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martedì 22 agosto 2023

Budapest 2023: Tamberi oro nell'alto

Conquista il solo oro che ancora gli mancasse, quello mondiale, Tamberi, già campione europeo e olimpico. Vince i mondiali di Budapest nel salto in alto con la misura di 2,36 m. Argento per lo statunintense Harrison,  bronzo per il qatariota Barshim. 

domenica 1 agosto 2021

Oro di Tamberi nel salto in alto: 2,37 m

Magnifico oro nel salto in alto di Gianmarco Tamberi, che salta 2,37 m e condivide la gioia del trionfo con il qatariota Barshim. Un azzurro torna a vincere il salto in alto alle Olimpiadi, dopo il successo di Sara Simeoni a Mosca 1980.

venerdì 30 luglio 2021

Tokyo 2021: Tamberi in finale nel salto in alto

Tamberi si qualifica per la finale del salto in alto a Tokyo 2021, in programma domenica 1 agosto. Ha saltato la misura di accesso di 2,28 m al secondo tentativo. Una medaglia nell'atletica leggera, ai giochi olimpici giapponesi, può venire all'Italia proprio da lui. Soprattutto da lui. 

giovedì 29 luglio 2021

Tokyo 2021: da domani l'atletica leggera, regina olimpica. Le speranze degli azzurri

Da domani, nella notte per noi italiani, debutterà la regina olimpica a Tokyo 2021: l'atletica leggera. Tutte belle le gare, alcune di più altre di meno, nei diversi sport ammessi. Ma, il fascino dell'atletica resta insuperato e insuperabile. Nell'atletica, saranno assegnate 48 medaglie. Gli azzurri in gara saranno 76, ma le speranze di podio sono ridotte al lumicino. Tamberi, nel salto in alto, è chiamato alla grande impresa. Che può riuscirgli. Le staffette veloci, soprattutto la 4x100 (con Tortu e Jacobs), potrebbero regalare belle sorprese. Poi, c'è la marcia, tradizionale riserva italiana. Stiamo a vedere. Ci sarebbe da riscattare la peggiore prestazione olimpica di sempre: quella di Rio de Janeiro 2016, quando l'Italia dell'atletica tornò mestamente a casa con zero medaglie.

mercoledì 28 giugno 2017

Tamberi riparte da Ostrava

Parata di stelle, questa sera, al meeting di atletica leggera di Ostrava, Repubblica Ceca. Ci sarà Bolt, alla sua ultima stagione sul tartan e Van Niekerk, sull'insolita distanza dei 300 m. E poi, Mo Farah sui 10.000 m e molti altri. Per l'Italia, Tamberi torna a saltare in alto. Vedremo come procede la sua marcia di avvicinamento al mondiale di Londra.

sabato 16 luglio 2016

Tamberi salta Rio 2016: lesione al legamento

Che sfortuna! Come accadde a Yuri Chechi, Tamberi s'infortuna alla vigilia delle Olimpiadi della sua consacrazione. Ieri, a Montecarlo, primato italiano nel salto in alto, 2,39 m, e subito dopo infortunio al legamento. Salterà le prossime Olimpiadi. Dove una medaglia, forse quella d'oro, non gli sarebbe sfuggita. Che possa rifarsi tra quattro anni. Come accadde a Chechi.

venerdì 15 luglio 2016

Tamberi a 2,39 m: record italiano a Montecarlo ed infortunio

Tamberi trionfa a Montecarlo, tappa della Diamond League con un clamoroso 2,39 m, record italiano di salto in alto. Ma nel tentativo di superare l'asticella a 2,41, Tamberi, campione del mondo indoor e campione europeo in carica, s'infortuna ed ora rischia di saltare le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Dove gareggerebbe da favorito, almeno per il podio. L'unica medaglia sicura per l'Italia nell'atletica. Speriamo che l'infortunio non sia grave.

domenica 30 agosto 2015

Pechino 2015: disastro azzurro. Nessuna medaglia e nessuna prospettiva

Tamberi ottavo nell'alto e su di lui erano appuntate le residue speranze di podio per questa povera Italia dell'atletica, uscita scornata e scontenta da Pechino 2015. Nessuna medaglia e, quel che è più grave, nessuna prospettiva. Si sono prosciugate anche le fonti storiche dei successi azzurri, dalla marcia, storia vecchissima, alla maratona, storia più recente. Nel mezzofondo, va già male da quasi 20 anni. Nulla è rimasto di una grande scuola, come è emerso anche dalla staffetta veloce, dove tecnica dei cambi e costante allenamento un tempo permettevano risultati anche dove latitava il talento naturale. Niente di niente. Né fra gli uomini né fra le donne. Niente di buono in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Il Coni che dice?