Elenco blog personale

venerdì 2 febbraio 2018

Thibaut Pinot al Giro d'Italia 2018: può vincere

Compirà 28 anni. E verrà al Giro d'Italia 2018, dopo aver sfiorato la vittoria nel Giro 100 dello scorso anno. Thibaut Pinot, la grande speranza del ciclismo francese, è ormai un campione maturo. Sebbene abbia perduto qualche gradimento oltralpe a favore del grande rivale Romain Bardet e di Alaphilippe, corridore di talento unico, sebbene più da classiche che da corse a tappe. Tornando a Pinot, lo scorso anno fu il migliore in salita. Il Giro, poi concluso ai piedi del podio, lo perse a cronometro. Dove si pensava che fosse molto migliorato. Partirà per vincere anche quest'anno.
Thibaut Pinot


giovedì 1 febbraio 2018

Il mercato di Suning

Bilancio in ordine, fair play finanziario. Suning gestisce l'Inter come i burocrati di Bruxelles pretendono di governare l'Unione Europea. Gli esiti sono, parimenti, fallimentari. "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello".
Dante Alighieri

lunedì 29 gennaio 2018

Serie A 2017/18: il punto dopo la 22^ giornata. Perdono Lazio e Roma, crisi per l'Inter

Prosegue il testa a testa tra Napoli, illuminato da un grande Mertens, e Juve, beneficiaria di due espulsioni ai danni del Chievo. Da regolamento, potevano starci i due cartellini rossi, ma, insomma summum ius, summa iniuria. L'Inter, in crisi drammatica di personalità, non va oltre il pareggio sul campo della Spal, ma Roma e Lazio non ne approfittano. Gli uomini di Di Francesco perdono in casa contro la Sampdoria di Giampaolo, gol di Zapata: confermo, la Roma non andrà in Champions. Il Milan batte la Lazio, ma il primo gol di Cutrone è vistosamente irregolare. Alla Lazio manca più di qualche punto in questo campionato. Come al Crotone di Zenga, fermato dal Cagliari. Vittoria netta del Toro di Mazzarri sul Benevento. Non ha grande stampa, ma, Mazzarri è un tecnico di valore.

domenica 28 gennaio 2018

L'Inter non vince più: Spal-Inter 1-1. Quella nerazzurra è una crisi di malavoglia

Spalletti segue la folla. Degli incompetenti. Tiene fuori Santon,  che gli sportivi del fantacalcio consideravano responsabile di qualche mezzo risultato dell'ultimo mese. Però, D'Ambrosio e Cancelo fanno un mucchio di errori. Di palleggio e di posizionamento. E ci scappa il gol, giusto, della Spal. Che pareggia, con Paloschi, una partita che non avrebbe meritato di perdere.  Avendo schiacciato l'Inter nella ripresa. Peraltro, il gol nerazzurro era stato un autogol. Nell'ultimo mese e mezzo, appena 4 gol in 7 partite per l'Inter. Sbagliato insistere con Candreva e, peggio ancora, con Eder. Meglio Karamoh o Rafinha, sia pure a mezzo servizio. Oggi  come oggi, manderei in panchina anche Icardi. Irritante. Taccio di Perisic, un gitante oggi, a Ferrara, per carità di patria.

Federer leggendario: vince gli Australian Open 2018. Sesto titolo a Melbourne, come Roy Emerson e Djokovic, ventesimo titolo Slam, come nessun altro. Battuto Cilic in 5 set

Numeri iperbolici come il suo gioco unico. Quel rovescio tutto di polso, con la palla che si inabissa nel centro del campo di un Cilic smarrito è il manifesto del Federer della maturità. Quello che lo scorso anno, dopo una sfida epica, sconfisse la sua nemesi Nadal. Cilic ha almeno la consolazione di aver strappato due set, uno al tie-break, a Federer, giunto imbattuto alla finale odierna. Ma, è stata un'illusione. Sesto titolo a Melbourne per Federer, come Roy Emerson e Djokovic.  Ventesimo titolo dello Slam! Punteggio finale: Federer batte Cilic 6-2, 6-7, 6-3, 3-6, 6-1. Titolo Atp n. 96, Federer insegue Connors, primatista con 109 tornei. Leggendario.
I 20 Slam di Federer:

