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lunedì 19 luglio 2021

Tour de France 2021: le pagelle finali.

Ecco le pagelle del Tour de France 2021, che non esito a definire, sotto molti aspetti, un'editio minor della Grande Boucle

  • Pogacar: voto 10. Secondo Tour de France consecutivo vinto prima di compiere 23 anni. Ha fatto meglio di Thys, vincitore nel 1913 e nel 1914, che poi di Tour ne avrebbe vinto un altro nel 1920, anche perché di mezzo si mise la Grande Guerra, e di Laurent Fignon, vincitore nel 1983 e nel 1984, che il terzo Tour lo perse per 8" da LeMond, nel 1989: entrambi avevano al secondo successo circa un anno più dello sloveno. Che ha dato 5'20" a Vingegaard: per trovare un distacco maggiore bisogna risalire al 1997, quando Ullrich diede oltre 9' a Virenque. Va forte dappertutto Pogacar, a cronometro, impressionante a Laval, e in salita. Certo è che non ha avuto grandi avversari o avversari in grande forma.
  • Van Aert: voto 9. Potrà vincere il Tour in futuro. Ha vinto la tappa della doppia scalata al Mont Ventoux, la crono di sabato e la volata dei Campi Elisi di ieri. I problemi di salute alla vigilia della corsa ne hanno condizionato il rendimento nei primi 10 giorni. Ma, ripeto, ha tutto per vincere un grande giro. Corridore antico.
  • Alaphilippe: voto 5,5. Giudizio severo perché considero il francese un fuoriclasse dalla Campagna delle Ardenne del 2015 e ha perso quasi due ore da Pogacar. Non ci sarà più, credo, un Tour disegnato su misura - quanti arrivi in discesa - per lui, come quello appena terminato. Bellissimo il successo iniziale. Si è capito che non aveva la forma giusta già il giorno dopo, quando avrebbe potuto consolidare il primato, ceduto a quell'asso di Van der Poel (voto 7 solo per il ritiro precoce).  
  • Cavendish: voto 8,5. Ha sfruttato al meglio le circostanze. Alcuni rivali assenti, altri provvisoriamente fuori forma, come il Van Aert di inizio Tour: quello di ieri, era evidentemente altro discorso. Però, restano le 4 vittorie di tappa di quest'edizione, le 34 totali come Merckx. Non può essere solo un caso. E a 36 anni, la sua resurrezione agonistica va celebrata.
  • Carapaz: voto 8. Podio anche al Tour, dopo il Giro vinto e il secondo posto alla Vuelta. Solido.
  • Guillaume Martin: voto 7. Ha fondo e dopo tanti piazzamenti nei paraggi, coglie il primo nella top ten del Tour. Il francese la sua parte, dato il talento non eccelso che ha, la fa sempre.
  • Vingegaard: voto 8. Sorpresa della corsa, il secondo posto finale è davvero inaspettato. Può fare una grande carriera, anche perché non ha veri punti deboli. Non teme le forti pendenze e vola sul passo.
     

giovedì 15 luglio 2021

Tdf 2021: a Luz Ardiden tris di Pogacar

Diciottesima del Tour de France 2021, per un congedo solenne e spettacolare dai Pirenei. Si parte da Pau per scalare il mitico Tourmalet e la cima di Luz Ardiden, sede d'arrivo. Tappa breve, meno di 130 km, ma durissima. Si spera sempre, per l'interesse della corsa, in un attacco a Pogacar, senza sperarci granché. 

La cronaca. 

Gaudu attacca lungo la discesa del Tourmalet, ma quando la strada ricomincia a salire verso Luz Ardiden, il gruppo della maglia gialla lo riprende. Rigoberto Uran, intanto, è di nuovo in crisi. A poco di 3 km dal traguardo in cinque; Kuss con Vingegaard, Pogacar, manco a dirlo, Enric Mas e Carapaz. Quando Mas allunga, Kuss si sfila. Alla fine parte Pogacar e vince. Bis sui Pirenei, dopo l'assolo di ieri. Tris in questo Tour trionfale. Secondo Vingegaard, terzo Carapaz.


mercoledì 14 luglio 2021

TdF 2021: sul Col du Portet vince Pogacar in giallo

Diciassettesima tappa del Tour de France 2021, da Muret a Saint-Lary-Soulan Col du Portet. Sulla carta sarebbe una tappa tremenda, vissuta all'assalto della maglia gialla sui Pirenei. Prima due Gpm di prima categoria: il Peyresourde e Val Louron. Poi, l'horse categorie  conclusivo del Col du Portet. Dico sarebbe, mentre la corsa sta per partire, perché fino ad ora il Tour è stato tra i più deludenti che ricordi, quanto alla contesa tra i primi della classifica. E non pare aver torto, fino a smentite della strada, il tecnico di Pogacar, che rimprovera ai rivali dell'asso sloveno di andar piano e di aver sbagliato preparazione. Vediamo se, almeno oggi, qualcuno saprà far meglio.

