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mercoledì 23 luglio 2014

Nibali, con il Tour de France 2014, vincerebbe il terzo grande giro, dopo la Vuelta del 2010 ed il Giro d'Italia del 2013

Parigi è sempre più vicina. E tutto lascia pensare che Nibali ci arriverà in maglia gialla. Gli riuscisse di conquistare il Tour 2014, dopo aver vinto la Vuelta nel 2010 ed il Giro d'Italia nel 2013, si iscriverebbe alla ristretta cerchia di campioni capaci di primeggiare in tutti i tre grandi giri nazionali, assieme a Merckx (11 successi, di cui 5 Tour de France, 5 Giri d'Italia e 1 Vuelta), Hinault (10 successi, di cui 5 Tour de France, 3 Giri d'Italia e 2 Vuelta), Anquetil (8 successi, di cui 5 Tour de France, 2 Giri d'Italia e 1 Vuelta), Gimondi ( 5 successi, di cui 1 Tour de France, 3 Giri d'Italia e 1 Vuelta) e Contador (5 successi, al netto delle vittorie cancellate per la squalifica, di cui 2 Tour de France, 1 Giro d'Italia, 2 Vuelta). Stiamo a vedere.

mercoledì 14 maggio 2014

Giro d'Italia 2014: a Viggiano trionfa Ulissi in volata, secondo Cadel Evans. Matthews resta maglia rosa

Tappa piuttosto lunga, funestata nella parte conclusiva da pioggia e vento. Il percorso di media montagna permette una lunga fuga, che il gruppo alla fine riesce a rintuzzare. Negli ultimi km assolo di Gianluca Brambilla in discesa, che guadagna una trentina di secondi, ma il plotone dei migliori, poco più di trenta corridori, non gli lascia altro margine. Ad un chilometro e mezzo dal traguardo, Brambilla viene ripreso. Allungo di Roche, riacciuffato subito. In volata vince Ulissi. Secondo Cadel Evans. Matthews resta maglia rosa. Tornando a Diego Ulissi, per il ciclista toscano, si tratta del secondo successo sulle strade del Giro, dopo quello colto a Tirano nel 2011.

domenica 30 settembre 2012

Giro d'Italia 2013: partenza il 4 maggio da Napoli, arrivo il 26 maggio a Brescia. Farà tappa sul Galibier e sulle Tre Cime di Lavaredo. Più di novanta chilometri a cronometro

Varato il percorso del Giro d'Italia 2013. La carovana partirà da Napoli il 4 maggio ed arriverà a Brescia il 26 maggio, 21 tappe e due giorni di riposo. Sconfinamento in Francia, per l'arrivo in salita sul mitico Col du Galibier. Torna, poi, un altro arrivo leggendario quello delle Tre Cime di Lavaredo: nel 1968 vinse il giovane Eddy Merckx, che conquistò la maglia rosa e la portò fino a Milano. Nel 1974, sempre sulle Tre Cime di Lavaredo, Merckx soffrì l'attacco del giovane Baronchelli. Tappa allo spagnolo Fuente e crisi del campionissimo belga, che alla fine fece suo il Giro con soli 12" proprio su Baronchelli. Tre le prove a cronometro: una cronometro a squadre nel suggestivo percorso di Ischia, terza tappa, una lunga cronometro individuale pianeggiante, 55,5 Km, ottava tappa, ed una cronoscalata di poco meno di 20 km, diciottesima tappa. Insomma, oltre 90 km si correranno contro il tempo. Favoriti? Se fosse confermata la sua partecipazione, il favorito sarebbe, com'è ovvio, Alberto Contador. Il più forte in salita ed uno dei più forti a cronometro. Ci sarà Andy Schleck? Nibali faticherà a salire sul podio.

