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lunedì 19 giugno 2023

Tour de Suisse 2023: ha vinto Skjelmose

Il successo finale al Giro della Svizzera 2023 è andato al danese, 23 anni non ancora compiuti, Skjelmose. Passista scalatore destinato a una grande carriera. Quarantesimo al Giro d'Italia dello scorso anno, suo debutto in una grande corsa a tappe, e nono alla Liegi di quest'anno: insomma corridore di fondo. Secondo, un altro predestinato, lo spagnolo Ayuso, terzo all'ultima Vuelta, che di anni deve ancora compierne 21 e che pare un novello Contador. Solo terzo Evenepoel, che rientrava nelle competizioni dopo il ritiro frettoloso al Giro. L'edizione di questo Tour de Suisse è stata funestata dalla terribile caduta, che ha provocato la morte di Gino Mader, talentuoso e sfortunatissimo corridore di casa. Aveva soltanto 26 anni: la terra gli sia lieve. 

venerdì 21 gennaio 2022

Giro d'Italia 1981: 1. Battaglin 2. Prim 3. Saronni

Fu l'anno di Giovanni Battaglin, il 1981. Il campione veneto, forte fin dagli esordi nel professionismo, tanto che fu terzo al Giro d'Italia del 1973 dietro Merckx e Gimondi, arrivò al Giro da vincitore della Vuelta a Espana, che allora si disputava tra la fine di aprile e gli inizi di maggio.  

Giovanni Battaglin


Il Giro d'Italia 1981 partì da Trieste con il solito cronoprologo: vinse il norvegese Knudsen, che si sarebbe annesso anche le due successive prove individuali contro il tempo, compresa la tappa finale con arrivo a Verona. Nella seconda frazione, vittoria - la prima di sedici nella storia del Giro - e maglia per il promettente velocista lombardo Guido Bontempi. Dopo la cronosquadre della terza tappa, fu Moser a vestire la prima delle sue due maglie rosa di quell'edizione. Non era in gran forma, il campione trentino, tuttavia. Al netto di un successo di tappa a Salsomaggiore Terme, sarebbe giunto solo ventunesimo in classifica generale. Il suo grande rivale, Saronni, sembrava invece in grado di ripetere il successo del 1979 e vestì la maglia rosa a Rodi Garganico, arrivo della quinta tappa, dopo aver battuto in volata proprio Moser. Seppe ripetersi il giorno dopo a Bari e tenne il simbolo del primato sino alla tredicesima frazione, cronometro vinta dal detto Knudsen, con Visentini passato in testa alla classifica, per esserne spodestato il giorno dopo da Silvano Contini.

Battaglin, sempre regolare in corsa, si aggiudicò l'arrivo in montagna di San Virgilio di Marebbe (19^ tappa) e vestì la maglia rosa il giorno dopo sulle Tre Cime di Lavaredo, dov'era nata la leggenda di Merckx. Fu bravo a difendersi nella cronometro finale di Trieste, dove cedette un solo secondo a Prim, mettendosi alle spalle, sempre per un secondo, Saronni. Alla fine, Battaglin primo, davanti a Prim, a 38" e Saronni, terzo a 50". Quarto Contini, quinto lo svizzero Fuchs. In quel Giro del 1981, ci fu la prima vittoria di Moreno Argentin, che sarebbe diventato uno dei maggiori cacciatori di classiche della storia del ciclismo.

La doppietta Giro-Vuelta, firmata da Battaglin nel 1981, era riuscita a Merckx nel 1973 e sarebbe riuscita poi a Contador, nel 2008, quando però la Vuelta si disputava a settembre, come avviene oggi.



mercoledì 9 settembre 2020

Il ciclismo e i Grandi Giri negli anni 2010/19: il dominio inglese

Il ciclismo non si sottrae all'eterna regola del mutamento. Come ebbi a scrivere in un post di qualche tempo, sono cambiate, non tutte, anche le Nazioni dominanti nel ciclismo. Tradizionalmente Italia, Francia e Belgio e, di rincalzo, Spagna, Svizzera, Olanda e Lussemburgo. Negli anni 2010, insomma dal 2010 al 2019, per stare al decennio appena trascorso, invito a dare uno sguardo ai vincitori delle tre grandi corse a tappe: Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana.

