Elenco blog personale

lunedì 31 agosto 2020

TDF 2020. A Sisteron vince Caleb Ewan

Terza tappa del Tour de France 2020, da Nizza a Sisteron, in Alta Provenza. Frazione di 198 km, destinata ad una volata o al colpo di mano di qualche finisseur. Poi, si sa, sulle strade di Francia può sempre arrivare una fuga, fra le molte che i corridori abbozzeranno.

La cronaca: volata di gruppo domata dalla rimonta del più audace ed acrobatico velocista in corsa, Caleb Ewan. Secondo Sam Bennet, terzo il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo, ancora alla ricerca del primo successo in una grande corsa a tappe.

domenica 30 agosto 2020

Nizza: trionfa Alaphilippe!

Seconda tappa del Tour de France 2020. E secondo arrivo a Nizza. Oggi, però, è da escludere il successo di ruote veloci. Ci saranno tre salite impegnative: il Col de la Colmiane, il Col de Turini, con annessa discesa impegnativa, e il Col d'Eze. Kristoff dovrà cedere la maglia gialla conquistata ieri.

La cronaca: successo in volata di uno straordinario Alaphilippe, che torna a vestire la maglia gialla. Commozione, per l'asso francese sul traguardo, dopo una tappa battagliata e sofferta in mezzo alle meraviglie dell'entroterra nizzardo. Decisivo l'attacco di Alaphilippe sull'ultima salita di giornata. Rinvengono su di lui Hirschi e Adam Yates, ma vengono regolati allo sprint.

sabato 29 agosto 2020

Cartoline del Tour de France 2020: Nizza

Nizza ospiterà partenza e arrivo delle prime due tappe e arrivo della terza tappa di questo Tour de France 2020. Già greca e romana, poi italiana, come poteva esserlo prima che l'Italia fosse unita, fu ceduta da casa Savoia alla Francia durante il laborioso, e forzoso, processo di unificazione della penisola, suscitando le ire e le proteste, sempre vibrate, del massonissimo Giuseppe Garibaldi, che a Nizza era nato e da Nizza era salpato, come mozzo, per iniziare avventure da romanzo, molto esagerate dalla storiografia ufficiale. Città di mare e porto, ma porto assai meno importante di Genova, a est, e di Tolone e Marsiglia a Ovest, Nizza è la città francese più italiana e con la più forte vocazione turistica. Durante la Belle Epoque svernare a Nizza era il privilegio della grande aristocrazia inglese e russa, sì, anche russa, tanto che molti russi, dopo la rivoluzione d'ottobre, vi si trasferirono in pianta stabile. Negli anni '20, quando la villeggiatura estiva non era ancora un imperativo sociale, Nizza e tutta la Costa Azzurra cominciarono ad ospitare i fanatici dei bagni di sole, pochi, ricchissimi e sfaccendati, così ben descritti da Fitzgerald nel suo declinante romanzo Tenera è la notte

File:Promenade des Anglais, Nice.jpg - Wikimedia Commons
Promenade des Anglais

A Nizza vince Kristoff, sua la prima maglia gialla del Tour de France 2020

Ci siamo. Parte oggi il Tour de France 2020, con la prima tappa di 156 km, da Nizza a Nizza. Solo due salite di terza categoria, prevedibile arrivo in volata.

La cronaca: 
Pioggia sul percorso e cadute in serie. L'ultima coinvolge anche Thibaut Pinot. Sulla Promenade des Anglais è Kristoff a vincere la volata e a indossare la prima maglia gialla.

mercoledì 26 agosto 2020

Nizzolo campione europeo!

Bisogna riconoscere che agli Europei di ciclismo, meno ai mondiali, la nazionale di Cassani sbaglia pochissimo. Dopo Trentin e Viviani, un altro oro per gli azzurri: lo  vince Giacomo Nizzolo, da qualche giorno anche campione italiano. Grande momento di forma per lui,  confermato dai nomi dei battuti a Plouay: Demare, favorito della vigilia, Ackermann e Van der Poel. 

domenica 23 agosto 2020

Karsten Warholm corre i 400 hs in 46"87!

