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lunedì 21 novembre 2022

Inghilterra-Iran 6-2, Senegal-Olanda 0-2

Debutto roboante per l'Inghilterra ai mondiali di Qatar 2022: sconfitto l'Iran con un tennistico 6-2. Curiosamente, è rimasto all'asciutto il capitano Harry Kane, pur autore di due assist e della solita intelligentissima partita. Doppietta di Saka e un gol a testa per Bellingham, Sterling e i subentrati Rashford e Grealish.  


L'Olanda batte il Senegal 2-0, con gol di Gakpo e di Klaassen, all'esito di un interminabile recupero.

giovedì 17 novembre 2022

Qatar 2022: presentazione, gironi, pronostici

Domenica 20 novembre prenderà il via il campionato del mondo in Qatar, il primo autunnale nella storia del calcio. Scelta infelice, legata soltanto al grande moloch contemporaneo: il denaro.

L'Italia non ci sarà, per la seconda volta consecutiva. Argentina e Brasile proveranno ad annettersi un titolo che una squadra sudamericana non conquista dal 2022, quando ad imporsi furono i verdeoro del capocannoniere Ronaldo da Lima.

Sarà l'ultimo confronto, a questi livelli, tra Messi e Cristiano Ronaldo, che giocheranno il loro quinto mondiale, dopo aver debuttato a Germania 2006.

Tra le squadre europee, i favori del pronostico sono per la Francia di Benzema* e l'Inghilterra di Harry Kane. Ma, la storia tedesca nelle grandi competizioni impedisce di sottovalutare la Germania. Un gradino sotto il Portogallo e la Spagna.

Qualche sorpresa potrà esserci. Forse già a partire dai gironi. Uno, in particolare è molto duro: nel gruppo G, il Brasile dovrà vedersela con la Svizzera, il Camerun e la Serbia di Milinkovic-Savic, Tadic, Jovic, Vlahovic. Non facili anche il gruppo E ed il gruppo H. Di seguito, gli otto gironi eliminatori.

* 20 novembre 2022: tegola sulla Francia. Benzema salta il mondiale per infortunio muscolare. 

 Gruppo A

Qatar

Ecuador

Senegal

Olanda

 Gruppo B

Inghilterra

Iran

Stati Uniti

Galles

 Gruppo C

Argentina

Arabia Saudita

Messico

Polonia

 Gruppo D

Francia

Australia

Danimarca

Tunisia

 Gruppo E

Spagna

Costa Rica

Germania

Giappone

 Gruppo F

Belgio

Canada

Marocco

Croazia

 Gruppo G

Brasile

Serbia

Svizzera

Camerun

 Gruppo H

Portogallo

Ghana

Uruguay

Corea del Sud

 

sabato 13 agosto 2022

Serie A 22/23: si parte!

Comincia oggi il campionato di Serie A 2022/23. Prima di Ferragosto! E tutto questo per consentire di disputare i mondiali in Qatar tra novembre e dicembre. È tutto talmente strano che, mentre scrivo, sta piovendo. 

mercoledì 30 marzo 2022

L'Italia fuori dai mondiali e i lamenti della stampa

L'Italia non sarà ai mondiali del Qatar. Sì, d'accordo, fa una certa impressione che sia il Qatar ad ospitare la massima rassegna internazionale del gioco del calcio, ma tant'è. Ora, è ripartita la polemica sulle primavere zeppe di stranieri, sulla mancata selezione dei talenti. Ne scrivevo anni fa, raccontando la scomparsa del calcio di strada e la deriva mercantile e bocconiana delle scuole calcio. Tutto vero. Ma l'inizio della fine va rintracciato nei primi anni '90, tempi di sacchismo imperante. Tutto è iniziato allora. Quando, per fortuna, Del Piero e Totti erano già approdati in Serie A. Dopo, la scelta di atleti con le spalle quadrate come i piedi si è imposta. Il talento è stato emarginato o confinato sulle fasce. Le nozioni tattiche sono state preferite a quelle tecniche. Perché, diciamoci la verità, Foden e Mount, con i loro fisici anni '70, da noi non giocherebbero. E sarebbero ritenuti troppo gracili. Si è rovesciato il mondo. E l'Italia calcistica ha perso la propria natura. I portieri hanno fondamentali modesti dopo essere stati per decenni i fari del ruolo. Sì, anche Donnarumma, che pure ha qualità, ma non sa posizionarsi. I difensori non sanno più marcare a uomo. E a centrocampo, tutti corrono, corrono, corrono, ma oltre il cambio di campo non vanno e un cross ben fatto è una rarità, per tacere del dribbling, questo sconosciuto. Si attacca di squadra, da dietro, avanzando lentamente e passando più indietro che avanti, come nel rugby, e correndo rischi cospicui. Anche la fatica è doppia, quando a correre non sia il pallone. La tattica è bella ed è l'unica possibilità per i più deboli. Ma, noi siamo più deboli perché scegliamo male. I più forti non li arruoliamo. E i più forti sono quelli che, il pallone, sanno giocarlo.

