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martedì 1 ottobre 2013

Graziano Pellè al mondiale 2014

Ancora una tripletta, Graziano Pellè, anni 28, è da oltre un anno il cannoniere principe del campionato olandese. Con la maglia del Feyenoord Pellè ha messo a segno la bellezza di 37 gol in 36 partite. Centravanti poderoso, ma tecnico, sta confermando, partita dopo partita, la propria candidatura ai mondiali di Brasile 2014. Borriello non gioca, Destro è infortunato, Pazzini è infortunato, Gilardino stenta nel Genoa, Toni ha 36 primavere sulle spalle, Gabbiadini ed Immobile non hanno mantenuto le promesse. Se escludiamo Balotelli, che può giocare in tutti i ruoli dell'attacco, un centravanti classico al momento non c'è per l'Italia. Anzi, no. C'è e si chiama Pellè. 

venerdì 6 settembre 2013

Klose eguaglia Gerd Muller: 68 gol con la Germania

Straordinartio Klose. Segna contro l'Austria e realizza il gol n. 68 con la maglia della Germania. Eguaglia così il primato del leggendario Gerd Muller. Sì, va bene, allora era Germania Ovest, ma la sostanza non cambia. La longevità agonistica di Klose, 35 primavere, è notevolissima. E c'è da aspettarsi che sia protagonista anche in Brasile, dove proverà ad attaccare il record di gol mondiali di Ronaldo, 15 gol: Klose, per ora, è secondo, con 14 gol, assieme, manco a dirlo, a Gerd Muller. Per onestà statistica, Gerd Muller tutti questi gol li ha fatti giocando molte partite in meno. Ciò non toglie che Klose vada annoverato tra i migliori centravanti degli ultimi 15 anni.

Italia - Bulgaria: 1-0. Gilardino segna il gol n. 19 in nazionale

Vittoria sofferta, ma probabilmente decisiva per la qualificazione ai mondiali di Brasile 2014. Decide un gol di testa di Gilardino. Per il centravanti del Genoa si tratta del gol n. 19 in nazionale, come Bettega, ad un passo dalle 20 reti di Paolo Rossi. Sono numeri importanti quelli di Gilardino, giunto a 227 gol in carriera. Non segna più con la regolarità straordinaria delle sue migliori stagioni, 2004 e 2005, ma segna. In Brasile, anche per la rete siglata stasera, finirà per andarci.

martedì 27 agosto 2013

Graziano Pellè ai mondiali di Brasile 2014?

E se Graziano Pellè giocasse i mondiali di  Brasile 2014? Per anni paragonato a Luca Toni, come il centravanti emiliano è esploso a 27 anni: Toni era in B con il Palermo e mise a segno 30 gol. Pellè, lo scorso anno, aveva pure 27 anni, segnò giustappunto 27 gol con il Feyenoord, dimostrando a Rotterdam quanto non gli era riuscito negli altri campionati d'Olanda giocati con l'Az Alkmaar. D'evidenza, la mia è una provocazione. Però, uno come Pellè, centravanti vecchia maniera, alto, possente ed acrobatico, ma anche provvisto di buona tecnica oltre che di una certa esperienza internazionale, andrebbe a coprire un ruolo cui attualmente molti si candidano, senza che alcuno abbia convinto. Da Borriello, insicuro di un posto di titolare alla Roma, a Pazzini, ancora infortunato, a Gilardino, in fase calante. Pellè, a 28 anni, chissà?, potrebbe fare alla bisogna della nazionale italiana. Perché il titolare, si sa, è Balotelli. Ma, in panchina, un centravanti puro è necessario per scardinare le difese più chiuse e speculare sui calci piazzati. Per il pochissimo che conta il mio parere, candido Pellè. Dopotutto, si giocherà in Brasile!

lunedì 1 luglio 2013

Neymar è più forte di Messi

Lo scrivo da anni, posso confermarlo dopo la netta vittoria del Brasile sulla Spagna, nella Confederations Cup 2013. Nella notte italiana, è parso evidente che Neymar è, in questo momento, il più forte giocatore del mondo. E va da sé che Neymar è più forte di Messi. L'asso brasiliano non soltanto ha un dribbling funambolico, ma anche una fantasia, che non appartiene al calcio lineare e spartano di Messi. E, poi, diversamente da Messi che sempre imbrocchisce quando indossa la maglia dell'Argentina, Neymar è leader anche nel Brasile. Questa Confederations Cup, chiusa con quattro gol uno più bello dell'altro, ha consacrato il valore internazionale di Neymar. Soltanto, al suo posto, non sarei andato al Barcellona. Messi è calcisticamente molto egoista, tanto che nel tempo ha fatto fuori, Ronaldinho, Eto'o, Ibrahimovic. Neymar, già autore di 165 gol in carriera, dovrà lottare per farsi rispettare in campo.
Aggiornamento del 13 giugno 2014: dopo la doppietta, sia pure fortunata, nel debutto mondiali di ieri contro la Croazia, mi debbo ripetere. Neymar è più forte di Messi. Ha una varietà di colpi e di giocare sconosciuta all'asso argentino. E, quel che più conta, sa gestire la pressione che invece Messi ha sempre sofferto con l'Argentina.