Australian Open 6: 2004, 2006, 2007, 2010, 2017, 2018


Roland Garros 1: 2009


Wimbledon 8: 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2009, 2012, 2017


Us Open 5: 2004, 2005, 2006, 2007, 2008


venerdì 26 gennaio 2018

Federer in finale contro Cilic agli Australian Open 2018: il coreano Chung sotto 6-1, 5-2, si ritira

Chung si ritira, sotto nel punteggio 6-1, 5-2 in favore di un Roger Federer in grande spolvero. Federer raggiunge in finale il gigante croato Cilic. Già sconfitto nella finale di Wimbledon 2018. Federer sogna il sesto titolo a Melbourne, per eguagliare i primatisti Roy Emerson e Djokovic. Nonché il ventesimo titolo dello Slam, per migliorare il proprio primato assoluto di 19.

Roy Emerson 6 Australian Open

Novak Djokovic 6 Australian Open

mercoledì 24 gennaio 2018

Lazio terza solitaria: i meriti di Tare. Battuta l'Udinese 3-0

Non pesa l'assenza di Immobile. La Lazio batte ugualmente l'Udinese e stacca l'Inter: terzo posto solitario in classifica, con 46 punti.  Merito del pragmatismo di Simone Inzaghi, davvero un ottimo allenatore. Ma, più ancora, del grande lavoro di Tare. Ha scovato o riscoperto un mucchio di giocatori forti, manovrando risorse finanziarie limitate. È Tare il valore aggiunto della Lazio.

Federer in semifinale agli Australian Open 2018: battuto Berdych 7-6, 6-3, 6-4

Travolto anche Berdych davanti al pubblico della Rod Laver Arena: 7-6 (7-1), 6-3, 6-4. Federer, dopo un primo set sotto tono, innalza il proprio livello di gioco e riduce Berdych al rango di comparsa: vola in semifinale, per la quattordicesima volta, sul cemento di Melbourne, dove affronterà il coreano Chung, rivelazione del torneo, da cui ha estromesso Djokovic. Difficile immaginare, comunque, un vincitore diverso da Federer in questi Australian Open 2018. Riuscisse nell'impresa, sarebbe il sesto slam australiano, il ventesimo assoluto in carriera. I numeri di una leggenda senza fine.

Nadal e la polemica sul "cemento" dopo il ritiro a Melbourne

Un tempo, è noto a tutti gli appassionati di tennis, tre prove dello Slam, su quattro, si giocavano sull'erba. La sola eccezione era rappresentata dal Roland Garros, da sempre disputato sulla terra battuta o terra rossa. Si giocava anche con attrezzi assai diversi da quelli odierni. Racchette di legno, con le quali era impossibile imprimere la forza oggi permessa da materiali assai più evoluti. Il tennis, con la rivoluzione tecnologica delle racchette, è profondamente cambiato già alla fine degli anni '70. E proprio allora si è cominciato a giocare sempre meno sull'erba, passando molti tornei al più duro cemento, di cui oggi si lamenta Nadal e che, tuttavia, proprio a Nadal ha regalato non poche vittorie in tanti tornei. Anche dello Slam: 3 vittorie agli Us Open, 1 agli Australian Open. Tornei che, un tempo, si giocavano sull'erba. Gli Us Open fino al 1974, passando poi alla terra verde nel 1975 e, da ultimo, al cemento nel 1978. Gli Australian Open si sono giocati sull'erba sino al 1987. Wilander vinse il primo torneo sul cemento australiano di Melbourne nel 1988, dopo aver conquistato due edizioni sull'erba. Orbene, Nadal di cosa si lamenta? Credo che sia l'ultimo a potersi lamentare perché il suo gioco, da anni incompatibile con l'erba, basti guardare le precoci eliminazioni in serie negli ultimi Wimbledon, si appasta piuttosto bene con il cemento, per quanto non come la terra rossa. Il cemento richiede forza, prestanza, tonicità muscolare. Che a Nadal proprio non difettano. Semmai è il gioco di Nadal a facilitarne gli infortuni. Tanta corsa, molte scivolate e spaccate, un grandissimo dispendio di energia. Senza dimenticare la muscolatura ipertrofica, quasi culturista. Federer, che ha un fisico asciutto, da atleta di 40 anni fa, si è infortunato molto di meno. Ed il cemento non c'entra. Detto questo, magari si tornasse a giocare di più sull'erba. Ma, Nadal non se ne gioverebbe.

martedì 23 gennaio 2018

Nadal si ritira, Cilic in semifinale agli Australian Open 2018

Si ritira al quinto set Rafa Nadal, quando il punteggio era di 6-3, 3-6, 7-6, 6-2, 0-2 a favore di Cilic, nei quarti di finale degli Australian Open 2018. Nadal ha accusato un problema alla gamba destra, ma era in evidente difficoltà. Non ci sarà la rivincita con Federer. 