Tour de France:

2010: Andy Schleck (Lussemburgo)

2011: Cadel Evans (Australia)

2012: Bradley Wiggins (Regno Unito)

2013: Chris Froome (Regno Unito)

2014: Vincenzo Nibali (Italia)

2015: Chris Froome (Regno Unito)

2016: Chris Froome (Regno Unito)

2017: Chris Froome (Regno Unito)

2018: Geraint Thomas (Regno Unito)

2019: Egan Bernal (Colombia)

Giro d'Italia:

2010: Ivan Basso (Italia)

2011: Michele Scarponi (Italia)

2012: Ryder Hesjedal (Canada)

2013: Vincenzo Nibali (Italia)

2014: Nairo Quintana (Colombia)

2015: Alberto Contador (Spagna)

2016: Vincenzo Nibali (Italia)

2017: Tom Dumoulin (Italia)

2018: Chris Froome (Regno Unito)

2019: Richard Carapaz (Ecuador)

Vuelta a Espana:

2010: Vincenzo Nibali (Italia)

2011: Chris Froome (Regno Unito)

2012: Alberto Contador (Spagna)

2013: Chris Horner (U.S.A.)

2014: Alberto Contador (Spagna)

2015: Fabio Aru (Italia)

2016: Nairo Quintana (Colombia)

2017: Chris Froome (Regno Unito)

2018: Simon Yates (Regno Unito)

2019: Primoz Roglic (Slovenia)

Ci sono stati 10 successi del Regno Unito (7 di Froome, 1 a testa per Wiggins, Thomas e Simon Yates), 7 italiani (4 di Nibali e 1 a testa di Basso, Scarponi e Aru), 3 spagnoli (tutti di Contador), 3 colombiani (2 di Quintana, 1 di Bernal), infine 1 lussemburghese (Andy Schleck), 1 australiano (Evans), 1 U.S.A. (Horner), 1 canadese (Hesjedal), 1 olandese (Tom Dumoulin), 1 ecuadoriano (Carapaz), 1 sloveno (Roglic). Evans, Carapaz, Roglic e Hesjedal hanno colto i primi successi assoluti per i propri rispettivi Paesi, Australia, Ecuador, Slovenia e Canada. Il Regno Unito, con 10 successi e Froome mattatore, è stato il leader di maggioranza relativa del decennio, mentre la Colombia, che vantava un solo successo con Lucho Herrera alla Vuelta negli anni '80, è diventata una potenza nelle grandi gare a tappe. L'Italia ha tenuto, soprattutto grazie a Nibali. Non pervenuto il Belgio, che non vince - e nemmeno sale sul podio - dal successo di De Muynck al Giro del 1978, e la Francia, che ha ottenuto podi (con Peraud, Bardet e Pinot) ma non vittorie. La geografia del ciclismo è profondamente cambiata.

giovedì 11 giugno 2020

Indurain e Froome: i più vecchi campioni dei Grandi Giri

Non c'è un 'età per vincere nelle grandi corse a tappe. C'è, questo sì, un'età per non vincere più. La soglia fatidica si colloca intorno ai 34 anni. Si potrebbe obiettare che siffatta affermazione sia priva di basi scientifiche. No. Una base statistica, sempre che la statistica sia una scienza, c'è. Nella storia del Tour de France, del Giro d'Italia e della Vuelta a Espana, nessuno ha vinto, parlo della classifica generale, oltre i 34 anni. Insomma nessuno che ne avesse compiuti 35. Con la sola eccezione di Horner, vincitore della Vuelta nel 2013 a quasi 42 anni! Eccezione clamorosa, ma solitaria. A fronte di 106 Tour, 102 Giri e 74 Vuelta: 282 Grandi Giri! 

E la spiegazione, dal fisiologo che non sono, mi pare tutto sommato semplice. Con l'incedere del tempo, diminuiscono le doti di recupero. Se ne hanno testimonianze univoche in tutti gli sport, non soltanto nel ciclismo. Dopo una certa età, bisogna allenarsi di più e si recupera di meno, più lentamente. Va da sé che, nel ciclismo, si possa restare molto competitivi, in età agonisticamente avanzate, nelle corse di un giorno o nelle brevi corse a tappa, mentre sia più difficile tenersi a galla nei Grandi Giri, che si svolgono in tre settimane, per più di 3.000 km, con due soli giorni di riposo. 