giovedì 24 marzo 2022

Italia-Macedonia 0-1. Fallimento! Mancini ha sbagliato tutto

Battere la Macedonia - per esteso, la Macedonia del Nord - per contendere al Portogallo ( o alla Turchia) l'accesso ai mondiali in Qatar. Questo si propone l'Italia di Mancini. 

La cronaca. 

Nonostante la modestia tecnica degli avversari, l'Italia fatica a creare occasioni da rete. La più importante delle quali nasce infatti da un errore macedone: Berardi calcia debolmente a porta vuota e spreca. Il risultato non cambia. Intervallo. Nella ripresa, è ancora Berardi a sfiorare il gol, servito da Verratti. Mentre Immobile corre a vuoto. Sotto tono anche Barella. Esce Insigne, entra Raspadori. Più tardi escono Barella e Immobile per Tonali e Pellegrini. Poi entrano Chiellini e Joao Pedro per Mancini e Berardi. Perché? Mezzo contropiede macedone frutta il gol di Trajkovski che ci lascia per la seconda volta consecutiva fuori dai mondiali. Tiro anche forte, sì, piazzato, sul palo lontano. Ma, Donnarumma, posizionato male (suo antico limite), parte tardi e non c'arriva. Un fallimento più che epocale. Pessima la gestione di Mancini questa sera. Dalla formazione iniziale- insistere su Immobile non ha pagato - al caos dei cambi. Con Balotelli, comunque, avremmo vinto e sfidato il Portogallo. E Mancini, tutto sommato, lo sapeva. Poi, c'ha ripensato. Peccato. Perché il calcio è fatto anche di colpi e di giocate impreviste. E Balotelli, che pure ha dissipato parte cospicua del suo talento, è capace degli uni e delle altre. Certo, con il Portogallo difficilmente sarebbe bastato. Ma, contro la Macedonia del Nord, beh, penso di sì. Come sarebbe bastato Zaniolo. Scamacca. Forse persino Belotti, mentre si rincorreva un gol che avremmo invece finito per subire. Tanti cross per Raspadori! L'approccio alla gara è stato, come si vede, tutto sgrammaticato. Un trionfo d'improvvisazione, impastata con un nervosismo che le telecamere hanno ripreso fin dai primi minuti: segno di paura, presentimento di sconfitta. Tutta la fortuna, davvero troppa, sperimentata all'Europeo è svanita. In un feroce e spietato contrappasso. Una generazione sta crescendo senza vedere l'Italia ai mondiali. È la sconfitta di un movimento e anche della sua stampa. Quella che voleva Jorginho, Jorginho!, pallone d'oro. Guardate come non rincorre sull'azione del gol macedone! Dopo una gara di nulla, di passaggi orizzontali o all'indietro, mai più di 3 o 4 metri. Il pallone d'oro avrebbero voluto dargli. Ma, l'avete visto Modric contro il Psg in Champions? Ecco, quello è un fuoriclasse. Jorginho, in altri tempi, avrebbe fatto panchina in una provinciale della Serie A. L'Italia manca i mondiali per la terza volta nella sua storia. E questa è la peggiore. 



giovedì 3 febbraio 2022

Lautaro goleador con l'Argentina

Due partite, due gol, entrambi decisivi. Lautaro Martinez ha confermato la sua caratura di grande goleador con la maglia dell'Argentina, firmando le reti del successo dell'Albiceleste contro il Cile e la Colombia, durante le qualificazioni ai mondiali di Qatar 2022. Il centravanti nerazzurro è così arrivato a 19 gol in 37 partite con la sua nazionale. Gol che pesano parecchio più dei gol facili che si segnano nella decaduta e decadente Serie A italiana degli ultimi quindici anni. 

venerdì 26 novembre 2021

Spareggi mondiali: Italia con il Portogallo. Prima la Macedonia del Nord

Spareggi mondiali per Qatar 2022. 