A nove centesimi dal prodigioso tempo fatto segnare da Kevin Young alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. Il norvegese Karsten Warholm ha corso i quattrocento a ostacoli in 46"87, avvicinandosi moltissimo a quel 46"78 di Young che fu, e per ora resta, record del mondo. Warholm, 24 anni e mezzo, ha bei tempi anche sul giro di pista senza ostacoli ed è un discreto multiplista.   

venerdì 21 agosto 2020

Siviglia-Inter: 3-2. La sconfitta di Conte e Lukaku

Bruciante sconfitta a Colonia, nella finale di Europa League per l'Inter, battuta 3-2 da un Siviglia coriaceo ma non irresistibile. Che è sembrato, nel gioco aereo, la Germania dei mondiali del 2002, con Banega nei panni di Schneider e De Jong in quelli di Klose. Cross e punizioni dalla trequarti della sinistra nerazzurra sono stati sempre intercettati dagli spagnoli. Cattiva preparazione prima della gara e nessun correttivo in corso d'opera. La storia del calcio non mente. Conte non è allenatore da Coppe Europee - legge male e tardi la gara, ottiene poco o niente dai cambi, è troppo conservativo - e Lukaku sbaglia le partite davvero importanti. La sua carriera nel Belgio è eloquente. Dopo il rigore procurato e trasformato, sbaglia il gol del 3-2 per l'Inter e segna, con la più goffa delle autoreti, il 3-2 per il Siviglia. Che decide la partita, con Eriksen entrato solo a giochi fatti. Vincere o non vincere non è la stessa cosa. La "quasi vittoria" è locuzione bizantina che nel calcio fa soltanto sorridere. Gli altri. Conte non ha vinto. Ha perso. Mourinho, cui era stato arditamente accostato, ha giocato 2 finali di Champions e 2 di Europa League. Le ha vinte tutte e quattro!

Spezia in Serie A!

 Storica promozione per lo Spezia in Serie A.

martedì 18 agosto 2020

Inter-Shakhtar Donetsk 5-0: Lautaro (2), D'Ambrosio, Lukaku (2)

 Inter in finale di Europa League dieci anni dopo la storica vittoria in Champions contro il Bayern, che sigillò il triplete firmato Mourinho. Battuto lo Shakthar Donetsk 5-0 con doppietta di un ritrovato Lautaro Martinez e doppietta, a risultato acquisito, di un Lukaku molto lamentoso con i compagni. L'altro gol è stato di D'Ambrosio, il Filippo Inzaghi dei difensori goleador: la palla gli sbatte sempre addosso. E, comunque, bravo stasera. In finale, venerdì prossimo, l'Inter affronterà il Siviglia. Ha la squadra per vincere il trofeo. Conte ha trovato i suoi titolari a fine stagione. Superlativa, soprattutto sul piano del temperamento, la prova di Barella. Ha la stessa grinta di Nicolino Berti.

sabato 15 agosto 2020

Giro di Lombardia 2020: vince Fuglsang

Ha vinto il danese Fuglsang l'edizione ferragostana del Giro di Lombardia in questo strano 2020. Il corridore danese, classe 1985, sta cogliendo nella fase più matura della carriera i successi prima solo sfiorati. Così dopo la Liegi dello scorso anno, è arrivato il Lombardia oggi. Secondo il neozelandese Bennet. Quinto e sesto Ciccone e Nibali. Brutta caduta per Remco Evenepoel, con conseguenze ancora da valutare.

Il Bayern Monaco asfalta il Barca

Barca declinante e male allenato. Bayern Monaco raccolto e compatto. Thomas Muller torna il professore che si conosceva, ma la fotografia della partita, terminata 8-2 per i tedeschi, è quella di Leo Messi, già vista a Roma e a Liverpool e un mucchio  di volte in nazionale: sguardo smarrito, braccia ciondolanti, testa bassa. Il contrario di un leader.

venerdì 14 agosto 2020

Tour de France 2020: trionfa Pogacar. Resoconto completo: le pagelle, i pronostici iniziali, la cronaca, le singole tappe, la classifica finale

Tutto sul Tour de France 2020: i favoriti della vigilia, il percorso con il racconto delle tappe e la classifica.

