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mercoledì 23 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: poker di Viviani a Iseo

Quarto successo in questo Giro d'Italia 2018 per Elia Viviani, che batte in volata Sam Bennet, sul traguardo d'Iseo. Da domani, la strada torna a salire. Tre tappe di montagna, per saggiare la resistenza della maglia rosa di Simon Yates, sin qui impeccabile.

martedì 22 maggio 2018

Trento-Rovereto: vince Dennis. Terzo Tom Dumoulin, Simon Yates tiene la maglia rosa

Simon Yates ha conservato la maglia rosa, all'esito della cronometro Trento-Rovereto: perde appena 1'15", Tom Dumoulin in poco più di 34 km: sostanzialmente, 2" a km. Pessima prova di Thibaut Pinot, che cede a Froome il quarto posto in classifica generale. Avevo indicato il francese come il grande favorito del Giro d'Italia 2018.

domenica 20 maggio 2018

Lazio-Inter 2-3: Inter in Champions. Rimonta clamorosa

Icardi, su rigore, Vecino, di testa. E rimonta servita in 5 minuti da un'Inter fino a quel momento, ultimo quarto d'ora, non all'altezza del compito. Finisce 3-2  per l'Inter. L'Inter torna in Champions. Anche con fortuna. La Lazio va in Europa League.  Va bene così. Icardi, 29 gol, è capocannoniere a pari merito proprio con il centravanti biancoceleste, Immobile. Voto alla gestione di Spalletti? Tenendo conto di tutto, direi 6,5. Era fondamentale finire in Champions. 

Giro d'Italia 2018: a Sappada trionfa un Simon Yates immenso, in maglia rosa. Cede Froome. Naufraga Aru

Quindicesima tappa del Giro d'Italia 2018, terremotato dalla grande impresa firmata da Froome sullo Zoncolan. Oggi, si parte da Tolmezzo e si arriva a Sappada. Continui saliscendi, frazione dura. Attacco deciso del tedesco Nico Denz. Sulla penultima ascesa, attacca la maglia rosa di Simon Yates, dimentico di ogni strategia. O sta benissimo, ed è ben possibile, o rischia di saltare. Di certo, ha un coraggio ragguardevole lo scalatore inglese. Tant'è che Nico Denz viene ripreso. Yates riparte e fa il vuoto. Mi pare appesantita l'azione di Tom Dumoulin, ma l'olandese ha una maschera indecifrabile. Froome sembra pagare dazio all'azione di ieri ed è in un gruppetto più dietro. Sulla penultima salita, Simon Yates transita con 18" di vantaggio. Comincia la discesa ed è Tom Dumoulin, tra gli inseguitori, a fare l'andatura. Non lo conoscevo come discesista. Ma, Simon Yates sta dipingendo le curve di una discesa parecchio tecnica, piena di tornanti. Non a caso, guadagna sugli immediati inseguitori. A 10 km dall'arrivo, la strada riprende a salire. Tom Dumoulin e Thibaut Pinot vengono lasciati soli ad inseguire, mentre Miguel Angel Lopez e Pozzovivo restano a ruota, evidentemente paghi di un piazzamento. Di tappa e al Giro. Ai 3,7 km, scatta Carapaz, lo segue Pinot, cede Dumoulin. Ma, poi rientra. Trionfa, per la terza volta, Simon Yates, secondo Miguel Angel Lopez, terzo Tom Dumoulin. Sta correndo alla Merckx, Simon Yates, superiore ad ogni immaginazione. Froome, che ieri sembrava candidarsi alla vittoria finale, fa segnare una netta battuta d'arresto. Naufragio di Aru.