Scozia - Ucraina

Galles - Austria


Russia - Polonia

Svezia - Repubblica Ceca


Italia - Macedonia del Nord

Portogallo - Turchia


Italia per niente fortunata. Se prima dovrà affrontare, infatti, la Macedonia del Nord di Pandev, nell'eventuale finale, per raggiungere i mondiali di Qatar 2022, dovrà battere il blasonato Portogallo di Cristiano Ronaldo, Bruno Fernandes, Bernardo Silva, Cancelo e se ne potrebbero citare altri. O, ben più difficilmente, la Turchia. Sarà durissima per la squadra di Mancini. Tanto più che l'eventuale finale dovrà giocarsi in trasferta e, pertanto, a Lisbona. O ad Istanbul. Intendiamoci, l'Italia potrebbe ancora qualificarsi, ma servirà un'impresa. Perché i lusitani hanno tanta qualità e la guida carismatica dell'agonista massimo, Cr7. E se, per avventura, dovessimo affrontare la Turchia, farlo fuori casa, contro un tifo caldissimo, non sarà una passeggiata. Forse, la fortuna, storica alleata di Mancini, soprattutto del Mancini allenatore, ha voluto presentargli il conto. Forse si paga oltremisura il rigore sbagliato da Jorginho. Fatto sta che l'Italia sperimenta, per la prima volta nella sua storia calcistica, la possibilità concreta di saltare due mondiali di fila. Per dirla con Nereo Rocco, speremo de no.

martedì 16 novembre 2021

Riflessioni sull'Italia di Mancini e gli spareggi: quanto conta la fortuna?

La cronaca ha le sue esigenze, è spesso sbrigativa, frequentemente cinica e generalmente smemorata. Ora, venendo all'Italia di Mancini, finita nel purgatorio degli spareggi dopo aver impattato due volte con la Svizzera ma anche una volta con la Bulgaria e, ieri, con la modestissima Irlanda del Nord, credo sia giusto ricordare il successo estivo all'Europeo. Che resterà negli annali e i cui meriti vanno riconosciuti anche, e prima di tutti, a Mancini. Tuttavia, quel successo era stato celebrato con troppa enfasi ed omettendo la parte, cospicua, che pure vi aveva svolto la fortuna. Contro la Spagna e l'Inghilterra, in modo particolare. Chiunque abbia il ricordo degli ultimi 40 anni di calcio, sa quanto meno fortunata sia stata l'Italia di Vicini, la più forte dopo quella del 1982, nel 1990 - e il tecnico commise la sua parte di errori nella semifinale con l'Argentina - e quanta buona sorta abbia avuto invece l'Italia di Sacchi nel 1994 e, almeno in finale, l'Italia di Lippi nel 2006. E questo per dire che in uno sport collettivo come il calcio, dentro una competizione breve in modo particolare, per vincere la bravura può non bastare. E sovente non basta. Ecco, tutto ciò nella narrazione di Euro 2020 è mancato. Si è straparlato di calcio arioso, di dominio del campo. La verità è che contro gli avversari più forti l'Italia ha sofferto tanto e vinto ai rigori. Dopo l'estate, quella stessa Italia ha mostrato la corda di limiti già evidenziati agli Europei, senza più il soccorso della buona sorte. Lo scadimento di forma di alcuni giocatori, l'insistenza di Mancini su altri, Jorginho, che da sempre considero sopravvalutato, e la riluttanza a proporre una trama di gioco diversa hanno fatto il resto. Il miglior azzurro, prima che s'infortunasse, era stato Spinazzola. Uno che faceva la cosa più antica e più difficile e più utile. Dribblava. E scardinava così le difese avversarie. Non sono state trovate - e nemmeno cercate - alternative a quella fonte di gioco. Mancava un centravanti forte e manca ancora. Non possono esserlo Scamacca o Raspadori, spesso riserve nel Sassuolo. Forse avrebbe meritato un'occasione un grande mestierante del gol come Destro. Barella è stanchissimo, anche nell'Inter è giù di condizione da un mese e più. Ecco, su tutto questo, Mancini avrebbe potuto lavorare meglio. Non so cosa sarebbe cambiato. Ma sarebbe la valsa la pena di provarci, rinunciando all'inutile e stucchevole fraseggio dal basso, ai mille tocchi sulla trequarti, aumentando e qualche volta forzando le conclusioni dalla distanza. Detto questo - per concludere - l'Italia non è improvvisamente diventata mediocre. Semplicemente, non era uno squadrone quando ha vinto l'Europeo. Ma possedeva una fiducia persino esagerata nei propri mezzi, non eccelsi. Ieri, sulla trequarti, la palla veniva sempre passata indietro, segno di paura e di scarsa personalità, soprattutto di sfiducia. Per superare gli spareggi e andare ai mondiali in Qatar, l'Italia dovrà impegnarsi a fondo, trovare alternative in uomini e schemi, ritrovare uno straccio di convizione e, sì, avere anche fortuna.

lunedì 15 novembre 2021

Irlanda del Nord-Italia: 0-0. Spareggi!

