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Visualizzazione post con etichetta mondiale 2014. Mostra tutti i post
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martedì 8 luglio 2014

Germania - Brasile 7-1. Germania prima finalista del mondiale

Almeno il gol della bandiera, segnato da un Oscar fino ad allora protagonista di una partita pessima. Germania - Brasile 7-1. Germania prima finale del mondiale 2014. Brasile umiliato e disfatto. Il Mineirazo soppianta il Maracanazo. Incredibile eppure è accaduto. Il dramma si è consumato tra il 23' ed il 29' del primo tempo. Tuttavia, anche nella ripresa, i tanti errori al tiro dei brasiliani hanno raccontato della pochezza caratteriale della squadra allenata da Scolari. 

lunedì 30 giugno 2014

Sneijder trascina l'Olanda ai quarti: Messico battuto in rimonta

Non si sostituisce il giocatore di maggior talento, Giovani Dos Santos, autore di una splendida conclusione mancina, che fino a quel momento qualificava il Messico ai quarti di finale. Non si fa, se di fronte c'è l'Olanda di Van Gaal, uno che sa tirare fuori il meglio, atleticamente, da tutti i suoi giocatori. Anche da Sneijder, tra i più sottovalutati, eppure il dieci dell'Olanda ha numeri di tutto rispetto. Regista avanzato, come fu lo Zidane, non ha il genio né la tecnica da illusionista del francese, essendo il suo, un gioco molto più lineare, ma, alla fine dei conti, Sneijder conta 143 gol in carriera in 514 partite, Zidane, che, va detto, resta più forte, in 798 partite, di gol ne segnò 156. Numeri che cito tanto per dare la dimensione della rilevanza di Sneijder. Insomma, Sneijder conosce il suo mestiere, fa poche rabone, pochissimi sombreri, ma sa calciare con grande maestria, sente i tempi del gioco. E, nelle occasioni salienti, c'è. Ai mondiali del 2010, segnò cinque gol, trascinando l'Olanda in finale. Ieri, dopo un girone in sordina, ha estratto dal cilindro la conclusione volante che ha permesso il pareggio dell'Olanda. Poi dribbling a ripetizione di Robben e rigore trasformato da Huntelaar, altro sottovalutato, sebbene abbia segnato oltre 300 gol in carriera, il che magari non è un caso. L'Olanda, soprattutto se Van Persie si dovesse scuotere dall'apatia di ieri pomeriggio, può vincere il mondiale.

mercoledì 25 giugno 2014

Le brutte dichiarazioni di Buffon e De Rossi

Ma quanta insopportabile protervia! Buffon e De Rossi hanno reso dichiarazioni imbarazzanti accolte dalla piccola stampa italiana come fossero un nuovo discorso della montagna. Prima di tutto, reduci da un pessimo mondiale, avrebbero dovuto usare l'accortezza di tacere. Poi, avrebbero dovuto evitare attacchi personali a Balotelli, che non ha fatto peggio di loro. Anzi. Balotelli ha fallito l'occasione, sia chiaro, e voglio scriverlo con chiarezza. Ma, Buffon e De Rossi non hanno titoli per potersi impancare a censori. Mai, in passato, si sono addossate ai compagni le responsabilità di una sconfitta. Certi atteggiamenti da capetti, come quelli di Buffon e De Rossi, sono imperdonabili. Buffon ha dormito in occasione del gol della Costa Rica o l'ha dimenticato? De Rossi ha soltanto camminato e mai corso in questo mondiale, sbagliando appoggi elementari. O forse crede di essere Beckenbauer?  Per questa ragione, voglio segnalare un articolo apparso su Il Sole 24 ore che sull'argomento è illuminante. Qualunque cosa avessero avuto da ridire non avrebbe dovuto varcare le soglie degli spogliatoi. Spero che Buffon e De Rossi abbiano chiuso con la nazionale.

venerdì 20 giugno 2014

Italia sconfitta dalla Costa Rica, che vola agli ottavi. Qualificazione a rischio. Le pagelle degli azzurri

