Bolt realizza la terza tripletta olimpica consecutiva: 100, 200 e 4×100 anche a Rio de Janeiro 2016, dopo Pechino 2008 e Londra 2012. Sono così 9 gli originali olimpici dell'assolutamente giamaicano, che eguaglia il primato del fondista finlandese Nurmi e di Carl Lewis, che continuo a considerare il più grande atleta di sempre.
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sabato 20 agosto 2016
venerdì 19 agosto 2016
Bolt vince i 200 a Rio, ottavo oro olimpico. Argento per De Grasse e storico bronzo per il francese Lemaitre
Ha vinto, ma senza avversari che potessero davvero impensierirlo. Oro, l'ottavo olimpico, per Usain Bolt, correndo i 200 m in 19"78, un tempo non straordinario, come gli era già accaduto nei 100 m in queste olimpiadi di Rio. Argento per De Grasse, già bronzo nei 100 e storico bronzo per Cristophe Lemaitre. Il velocista francese, salito alla ribalta agli Europei di Barcellona del 2010, è tornato competitivo dopo un paio di stagioni poco brillanti. Dopo il bronzo ai mondiali di Daegu, 2011, arriva questo bronzo olimpico per Lemaitre: un atleta bianco non finiva su un podio olimpico, tra 100 e 200, da Mosca 1980, quando Mennea sconfisse Wells sui 200. Sì c'è stato anche l'oro del greco Kenteris a Sidney 2000, sempre sui 200. Ma, fu vera gloria?
Trost e Rossit in finale nel salto in alto
Non sarà facile che ne venga una medaglia epperò la qualificazione della Trost e della Rossit alla finale del salto in alto a Rio è di conforto per l'atletica italiana. Per età e per talento, infatti, le due saltatrici friulane sembrano destinate ad un posto di rilievo nella specialità. Ora è nei prossimi anni.
giovedì 18 agosto 2016
Thiago Braz da Silva oro nell'asta a Rio
Successo strapitori davanti al pubblico di casa: Thiago Braz da Silva, 23 anni ancora da compiere, ha conquistato la medaglia d'oro nel salto con l'asta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, volando a 6,03 m, record olimpico, e relegando in seconda posizione il favorito francese Lavillenie. Thiago Braz da Silva è allenato da Vitaly Petrov, già mentore del leggendario Sergey Bubka. C'è un poco d'Italia nel successo di Thiago Braz, che vive a Formia, dove si allena presso la scuola nazionale di atletica leggera del Coni.
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martedì 16 agosto 2016
Viviani oro nell'omnium, Italia 5^ nel medagliere
Viviani conquista l'oro nel ciclismo su pista, specialità dell'omnium, la più dura e completa, e l'Italia scavalca la Germania, issandosi al quinto posto nel medagliere delle olimpiadi in corso di svolgimento a Rio de Janeiro. Elia Viviani si è anche tolto la soddisfazione di battere il totem delle volate su strada, il britannico Mark Cavendish, che ha dovuto contentarsi dell'argento.
lunedì 15 agosto 2016
Il fenomeno Van Niekerk: una tecnica di corsa fantastica
Ha strabiliato tutti il primato del mondo stabilito questa notte dal sudafricano Van Niekerk sui 400 piani: 43"03, quindici centesimi al di sotto del record fissato da Michael Johnson a Siviglia, nel 1999. E tanto lo statunitense era sgraziato, con quell'andatura impettita ed i passetti brevi a frequenza mai vista, così Van Niekerk ha mostrato una falcata distesa ed elegante, rotonda e spontanea. Un fenomeno che potrebbe insidiare il trono di Bolt sui 200? Credo di sì. O, quanto meno, Bolt, per batterlo dovrebbe correre in un tempo di qualche anno fa. È una sfida cui vorrei assistere.
Van Niekerk oro e record del mondo nei 400 m: 43"03, detronizzato Michael Johnson
Vittoria storica del sudafricano Van Niekerk, nei 400 piani a Rio de Janeiro 2016. Van Niekerk corre in un sensazionale 43"03 ed abbatte il primato del mondo appartenuto per diciassette anni a Michael Johnson, un 43"18 che sembrava inattaccabile.
Bolt terzo oro olimpico consecutivo nei 100 m
Pechino 2008, Londra 2012, Rio de Janeiro 2016: terzo oro olimpico consecutivo sui 100 m per il leggendario Usain Bolt, che corre in 9"81, tempo per lui non straordinario, precedendo Gatlin e De Grasse. Per Bolt.si tratta anche del settimo oro olimpico complessivo. Nella velocità, mai nessuno come lui.
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#Bolt sfida #Gatlin e #DeGrasse sui 100 m
Passeggiata in semifinale: 9"86, per rialzarsi dopo 60 metri, Bolt. Per l'oro deve vedersela con il vincitore di Atene 2004, il trentaquattrenne Gatlin, ed il brevilineo canadese De Grasse.
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domenica 14 agosto 2016
Campriani settimo oro italiano a Rio
Arriva dalla carabina 3p, con Campriani che ripetè il.successo di Londra, il settimo oro italiano a Rio 2016. L'Italia non va male in queste olimpiadi, ma le medaglie, esclusi Paltrinieri e Detti, stanno arrivando soprattutto discipline di nicchia. Appena la base si allarga, l'Italia sparisce dalle prime posizioni. L'Italia, se non altro, è risalita al sesto posto nel medagliere, sempre guidato dagli Stati Uniti.