I favoriti della vigilia.

Percorso impegnativo, alla fine e non nel cuore dell'estate. Il Tour de France 2020 si annuncia tra i più combattuti degli ultimi anni. Roglic è in grandi condizioni, forse con leggero anticipo, come gli accadde al Giro d'Italia del 2019: certo è che può vincere, perché è un corridore maturo, che va forte dappertutto. Il campione uscente, Bernal, ancora non brillante al Giro del Delfinato, può ripetersi, ma dovrà convivere con un certo numero di incognite: la pressione, sconosciuta lo scorso anno, il ruolo di Froome, lontano dalla miglior forma e ormai trentacinquenne, ma è pur sempre Froome, e Geraint Thomas, un altro che il Tour l'ha vinto, ma ha i suoi anni e i suoi acciacchi. Chi scrive ha sempre pensato che Thibaut Pinot, un giorno, avrebbe vinto il Tour. E lo scorso anno sembrò sul punto di farcela. Sta bene e c'è tanta montagna per lui. Come per Landa e per Miguel Angel Lopez, due che però restano sempre un passo al di qua della gloria. Poi, ci sarebbe Tom Dumoulin, che non so come stia e corre nella squadra di Roglic, ma avrebbe la classe per imporsi. Più chilometri contro il tempo l'avrebbero aiutato. Sono, poi, curioso di capire cosa farà e potrà fare Guillaume Martin. Passato tardi al professionismo, si è piazzato sempre meglio negli ultimi tre Tour de France. Potrebbe anche finire a ridosso del podio. Ci sarà Alaphilippe? Se sì, in quali condizioni? Lo scorso anno stupì tutti.

*Aggiornamento del 24 agosto 2020: né Froome né Thomas al Tour. Condizione dei due giudicata non sufficiente. Molta attesa per l'altro fortissimo sloveno: il giovane Pogacar.

  1. Roglic
  2. Bernal ***
  3. Thibaut Pinot ***
  4. Tom Dumoulin **
  5. Geraint Thomas **
  6. Froome *
  7. Alaphilippe **
  8. Pogacar **
  9. Miguel Angel Lopez *
  10. Carapaz *
  11. Landa *
  12. Quintana *
  13. Buchmann *
  14. Guillaume Martin *
  15. Adam Yates *
  16. Bardet *

Cronaca breve del Tour:

Partenza da Nizza e arrivo a Nizza per la prima e la seconda tappa. Prima maglia gialla per il velocista norvegese Kristoff. Nella seconda frazione è l'idolo di casa Julian Alaphilippe, con azione sull'ultima ascesa di giornata e volata ristretta vinta su Hirschi e Adam Yates a conquistare il sigillo del primato. Nella terza tappa, volata di gruppo con vittoria di Caleb Ewan. Nella quarta tappa, primo arrivo in salita ad Orcieres-Merlette, arrivano a disputarsi il successo una trentina di corridori e la spunta un grande Roglic, sorretto da una squadra formidabile. Alaphilippe, quinto, tiene la maglia. Nella quinta tappa, il percorso vallonato permetterebbe un colpo di mano che nessuno osa davvero. Volata di gruppo in leggera salita, che premia lo strapotere atletico del formidabile belga Van Aert, che si ritaglia uno spazio di gloria tra le fatiche per scortare Roglic e Dumoulin. Un rifornimento a 17 km dalla fine - sarebbe stato possibile solo prima dei 20 km dal traguardo - costa ad Alaphilippe 20" di penalizzazione e la maglia gialla, che passa sulle spalle di Adam Yates. Sesta frazione: molto rumore per nulla. Va via una fuga, da cui emerge solitario Lutsenko. I migliori restano a guardarsi. Nella settima tappa, è il vento a fare selezione: arrivano con 1'15" di ritardo Pogacar, Landa, Porte e Carapaz. A Lavaur, in volata, il gruppo, più snello, è regolato a Van Aert: bis per il fuoriclasse belga. Nell'ottava tappa, va in scena l'ennesimo dramma di Thibaut Pinot al Tour: crisi sul Port de Balès e quasi 19 minuti persi a fine tappa, vinta dal fuggitivo Peters. Pogacar recupera attaccando sul Peyresourde e tenendo nella discesa successiva, Adam Yates resta in giallo, che perde domenica 6 settembre, a Laruns, dove vince Pogacar e Roglic balza in testa alla classifica: trionfo sloveno. Giorno di riposto lunedì 7 settembre. Si riparte con tappa pianeggiante, la decima, lungo l'Oceano Atlantico ed arrivo suggestivo ad Ile-de-Ré: vince Sam Bennet in volata, su Caleb Ewan e Sagan. A Poitiers, arrivo dell'undicesima tappa, bis del velocista compatto Caleb Ewan. A Serran, traguardo della dodicesima tappa, tipica frazione vallonata del Tour, splendido assolo del giovane svizzero Hirschi. Nella tredicesima tappa, con arrivo a Puy Mary, vince il colombiano Daniel Martínez, Roglic e Pogacar guadagnano su tutti gli altri. Si ritira, dopo il traguardo, Bardet, a causa di una caduta. Il giorno dopo, sabato 12 settembre, sul tradizionale traguardo di Lione, dopo molti fuochi d'artificio, vince il danese Kragh Andersen, con bel assolo. Si arriva alla quindicesima tappa e, sul Gran Colombier, la Jumbo-Visma di Roglic offre una terribile dimostrazione di forza, screma il gruppo e manda in crisi prima Quintana, poi Bernal, che perde più di 7': il successo di giornata va a Pogacar. Dopo il giorno di riposo, va via una fuga: vince il bravo tedesco Lamna, secondo Carapaz. Il gruppo della maglia gialla a più 15 minuti e nessuno scossone in classifica. Quanta prudenza! Tappone alpino, nella 17^ frazione, da Grenoble al Col de la Loze, con il Col de la Madeleine subito prima. Landa mette i suoi a tirare ma salta nel finale. Miguel Angel Lopez scatta a poco meno di 3 km dal traguardo - pendenze terribili - e vince, secondo Roglic, terzo, Pogacar. Nella diciottesima tappa, niente di rilevante tra i migliori, se non il ritardo che accumulano Adam Yates e Rigoberto Uran. Fuga a due per l'Ineos, con Kwiatkowski e Carapaz: arrivano appaiati, vittoria al primo. Nella ventesima tappa, l'unica cronometro del Tour verso Planche Des Belles Filles, accade l'inatteso: prova proverbiale di Pogacar, che vince la sua terza tappa e rifila quasi due minuti a Roglic, spodestato. Pogacar vince il Tour de France 2020 con grande merito.

Le tappe (raccontate nel dettaglio, cliccate!):


  1. Nizza - Nizza 156 km
  2. Nizza - Nizza 187 km
  3. Nizza - Sisteron 198km
  4. Sisteron - Orcieres-Merlette 157 km
  5. Gap - Privas 183 km
  6. Le Teil - Mont Aigoual 191 km
  7. Millau - Lavaur 168 km
  8. Cazeres -sur- Garonne - Loudenvielle 140 km
  9. Pau - Laruns 154 km
  10. Le Chateau d'Oléron - Saint-Martin-de-Ré 170 km
  11. Chatelaillon-Plage - Poitiers 167 km
  12. Chauvigny - Sarran 218 km
  13. Chatel-Guyon - Puy-Mary 191 km
  14. Clermont-Ferrand - Lyon 197 km
  15. Lyon - Grand Colombier 175 km
  16. La Tour-du-Pin - Villard-de-Lans 164 km
  17. Grenoble - Col de la Loze 170 km
  18. Meribel - La-Roche-sur-Foron 175 km
  19. Bourge-en-Bresse - Champagnole 166,5 km
  20. Lule - La Planche des belles filles 36 km
  21. Mantes-la-Jolie - Parigi 122 km

