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mercoledì 25 gennaio 2012

Napoli - Inter: 2-0. Azzurri in semifinale

Devono averlo distratto parecchio le voci di un trasferimento al Psg, perché Thiago Motta, dopo un primo tempo avaro di emozioni, si addormenta al limite della propria area, perde il pallone e, nel vano tentativo di recuperarlo, atterra Cavani. Che, freddo dal dischetto, calcia al centro della porta e segna. L'Inter reagisce con veemenza ma con poco ordine, appoggiata sulle giocate di Sneijder, che sta tornando in forma. Nel Napoli brilla un infaticabile Gargano, che conduce un pressing a tutto campo. Alvarez sbaglia tutto il possibile, anche una comoda conclusione a due passi dal portiere, mentre ancora dura la tensione per un rigore non concesso a Milito. Nel finale, Cavani trova il raddoppio, all'esito di un contropiede da manuale orchestrato da Pandev. Inter ridimensionata, Napoli in semifinale di Coppa Italia.

Thiago Motta deve restare all'Inter

Trovo assurdo che Thiago Motta possa lasciare l'Inter. Soprattutto, a stagione in corso. E' uno dei giocatori che Mourinho volle, nel 2009, per consentire il definitivo salto di qualità della compagine nerazzurra. Forte tecnicamente e fisicamente, esperto, capace di una lucidissima visione del gioco,  ha contribuito moltissimo a rendere l'Inter una squadra capace anche di manovrare oltre che di contrattaccare. Sei titoli in due anni mezzo, molti gol decisivi ed un ruolo di primo piano nella rimonta orchestrata da Ranieri, che giustamente si oppone al suo trasferimento al Psg. Posso capire che Parigi abbia il suo fascino e che Motta possa voler raccogliere la sfida di partecipare alla fondazione di una nuova potenza calcistica europea. Ma, l'Inter è l'Inter. Se proprio volesse andar via, vada a giugno. Ora, sarebbe impossibile sostituirlo. Moratti deve trattenerlo, come da contratto. Almeno, ripeto, fino a giugno.

lunedì 23 gennaio 2012

L'Inter batte la Lazio e la scavalca al quarto posto

Vittoria preziosa, sebbene giunta all'esito di una partita poco brillante, nella quale si è notata l'assenza di un regista acuto come Thiago Motta. Cambiasso, ieri sembrava quello annaspante di inizio stagione, e Zanetti non sanno costruire il gioco né dettarne i tempi. Alvarez, invece, ha il senso della giocata, ieri ne ha eseguite almeno tre di un certo livello, ma non del gioco. Per quello, si è dovuto attendere l'ingresso in campo di Sneijder. Insomma, l'Inter ha bisogno di un centrocampista capace di governare la manovra, perché Motta spesso è infortunato e Sneijder pure. Bello il gol del vantaggio biancoceleste di Rocchi, lasciato troppo libero da Lucio. La notizia è che ormai Milito e Pazzini sono una coppia d'attacco redditizia. A segno entrambi, per pareggio e vittoria. La rete di Milito è del repertorio, controllo, scambio e diagonale chirurgico, Pazzini, che lotta di più che nel passato, ha eseguito un bel pallonetto. A questo punto, scavalcata proprio la Lazio, l'Inter è quarta. Lo scudetto ha smesso di essere un miraggio, ma, occorre rinforzare la squadra. Un regista ed un attaccante di scorta servono.

venerdì 20 gennaio 2012

Vince l'Inter in Coppa Italia contro il Genoa: prodezze di Maicon e Poli

Negli ultimi anni, la Coppa Italia è un affare dell'Inter. In sette stagioni, sei finali e quattro vittorie costituiscono la prova di un dominio indiscutibile. Buona vittoria ieri contro il Genoa, con due reti bellissime, sassata all'incrocio di Maicon, il giocatore più forte della rosa attuale, e tiro di controbalzo di Poli, dopo scambio elegante con Obi. Il gol del centrocampista italiano, peraltro, conforta in vista dei prossimi impegni: Poli può restituire ossigeno ad un centrocampo troppo dipendente da Thiago Motta. Deludente Castaignos, come il subentrato Zarate, spaesato più che mai. Se non altro, è rientrato Sneijder, ma, un attaccante di scorta serve come il pane.

sabato 7 gennaio 2012

L'Inter travolge il Parma: 5-0

Vittoria sonante dell'Inter contro un Parma molto dimesso, ad eccezione del velocissimo Giovinco. Prova superba di Alvarez: i piedi, il piede sinistro nel suo caso, contano nel calcio. Più della corsa e del dinamismo. Risorge anche Milito, l'attaccante tecnicamente più forte del campionato. Dopo un anno e mezzo di vero oblio, sembra quello del triplete. Si trova bene con Pazzini, pure lui a segno con un bel tocco sull'uscita del portiere avversario. Gli altri gol sono di Thiago Motta, nel primo tempo, e di Faraoni nella ripresa: il giovanotto calcia con coraggio e trova una rete molto bella. Santon, però, è di un'altra categoria. E, purtroppo, ora è a  Newcastle. Come Destro è a Siena: segna una clamorosa doppietta contro la Lazio. Forza fisica, tecnica, sana spavalderia di gioco. Altro che Tevez.