C'è un altro dato significativo. I grandi dominatori di Tour, Giro e Vuelta, hanno tutti cominciato prestissimo o presto a vincere. Bartali vinse il suo primo Giro, nel 1936, prima di compiere 22 anni; Coppi ottenne il suo primo Giro prima di compierne 21; Anquetil conquistò il Tour, nel 1957, a 23 anni e pochi mesi; Gimondi, vinse il Tour, nel 1965, prima dei 23 anni; Merckx colse il primo Giro, nel 1968, a 23 anni; Hinault, la prima Vuelta a 23 anni e mezzo e il primo Tour tre mesi dopo. Più avanti, lo stesso Alberto Contador vinse il primo Tour a meno di 25 anni.


File:Miguel INDURAIN.jpg - Wikimedia Commons
Miguel Indurain in maglia gialla
Dei plurivincitori dei Grandi Giri, il meno precoce fu, a lungo, Miguel Indurain. Che, sì, prima del successo del 1991 a Parigi, era stato decimo al Tour dell'anno precedente. E, certo, aveva nel palmares già un bel po' di brevi corse a tappe: due Parigi-Nizza, il Criterium Internazional e via dicendo. Sicché si poteva immaginare che avesse doti per vincerne anche una di tre settimane. Ma, non era detto. La storia è piena di corridori che hanno vinto le une, quelle brevi, e non le altre. Tanto più che Indurain, che vinse il primo Tour a 27 anni appena compiuti, riuscì ad annettersi anche i quattro successivi, oltre ai Giri del 1992 e del 1993. Cosa voglio intendere? Nulla, riporto solo dati. Continuo a non spiegarmi come Indurain sia riuscito a passare in una stagione da buon corridore di brevi corse a tappe a dominatore incontrastato dei Grandi Giri. Al netto dei racconti apologetici successivi, quando passò professionista, nel 1986, nessuno l'avrebbe detto, nessuno lo diceva. Era ben superiore, all'esordio nel professionismo, la reputazione dei suoi coetanei, Gianni Bugno ed Erik Breukink.


File:Tour de France 2017, froome uran (36124020176).jpg - Wikipedia
Chris Froome in maglia gialla precede Rigoberto Uran

Poi, nel 2013, c'è stato il successo di Froome, a 28 anni, uno più di Indurain quando vinse il Tour del 1991. Ad onor del vero, Froome era stato già secondo al Tour un anno prima, nel 2012, quando ordini di squadra forse gli vietarono di spodestare il capitano Wiggins. E, sempre ad onor del vero, a Froome è stato assegnato, anni dopo e a tavolino, anche il successo nella Vuelta 2011, quando di anni ne aveva 26. Ed allora, tra i plurivincitori delle grandi corse  a tappe, il primato di "anzianità" d'affermazione di Miguel Indurain resta.

Ci sarebbe e c'è, tra i grandi, ma vinse solo il Tour, sebbene tre volte di seguito, Louison Bobet. Si aggiudicò il suo primo Tour a 28 anni, nel 1953. Prima di allora, tuttavia, era già arrivato terzo e quarto alla Grande Boucle.


martedì 26 maggio 2020

I migliori cronomen della storia del ciclismo

Propongo una classifica dei migliori cronomen della storia del ciclismo.
  1. Jacques Anquetil
  2. Eddy Merckx
  3. Fausto Coppi
  4. Miguel Indurain
  5. Greg LeMond
  6. Francesco Moser
  7. Bernard Hinault
  8. Fabian Cancellara
  9. Learco Guerra
  10. Chris Boardman
  11. Ferdi Kubler
  12. Ercole Baldini
  13. Alex Zulle
  14. Bradley Wiggins
  15. Jan Ullrich
  16. Chris Froome
  17. Tom Dumoulin
  18. Tony Rominger
  19. Erik Breukink
  20. Alberto Contador

martedì 19 maggio 2020

I migliori scalatori del ciclismo: grimpeur e passisti scalatori

La montagna e il ciclismo, un connubio ormai indissolubile, sebbene non necessario. E non originario. Le prime corse ciclistiche, fino ai primissimi anni del 1900, ne avevano pochissima di salita. Intendo, di salita vera. Al Tour de France, le salite degne di questo nome, si videro alla terza edizione, nel 1905, con il Massiccio dei Vosgi ed un assaggio di Alpi, per esempio. Si comprese presto, tuttavia, che lo spettacolo offerto dalle arrampicate sui versanti alpini o pirenaici era unico, sia da un punto di vista naturalistico ed estetico che da un punto di vista agonistico e sportivo. Molta storia ciclistica, soprattutto nelle corse a tappe, si è scritta in salita. Propongo una classifica dei migliori scalatori del ciclismo, distinguendo tra grimpeur, scalatori puri, e passisti scalatori. Scattisti gli uni, capaci di costanti progressioni i secondi. Proporrò anche una classifica dei migliori cronoman, dei migliori velocisti e dei migliori discesisti.


