Tre giorni di alta montagna, oggi, da Melide a Verbania, 172 km, la tappa più facile. Eppure Contador, stratega abilissimo e campione ritrovato, trova la forza di scappare sul monte Ologno. Landa, attardato da una caduta, ed Aru debbono inseguire ed arrivano al traguardo con un ritardo di 1'13", che chiude ogni discorso circa l'esito del Giro d'Italia 2015: lo vincerà, come da pronostico, Alberto Contador. Il più forte. Ed il più astuto. La tappa va a quel grande fuoriclasse delle corse di un giorno, Philippe Gilbert, che convalida una vecchia regola del ciclismo: il fondo conta più di tutto. Terzo successo al Giro per l'asso vallone, dopo Anagni 2009 ed il Monte Berico quest'anno.
Contador oggi ha fatto un capolavoro, e probabilmente nemmeno andava a tutta perché guardava sempre dietro per controllare Hesjedal che poi ha aspettato in vetta per non farsi il saliscendi post GPM, la discesa e il falsopiano finale da solo; Aru e Landa devono ringraziare Visconti che gli ha fatto il ritmo per tutta la salita e quelli tipo i Francaise des Jeux che alla fine tentavano di ricucire su Hesjedal per un posto nella top 10 altrimenti rischiavano di perdere anche di più, Landa si è visto proprio che ha ripreso il gruppetto a fatica mentre Aru per gran parte della salita ha fatto l'elastico.
RispondiEliminaComunque davvero complimenti a Hesjedal e alla coppia Movistar Amador/Visconti, il canadese è arrivato al Giro in ritardo di condizione ma non si arrende mai e ora che va in crescendo può recuperare mentre i due Movistar sono la sorpresa, oggi sembravano i più forti dopo Contador ed Hesjedal in salita, se non avesse avuto problemi martedì Visconti (ho letto che era rimasto attardato già prima del Mortirolo) potevano chiudere entrambi nella top 10 e Amador ancora si può giocare il podio, se si pensa che prima di oggi nessuno dei due aveva mai fatto classifica e nemmeno l'avevano preparato perché il capitano designato era Intxausti sono ancor più da elogiare.
Per quanto riguarda Gilbert anche per lui tattica ineccepibile come per Contador, sapeva di non essere in grado di tenere in salita (e secondo me sa pure di non essere al massimo) e che dal GPM c'era tutto il tempo per recuperare ed è salito del suo passo senza farsi prendere dal panico quando aveva quasi un minuto dai primi 4 e poi lì ha beffati con astuzia raggiungendoli e saltandoli di slancio mentre si guardavano.
Concordo: capolavori strategici di Contador e Gilbert. Quanto a Visconti, penso che con un corridore con le sue doti di resistenza, avrebbe già potuto ottenere in passato un piazzamento nei primi dieci della generale. Da dilettante, era considerato forte quasi quanto Nibali, sebbene più versato nelle corse di un giorno che nelle gare a tappe.
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