Paltrinieri oro, Detti bronzo, nei 1.500 sl
Vincere da grande favorito come ha fatto Gregorio Paltrinieri nei 1.500 sl, disciplina che domina da più di un anno, è la prova di una grandissima classe e di altrettanta tenuta mentale. Oro per Paltrinieri allora ma anche bronzo per l'amico e rivale Detti. L'Italia risale all'ottavo posto nel medagliere.
sabato 13 agosto 2016
Rossetti, skeet, quinto oro italiano
Arriva da Rossetti, nello skeet, il quinto oro italiano alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. L'Italia risale al decimo posto nel medagliere.
mercoledì 10 agosto 2016
#Cancellara oro a cronometro, argento Tom Dumouline, bronzo Froome
Al passo d'addio al mondo delle corse, Fabian Cancellara, passista forte al punto da essersi meritato il soprannome di "locomotiva", ch'era stato del leggendario Learco Guerra, ha conquistato l'oro olimpico nella cronometro a Rio de Janeiro, davanti allo specialista olandese Tom Dumoulin ed all'asso britannico, fresco vincitore del terzo Tour, Froome. Per Cancellara, un grande congedo dall'agonismo.
Federica Pellegrini quarta sui 200 sl. Si ritira?
Il tempo è passato anche per lei. Federica Pellegrini, quarta stanotte nella finale olimpica dei 200 sl, è vicina al passo d'addio alle gare. Dodici anni dopo l'argento di Atene, la campionessa veneta ha smesso di essere la più forte. A Londra il cedimento fu nervoso. Questa volta, a Rio de Janeiro, la sensazione è che la Pellegrini abbia dato tutto. Epperò è rimasta ai piedi del podio.
venerdì 29 luglio 2016
Rio 2016 e la storia delle Olimpiadi
Sette giorni alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Rio Janeiro 2016. Qui di seguito il richiamo ad una breve storia della Olimpiadi, già pubblicata a puntate negli ultimi mesi.
- ATENE 1896
- PARIGI 1900
- ST. LOUIS 1904
- LONDRA 1908
- STOCCOLMA 1912
- ANVERSA 1920
- PARIGI 1924
- AMSTERDAM 1928
- LOS ANGELES 1932
- BERLINO 1936
- LONDRA 1948
- HELSINKI 1952
- MELBOURNE 1956
- ROMA 1960
- TOKYO 1964
- CITTA' DEL MESSICO 1968
- MONACO DI BAVIERA 1972
- MONTREAL 1976
- MOSCA 1980
- LOS ANGELES 1984
- SEUL 1988
- BARCELLONA 1992
- ATLANTA 1996
- SIDNEY 2000
- ATENE 2004
- PECHINO 2008
- LONDRA 2012
mercoledì 27 gennaio 2016
Bargnani (#Bargnani): 20 punti contro Miami. Un campione sottovalutato
Nei Brooklyn Nets, che l'hanno ingaggiato al minimo salariale, Andrea Bargnani sta giocando meno che in passato, complici anche gli infortuni delle ultime stagioni che hanno circondato il campione romano di eccessivi dubbi circa l'effettiva capacità di fare la differenza in Nba. I freddi numeri dicono che Bargnani, in 40 partite, è stato sul parquet mediamente 14 minuti scarsi, contro i 28 che vi ha trascorso abitualmente da quando, nel 2006, sbarcò a Toronto. Gioca poco, insomma. Di qui numeri meno brillanti anche a canestro, che, tornano però significativi appena Bargnani trova più spazio, com'è accaduto nell'ultima partita, questa pure persa dai Nets, contro Miami. Bargnani, girando a largo dall'area pitturata, da ala piccola per lo più, ha messo a referto 20 punti, con 9/12 da due, in 24 minuti di gioco. Se liberato dalle contese sotto canestro che, a dispetto della statura e della mole, poco si confanno al suo modo di stare in campo, Bargnani, da troppi sottovalutato, è un giocatore dominante. Per l'abilità che ha nello smarcarsi e per la straordinaria sensibilità nelle mani, che ne fa un implacabile tiratore. Un grande Bargnani sarà indispensabile all'Italia di Messina in vista di Rio de Janeiro.
domenica 30 agosto 2015
Pechino 2015: disastro azzurro. Nessuna medaglia e nessuna prospettiva
Tamberi ottavo nell'alto e su di lui erano appuntate le residue speranze di podio per questa povera Italia dell'atletica, uscita scornata e scontenta da Pechino 2015. Nessuna medaglia e, quel che è più grave, nessuna prospettiva. Si sono prosciugate anche le fonti storiche dei successi azzurri, dalla marcia, storia vecchissima, alla maratona, storia più recente. Nel mezzofondo, va già male da quasi 20 anni. Nulla è rimasto di una grande scuola, come è emerso anche dalla staffetta veloce, dove tecnica dei cambi e costante allenamento un tempo permettevano risultati anche dove latitava il talento naturale. Niente di niente. Né fra gli uomini né fra le donne. Niente di buono in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Il Coni che dice?
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