Figuraccia imbarazzante e sconfitta meritata contro l'arrembante Costa Rica, che già aveva avuto ragione dell'Uruguay. Prandelli ci ha capito meno di niente. Al principio e poi a partita in corso. Alla Hodgson, per intenderci. Ecco le pagelle degli azzurri.
Buffon 6: gioca per grazia ricevuta e para quello che chiunque altro avrebbe parato. Ordinario
Abate 3: assurdo averlo convocato, piedi fucilati, intelligenza tattica non pervenuta. Dannoso
Darmian 5: a sinistra rende assai di meno che sulla corsia opposta. Fuori luogo
Barzagli 5: modesto è modesto, ma oggi era pure sulle gambe. Affaticato
Chiellini 3: scarso, senza appello. Juventino
Candreva 4: irriconoscibile, svuotato, la bruttissima copia del calciatore ammirato contro gli inglesi. Involuto
De Rossi 4: gioca da fermo, ma non è Maradona, che invece correva pure. Pensionato
Pirlo 4,5: un lancio per Balotelli, in mezzo al nulla. Le passeggiate vada a farsele in Versilia. Pensionato
Marchisio 6: almeno corre, vince qualche contrasto, stoppa qualche pallone. Volenteroso
Thiago Motta 5: nel primo tempo sembra sia colpa sua, la ripresa smentisce il pregiudizio. Compassato
Cerci 6,5: forte, intraprendente, salta l'avversario, si smarca, avrebbe meritato di entrare prima. Estroso
Insigne 4: non ne imbrocca una e va a terra al primo refolo di vento. Inadeguato
Cassano 5,5: non è la sua partita, nessuno corre e non sa a chi dare il pallone. Esitante
Balotelli 4,5: ad impegnarsi si impegna, ma il pallonetto lo sbaglia. E certi errori si pagano. Intempestivo
Prandelli 2: sbaglia tutto il possibile, prima Balotelli isolato, poi svuota il centrocampo. Una sola colpa non è sua: la difesa scarsissima. Ad ogni modo, chiunque farebbe meglio di Chiellini.

Italia - Costarica: tocca a Cassano?

Nessuno quasi più ne parla. A cominciare da Prandelli. Ma, in Brasile c'è anche Cassano. Che gli esperti vorrebbero ai margini del gruppo, deluso ed amareggiato. Non so come stiano le cose. Credo, però, che il suo talento sia troppo prezioso perché l'Italia possa continuare a farne a meno. Fra quasi un'ora, comincerà Italia - Costarica. Toccherà a Cassano? Dall'inizio credo di no. Ma, a partita in corso scommetto di sì.

giovedì 19 giugno 2014

Pernacchia al tiqui taca. Spagna fuori dal mondiale brasiliano

Lo riconosco, Olanda e Cile sono tra le squadre migliori ammirate al mondiale brasiliano, ma ciò non toglie che il tiqui taca sia finito. Finito con tanto di pernacchia di commiato. Gli spagnoli hanno fatto il loro tempo. Come ho sempre sostenuto, il segreto del loro gioco non era tanto la tecnica o la disposizione tattica, ma, piuttosto il ritmo, i tempi di gioco. A quei ritmi, quelli  altissimi che tutti ricordano, gli spagnoli non perdevano un pallone e, comunque, lo recuperavano sempre rapidamente: un moto perpetuo di tutti i giocatori. Calato il ritmo, sono emersi tutti i loro limiti. La scarsa attitudine al tiro da fuori, la mediocrità dei difensori nell'uno contro uno. L'incapacità di trovare la rete con cross dalle fasce. Fuori al primo turno la Spagna che fu campione di tutto. Era ora. Sipario. E pernacchia. Inevitabile contrappasso di tanta supponenza.

sabato 14 giugno 2014

Inghilterra - Italia: chi vince? Favorita l'Inghilterra, che ha tutto a favore tranne Hodgson

