Giro d'Italia 2019, Pinerolo-Ceresole Reale (Lago Serrù), 13^ tappa, 196 km
Prima vera tappa di alta montagna. Primo grande arrivo in salito del Giro d'Italia 2019. Sono molte le curiosità. La prima: vedere come si comporterà, con la maglia rosa, lo sloveno Polanc, uno che in salita va forte, che ha fondo e che si ritrova a gestire a questo punto della corsa un vantaggio largo e inaspettato. La seconda: Roglic, contro cui correranno tutti, da Nibali a Simon Yates, saprà difendersi, non essendo abituato al ruolo di protagonista e favorito principe? La terza: Simon Yates, mattatore lo scorso anno e con una grande squadra al seguito, darà il primo scossone?
Cronaca breve: va via una fuga, cui sopravvivono nell'ultima salita solo in tre: Zakarin, Mollema e Nieve. Dietro, negli ultimi chilometri dell'ascesa finale, Mikel Landa, che in salita considero il migliore, evade dal gruppo maglia rosa nel quale Nibali scalpita, scortato da Pozzovivo. Polanc perde qualcosa, ma non molla. Chi ha mollato è invece Simon Yates, ombra del corridore ammirato al Giro 2018. Vince Zakarin. Landa guadagna 1'40"su Roglic e Nibali. Polanc conserva la maglia rosa. Roglic non ha una grande squadra, ma una grande condizione sì. Per ora, è bastato. Il Landa visto oggi, però, con tutte le salite che restano, potrebbe far saltare il banco. C'è ancora molta incertezza, una cosa, però, si può dire: il Giro 2019 un padrone ancora non ce l'ha.
Prima vera tappa di alta montagna. Primo grande arrivo in salito del Giro d'Italia 2019. Sono molte le curiosità. La prima: vedere come si comporterà, con la maglia rosa, lo sloveno Polanc, uno che in salita va forte, che ha fondo e che si ritrova a gestire a questo punto della corsa un vantaggio largo e inaspettato. La seconda: Roglic, contro cui correranno tutti, da Nibali a Simon Yates, saprà difendersi, non essendo abituato al ruolo di protagonista e favorito principe? La terza: Simon Yates, mattatore lo scorso anno e con una grande squadra al seguito, darà il primo scossone?
Cronaca breve: va via una fuga, cui sopravvivono nell'ultima salita solo in tre: Zakarin, Mollema e Nieve. Dietro, negli ultimi chilometri dell'ascesa finale, Mikel Landa, che in salita considero il migliore, evade dal gruppo maglia rosa nel quale Nibali scalpita, scortato da Pozzovivo. Polanc perde qualcosa, ma non molla. Chi ha mollato è invece Simon Yates, ombra del corridore ammirato al Giro 2018. Vince Zakarin. Landa guadagna 1'40"su Roglic e Nibali. Polanc conserva la maglia rosa. Roglic non ha una grande squadra, ma una grande condizione sì. Per ora, è bastato. Il Landa visto oggi, però, con tutte le salite che restano, potrebbe far saltare il banco. C'è ancora molta incertezza, una cosa, però, si può dire: il Giro 2019 un padrone ancora non ce l'ha.
Mikel Landa |