Stasera Irlanda del Nord-Italia, ultima partita di qualificazione ai prossimi mondiali del Qatar. Italia in testa per differenza reti nel proprio girone, a pari punti con la Svizzera che ospiterà la Bulgaria. Partita sulla carta non difficile, nelle file degli avversari non ci sono campioni. Ma nemmeno ce n'erano il 15 gennaio 1958, quando a Belfast gli azzurri persero 2-1 e rimasero esclusi dai mondiali svedesi di quello stesso anno. E invece ce n'erano nell'Italia, imbottita di oriundi di molta classe, da Schiaffino a Ghiggia, da Montuori a Dino Da Costa, che segnò l'inutile gol della bandiera. Fu un disastro sportivo quella sconfitta, che divenne proverbiale. Sarebbe accaduto di nuovo, eliminati però dalla Svezia, negli spareggi del 2017, che ci sbarrarono le porte dei mondiali di Russia 2018. Non siamo ancora all'atto finale. Se gli elvetici dovessero superarci nel computo delle reti, ci resterebbero gli spareggi. Fa solo impressione che la squadra campione d'Europa si trovi in questa situazione. Impressione, poi, fino ad un certo punto, quando si consideri il successo estivo figlio anche della buona sorte e non soltanto del merito. Stiamo a vedere. 

La cronaca.

Irlanda del Nord arroccata in difesa e Italia alla ricerca vana di un pertugio. Quanto manca un centravanti, forte, di ruolo! Il primo tempo, noiosissimo, finisce a reti inviolate. Il risultato non cambia nella ripresa, sebbene Mancini provi, inutilmente, a stravolgere la squadra. Di grazia, poi, cosa sperava di ottenere dall'ingresso di Bernardeschi? Perché Bernardeschi gioca in nazionale? Il pareggio, dopo una partita pessima sul piano del gioco e del carattere, contro una squadra che faticherebbe nella nostra Serie B, condanna l'Italia agli spareggi. Sperando che ci vada meglio dell'ultima volta.

venerdì 12 novembre 2021

Italia-Svizzera 1-1. Jorginho sbaglia il rigore della qualificazione

Italia contratta. Shaquiri marca a uomo Jorginho, che replica le brutte prestazioni delle ultime partite con la nazionale. Da un contrattacco di Okafor, palla a Widmer che segna un gran gol. Italia lenta e imprecisa. Si contano tanti errori di misura nei passaggi. Il pareggio arriva da schema su punizione dalla trequarti: Insigne serve per il gol di testa di Di Lorenzo. Si va al riposo sul risultato di 1-1. Nella ripresa, prevalenza territoriale azzurra, ma gli elvetici non cedono, tutti a protezione di un eccellente Sommer. Allo scadere, Jorginho sbaglia clamorosamente l'ennesimo rigore. L'Italia resta prima assieme alla Svizzera. Qualificazione rimandata all'ultima partita del girone in Irlanda del Nord.

venerdì 15 ottobre 2021

Sudamerica: segnano ancora Lautaro e Gabigol

Nella notte italiana, Argentina e Brasile hanno vinto, contro Perù e Uruguay, le rispettive partite di qualificazione ai mondiali del Qatar 2022. A segno, Lautaro Martinez, per la formazione albiceleste, e, assieme a Neymar e Rafinha, Gabigol, sottovalutato ai tempi della sua esperienza nerazzurra. Goleador quanto mai efficace nel campionato brasiliano e in Copa Libertadores, ora Gabriel Barbosa, in arte Gabigol, sta dimostrando di meritare il ruolo di centravanti titolare della nazionale brasiliana. Quanto a Lautaro, 17 gol in 33 partite con l'Argentina, siamo di fronte a uno dei migliori attaccanti del mondo. Negli ultimi due anni ha completato la sua maturazione di campione. 

giovedì 25 marzo 2021

Italia-Irlanda del Nord: 2-0. Berardi, Immobile

Prima partita di qualificazione ai mondiali del 2022 per l'Italia di Mancini. Avversari modesti. Italia a basso ritmo. È Insigne, ormai leader maturo, a illuminare, liberandosi spesso sulla trequarti. Vantaggio firmato da Berardi, cui segue il gol di Immobile, facilitato da un'indecisione del portiere nordirlandese. Discreto primo tempo. Nella ripresa, azzurri troppo imprecisi. Il risultato non cambia.