giovedì 22 dicembre 2011

L'Inter batte il Lecce: Ranieri tiene tutti sulla corda

Inter batte Lecce 4-1. Muriel ha talento, ma, Lucio e Maicon l'hanno marcato con troppa cortesia. Il gol del vantaggio del Lecce ha, però, scatenato la veemente, a tratti scomposta, reazione dell'Inter, che ha colpito quattro legni quattro. Forlan, in campo nel primo tempo, mi sembra a fine carriera, non salta più l'uomo e non credo sia soltanto un problema di ritardo di condizione. Thiago Motta, assieme a Maicon, è la sola fonte del gioco nerazzurro. Però Motta è lento e da regista arretrato, per l'abitudine di perdere qualche pallone quando aggredito da avversari più rapidi, costituisce un rischio. Con il Lecce, figuriamoci con il Milan. Con Mourinho, non a caso, giocava sul centro destra o sul centro sinistra. Conclusione: ci manca un regista arretrato, perché Thiago Motta rende meglio da mezzala. Se non ci si adatta a giocare Sneijder, qualcuno a gennaio bisogna prendere. Bello il gol di Pazzini, che, faccia alla porta, è tra i migliori in circolazione. Può giocare solo in presenza di Maicon, oggi come oggi. Bello anche il gol di Milito, un gol alla Milito, che altri avrebbero sbagliato. Sarebbe importante che tornasse ai suoi livelli. Mi piace la gestione del gruppo decisa da Ranieri nelle ultime partite. Ruota i giocatori, fa entrare Cambiasso, che non regge una partita intera, nella ripresa. Se centellinasse anche il minutaggio di Zanetti, sarebbe meglio. Nagatomo è volenteroso ed orgoglioso, ma contro altri avversari si smarrisce: la prova di ieri non deve illudere. Bravo, infine, Alvarez. E' cresciuto. Per tenere dentro lui e Thiago Motta, però, gli altri due centrocampisti devono essere veloci. Uno potrebbe essere Poli. L'altro, con compiti di regia, all'Inter ancora non c'è. Alla ripresa, quasi subito sarà derby. Occorre arrivarci con dei rinforzi in rosa.

lunedì 19 dicembre 2011

L'Inter passa a Cesena

Partita equilibrata, troppo francamente, tanto che la vittoria dell'Inter va considerata estremamente preziosa, perché giunta in trasferta, dopo altre due, in concomitanza con altri risultati che hanno dischiuso ai nerazzurri il quinto posto. Che, in questa stagione dolente piuttosto che no, merita giubilo. Durerà? E' probabile, almeno fino al derby. Di certo, la presenza di Maicon, autore dell'assist per il gol di testa di Ranocchia, e Thiago Motta, rende la squadra sempre competitiva: questione di carisma, tecnica e stazza fisica. Deludente Coutinho, che sembrava un fante mandato allo sbaraglio contro la cavalleria avversaria: pochi muscoli, ma, pure poco scatto e pochissimo tiro. Non è da Inter. Non ancora, se non altro. Lucio, invece, mi sembra tornato a livelli eccellenti. Continua a preoccupare l'attacco, con Pazzini che tira anche quando non dovrebbe e Milito che proprio non tira. Dovranno migliorare per forza, così non si riconoscono.

domenica 11 dicembre 2011

L'Inter torna alla vittoria con la Fiorentina: 2-0

Finalmente una vittoria, in questo claudicante primo terzo di stagione. L'Inter batte in casa la Fiorentina, puntando su una formazione inedita, con Faraoni sulla fascia destra e Coutinho su quella sinistra. Davanti, ancora insieme, Milito e Pazzini. Che ritrova il gol dopo un lungo digiuno ed apre la strada al successo dei nerazzurri, sancito da un fortunoso gol di Nagatomo, che continua a non sembrarmi all'altezza. Si accendono gli entusiasmi per Faraoni, che non mi pare più forte di Santon, anzi, e per Coutinho, ieri più incisivo in fase di rifinitura, ma francamente lontano dall'essere un campione. Per stare alla storia nerazzurra, ricorda Benny Carbone, con meno tiro e meno velocità di base. Importante il ritorno di Maicon, ancora indietro di condizione, ma sempre giocatore di personalità. Come Thiago Motta. L'assenza di Zanetti, squalificato, non si è notata. Ora, si recupera con il Genoa.

domenica 27 novembre 2011

L'Inter espugna Siena con Castaignos: ma che fatica!