sabato 19 maggio 2018

Sullo Zoncolan trionfa Froome, secondo Simon Yates

La paura dello Zoncolan rende la quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2018 una lunga marcia di avvicinamento al grande monte. Il gruppo torna compatto proprio all'inizio della scalata finale. Con l'eccezione di Valerio Conti. Poi raggiunto da Igor Anton. I due vengono ripresi a 6,5 km dal traguardo. Froome scatta a meno 4 km dal traguardo. A sorpresa. Una frullata delle sue. E fa il vuoto. Simon Yates rimane solo ad inseguire a 3 km dall'arrivo. Più dietro Miguel Angel Lopez e Pozzovivo, mentre Tom  Dumoulin e Thibaut Pinot vanno su del loro passo. Duello inglese tra Froome e Simon Yates,  tenacissimo. Trionfa Froome. Secondo Simon Yates. Terzo Pozzovivo, quarto Miguel Angel Lopez, quinto Tom Dumoulin, sesto Thibaut Pinot. Crolla Aru. Froome ha dato una straordinaria prova d'orgoglio. Torna in classifica, ora è  quinto a poco più di 3 minuti da Yates. Mal  che vada, Froome, a Roma, sarà sul podio. È, strano a dirsi, la prima vittoria di Froome al Giro.

venerdì 18 maggio 2018

Nervesa della Battaglia: tris di Viviani, battuto Sam Bennet

È arrivato il tris di Viviani, già maglia ciclamino, al Giro d'Italia 2018. Elia Viviani ha conquistato in volata la tredicesima tappa, da Ferrara a Nervesa della Battaglia, precedendo Sam Bennet. Domani,  lo Zoncolan. Comincia l'assalto alla maglia rosa di Simon Yates. Che, però, potrebbe anche provare ad incrementare il proprio  vantaggio. Oggi, Froome c'è. Le gambe frullano ad alta intensità. E ne va a 4 km dall'arrivo.

Fognini dura un set. Vince Nadal 4-6, 6-1, 6-2

Nella seconda parte del primo set, Fognini mostra ciò di cui è capace. E Nadal, lottatore indomabile, deve arrendersi. Il problema è che Fognini, a certi livelli, sa issarsi ma non rimanerci.  E crolla, dopo il 6-4 per lui, raccogliendo appena tre giochi nei due set successivi.  Tra errori non forzati, palle lunghe oppure in rete. Sbaglia un mucchio di rovesci incrociati. Mentre, Nadal, imperturbabile, irreale, gioca sempre allo stesso modo. Correndo dappertutto, due metri oltre la linea di fondo,  sventagliando il dritto mancino.  E serve anche bene il campionissimo maiorchino. Mai pago di successi. Che gioca ogni punto come potesse decidere una carriera. Fognini si ferma, Nadal vola ai quarti degli Internazionali d'Italia. A Roma, Nadal ha già vinto sette volte.  

giovedì 17 maggio 2018

Internazionali d'Italia: Fognini sfida Nadal

Sì sono affrontati 13 volte: 10 volte ha vinto Nadal, 3 volte ha vinto Fognini. Nadal è di un'altra categoria, per carità. Lo spagnolo ha vinto 77 titoli Atp contro i 6 di Fognini. E 16 di questi sono stati prove dello Slam. Epperò Fognini è uno dei pochi che Nadal soffra. Persino, sulla terra rossa. Domani, quarti di finale degli Internazionali d'Italia, al Foro Italico di Roma, Nadal e Fognini si sfideranno ancora. Nadal è il favorito, ma, Fognini non parte battuto.

Giro d'Italia 2018: bis di Sam Bennet a Imola, davanti a Van Poppel e Bonifazio. Viviani non fa la volata

Tappa breve, pianeggiante, la dodicesima del Giro d'Italia 2018, da Osimo ad Imola. Con tanto di circuito finale cittadino. Inevetabile l'arrivo in volata. Ma, Viviani, resta impastoiato nelle retrovie e neppure partecipa allo sprint. Vince, è il secondo successo in questo Giro, l'irlandese Sam Bennet, davanti a Van Poppel e Bonifazio. Domani, ancora una frazione per ruote veloci.