martedì 24 aprile 2012

Giro d'Italia 2012: i favoriti

Si avvicina il Giro d'Italia 2012: partenza il 5 maggio a cronometro, 8,7 km ad Herning in Danimarca, arrivo il 27 maggio sempre a cronometro, 30,1 km nella tradizionale Milano.  A scorrere la probabile lista dei partenti, sembrerebbe un'edizione in tono minore. Non ci sarà Contador, ancora squalificato, non ci sarà Andy Schleck, che pensa insistentemente al Tour de France. E neppure Nibali, che proprio in Francia cercherà la consacrazione definitiva. Il favorito d'obbligo è Ivan Basso, già due volte vincitore della corsa rosa, che ha preparato il Giro con la solita feroce determinazione. In salita, dovrà vedersela con Scarponi, primo lo scorso anno dopo la squalifica di Contador: il limite di Scarponi è anagrafico. In forma è annunciato anche Joaquim Rodriguez, fresco vincitore della Freccia Vallone: il miglior grimpeur al via. Il più completo, sebbene bisognoso di esperienza è, però, Kreuziger, che tiene in salita e sa farsi valere nelle prove contro il tempo. Come il francese Gadret, terzo lo scorso anno. Uno da podio, ma è difficile che possa vincere. Stesso discorso per Pozzovivo, nono al Giro nel 2008, ma fresco vincitore del Giro del Trentino. E' atteso alla prova della terza settimana. Segue borsino dei favoriti. Sempre che non partecipi anche Frank Schleck: in quel caso, il lussemburghese sarebbe l'uomo da battere. * Aggiornamento del 27 aprile 2012: anche Cunego sarà al via del Giro d'Italia, senza particolari ambizioni di classifica. Punterà ad una o più tappe ed aiuterà il capitano Scarponi. ** Aggiornamento del 29 aprile 2012: sciolte le riserve, anche Frank Schleck parteciperà al Giro d'Italia. Sicché, come anticipato, il favorito assoluto diventa, ad una settimana dal via, proprio il lussemburghese.
Frank Schleck *****
Basso *****
Kreuziger ****
Scarponi ***
Joaquim Rodriguez ***
Gadret **
Pozzovivo *

martedì 6 marzo 2012

Cipollini, 45 anni, al Giro? Assurdo

Mario Cipollini è stato uno dei più grandi velocisti di ogni tempo, ha vinto 42 tappe al Giro d'Italia, una più del campionissimo Binda, quasi 200 corse in carriera, tra le quali la Sanremo ed il Campionato del mondo, tanto per citare le maggiori, è stato maglia rosa e maglia gialla. Insomma, ha, nella storia del ciclismo, un posto di assoluto prestigio. Perché allora voler tornare, come si dice in queste ore, a gareggiare a 45 anni? Dopo essersi ritirato da tempo, a voler sfidare le leggi della natura? Mi pare, francamente, assurdo ed antistorico. E mi ricorda, mutatis mutandis, il ritorno di Borg al tennis professionistico: un profondo insuccesso. Il tempo del Cipollini corridore è passato. Ed è stato un tempo lungo e carico di successi. Indietro, però, non si può tornare.

lunedì 6 febbraio 2012

Il Tas condanna Contador: fatale il clenbuterolo. Lo spagnolo perde Tour 2010 e Giro 2011

Decisione tardiva, lentissima, ma inesorabile. Sportivamente terribile. Il Tas sbalza di sella Alberto Contador, comminandogli una squalifica che retroagisce al luglio 2010, privandolo del Tour di quell'anno, che passa ad Andy Schleck, e del Giro del 2011, che passa a Scarponi. Una decisione capace di terremotare gli albi d'oro e la carriera di più corridori. Perché Contador aveva vinto anche molte altre gare, soprattutto brevi corse a tappe. Tutto azzerato, uno sconvolgimento della storia ciclistica dell'ultimo anno e mezzo. E non finisce qui, perché la squalifica, lunga due anni, impedirà a Contador di partecipare sia al prossimo Giro d'Italia sia al prossimo Tour de France, nonché alle Olimpiadi di Londra. Una carriera se non distrutta, almeno profondamente ferita. Fu vera gloria? Difficile dirlo, perché con il doping od il sospetto del doping hanno dovuto fare i conti tutti i più forti corridori degli ultimi 50 anni. E' noto. Certo è che la Spagna ha mostrato troppa tolleranza nei confronti del doping, assolvendo spesso i propri atleti, non soltanto nel ciclismo. A Contador è stato fatale il clenbuterolo, un farmaco che aiuta la broncodilatazione, favorendo la respirazione sotto sforzo, riscontratogli durante un controllo al Tour del 2010. Detto questo,  per il poco che credo di capire di ciclismo, che seguo da quasi 30 anni, Contador di talento ne aveva davvero. Bella pedalata, scatto perentorio, resistenza naturale e ragguardevole abilità strategica. Insomma, se si è dopato lui, gli altri che hanno fatto?