Basterà Hodgson a far vincere l'Italia? La sensazione è che l'Inghilterra sia più forte. Sebbene la stampa specializzata sia portata a ritenere il contrario. L'Italia ha una difesa scadente, sia nei singoli che nell'assieme. Laddove gli inglesi hanno attaccanti, da Sturridge a Rooney, fino all'ala Sterling, capaci di grandi giocate. Balotelli come punta unica e senza l'assistenza del genio irregolare di Cassano è destinato a soffrire le marcature dei difensori avversari, soprattutto del possente Cahill. A centrocampo il piccolo trotto di Pirlo e De Rossi costringerà Verratti ad un gioco non suo. Perché Verratti si esalta con compagni disposti alla corsa senza palla ed allo smarcamento. Nella nazionale che Prandelli si appresta a schierare, invece, tutti vogliono il pallone tra i piedi, con la sola eccezione di Marchisio, che però mi sembra piuttosto sfiatato. Pirlo cincischia, De Rossi boccheggia, Candreva tira appena può, due o tre metri sopra la traversa. Un errore rinunciare a Cassano. Per queste ragioni, vedo gli inglesi favoriti. Unico motivo di speranza è che il tecnico d'Albione è Hodgson. Uno che di calcio sa davvero poco. Le speranze azzurre, e non è un paradosso, sono tutte riposte in lui. Oppure in Cassano, se mai dovesse entrare.

domenica 6 aprile 2014

Prandelli e gli attaccanti per Brasile 2014: chi va al mondiale

Si sono messi tutti a segnare, da Toni a Destro ad Immobile. Giuseppe Rossi, che ancora non si allena con la squadra ormai è fuori dai giochi. Se Prandelli non vuol ripetere la debacle di Lippi nel 2010, con tanto di eliminazione al primo turno, a fronte di un girone allora possibile, con gli avversari che invece ci saranno in Brasile, dall'Inghilterra all'Uruguay, bisognerà indovinerà tutte le convocazioni. Allora, nel 2010 dico, rimasero a casa Totti, Cassano e Balotelli. Che in Brasile dovranno andarci, anche i primi due. Perché i gol bisogna farli, e Totti e Cassano sono del mestiere, ma anche farli fare, e Totti e Cassano sono ancora i migliori nella specialità. Gli altri quattro posti vedono in corsa Immobile, capocannoniere attuale, Destro, 13 gol in 18 partite, media strepitosa, Toni, che è centravanti classico e 16 gol ha saputo a farli a 37 anni, Cerci, che nasce ala, e Gilardino, le cui azioni sono in declino. Oggi, convocherei questi sei:
Balotelli
Cassano 
Cerci
Destro 
Immobile
Totti


domenica 23 marzo 2014

Gli attaccanti azzurri per Brasile 2014: Balotelli, Cassano, Cerci, Gilardino, Immobile, Totti?

Quali attaccanti porterà Prandelli ai prossimi mondiali in Brasile? Valutando le caratteristiche, i ruoli e le compatibilità, io ne convocherei sei, che al momento rispondono ai nomi di Balotelli, Cassano, Cerci, Gilardino, Immobile e Totti, menzionati in rigoroso ordine alfabetico. Balotelli, perché polemiche a parte, è un campione, che in nazionale ha fatto sempre la sua parte e che possiede colpi risolutivi, quelli che pressing, corsa, ed ordine tattico non possono sostituire. Cassano perché è un fantasista straordinario, che dribbla, segna, regala assist e gioca, da sempre, senza timori reverenziali. Uno che non si emoziona più di tanto. Cerci perché nasce ala, e possiede una velocità palla al piede, che fa la differenza. Non ce ne sono come lui in quel ruolo. Gilardino è centravanti classico, mai il migliore, sempre sul pezzo, quasi 250 gol in carriera e tanto mestiere. Immobile, in ballottaggio con Destro, è l'attuale capocannoniere, ha forza, tiro, esuberanza e tenacia. Totti è Totti, sicché deve soltanto star bene fisicamente. 

lunedì 17 marzo 2014

Totti 233 gol in serie A, 303 in carriera. Totti deve andare ai mondiali in Brasile