I Grimpeur
  1. Gino Bartali (Italia)
  2. Charly Gaul (Lussemburgo)
  3. Marco Pantani (Italia)
  4. Federico Bahamontes (Spagna)
  5. Lucien Van Impe (Belgio)
  6. José Manuel Fuente (Spagna)
  7. Julio Jimenez Munoz (Spagna)
  8. Lucho Herrera (Colombia)
  9. Vicente Trueba(Spagna)
  10. Nairo Quintana (Colombia)
  11. Raymond Poulidor (Francia)
  12. Alejandro Valverde (Spagna)
  13. Thibaut Pinot (Francia)
  14. Roberto Heras (Spagna)
  15. René Vietto (Francia)
  16. Richard Virenque (Francia)
  17. Claudio Chiappucci (Italia)
  18. Joaquim Rodriguez (Spagna)
  19. Steven Rooks (Olanda)
  20. Imerio Massignan (Italia)
I Passisti/Scalatori
  1. Fausto Coppi (Italia)
  2. Eddy Merckx (Belgio)
  3. Bernard Hinault (Francia)
  4. Alfredo Binda (Italia)
  5. Alberto Contador (Spagna)
  6. Chris Froome (Inghilterra)
  7. Luison Bobet (Francia)
  8. Felice Gimondi (Italia)
  9. Luis Ocana (Spagna)
  10. Pedro Delgado (Spagna)
  11. Gianni Bugno (Italia)
  12. Laurent Fignon (Francia)
  13. Greg LeMond (USA)
  14. Miguel Indurain (Spagna)
  15. Jacques Anquetil (Francia)
  16. Costante Girardengo (Italia)
  17. Joop Zootemelk (Italia)
  18. Vincenzo Nibali (Italia)
  19. Bernard Thevenet (Francia)
  20. Tony Rominger (Svizzera)

sabato 26 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: ha vinto Froome. È nella leggenda del ciclismo

Quattro Tour de France (2013, 2015, 2016, 2017), una Vuelta a Espana (2017), un Giro d'Italia  (2018). Eguaglia Anquetil, Merckx, Hinault, Contador e Nibali, che prima di lui avevano saputo vincere i tre grandi giri nazionali. Tra i plurivincitori delle grandi corse a tappe, i sei successi di Froome lo collocano al settimo posto assoluto, preceduto da Merckx,  11 vittorie, da Hinault, 10 vittorie, da Anquetil, 8 vittorie, da Coppi, Indurain e Contador, 7 vittorie. Il successo di giornata, a Cervinia, va a Mikel Nieve. Ma, è solo cronaca. Crolla Thibaut Pinot. E non me lo spiego dopo ieri.  Ricapitolando, primo Froome, secondo Tom Dumoulin, terzo Miguel Angel Lopez, quarto Carapaz, quinto Pozzovivo . 

venerdì 25 maggio 2018

A Bardonecchia trionfo epico di Chris Froome, nuova maglia rosa. Crolla Simon Yates, che perde mezzora, cede anche Pozzovivo, si ritira Aru