Storia dei mondiali di calcio: il leggendario Brasile 1982

Non vinse. Anzi, perse 3-2 contro gli azzurri, nella seconda partita di un formidabile secondo turno eliminatorio, che raggruppava, oltre al Brasile, l'Italia, per l'appunto, e l'Argentina campione del mondo in carica. Epperò, non si ha memoria di una squadra altrettanto bella e fantasiosa e ricca di talenti multiformi. Forse solo il Brasile del 1970, che aveva però una difesa più forte. Il Brasile del 1982, che vide infrangersi contro una grandissima Italia i propri sogni di gloria, annoverava tra le proprie fila il genio calcistico di Zico, il più rapido ed acrobatico numero 10 che mai si sia visto. Le sue punizioni, segnò così contro la Scozia, erano calci di rigori. La corsa elegante di Junior, costretto da esigenze di copione a recitare da terzino sinistro, lui che era un 10 a propria volta. La sapienza strategica di Falcao, il comandante del gioco, destro e sinistro, testa sempre alta, tiro secco. Il mancino tonante di Eder, che alternava conclusioni violentissime a tocchi morbidi. La falcata regale di Socrates, il capitano neghittoso, il virtuoso del colpo di tacco e del gioco di prima. Basti dire che il meno tecnico, a centrocampo, era Cerezo. Un altro fenomeno. Il pallone, accarezzato da questi maestri del gioco, viaggiava velocissimo, da destra a sinistra, a fiammate. Ecco gli 11, di 15, gol più belli, che quel Brasile, allenato da Telé Santana, segnò al Mundial spagnolo del 1982.

mercoledì 16 maggio 2018

Storia dei mondiali di calcio: Teofilo Cubillas, l'asso del Perù

Uno dei tiri più potenti e precisi mai ammirati sui campi calcio, aveva Teofilo Cubillas, asso del Perù che impressionò ai mondiali messicani del 1970. Cubillas segnò cinque gol in quella manifestazione, per ripetersi, con altre cinque reti, ai mondiali argentini del 1978. Fu tra i migliori giocatori del mondo di quella decade, un fantasista di centrocampo, che le cronache del tempo esaltavano per la sagacia tattica, quasi superiore all'enorme bagaglio tecnico. Comandava il gioco offensivo, senza troppo concedere alla platea. Dribbling e finte ma senza eccessi, mai un tocco di più, la giocata sensazionale sempre annodata alle esigenze della partita. Poi quel tiro, eseguito quasi da fermo. Conclusioni tremende e millimetriche. La squadra della sua carriera fu l'Alianza Lima, ma portò il suo calcio anche in Europa, prima al Basilea, poi al Porto, dove segnò a ripetizione, prima di rientrare in patria. Dieci gol ai mondiali, si diceva. Ecco la sua prodezza, su punizione, contro la Scozia, ad Argentina 1978.

Giro d'Italia 2018: bis di Simon Yates a Osimo

Giro d'Italia 2018, undicesima tappa, dall'Umbria alle Marche, da Assisi ad Osimo, per 156 km. Tappa non lunga, il che dovrebbe avvantaggiare la maglia rosa Simon Yates, ma appenninica. E, quindi, dura per definizione. Con muri nel finale, prima a Filottrano, e poi sul traguardo di Osimo. Vince proprio Simon Yates, con leggero distacco, secondo Tom Dumoulin, terzo Formolo. Corre con audacia o con sventatezza Yates? Impossibile dirlo adesso. Certo è che sta benissimo.

martedì 15 maggio 2018

A Gualdo Tadino vince Matej Mohoric. Crolla Esteban Chaves

Ci prova due volte. Alla fine, sul traguardo di Gualdo Tadino, vince la decima tappa, partita da Penne, lo sloveno Matj Mohoric. Il tutto nel giorno in cui Esteban Chaves esce di classifica e Simon Yates va a caccia di abbuoni nei traguardi volanti, più per puntellare il suo morale che la classifica generale del Giro d'Italia 2018, che pure il corridore inglese guida. Davvero inaspettata la crisi occorsa a Chaves. Che ha perso di più 25 minuti in una tappa non difficile. Si parla di allergia e mal di gola per il colombiano. Del resto, sono le insidie tipiche del Giro: il polline ed il tempo ondivago di primavera. Domani, tappa appenninica da Assisi ad Osimo. Ultimi 5 km parecchio impegnativi tra muri e pavé nostrano.

lunedì 14 maggio 2018

Russia 2018. Harry Kane capocannoniere dei mondiali?

Negli ultimi tre anni in Premier League: 25, 29 e 30 gol. Solo che stavolta, dopo due titoli consecutivi di capocannoniere, la palma del miglior goleador è andata a Salah, 32 reti con il Liverpool. Cionondimeno, Harry Kane, centravanti del Tottenham e della nazionale inglese, si è confermato cannoniere di razza. Ai prossimi mondiali di Russia 2018, Kane è tra i più seri candidati alla conquista del titolo di capocannoniere.