La cronaca. 

Niente da fare: questo Pogacar non si batte. Nel giorno della festa nazionale francese, conquista anche il successo di tappa. Davanti a Vingegaard, Carapaz, distanziati di pochi, ma significativi secondi. Cede invece quasi 2 minuti Rigoberto Uran. Per come corre, per i successi programmati e perentori, per la versatilità di corsa, in salita e contro il tempo, Pogacar ricorda Hinault. Forse esagero. Forse no. Di certo il "Tasso" bretone vinse i primi due Tour cui partecipò, nel 1978 e nel 1979. Pogacar sta facendo lo stesso. Ed è più giovane di lui allora.

martedì 13 luglio 2021

TdF 2021: a Saint-Gaudens vince Konrad, Colbrelli secondo

Sedicesima tappa del Tour de France 2021, da Pas de la Case a Saint-Gaudens: da scalare il Col de Port, il Col de la Core e il Col de Portet-d'Aspet prima della picchiata verso il traguardo, appena interrotta da un altro Gpm di quarta categoria.

La cronaca. 

Vince l'austriaco Konrad dopo lunga fuga. Secondo è un coraggioso Sonny Colbrelli, che arriva una quarantina di secondi dopo, assieme a Matthews, onorando la maglia di campione italiano. Molto attardato il gruppo della maglia gialla Pogacar.

domenica 4 luglio 2021

TdF2021: a Tignes trionfa O'Connor, secondo Cattaneo, terzo Colbrelli

Dopo l'assolo formidabile di Pogacar, il Tour de France 2021 riparte oggi con la nona tappa, da Cluses a Tignes: 5 Gpm, due di seconda, due di prima categoria e un horse categorie. Chi oserà attaccare Pogacar? Chi ne avrà la forza? 

La cronaca.

Grande assolo dell'australiano Ben O'Connor, a lungo maglia gialla virtuale. Del resto, Pogacar non ha la squadra per controllare la corsa. Conserva il simbolo del primato, solo perché a 4 km dal traguardo la Ineos di Carapaz e Geraint Thomas si mette a tirare aumentando l'andatura. Scatta Carapaz, contrattacca Pogacar e fa il vuoto. Va fortissimo l'asso sloveno. Davanti, Cattaneo coglie un grande secondo posto di giornata. Mentre terzo è il connazionale e campione italiano in carica, Colbrelli. O'Connor sale, dal canto suo, al secondo posto della classifica generale. Domani, primo giorno di riposo. Dimenticavo: oggi non hanno preso il via Roglic e Van der Poel. Entrambi pensano alle Olimpiadi di Tokyo. 

domenica 13 giugno 2021

Giro della Svizzera 2021: vince Carapaz

Ha vinto l'ecuadoriano Richard Carapaz l'edizione 2021 del Giro della Svizzera. Carapaz, vincitore del Giro d'Italia 2019 e secondo alla Vuelta a España 2020, sarà tra i favoriti anche del prossimo Tour de France, dietro Pogacar e Roglic. 

domenica 8 novembre 2020

A Madrid tris di Ackermann, a Roglic la Vuelta 2020

A Madrid termina, secondo tradizione, la Vuelta a Espanã 2020. In volata il successo arride per la terza volta al tedesco Ackermann, che precede Sam Bennet. Roglic vince la classifica generale con 24" su Carapaz e 1'15" su Hugh John Carty, rimasto attardato con altri corridori. È stata un'edizione avvincente e combattuta, nonostante le defezioni. Roglic ormai è un campione maturo, capace di vincere soffrendo. 

