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giovedì 27 dicembre 2012

Pato al Corinthians, Rocchi all'Inter?

Sic transit gloria mundi. Pato, classe '89, finisce precocemente la sua carriera europea, lascia il Milan e torna in Brasile, dove, al Corinthians, cercherà di ricostruire una carriera che prometteva tantissimo e che ha mantenuto assai meno. Intendiamoci, Pato ha soltanto 23 anni e parecchio talento, una grande velocità di base, notevolissima rapidità di esecuzione, due piedi piuttosto educati, sicché avrebbe tutto per affermarsi come uno dei migliori centravanti della sua generazione. Eppure, si è smarrito. Stiamo a vedere se l'aria di casa l'aiuterà a ritrovarsi. Per passare di palo in frasca, l'Inter si appresta a rinforzare il reparto d'attacco con Rocchi, capitano da panchina della Lazio. Classe '77, 99 gol in A, oltre 100 con la Lazio, come Giordano, Piola, Signori e Chinaglia. Dovrebbe essere il vice Milito, che ha due anni meno di lui. Ha senso tutto ciò? Ho stima per Rocchi, ma, insomma, se non gioca più nella Lazio, perché dovrebbe farlo nell'Inter? La risposta la custodisce Branca.

venerdì 11 novembre 2011

Italia: abbondanza di centravanti

Sulla Gazzetta si osserva la particolare abbondanza di centravanti toccata in sorte alla nazionale di Prandelli: Pazzini, Balotelli, Matri, Osvaldo, Gilardino e Borriello. Ma, io dico anche Destro, fuoriclasse dell'under 21 destinato ad una grande carriera: per la personalità che mostra, sulla tecnica nessuno può discutere, sarebbe già pronto per la nazionale maggiore. Non credo che la detta abbondanza sia un problema e nemmeno è la prima volta nella storia del nostro calcio. Tra la fine degli anni '70 ed i primi anni '80, in Italia giocavano quattro grandissimi centravanti: Altobelli, Rossi, Giordano e Pruzzo, nell'ordine di bravura ritenuto da chi scrive. I quattro erano quasi coatenei, essendo Altobelli e Pruzzo del 1955, laddove Rossi e Giordano erano del 1956. Non basta, c'era il più stagionato Graziani, classe 1952, ed il più giovane Virdis, classe 1957. Bearzot fece scelte nette, Rossi ed Altobelli, oltre a Graziani, e fu ripagato dalla vittoria del mondiale 1982. Prandelli dovrà essere altrettanto bravo e fortunato. E determinato, perché Bearzot ebbe il coraggio di accantonare presto Pruzzo, pur tre volte capocannoniere durante il suo mandato. E fece giocare Rossi in Spagna, sebbene, lo ricordano tutti, fosse rimasto fermo per due anni. Ora, trovo giusta la scelta di puntare su Pazzini e Balotelli. Poi, s'è capito, punterei direttamente su Destro, come prima alternativa.

mercoledì 12 ottobre 2011

Dieci ragioni per far giocare Cassano centravanti

Non traviso il significato della doppietta in nazionale di Cassano, ieri sera. L'Irlanda del Nord non costituiva il più arduo degli ostacoli. Però, Cassano è giunto a quota nove gol in nazionale, pochi per competere con i totem come Riva, Meazza, Piola, Roberto Baggio, abbastanza, tuttavia, per non passare da meteora nel cielo azzurro. Io lo vedo centravanti, anche in nazionale, per diverse ragioni: 1. ha uno straordinario controllo del pallone; 2. ha una straordinaria protezione del pallone, grazie alle gambe forti ed al baricentro basso; 3 ha scelta di tempo ragguardevole, sia sulle respinte che nel gioco aereo; 4. sa calciare, come pochi, di destro e di sinistro, sicché è più difficile per gli avversari limitarlo; 5. è un notevole contropiedista; 6. è astuto al punto da sapersi ricavare i giusti spazi anche tra difensori più alti e pesanti; 7. sa dialogare con i compagni in spazi stretti, vede la porta ma è altruista, così da servire anche molti assist; 8. da centravanti può concedersi più facilmente quelle pause così necessarie al suo gioco ed al suo temperamento; 9. da sempre, è sfrontato e sa farsi rispettare dentro l'area; 10. i suoi diagonali sono di precisione quasi chirurgica, tanto che segna anche da posizioni molto angolate. Insomma, almeno in nazionale, il futuro di Cassano, per me, è da centravanti. Per certi versi, ma è stato già detto anni fa da molti, ricorda il primo Giordano.
*Aggiornamento del 05 giugno 2014: l'ingresso di Cassano nel secondo tempo della partita di ieri sera contro il Lussemburgo, conferma che Cassano può giostrare, e benissimo, da centravanti. Il problema è trovare qualcuno che lo lanci a dovere, insomma, qualcuno che dia, a lui, i palloni che ieri Cassano ha dato a Balotelli. Cassano, davanti al portiere, non sbaglia. Prandelli ci pensi.