Classifica generale (dopo 20 tappe)
  1. Tadej Pogacar (SLO)  
  2. Primoz Roglic (SLO) a 59"
  3. Richie Porte (AUS) a 3'30"
  4. Mikel Landa (SPA) a 5'58"
  5. Enric Mas (SPA) a 6'07"
  6. Miguel Angel Lopez (COL) a 6'47"
  7. Tom Dumoulin (OLA) a 7'48"
  8. Rigoberto Uran (COL) a 8'02"
  9. Adam Yates (R.U.) a 9'25"
  10. Damiano Caruso (ITA) a 14'03"

giovedì 13 agosto 2020

Atalanta-PSG 1-2: francesi in semifinale

 Il PSG, allenato malissimo da Tuchel - nessuna trama di gioco, solo improvvisazione e abbandono fideistico al talento dei singoli - rimonta l'Atalanta negli ultimi minuti. Finisce il sogno Champions League dei bergamaschi. Che si sono battuti bene. Francesi in semifinale. 

lunedì 10 agosto 2020

Inter-Bayer Leverkusen 2-1: Barella, Lukaku

Un magnifico esterno di Barella regala il vantaggio all'Inter, che raddoppia con Lukaku: palla addosso, riesce sempre a girarsi e a battere a rete. Poi, il belga spreca in contropiede la palla del 3-0. Havertz accorcia per il Bayer Leverkusen. Nella ripresa, i tedeschi attaccano e l'Inter riparte, fallendo occasioni in serie con Lukaku, il subentrato Sanchez,  che poi si fa male, e Moses. Eriksen incanta. Si soffre fino alla fine. Ma, l'Inter vince e vola in semifinale.

domenica 9 agosto 2020

Van Aert tra strada e ciclocross

Il capolavoro di Van Aert alla Milano-Sanremo ha ispirato a Bonarrigo, sul Corsera di oggi, un bellissimo articolo sui corridori polivalenti, ricordando come l'esperienza nel ciclocross, di cui Van Aert è stato più volte campione del mondo, gli abbia donato l'esplosività ammirata ieri nella classicissima. Anche De Vlaeminck, suo illustre connazionale, ricordava Bonarrigo, aveva corso su strada e nel cross.  E, aggiungo io, Beppe Saronni, tre volte secondo a Sanremo tra 1978 e 1980, due volte proprio dietro De Vlaeminck, prima del successo in maglia iridata del 1983, partecipava a molte gare di ciclocross, di cui il fratello Antonio era dominatore. 

Sì, non c'è dubbio che grandi campioni su strada siano venuti e possano venire anche dal cross e dalla mountain bike, si veda Sagan, e, come tanti anglosassoni, dalla pista. I gemelli Yates hanno affinato lì la loro pedalata. Poi, ci sono casi ancora più straordinari. Campioni del ciclismo provenienti da altri sport, con buona pace della teoria, peraltro piuttosto fondata, dei diversi distretti muscolari: Roglic, che ha peraltro battuto Bernal al Tour de l'Ain, proveniente dal salto con gli sci, e Remco Evenepoel, già promessa del calcio belga, uno che invece, passato alle due ruote, e qui mi sbilancio, potrà reggere il confronto con Merckx. L'ho detta grossa, lo so, il tempo chiarirà.

sabato 8 agosto 2020

Milano-Sanremo 2020: vince Van Aert!