domenica 16 giugno 2013

Neymar esordio con prodezza nella Confederations Cup 2013: gol n. 161 in carriera

A 22 anni, con in tasca un contratto principesco che lo legherà al Barca nei prossimi anni, a dividere la scena con Messi, Neymar offre una nuova prova della sua predestinazione al grande calcio. Tiro al volo da  fuori area, spedito al sette a sinistra del portiere del Giappone, nella partita di esordio della Confederations Cup 2013. Davanti al pubblico di casa, l'asso del Brasile, su cui si appuntano tutte le speranze verdeoro in vista del mondiale casalingo del prossimo anno, dimostra di reggere bene l'urto della pressione, forte di un bagaglio tecnico che, per completezza, stimo da anni superiore a quello dello stesso Messi. Per la cronaca, Neymar è già approdato al lido dei 161 gol in carriera, in 221 partite da professionista: media gol di 0,73 a partita. Ieri, indossava la maglia numero dieci del Brasile, che fu, tra gli altri, di Pelè e di Zico. Scommetto che se ne renderà degno.

martedì 8 gennaio 2013

Messi sopravvalutato. Cristiano Ronaldo superiore

Fortissimo, non dico di no. Tra i più forti di sempre, non dico di no. Ma, Lionello Messi mi pare comunque sopravvalutato da una critica sempre troppo indulgente nei confronti suoi, sempre dimentica della condizione di privilegio dell'asso argentino: gioca nella migliore squadra al mondo, forse della storia. Sicché segna tantissimo, quanto altri mai, ha un dribbling in velocità che lascia sbigottiti, resta tuttavia carente in altri fondamentali e non possiede un quarto della fantasia non dico di Maradona, ché sarebbe scontato, ma anche di Zico, Platini, Roberto Baggio e potrei fare altri nomi. Non mi sembra un uomo squadra, segna gol a grappoli, ma tutti molto simili fra di loro. E', sebbene a livelli di eccellenza, un giocatore lineare, pragmatico, straordinariamente scontato. Nessuno scoppio di creatività riconosco nel suo gioco. Moltissimi dissentiranno, e posso capirlo, ma Messi non è il più forte giocatore della storia. Né potrà diventarlo.

Aggiornamento del 15 luglio 2014: terminato il mondiale in Brasile, nonostante il secondo posto con la sua Argentina, mi sento di confermare e sottoscrivere che, sì, Messi è sopravvalutato. Ha smesso di segnare, dopo un buon girone, nelle partite ad eliminazione diretta. La sua faccia, spaurita, lontanissima da quella di condottiero di Maradona a Messico '86, vale più di mille parole.
Aggiornamento del 12 gennaio 2015: Messi ha fatto anche peggio nella Coppa America 2015, questa pure perduta in finale. Ciò nonostante, è stato, senza meritarlo, insignito del pallone d'oro 2015, davanti a Cristiano Ronaldo e Neymar. Resta sopravvalutato.
Aggiornamento dell'11 aprile 2018: dopo la prova anonima, condita da ammonizione per un fallaccio da mediano in affanno, di ieri sera, Barca travolto ed eliminato dalla Roma, confermo, come avrei potuto confermare tante altre volte. Forte Messi, fortissimo, ma sopravvalutato. Non ha la metà del carisma di Cristiano Ronaldo, uno che ha vinto gli Europei 2016 con il Portogallo. Messi ha più avuto dal Barcellona e dalla sua orchestra, di quanto abbia dato. Certe partite, da solo, non solo non le vince. Ma, neppure le gioca.
*Aggiornamento del 16 giugno 2018: esordio a Russia 2018, con rigore sbagliato contro l'Islanda, per Messi. Siamo alle solite.
* Aggiornamento del 17 giugno 2019: Messi resta fedele a se stesso. Esordio nella Coppa America 2019, prova anonima, gol sbagliato e sconfitta dell'Argentina contro la Colombia.

mercoledì 17 ottobre 2012

Klose ad un gol da Gerd Muller in nazionale

Dopo la doppietta messa a segno ieri sera nella rocambolesca partita che la Germania ha pareggiato 4-4 contro la Svezia di Ibrahimovic, Klose ha toccato quota 67 gol in nazionale, issandosi ad una sola lunghezza dal primatista assoluto: il leggendario Gerd Muller. Va bene, Muller segnò tutti quei gol giocando sostanzialmente la metà delle partite di Klose, ciò non toglie che i numeri del centravanti della Lazio siano tali da mettere soggezione. Sempre forte con le squadre di club, il rendimento di Klose è stato addirittura eccezionale in nazionale: 67 reti sono un'enormità. Tanto più che 14 di questi gol sono stati segnati nelle fasi finali dei mondiali. Soltanto Ronaldo, 15 gol, ha fatto meglio di lui, Gerd Muller, il solito connazionale rivale, ha fatto come lui. E diversi sono stati anche i gol realizzati nelle fasi finali dei Campionati Europei. Se, come credo, Klose vestirà la divisa della nazionale tedesca fino ai mondiali del 2014 in Brasile, tutti questi record saranno suoi.

