a Quintana, delle cui condizioni si sa poco, a Contador, fresco vincitore del Giro d'Italia. I francesi puntano su Pinot e Bardet, oltre che sul vecchio Peraud. Il portoghese Rui Costa, che nelle brevi corse a tappe ha dimostrato di valere eccome, ha vinto tre volte il Giro della Svizzera, quest'anno punta al salto di qualità nella terza settimana. I pretendenti alla vittoria finale, complice anche un tracciato mai visto prima, sono tanti, a cominciare dall'inossidabile Valverde, dominatore delle Ardenne. Ecco il borsino dei favoriti.


  1. Froome ****
  2. Nibali ****
  3. Contador ***
  4. Quintana **
  5. Valverde **
  6. Joaquim Rodriguez **
  7. Thibaut Pinot **
  8. Van Garderen **
  9. Bardet *
  10. Rui Costa *
  11. Peraud *
  12. Talansky*
  13. Alaphilippe *

giovedì 11 giugno 2015

Acuto di Bardet al Giro del Delfinato, affondo di Froome, Nibali staccato

C'è anche Bardet tra i favoriti per il prossimo Tour de France, dove fu sesto lo scorso anno. Oggi, ha conquistato un bel successo di tappa al Giro del Delfinato, che ci racconta di un Froome in grande forma e di un Nibali, giunto ad oltre un minuto dal britannico, ancora lontano dalla miglior condizione. Sabato, invece, prenderà il via il Giro della Svizzera, che vedrà alla partenza l'altro paladino di Francia, Thibaut Pinot. Oltralpe, sono convinti, che entrambi, Bardet e Pinot, possano vincere il Tour, magari già da quest'anno. Forse, sono troppo ottimisti. Ma, c'è da capirli. Non vincono dal 1985, con il grande Hinault.

lunedì 28 luglio 2014

Nibali vince il Tour de France 2014

Dopo Bottecchia, nel 1924 e nel 1925, dopo Bartali, nel 1938 e nel 1948, dopo Coppi, nel 1949 e nel 1952, dopo Nencini, nel 1960, dopo Gimondi, nel 1965, dopo Pantani, nel 1998, un altro italiano trionfa al Tour de France, edizione 2014, il suo nome è Vincenzo Nibali: decima vittoria per un italiano al Tour. Già vincitore della Vuelta nel 2010 e del Giro d'Italia nel 2013. L'asso siciliano ha stracciato la concorrenza, lasciando Peraud, secondo, a più di sette minuti, e Thibaut Pinot, terzo, a più di otto minuti. Ha vinto quattro tappe e tenuto quasi sempre la maglia gialla. Un dominio assoluto quello di Nibali, che promette di durare ancora per diversi anni. Nelle grandi corse a tappe, i suoi rivali saranno Froome, Contador, che però ha un certa età per le due ruote, ed i francesi Pinot e Bardet, che si sono fatti apprezzare nel Tour appena finito. Nibali, inoltre, entra nel club esclusivo dei campioni capaci di vincere almeno una volta i tre grandi giri nazionali, Giro, Tour e Vuelta, in compagnia di Anquetil, Merckx, Gimondi, Hinault e Contador.