Serie A 2017/18: il punto dopo la 37^ giornata. La farsa continua

Una giornata, la trentasettesima della serie A 2017/18, davvero imbarazzante. Squadre sfinite che tornano a nuova vita agonistica e vincono. In trasferta. Cagliari, Chievo, Udinese. E così finisce che le due pericolanti capaci del miglior calcio, Crotone di Zenga e Spal, debbano giocarsi la salvezza. Soprattutto, il Crotone, ora terzultimo, che pure ferma la Lazio sul pareggio in casa. Riaccendendo le speranze di qualificarsi alla Champions dell'Inter. Sconfitta in modo patetico da un Sassuolo, ma guarda un poco!, assai motivato. Spalletti o va in Champions o va a casa, però. Perché l'Inter ha dissipato troppi punti in quei tre mesi invernali di crisi più psicologica che tecnica. La squadra ha delle lacune, per carità, ma troppe partite sbagliate non possono che mettersi in conto all'allenatore. Alla fine, conterà l'ultima partita. Vincesse all'Olimpico, Inter promossa, e Spalletti pure. In caso contrario, stagione insufficiente. Vince lo scudetto la Juve: ma senza gli errori arbitrali nella partita contro l'Inter, resto convinto che lo scudetto sarebbe andato al Napoli, che ieri, battendo la Samp, ha fatto il proprio record di punti.

domenica 13 maggio 2018

Simon Yates vince in rosa sul Gran Sasso

È davvero in forma Simon Yates, peraltro scortato, e non è circostanza da poco, dal compagno di squadra Esteban Chaves. Che va altrettanto forte. Batte, sul Gran Sasso, Thibaut Pinot, con addosso la maglia rosa ed il peso del pronostico. Il tutto, nella giornata nera di Froome. Certo, per vincerlo, questo Giro d'Italia 2018, Simon Yates e Thibaut Pinot dovranno attaccare più a fondo in salita. Avendo Tom Dumoulin dalla sua la cronometro.

sabato 12 maggio 2018

Inter-Sassuolo 1-2: Icardi sbaglia tutto

Dal Sassuolo al Sassuolo passando per il derby di ritorno. Me ne frego dei 28 gol, Immobile, dico Immobile, ne ha segnati 29!, tanto per chiarire il livello di questa serie A, Icardi ha le sue colpe in questa stagione. Cancelo non sa difendere. E non è un regista laterale. Quello era Beckham. Handanovic è il peggior portiere della storia dell'Inter. Come si possa aver perso ancora contro il Sassuolo resta un mistero. 

A Montevergine di Mercogliano vince Carapaz, secondo Formolo, terzo Thibaut Pinot

Prima vittoria di un ecuadoriano sulle strade del Giro. Carapaz è primo a Montevergine di Mercogliano, arrivo dell'ottava tappa del Giro d'Italia 2018. Arriva da solo, precedendo il gruppo del migliori, regolato da Formolo e da Thibaut Pinot. La pioggia, oggi, ha parecchio condizionato la corsa. Simon  Yates resta in maglia rosa.

venerdì 11 maggio 2018

Thiem batte Nadal a Madrid. Federer di nuovo n. 1

Finalmente un avversario, tecnicamente  ed agonisticamente valido, e Nadal perde sulla terra rossa. Ai quarti di finale del torneo di Madrid, vince in due set l'austriaco Thiem. Federer, lunedì, sarà, per la quinta volta in carriera, il numero uno Atp. Sebbene abbia deciso di disertare, come lo scorso anno, tutta la stagione sul rosso.

Praia a Mare: Sam Bennet batte Viviani

Sfugge il tris a Viviani sul traguardo di Praia a Mare, dove si conclude la settima tappa del Giro d'Italia 2018. Lo precede, nella prevedibile volata di giornata, l'irlandese Sam Bennet, al primo successo sulle strade del Giro. Domani, arrivo a Montevergine di Mercogliano: come starà Froome? Simon Yates, in maglia rosa, potrebbe attaccare.