Vince Muller al quinto set, 15-13 per il lussemburghese, contro un Nadal tornato discretamente competitivo sull'erba di Wimbledon. Dico discretamente, perché, dopo la finale del 2011, Nadal ha raggiunto due sole volte, compresa quest'ultima contro Muller, gli ottavi a Wimbledon. Nelle altre occasioni, è stato sempre eliminato prima. Insomma, un rendimento incompatibile con la sua classifica e la sua storia sportiva. Muller oggi ha compiuto un'impresa, all'esito di una maratona di 5 ore, epperò ha 34 anni, tre più di Nadal.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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lunedì 10 luglio 2017
lunedì 18 gennaio 2016
Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): 5^ puntata (Londra 1908, la leggenda di Dorando Pietri)
Dopo la deludente esperienza di Saint Louis, le Olimpiadi del 1908 si tengono a Londra, capitale dell'impero britannico. Si moltiplicano i partecipanti, che superano le 2.000 unità, in rappresentanza di 22 nazioni. Gli italiani che attraversano la Manica sono 67 e, tra questi, un minuto podista di Correggio, Dorando Pietri, destinato ad entrare nella leggenda dello sport moderno. Dopo aver dominato la maratona, all'ingresso nello stadio, l'atleta italiano è stanchissimo, disidratato, stenta a reggersi in piedi, il traguardo dista qualche centinaio di metri, il pubblico lo acclama, dei giudici di gara, commossi, lo sorreggono negli ultimi metri. Un aiuto che gli varrà la squalifica ma anche una gloria imperitura. Novello Ettore del secolo breve. La medaglia d'oro andrà invece allo statunitense Hayes. Per restare all'atletica leggera, nei 100 m, trionfa il sudafricano Reggie Walker, che pesa appena 60 kg per 1,70 m di altezza, in 10"8: oggi, con quel fisico, gareggerebbe nel mezzofondo. Arriva anche la prima medaglia per l'Italia, nell'atletica, conquistata dal genovese Emilio Lunghi, che si classifica secondo negli 800 m, dietro uno dei primi grandi fuoriclasse del mezzofondo, lo statunitense Mel Sheppard. A Londra, fa la sua apparizione il calcio, ancora esclusiva riserva di caccia del Regno Unito, assieme alla boxe. L'Italia ottiene due medaglie d'oro, con Braglia, nel concorso individuale di ginnastica, e con Porro, nella lotta greco-romana, pesi leggeri. Nel medagliere, come nelle precedenti edizioni, prevalgono i padroni di casa, davanti a Stati Uniti e Svezia, dove c'è una lunga tradizione sportiva (cfr. 1^ puntata. 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 7^ puntata)
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domenica 30 agosto 2015
Pechino 2015: disastro azzurro. Nessuna medaglia e nessuna prospettiva
Tamberi ottavo nell'alto e su di lui erano appuntate le residue speranze di podio per questa povera Italia dell'atletica, uscita scornata e scontenta da Pechino 2015. Nessuna medaglia e, quel che è più grave, nessuna prospettiva. Si sono prosciugate anche le fonti storiche dei successi azzurri, dalla marcia, storia vecchissima, alla maratona, storia più recente. Nel mezzofondo, va già male da quasi 20 anni. Nulla è rimasto di una grande scuola, come è emerso anche dalla staffetta veloce, dove tecnica dei cambi e costante allenamento un tempo permettevano risultati anche dove latitava il talento naturale. Niente di niente. Né fra gli uomini né fra le donne. Niente di buono in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Il Coni che dice?
domenica 17 agosto 2014
Europei di atletica leggera a Zurigo: oro di Meucci nella maratona sulle orme di Baldini
Lo stato di salute dell'atletica italiana, alla giornata conclusiva dei campionati europei di Zurigo non è eccellente, ma l'inaspettato, eppure perentorio, successo di Meucci nella maratona conferisce alla spedizione azzurra quella luce di prospettiva cui non poteva bastare l'oro, meritato, ma isolato, della Grenot sui 400 metri. Meucci è ancora giovane, ma ha talento, sagacia tattica e la capacità di osare, che avevano Bordin e Baldini. Speriamo che ne ripeta la carriera.
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