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2018, da Venaria Reale a Bardonecchia, con in mezzo il Colle delle Finestre ed il Sestriere. Froome inventa un attacco d'altri tempi, ad oltre ottanta km dal traguardo, sullo sterrato del Colle delle Finestre. E stacca tutti. Guadagna in discesa, ancora sul Sestriere. Simon Yates naufraga letteralmente. Mentre Aru si era già ritirato da tempo, all'esito di un Giro tremendo per le sue ambizioni. Cede anche Pozzovivo. Inseguono, a distanza, Tom Dumoulin, Carapaz e Miguel Angel Lopez e Thibaut Pinot, che, con tutti i suoi difetti, che certa stampa si diverte ad esagerare, non molla e dimostra quanto conti il fondo nelle grandi corse a tappe. Quello che è mancato a Yates. Ma, l'impresa è tutta di Froome. Mai così audace nelle sue quattro vittorie al Tour. Azione formidabile la sua, per ideazione e realizzazione. Era dalla tappa di Saint Etienne, Tour 1990, che non vedevo un simile sconquasso in classifica in una sola tappa. E, quella di oggi, con certi colli mitici, è stata assai più spettacolare. Sulla salita finale dello Jafferau, Thibaut Pinot stacca Tom Dumoulin, che, tuttavia, con il motore diesel che ha, si sforza di salire con il proprio passo. Si lotta per la maglia rosa. Il vantaggio di Froome, quando Pinot e Dumoulin hanno iniziato lo Jafferau, è intorno ai 3'10". Dopo la tappa dello Zoncolan, arriva il bis di Chris Froome a Bardonecchia. Secondo l'ecuadoriano Carapaz, terzo, Thibaut Pinot, quarto Tom Dumoulin, che arriva a 3'21" da Froome, che prende la maglia rosa. Froome dovrà domani, nella ventesima tappa da Susa a Cervinia, difendere il primato conquistato oggi. Ci riuscisse, si assocerebbe al club esclusivo dei corridori capaci di vincere tutti i tre grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. Vale a dire, Anquetil, Merckx, Hinault, Contador e Nibali.
Ecco la classifica generale dopo diciannove tappe:

  1. Chris Froome
  2. Tom Dumoulin a 40"
  3. Thibaut Pinot a 4'17"

mercoledì 18 aprile 2018

I migliori ciclisti spagnoli della storia: 1. Valverde, 2. Indurain...

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti spagnoli della storia (i primi 33). Primo è risultato il grande Alejandro Valverde, la cui carriera ricchissima di successi e longeva, gli ha guadagnato più punti di Miguel Indurain, secondo. Classifica aggiornata al 14 ottobre 2024.
  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia, Giro di Vallonia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Gran Camino) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Alejandro Valverde (Spagna): 5.065 punti (2002-2022): 600 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, due volte ottavo, una volta nono) 100 punti al Giro d'Italia (una volta terzo), 970 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, tre volte secondo, tre volte terzo, una volta quarto, due volte quinto, una volta settimo, una volta decimo), 568 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, quattro volte terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 250 punti al campionato spagnolo (due volte primo, una volta secondo, tre volte terzo), 18 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo), 462 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (quattro volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 300 punti al Giro di Lombardia (tre volte secondo, una volta quarto, una volta quinto, due volte sesto), 360 punti alla Freccia Vallone (cinque volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 110 punti all'Amstel Gold Race (due volte secondo, una volta terzo), 230 punti alla Clasica di San Sebastian (due volte primo, una volta secondo, tre volte terzo), 120  punti al Giro della Comunità Valenciana (tre volte primo), 80 punti alla Vuelta a Murcia (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 120 punti al Giro della Catalogna (tre volte primo), 200 punti al Giro dell'Andalusia (cinque volte primo), 40 punti alla Vuelta Castilla y Leon (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 90 punti al Gran Premio Primavera (tre volte primo), 25 punti alla Gran Camino (una volta primo),  60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)



    File:2015 Tour de France team presentation, Alejandro Valverde.jpg
    Alejandro Valverde


    2. Miguel Indurain (Spagna): 3.921 punti (1984-1996): 1.790 punti al Tour de France (cinque volte primo, una volta decimo), 700 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta terzo), 240 punti alla Vuelta (una volta secondo, una volta terzo), 230 punti al campionato del mondo (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto), 120 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 48 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta decimo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 120 punti al Giro della Catalogna (tre volte primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti alla Vuelta Catilla y Leon (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 165 punti per vittorie di tappa al Tour de France (undici vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa)

    Risultati immagini per miguel indurain
    Miguel Indurain

    3. Alberto Contador (Spagna): 2.967 punti (2003-2017): 970 punti al Tour de France (due volte primo , una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 600 punti al Giro d'Italia  (due volte primo), 730 punti alla Vuelta a Espana (tre volte primo, una volta quarto, una volta quinto), 8 punti al campionato del mondo  (una volta nono), 12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi ( una volta nono), 12 punti al Giro di Lombardia  (una volta nono), 80 punti alla Parigi-Nizza  (due volte primo), 120 punti alla Vuelta Castilla y Leon  ( tre volte primo), 160 punti al Giro dei Paesi Baschi ( quattro volte primo), 40 alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico  (una volta primo), 30 punti alla Route du Sud (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino  (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)