Inter: fase difensiva e fase offensiva. La difesa funziona, l'attacco meno

Ecco i gol fatti e subiti dalle prime cinque della classifica:


  1. Napoli               45 gol fatti            13 gol subiti     dif. + 32
  2. Juve                  50 gol fatti            15 gol subiti     dif. + 35
  3. Lazio                53 gol fatti             25 gol subiti    dif. + 28
  4. Inter                  36 gol fatti            16 gol subiti     dif. + 20
  5. Roma                31 gol fatti            15 gol subiti     dif. + 16
I numeri non dicono tutto, ma dicono tanto, forniscono comunque delle informazioni preziose. L'Inter, dietro, funziona. Ha la quarta difesa della serie A, ma ha subito solo un gol più di Juve e Roma, solo tre più del Napoli, ma anche 9 gol meno della Lazio. Il problema non è nei difensori, non è in difesa, non è nella fase difensiva. Per contro, ha segnato 9 gol meno del Napoli, 14 gol meno della Juve, 17 gol meno della Lazio. Ha anche segnato meno gol della Sampdoria. E' sull'attacco e sulla fase offensiva che c'è da lavorare. Perciò benvenuto a Rafinha. Ben venga Sturridge. Sarebbe utilissimo Ramires, centrocampista, rapido, che si inserisce e che segna. Che ha il cambio di passo. L'Inter ha bisogno di segnare di più. Tutto qua. Aggiungo: sarà un caso che la differenza reti fotografi quasi con esattezza le posizioni in classifica? Perché, dopo tutto, sproloqui della stampa a parte, il calcio è un gioco semplice.

Serie A 2017/18. il punto dopo la 21^ giornata. Vincono Napoli e Juve

Vittorie non troppo brillanti del Napoli contro l'Atalanta, torna al gol Mertens, e della Juve, davvero in difficoltà nella ripresa, contro il Genoa. Sembra essere l'anno giusto per gli uomini di Sarri, più concreti che in passato e capaci di risultato pieno anche nelle giornate di minor grazia. La Juve gioca un calcio mediocre e vive dell'abbondanza della rosa: ha un mucchio di alternative, figlie di un prepotere economico e sportivo che supera il lustro. Pareggio tra Inter e Roma: i giallorossi, che stanno per perdere anche Dzeko, diretto al Chelsea di Conte, non arriveranno in Champions. L'Inter è ostaggio della prudenza eccessiva di Suning: con qualche innesto, sarebbe stata da scudetto. La squadra più in forma del campionato è la Lazio di Simone Inzaghi, nella quale brilla Milinkovic-Savic: altro che Pogba! Vince il Milan di Gattuso a Cagliari, con doppietta di Kessie. Vittoria importante, in coda, del Crotone di Zenga sul campo del Verona.