Bisognava vincere e l'Inter ha vinto. Inizio stentato, Stankovic, ombra del guerriero che fu, non sta in piedi, come Cambiasso, sicché a centrocampo qualcosa di buono scaturisce soltanto dal mancino di Thiago Motta. Alvarez, dopo brevi momenti di gloria, torna incompiuto come all'inizio della stagione, Zarate, sulla fascia opposta, riceve palla sempre di spalle e, raddoppiato dai difensori del Siena, quasi sempre la perde. All'intervallo, Ranieri cambia rotta: dentro Castaignos ed Obi per Zarate ed Alvarez. Poi, a dieci minuti dalla fine, entra anche Milito per Cambiasso. L'Inter è lenta e priva di genio, una compagine di bassa classifica, che patisce la sapiente organizzazione difensiva del Siena. Allo scadere, però, Thiago Motta serve d'esterno Castaignos, appena dentro l'area, che controlla e gira rete, alla destra del portiere, nell'angolino. Arrivano i tre punti, ma l'Inter è messa davvero male. Castaignos, in prospettiva, mi sembra il più forte dei vari Alvarez, Coutinho ed Obi. Per fortuna, gennaio si avvicina. Moratti dovrà investire parecchio per rinforzare una squadra vecchia ed esangue.

mercoledì 2 novembre 2011

Vigilia di Inter - Lilla

Come non detto, Zanetti giocherà anche stasera. Stavolta sulla fascia destra, al posto di Maicon. Se Hazard, talento certo, altro che Alvarez!, della squadra francese, sceglierà di attaccare da quella parte, temo che capitan Saverio non riuscirà a fermarlo. Troppo rapido di gambe Hazard per lo stagionato Zanetti. Dovrebbe giocare anche Cambiasso, tanto per non farci mancare il suo noto apporto dinamico!?, oltre a Stankovic e Thiago Motta, il solo di cui attualmente ci si possa fidare, quanto a tenuta di gioco. L'Inter, malmessa in campionato, deve vincere almeno in Champions e mettere al sicuro la qualificazione agli ottavi. Riuscirà nell'impresa? Le premesse non sono incoraggianti. Stiamo a vedere.

lunedì 24 ottobre 2011

Zanetti e la panchina

Passano le settimane e Saverio Zanetti resta in campo. Non soltanto non va in panchina ad inizio partita, ma, neppure viene sostituito. Gioca, gioca sempre, gioca troppo. E rilascia continue dichiarazioni pugnaci, come se l'Inter fosse tutta sopra le sue spalle. Ha appena detto che ora comincia la risalita. Cosa, peraltro, che tutti gli interisti si augurano. Il problema, però, è che le ultime due vittorie dell'Inter sono figlie del ritorno in squadra di Sneijder e di Thiago Motta e non delle dimenticabili prestazioni di Zanetti e di Cambiasso, in debito d'ossigeno anche ieri contro il Chievo. Voglio sperare che Ranieri tenga a riposo i due argentini almeno mercoledì. Atteso che sabato c'è la Juve. La settimana è cruciale per le sorti del campionato: Zanetti, e con lui Cambiasso, in panchina!

Udinese in testa, risale l'Inter

Udinese in testa al campionato da sola, come da pronostico. Via Zapata, Inler e Sanchez, nessun problema, i friulani, da anni al vertice della programmazione, sono tornati più competitivi di prima: un solo gol subito, specchio di una fase difensiva che Guidolin cura, come sempre, benissimo, Di Natale in vetta alla classifica dei cannonieri. Eppure l'Udinese va bene anche in Europa League, reggendo con disinvoltura il doppio impegno: complimenti. Il Milan vince a Lecce, dopo essere andato sotto di tre reti. Boateng, subentrato, "spacca" la partita con una tripletta di alto valore balistico. Risale l'Inter, alla prima vittoria stagionale al Meazza, contro un Chievo ordinato. Come detto dopo Lille, Sneijder e Thiago Motta, autore dello splendido gol di testa, cambiano volto ad una squadra altrimenti in difficoltà. Merita una citazione, nella rinascita nerazzurra, anche Chivu, molto a suo agio da difensore centrale. Continua la sua corsa anche la Lazio, vittoriosa a Bologna, mentre pareggia un Napoli stanco. Lamela di presenta con un gol di sinistro molto bello, che vale il successo della Roma: predestinato. Si  giocherà due volte questa settimana. Sabato, derby d'Italia e primo verdetto: l'Inter non può sbagliare.

giovedì 20 ottobre 2011

Inter: bando ai facili entusiasmi

L'Inter, a detta di Ranieri, 60 anni oggi, avrebbe ritrovato l'autostima. Dopo la vittoria a Lille, beninteso. Io non credo che sia stato o sia un problema di autostima. L'Inter, semmai, a Lille ha potuto finalmente schierare Thiago Motta e Sneijder, due professori del centrocampo, i soli nella rosa nerazzurra che abbiano un'idea di regia, di direzione del gioco. I soli, insomma, capaci di orientare una sfida, ora aumentando ora rallentando il ritmo, Motta più indietro, Sneijder più avanti. Purtroppo, entrambi subiscono frequenti infortuni e, di solito, non superano le 25-30 presenze in campionato. Sicché Ranieri deve specialmente sperare che i due stiano lontani dall'infermeria. Ultima notazione: il Chievo gioca bene e l'Inter ha un disperato bisogno di punti. Vietato distrarsi.