    4. Joaquim Rodriguez (Spagna): 2.262 punti (2001-2016): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 230 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quarto),  490 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, due volte terzo, due volte quarto, una volta sesto, una volta settimo),  190 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto),  50 punti al campionato spagnolo (una volta primo), 192 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, una volta terzo, due volte ottavo), 186 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta terzo, una volta ottavo), 130 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, due volte secondo), 40 punti all'Amstel Gold Race (una volta secondo), 70 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo, una volta terzo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (nove vittorie di tappa)

    5. Pedro Delgado (Spagna): 2.452 punti (1982-1994): 1.280 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, due volte nono), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 850 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo, due volte quarto, una volta sesto), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 40 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)

    6. Marino Lejarreta (Spagna): 1.929 punti: 240 punti la Tour de France (due volte quinto, una volta decimo),  430 punti al Giro d'Italia (due volte quarto, due volte quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo),  500 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quinto), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta ottavo), 190 punti alla Clasica di San Sebastian (tre volte primo, una volta secondo), 160 punti alla Vuelta a Burgos (quattro volte primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 100 punti alla Escalada a Montjuic (quattro volte primo), 30 punti al Giro dell'Appenino (una volta primo), 30 punti alla Klasica Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa),

    7. Roberto Heras (Spagna): 1.642 punti: 150 punti al Tour de France (una volta quinto, una nvolta nono), 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 1.170 punti alla Vuelta a Espana (quattro volte primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta sesto), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Bicilcetta Basca (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Primavera (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 100 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (dieci vittorie di tappa)

    8. Samuel Sanchez (Spagna): 1.579 punti (2000-2017): 380 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 310 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta ottavo), 120 punti al campionato del mondo (due volte quarto, una volta settimo), 108 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte quarto, una volta sesto, una volta settimo, due volte decimo), 276 punti al Giro di Lombardia (tre volte secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 70 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 50 punti all'Escalada a Montjuic (due volte primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)

    9. Luis Ocana (Spagna): 1.564 punti (1968-1977): 350 punti al Tour de France (una volta primo), 520 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo, due volte quarto), 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 100 punti al campionato spagnolo (due volte primo), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 120 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour (nove vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)

    10. Abraham Olano (Spagna): 1.555 punti (1993-2002): 250 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta sesto, una volta nono), 250 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo), 300 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 130 punti al campionato spagnolo (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Bicicletta Basca (due volte primo),  80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo), 25 punti alla Vuelta alla Rioja (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)

    11. Carlos Sastre (Spagna): 1.509 punti (1997-2011): 770 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 190 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta ottavo), 450 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    12. Federico Bahamontes (Spagna): 1.500 punti (1954-1965): 880 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 230 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 120 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 50 punti al Giro delle Asturie (due volte primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour (sette vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    13. Oscar Freire Gomez (Spagna): 1.351 punti (1988-2012): 411 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta terzo, una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 30 punti al campionato spagnolo (una volta terzo), 360 punti alla Milano-Sanremo (tre volte primo, una volta terzo, due volte quinto, una volta sesto, due volte settimo, una volta ottavo), 150 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 90 punti alla Freccia del Brabante (tre volte primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)

    14. Julian Berrendero (Spagna): 1.190 punti (1934-1949): 720 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta sesto), 240 punti al campionato spagnolo (tre volte primo, tre volte terzo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 110 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (undici vittorie di tappa)

    15. José Pérez Francés (Spagna): 1165 punti (1960-1969): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 130 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta sesto), 370 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, due volte terzo, una volta decimo),  130 punti al campionato spagnolo (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Levante (due volte primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)