lunedì 22 gennaio 2018

I problemi dell'Inter di Spalletti e di Suning

Nelle ultime partite di campionato, l'Inter ha segnato la miseria di 3 gol, nessuno contro la Juve, uno contro l'Udinese, nessuno contro il Sassuolo, nessuno contro la Lazio, uno contro la Fiorentina, uno contro la Roma. Tre gol in sei partite. Ed ancora si perde tempo a rovistare tra errori difensivi individuali, veri o presunti. Segnando così poco, non si fa strada. Il problema dell'Inter, numeri alla mano, è la monotonia di un gioco privo di alternative a quello sulle fasce, dove, peraltro, Candreva non salta l'uomo nemmeno per sbaglio e Perisic vive un lungo letargo. Né Icardi, fortissimo in area, ha il fisico per reggere da solo il peso dell'attacco. Ieri, lanciato verso la porta, si è fatto rimontare e stringere da Fazio e Manolas. Ronaldo li avrebbe lasciati sul posto, Adriano, come Vieri, li avrebbe fatti rimbalzare. Milito li avrebbe mandati a sbattere con una finta. Icardi, pur fisicamente tosto, non è dominante rispetto a difensori cui ceda centimetri e chili, quasi tutti, né ha un gran dribbling, anzi. E così, se non servito faccia alla porta, in area, viene facilmente fermato. Tutta la fase di costruzione del gioco nerazzurro, poi, è sterile. Gagliardini, che andrebbe bene in un centrocampo a 3, stenta in quello spallettiano a 2. Borja Valero, privo di uno scatto degno di questo nome, non può fare il trequartista. Meglio quando gioca più indietro. Per questa ragione, pensavo e penso che Ramires avrebbe fatto e farebbe comodo. Ha il cambio di passo, per dare altro ritmo ad una manovra altrimenti troppo compassata. Anche Rafinha può tornare utile: la sua cifra tecnica, al netto di una condizione atletica da ritrovare, è altissima. Ma, soprattutto, Rafinha e Ramires hanno una personalità che manca a molti interpreti attuali dell'Inter di Spalletti. Suning si dia una mossa. Ramires serve. E, forse, servirebbe anche Sturridge.

Asutralian Open 2018, Federer ai quarti, Fognini no

Si ferma agli ottavi di finale, come già nel 2014, la corsa di Fabio Fognini agli Australian Open in corso di svolgimento a Melbourne. Troppo forte Berdych, che vince in tre set: 6-1, 6-4, 6-4. Vince, invece, secondo pronostico, re Roger Federer, che supera l'ungherese Fucsovics: 6-4, 7-6, 6-2 il punteggio finale per l'asso elvetico. Federer ai quarti di finale.

domenica 21 gennaio 2018

Inter-Roma 1-1

C'è poco da commentare. Squadra lenta. Pochi gol segnati. Difesa troppo alta. L'Inter avrebbe dovuto asfaltare questa Roma. Spalletti sbaglia ad insistere su Candreva e Perisic, sul 4-2-3-1, su Borja Valero trequartista. 

Seppi battuto da Kyle Edmund

Si ferma agli ottavi di finale la corsa di Seppi agli Australian Open 2018. Perde dall'inglese Kyle Edmund in quattro set. Ora, le speranze italiane di andare avanti a Melbourne restano affidate al talento bizzoso di Fognini.

sabato 20 gennaio 2018

Fognini agli ottavi agli Australian Open 2018. Battuto Benneteau in 5 set

Fognini raggiunge  Seppi negli ottavi di finale degli Australian Open 2018. Batte in 5 set il francese Benneteau: 3-6, 6-2, 6-1, 4-6, 6-3 il punteggio in favore del campione ligure. Sul cemento di Melbourne, Fognini aveva già raggiunto gli ottavi di finale nel 2014.

venerdì 19 gennaio 2018

Sofia Goggia vince la discesa libera di Cortina: battuta la Vonn

Strepitosa vittoria di Sofia Goggia, che sulla pista di Cortina d'Ampezzo conquista la discesa libera, precedendo la  leggendaria statunitense Lindsey Vonn. Si tratta della quarta vittoria nella Coppa del mondo di sci alpino, per la campionessa bergamasca: la seconda consecutiva dopo quella di Bad Kleinkircheim.

Australian Open 2018: Seppi agli ottavi! Battuto Karlovic in 5 set

Grande vittoria di Andreas Seppi nel terzo turno degli Australian Open 2018. Sul cemento di Melbourne, il campione altoatesino ha sconfitto in cinque set 6-3, 7-6, 6-7-, 6-7, 9-7 il gigante croato Karlovic, guadagnando l'accesso agli ottavi di finale. Si tratta della quarta qualificazione agli ottavi di finale in carriera, per Seppi, nello Slam australiano: ci era già riuscito nel 2013, nel 2015 e nel 2017. Negli ottavi, domenica, Seppi sfiderà il giovane talento inglese Kyle Edmund. Partita alla sua portata.
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giovedì 18 gennaio 2018

Fognini al terzo turno agli Asutralian Open 2018

Fognini si qualifica al terzo turno degli Australian Open 2018. Ha battuto il russo Donskoy in quattro set: 2-6, 6-3, 6-4, 6-1. Tra alti e bassi, Fognini resta il miglior tennista italiano degli 35 anni.