lunedì 10 settembre 2012

La media gol di Messi cresce in nazionale

E' cresciuta vistosamente la media gol di Messi con la nazionale argentina. Più nelle amichevoli che nelle partite ufficiali a dire il vero. Ma, insomma, va meglio di qualche mese fa, quando, fu scritto su questo blog, la sua media era di 0,32 gol a partita con l'albiceleste. Ora l'asso argentino è salito a 0,38 e tutti urlano al prodigio. Per carità, il giocatore è grandissimo. Il problema è la straordinarietà della sua capacità realizzativa con il Barca, attorno a 0,75 gol a partita. La sensazione è che il Barcellona conti moltissimo nel "fenomeno" Messi. Non per caso il Barca costiuisce l'ossatura della nazionale spagnola che ha vinto gli Europei del 2008 e del 2012 con il clamoroso intermezzo del mondiale del 2010. Sicché, per mettere a tacere tutti, Messi dovrà trascinare l'Argentina nei prossimi mondiali brasiliani del 2014. In mancanza, di confronto con Maradona, media o non media, neppure si potrà parlare.

venerdì 7 settembre 2012

Un'Italia imbottita di juventini pareggia male in Bulgaria

Troppi juventini. Ma, davvero Giovinco vale più di Cassano in questo momento? Stasera i difensori bulgari gli hanno messo, a Giovinco intendo dire, una soggezione che nemmeno Gargamella. Osvaldo segna una doppietta, ma l'Italia di Prandelli, sfiatata e messa male in campo soffre moltissimo. E rischia anche la sconfitta. Sicché il 2-2 finale, con l'Italia in dieci per l'infortunio di De Rossi a cambi esauriti, è un risultato da non disprezzare. Non illuda la finale agli Europei, l'Italia oggi come oggi è decisamente scarsa. A proposito, adesso, anche Peluso è più forte di Santon? Ma dai! Qualificarsi ai mondiali del 2014 non sarà facile. Per niente.

martedì 28 agosto 2012

Neymar: già 123 gol in carriera

Repertorio esteso quello di Neymar. Ora l'asso brasiliano, classe '92, segna anche su punizione. Davvero splendida la sua esecuzione da 25 metri contro il Palmeyras. Soltanto 20 anni e già 123 gol tra i professionisti. Va bene, ancora non si è confrontato con i maggiori campionati europei. Ma, i suoi numeri pretendono attenzione. Alla sua età, avevano fatto meglio in pochissimi. Per me, Neymar andrà oltre Messi. Non è la prima volta che lo sostengo e lo ripeto ora. Ed anche la sua decisione di restare in Brasile sino ai mondiali del 2014 mi pare davvero saggia. Poi, verrà a conquistare anche il vecchio continente.

mercoledì 12 ottobre 2011

Dieci ragioni per far giocare Cassano centravanti

Non traviso il significato della doppietta in nazionale di Cassano, ieri sera. L'Irlanda del Nord non costituiva il più arduo degli ostacoli. Però, Cassano è giunto a quota nove gol in nazionale, pochi per competere con i totem come Riva, Meazza, Piola, Roberto Baggio, abbastanza, tuttavia, per non passare da meteora nel cielo azzurro. Io lo vedo centravanti, anche in nazionale, per diverse ragioni: 1. ha uno straordinario controllo del pallone; 2. ha una straordinaria protezione del pallone, grazie alle gambe forti ed al baricentro basso; 3 ha scelta di tempo ragguardevole, sia sulle respinte che nel gioco aereo; 4. sa calciare, come pochi, di destro e di sinistro, sicché è più difficile per gli avversari limitarlo; 5. è un notevole contropiedista; 6. è astuto al punto da sapersi ricavare i giusti spazi anche tra difensori più alti e pesanti; 7. sa dialogare con i compagni in spazi stretti, vede la porta ma è altruista, così da servire anche molti assist; 8. da centravanti può concedersi più facilmente quelle pause così necessarie al suo gioco ed al suo temperamento; 9. da sempre, è sfrontato e sa farsi rispettare dentro l'area; 10. i suoi diagonali sono di precisione quasi chirurgica, tanto che segna anche da posizioni molto angolate. Insomma, almeno in nazionale, il futuro di Cassano, per me, è da centravanti. Per certi versi, ma è stato già detto anni fa da molti, ricorda il primo Giordano.
*Aggiornamento del 05 giugno 2014: l'ingresso di Cassano nel secondo tempo della partita di ieri sera contro il Lussemburgo, conferma che Cassano può giostrare, e benissimo, da centravanti. Il problema è trovare qualcuno che lo lanci a dovere, insomma, qualcuno che dia, a lui, i palloni che ieri Cassano ha dato a Balotelli. Cassano, davanti al portiere, non sbaglia. Prandelli ci pensi.