Classe 1957, Giuseppe Saronni, cresciuto in pista e azzurro alle Olimpiadi di Montreal 1976 nell'inseguimento a squadre, passa al professionismo nel 1977, che non ha ancora 20 anni. Il ciclismo si è appena lasciato alle spalle il lunghissimo regno di Eddy Merckx, mentre Gimondi, il maggior rivale del campionissimo belga, è alla penultima stagione della carriera. Le maggiori speranze italiane sono appuntate sulla classe e la tenacia del trentino Francesco Moser, uno che va forte dappertutto: si piazza nei grandi giri, vince le classiche, corre tutto l'anno, come qualcuno già non fa più. Saronni è un corridore unico nel suo genere. Ha uno straordinario spunto veloce, anzi, è proprio un velocista, uno che sa dominare le volate di gruppo, ma anche un fantastico finisseur, forte sul passo, si difende in salita, vuol vincere sempre. Va subito a bersaglio. Vince il Giro di Sicilia, breve corsa a tappe, si aggiudica tre classiche del calendario italiano: Giro del Friuli, Giro del Veneto e Tre Valli Varesine, la corsa più amata da Binda, che Saronni vincerà altre tre volte. Nel 1978, debutta al Giro d'Italia, dopo aver vinto la Tirreno-Adriatico ed un amaro secondo posto a Sanremo. Nella corsa della Gazzetta, Saronni è quinto, con tre tappe. Inizia una rivalità leggendaria con Moser. Nel 1979, Saronni vince da dominatore il Giro d'Italia e si sprecano i paragoni. Era dal successo di Coppi nel 1940 che un corridore così giovane non s'imponeva. Secondo è, manco a dirlo, Moser, a 2'09" da Saronni.
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martedì 14 aprile 2020
martedì 15 gennaio 2019
Primo successo 2019 per Viviani al Tour Down Under
Vittoria n. 68 da professionista per Elia Viviani. Talento della pista, oro olimpico a Rio de Janeiro 2016, in mezzo ad un mucchio di medaglie europee e mondiali, anche su strada Viviani sta raggiungendo una posizione di primo piano. Il 2018 è stato l'anno dell'affermazione: 18 successi, tra cui tappe al Giro, alla Vuelta e il trionfo al campionato italiano. Arrivata anche la prima vittoria, naturalmente in volata, del 2019, al Tour Down Under, nella calda estate australiana. Un ottimo avvio di stagione.
Elia Viviani |
martedì 16 agosto 2016
Viviani oro nell'omnium, Italia 5^ nel medagliere
Viviani conquista l'oro nel ciclismo su pista, specialità dell'omnium, la più dura e completa, e l'Italia scavalca la Germania, issandosi al quinto posto nel medagliere delle olimpiadi in corso di svolgimento a Rio de Janeiro. Elia Viviani si è anche tolto la soddisfazione di battere il totem delle volate su strada, il britannico Mark Cavendish, che ha dovuto contentarsi dell'argento.
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