    16. Mariano Canardo Lacasta (Spagna): 1.080 punti (1926-1943): 130 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta nono), 110 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta nono), 45 punti al campionato del mondo (due volte settimo, una volta decimo), 390 punti al campionato spagnolo (quattro volte primo, quattro volte secondo, una volta terzo), 280 punti al Giro di Catalogna (sette volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    17. Bernardo Ruiz Navarrete (Spagna): 1.077 punti (1945-1958): 200 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta nono), 350 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto), 310 punti al campionato spagnolo (tre volte primo, quattro volte secondo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    18. Mikel Landa (Spagna): 1.058 punti (2010-): 490 punti al Tour de France (due volte quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 280 punti al Giro d'Italia (due volte terzo, una volta quarto), 90 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto, una volta ottavo), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    19. Miguel Poblet (Spagna): 1.048 punti (1945-1962): 180 punti al Giro d'Italia (tre volte terzo), 174 punti alla Milano-Sanremo (due volte primo, una volta secondo), 102 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta terzo), 112 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta decimo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 30 punti alla Klasica Primavera (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 240 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (venti vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    20. Josè Manuel Fuente (Spagna): 1.026 punti (1970-1976): 150 punti al Tour de France (una volta terzo),  260 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quinto, una volta ottavo), 400 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (otto vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    21. Francisco Galdos Gauna (Spagna): 1.017 punti (1968-1980): 400 punti al Tour de France (una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo, una volta nono), 360 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 180 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta sesto, una volta ottavo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 25 punti alla Vuela alla Rioja (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    22. Fernando Escartin (Spagna): 850 punti: 440 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo, due volte ottavo),  40 punti al Giro d'Italia (una volta ottavo), 290 punti alla Vuelta a Espana(due volte secondo, una volta settimo, una volta nono, tre volte decimo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    23. Domingo Perurena (Spagna): 833 punti (1966-1979): 280 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 50 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta ottavo), 170 punti al campionato spagnolo (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo),  24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Primavera (due volte primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 120 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (dodici vittorie di tappa)

    24. Enric Mas (Spagna): 810 punti (2017-)  : 180 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta sesto), 490 punti alla Vuelta a Espana (tre volte secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 90 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta quinto), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    25. Augustin Tamames (Spagna): 725 punti (1969-1977): 460 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte settimo), 80 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta terzo), 40 punti al Giro di Aragona (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 110 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (undici vittorie di tappa)

    26. Vicente Lopez Carril (Spagna): 722 punti (1965-1979): 320 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta nono, una volta decimo), 120 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, una volta ottavo), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto, una volta decimo), 50 punti al campionato spagnolo (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    27. Fernando Manzaneque (Spagna): 695 punti (1954-1970): 120 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta decimo), 320 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 60 punti al campionato spagnolo (due volte terzo), 80 punti alla Vuelta a Levante (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    28. Joseba Beloki (Spagna): 670 punti (1998-2006): 500 punti al Tour de France (una volta secondo, due volte terzo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti alla Escalada Montjuic (una volta primo)

    29. Alvaro Pino (Spagna): 625 punti (1981-1991): 120 punti al Tour de France (due volte ottavo), 400 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, due volte ottavo, una volta decimo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)

    30. Juan Fernandez Martin (Spagna): 622 punti (1979-1988): 280 punti al campionato del mondo (tre volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 140 punti al campionato spagnolo (due volte primo, una volta secondo), 30 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto), 60 punti alla Clasica di San Sebastian (due volte terzo),  60 punti alla Klasika Primavera (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)

    31. Jose Pesarrodona (Spagna): 490 punti (1971-1979): 80 punti al Giro d'Italia (una volta quarto), 410 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta settimo)

    32. Angelino Soler Romaguera (Spagna): 468 punti (1960-1969): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 220 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta nono), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 40 punti alla Vuelta della Comunità Valenciana (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto(una volta primo),  10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    33. Aitor Gonzalez (Spagna): 453 punti (1998-2005): 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 12 punti alla Milano-Sanremo (una volta nono), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)


    34. Angel Arroyo (Spagna): 445 punti (1979-1989): 280 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta sesto), 50 punti alla Vuelta a Espana (una volta sesto), 40 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    35. Pello Bilbao (Spagna): 421 punti (2011-): 130 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta nono), (due volte quinto, una volta sesto), 200 punti al Giro d'Italia (due volte quinto, una volta sesto),12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta nono), 40 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo),  15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    Juan Ayuso (Spagna): 314 punti (2021-): 150 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo)  [carriera ancora in corso]