Deve andare al mondiale Francesco Totti, lo merita come lo merita Cassano. Prandelli non può ignorare un campione immenso come il capitano della Roma, che a 37 anni e  mezzo sa, ancora decidere il corso di una partita, in virtù di un primato tecnico indiscutibile. Tornava in campo questa sera contro l'Udinese dopo una lunga assenza e subito è tornato al gol, il sesto in questo campionato, il gol n. 233 in serie A, laddove i gol in carriera di Totti sono 303. Grandi numeri. Segue la classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 343 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 303 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Vialli 286 gol
  9. Di Natale 283 gol
  10. Toni 282 gol

giovedì 6 marzo 2014

La piccola Italia di Prandelli viene sovrastata dalla Spagna. Il risultato di 1-0 va stretto agli spagnoli

Quelli toccano il pallone con un'arte che in Italia è stata dimenticata, persino i difensori spagnoli potrebbero impartire lezioni di palleggio ai nostri centrocampisti, lenti, leziosi e prevedibili. E Prandelli, con questa insopportabile vocazione deamicisiana, ha deciso che no, Cassano non può andare ai mondiali. Così capita che, assente pure Balotelli, si faccia la figura rimediata ieri sera a Madrid. Che la Spagna vinca per 1-0, potendo segnare tanti gol di più. Si è salvato soltanto Cerci tra gli azzurri, uno che ha talento vero. Per il resto, un pianto. Osvaldo, poi, perché dovrebbe giocare con l'Italia? Lo vedo benissimo come attore di fotoromanzi o protagonista di qualche reality, ma da centravanti della nazionale è inadeguato piuttosto che no. Dimenticavo: ma, Pirlo cosa aspetta a radersi la barba? Poiché la sostanza latita, almeno si potrebbe salvare la forma. Totti e Cassano debbono esserci ai mondiali. Altrimenti, si rischia un'altra eliminazione al primo turno. Basta con i comprimari, ce ne sono già abbastanza al governo. Altro che i valori del gruppo!

mercoledì 5 febbraio 2014

Ibrahimovic 457 gol in carriera, terzo tra i goleador in attività

Al Psg Ibrahimovic segna come mai in carriera. In questa straordinaria stagione, contrappuntata da reti spettacolari, l'asso svedese ha segnato 31 gol in 32 partite. In carriera, Ibrahimovic è approdato a 354 gol ed il traguardo dei 400, scavalcato soltanto da Cristiano Ronaldo tra i calciatori in attività, è alla sua portata. Peccato che, complice la mediocrità di fondo della nazionale svedese di questi tempi, debba restare fuori dal mondiale in Brasile. Segue classifica dei primi dieci goleador in attività, aggiornata al 18 febbraio 2016.
*Aggiornamento del 13 ottobre 2015: a segno ieri sera contro la Moldavia, Ibrahimovic ha segnato il gol n. 59 in nazionale, nonché il gol n. 409 in carriera. Sicché aggiorno anche il titolo del post e la classifica dei primi dieci goleador in attività.
*Aggiornamento del 30 novembre 2015: a segno sabato con il Psg, Ibrahimovic, ancora una volta escluso dal podio del pallone d'oro, è giunto a 418 gol in carriera. Aggiorno anche il titolo del post e la classifica dei primi dieci goleador in attività. Ibrahimovic, ora, è terzo, dopo il ritiro di Raul.
*Aggiornamento del 18 febbraio 2016: con il gol al Chelsea, andata degli ottavi di finale di Champions, Ibrahimovic è salito a 437 gol in carriera. Aggiorno di conseguenza il titolo del post e la classifica sottostante.
*Aggiornamento del 16 marzo 2016: quaterna al Troyes, 102 gol in Ligue 1, quarto scudetto consecutivo con il Psg e 444 gol in carriera. Straordinario Ibrahimovic!
Aggiornamento del 16 maggio 2016: chiude la sua avventura al Psg con una doppietta Ibrahimovic.  E sale a 457 gol in carriera.