Percorso stravolto perché molti sindaci liguri non hanno voluto che la classicissima attraversasse i loro territori, temendo le ripercussioni sul traffico agostano. Una caduta costringe al ritiro Matteo Trentin, che consideravo tra i favoriti, mentre una lunga fuga mostra la corda sotto la spinta del gruppo. La gara esplode sul Poggio con il formidabile scatto del campione uscente Alaphilippe. In discesa lo riprende Van Aert, in condizioni smaglianti e lo fulmina allo sprint in Via Roma, resistendo alla rimonta del francese.

venerdì 7 agosto 2020

Juve-Lione 2-1: Juve eliminata

Rigore contro discusso, forse discutibile, fatto sta che il Lione passa in vantaggio: delizioso cucchiaio di Depay. Gli juventini sperimentano la sensazione inedita di  essere stati sfavoriti, ma dura poco. Un rigore ancora più discutibile permette a Cristiano Ronaldo di pareggiare. Nella ripresa, Juve lenta e caotica, nessuna traccia del gioco corale di Sarri. Una conclusione  mancina di Cristiano Ronaldo regala il vantaggio ai bianconeri, ma servirebbe un altro gol per la qualificazione. Che non arriva. Juventus eliminata agli ottavi di Champions League. Cristiano Ronaldo credo rimpianga di aver scelto la Juventus due anni fa. Il giocatore più decisivo della storia della Champions finito nella squadra relativamente meno vincente in Europa

mercoledì 5 agosto 2020

Inter-Getafe 2-0: Lukaku, Eriksen

Getafe aggressivo inizialmente. Inter, ancora schierata da Conte con 5 difensori, c'è D'Ambrosio a destra, in apprensione. Dopo 20 minuti, timidi segnali di ripresa nerazzurra con Lautaro volitivo. Al 33' Bastoni pesca Lukaku con un bel lancio: il belga controlla, resiste ad una carica e batte a rete con un sinistro incrociato. Vieri segnò un gol simile a Francia '98 contro la Norvegia: alludo alla difesa del pallone con avversario addosso, perché Vieri segnò di destro dal lato opposto. Si va al riposo sull'1-0 per l'Inter. Nel secondo tempo, l'Inter soffre pur potendo raddoppiare. Va vicino alla rete Barella dopo caparbia azione personale. Sfiora il gol con Lukaku e lo trova con il subentrato Eriksen, ma prima il Getafe sbaglia un rigore con Molina per intervento di mano di Godin. Conte avrebbe dovuto cambiare tempestivamente e invece rischia l'ennesima rimonta stagionale. Inter ai quarti. Voglio elogiare le prove di Bastoni e Young ma anche di Barella e Gagliardini, uno sempre criticato ma fondamentale in questa squadra.

sabato 1 agosto 2020

Atalanta-Inter 0-2: D'Ambrosio, Young

Conte gioca con i suoi uomini. Fuori Eriksen, che non sa valorizzare, e centrocampo a tre con Barella, Brozovic e Gagliardini. Difesa a tre senza Skriniar e D'Ambrosio esterno. Con Young, i difensori in campo sono cinque. Questo è il suo calcio. E viene ripagato da una prestazione convincente. Segna subito D'Ambrosio, raddoppia Young dopo 20 minuti. L'Inter controlla bene il gioco e sbaglia soprattutto l'ultimo passaggio. Vince e termina seconda, ad un solo punto dalla Juve, in un campionato che avrebbe potuto anche vincere. Se non avesse dissipato punti preziosi tra Sassuolo, Bologna e Verona. Ma, anche i pareggi contro Roma e Fiorentina hanno il sapore amaro della beffa.

Le dichiarazioni di Conte dopo la partita, oltre a gettare un'ombra sulla sua permanenza all'Inter, dimostrano la sua scarsa attitudine a intestarsi responsabilità. Che pure ha avuto: insistendo sulla difesa a 3 sempre e comunque, non riuscendo ad inserire Eriksen, faticando a leggere le partite in corsa, programmando male i cambi, perdendo sistematicamente, con l'eccezione di questa sera, gli scontri diretti. Le venti rimonte subite in stagione non possono non coinvolgere la direzione tecnica. Che è stata sua. Soltanto sua.

Atalanta-Inter: ore 20:45