  1. Cristiano Ronaldo 529 gol
  2. Messi 501 gol
  3. Ibrahimovic 444 gol
  4. Eto'o 381 gol
  5. Keane 374 gol
  6. David Villa 365 gol
  7. Huntelaar 361 gol
  8. Drogba 345 gol
  9. Suarez 332 gol
  10. Ronaldinho 330 gol
  11. Toni 321 gol
  12. Rooney 312 gol
  13. Totti 316 gol
  14. Di Natale 310 gol

mercoledì 22 gennaio 2014

Balotelli 100 gol in carriera

Il gol segnato questa sera nei quarti di Coppa Italia contro l'Udinese è il n. 100 di Balotelli in carriera: 82 con squadre di club, 6 con l'under 21 e 12 con la nazionale maggiore. Una cifra di riguardo, laddove si consideri che Balotelli compirà 24 anni soltanto il prossimo agosto. Polemiche a parte, Balotelli è un fuoriclasse. Il prossimo mondiale in Brasile lo dimostrerà. Vado a memoria, ma, alla sua età credo che soltanto Meazza e Piola avessero segnato di più, limitandoci a considerare i goleador italiani.
Aggiornamento del 26 gennaio 2014: con la meravigliosa punizione a foglia morta segnata contro il Cagliari, i gol in carriera di Balotelli diventano 101.

martedì 19 novembre 2013

Cristiano Ronaldo, tripletta, batte Ibrahimovic, doppietta. Portogallo al mondiale. Per Cristiano Ronaldo 399 gol in carriera

Grande impresa del Portogallo che replica a Stoccolma il successo colto in casa contro la Svezia e conquista il diritto a partecipare ai mondiali 2014 in Brasile. Mattatore Cristiano Ronaldo, autore di una fantastica tripletta e vincitore della sfida nella sfida con Ibrahimovic, doppietta per lui, in vista del pallone d'oro 2013. Per Cristiano Ronaldo, ora, sono 399 i gol in carriera: la soglia fatidica dei 400 ad un solo passo. Un goleador implacabile l'asso portoghese, che ha raggiunto, con 47 reti, Pauleta in testa ai marcatori di ogni tempo della nazionale portoghese. Per Ibrahimovic, invece, si concretizza l'impossibilità di segnare un gol ai mondiali, a meno di clamorose sorprese, perché nel 2018 avrebbe 37 anni. Può consolarlo l'idea che identico destino è toccato a Di Stefano, addirittura mai presente ad un mondiale, come a Van Basten, all'asciutto nell'unico mondiale disputato, quello italiano del '90. Segue classifica dei primi dieci goleador in attività.
  1. Cristiano Ronaldo 399 gol
  2. Messi 377 gol
  3. Eto'o 352 gol
  4. Villa 345 gol
  5. Ibrahimovic 338 gol
  6. Del Piero 338 gol
  7. Huntelaar 319 gol
  8. Ronaldinho 316 gol
  9. Trezeguet 303 gol
  10. Totti 300 gol

lunedì 28 ottobre 2013

Roma a punteggio pieno dopo nove giornate, Cassano vede il Brasile, Klose rianima la Lazio

La Roma senza Totti e Gervinho sbanca Udine in dieci e conquista la nona vittoria in nove giornate di campionato: 27 punti e record! Senza Totti e Gervinho, i giallorossi, forti di un grandissimo centrocampo, hanno nella tenuta difensiva la maggior risorsa. Un solo gol subito mi pare che non trovi riscontro negli altri campionati europei in corso. Segno di una concentrazione altissima e di una notevole organizzazione, i cui meriti vanno assegnati a Garcia. Precipita il Milan a Parma, Balotelli insegue i propri fantasmi, mentre Cassano, ispirato sebbene ancora sovrappeso, segna un gol centravanti autentico ed inventa assist a ripetizione: Prandelli deve portarlo in Brasile. Vince la Juve, aiutata da un rigore che non c'era, vince anche il Napoli, con due rigori trasformati da Higuain. Eroe di giornata il tedesco Klose, che subentra e propizia la vittoria della Lazio. Splendido il suo colpo di testa, specialità nella quale merita un posto nella storia del calcio. Quando Klose gioca, la Lazio è un'altra squadra.