venerdì 6 novembre 2020

Vuelta 2020: a Salamanca vince Nielsen, Roglic secondo

Sedicesima tappa della Vuelta a Espana 2020, da Salamanca a Ciudad Rodrigo, frazione collinare, prima della tappa decisiva di domani. Che Roglic teme, tanto che partecipa allo sprint odierno e giunge secondo dietro  il danese Nielsen, guadagnando un abbuono  di 6" che potrebbero risultare preziosi nella difesa della maglia rossa. Ora Carapaz è a 45", Carty a 53". Per Magnus Cort Nielsen si è trattato del terzo successo assoluto sulle strade della Vuelta.

martedì 3 novembre 2020

Mirador de Ezaro: poker di Roglic di nuovo in rosso

Tredicesima tappa della Vuelta a Espana 2020, cronometro di 33,7 km da Muros a Mirador de Ezaro. Frazione pianeggiante, per veri specialisti contro il tempo, fino agli ultimi due km, quando si presenta un muro con pendenza media di quasi il 15%. 

Vince Roglic: quarto successo di tappa per lo sloveno in questa Vuelta, precedendo di 1' lo statunitense Barta. Bella prova di Carty, che si conferma al terzo posto della generale. Lo stesso Carapaz si è ben difeso. Ora è secondo, dietro Roglic, a 39".

domenica 1 novembre 2020

Angliru: vince Hugh John Carty

Sull'Alto de l'Angliru, una delle salite più terribili del ciclismo, traguardo della dodicesima tappa della Vuelta a Espanã 2020, vince Hugh John Carty, un altro corridore britannico dal futuro brillante e dal presente notevole come Geoghegan Hart. Dietro di lui, Vlasov, Enric Mas e Carapaz. Roglic perde 10" da Carapaz, che così riconquista la maglia rossa. Carty, invece, è terzo nella generale.

mercoledì 28 ottobre 2020

Alto de Moncalvillo: vince Roglic!

Ottava tappa della Vuelta a Espana 2020, da Logrono all'Alto de Moncalvillo, traguardo inedito. Negli ultimi 3 km, è Carty a partire. Replica Carapaz in maglia rossa, ma Roglic tiene. Si avvantaggia Vlasov. Nell'ultimo km è Roglic, a scattare e vincere in solitudine. Ora, l'asso sloveno, che va forte più da più di due mesi!, è secondo in classifica generale a 15" da Carapaz.

lunedì 26 ottobre 2020

Vuelta 2020: a Sallent de Gallego vince Izaguirre. Carapaz nuova maglia rossa

Niente Tourmalet. Non si può sconfinare in Francia a causa del Covid. Così, la sesta tappa della Vuelta a Espana 2020 arriva Sallent de Gallego. Vince Izaguirre, mentre Roglic, che va forte da due mesi, sconta la prima piccola crisi e perde la maglia rossa in favore dell'ecuadoriano Richard Carapaz.

giovedì 22 ottobre 2020

La Laguna Negra: vince Dan Martin

Lodosa - La Laguna Negra, terza tappa della Vuelta a Espana 2020. Vittoria di Daniel Martin su Roglic e Carapaz: non a caso anche i primi tre della classifica generale. Ora la maglia rossa Roglic ha soli 5" di vantaggio sullo stesso Daniel Martin. 

martedì 20 ottobre 2020

Vuelta 2020: ad Arrate vince Roglic. Sua la prima maglia rossa. Sprofondano Froome e Thibaut Pinot

Bizzarrie del ciclismo ai tempi del Covid. Mentre ancora si corre il Giro d'Italia, oggi partirà la Vuelta a Espana 2020. Dai Paesi Baschi, Irun, fino ad Arrate.Eibar. Frazione già impegnativa per assegnare la prima maglia rossa. Si arriverà sull'Alto de Arrate, poco sotto i 600 metri di altitudine. L'ascesa, però, è di prima categoria con una pendenza media del 7,8% e punte massime del 13%. Non una passeggiata, insomma.

Tempo nuvoloso alla Vuelta. E nubi anche su Chris Froome. Che lotta per tornare sé stesso dopo il terribile infortunio al Giro del Delfinato 2019. Ma, soffre in coda al gruppo, sino a staccarsi dal nutrito gruppo dei migliori. Sic transit gloria mundi. La sua squadra non l'aspetta e tira per Carapaz. Attacca Kuss - e pensare che sarebbe un gregario! - a 4,6 km dal traguardo. Che ci riprova poco dopo. Tiene il suo capitano Roglic assieme ad Enric Mas, quanto ai favoriti per il successo finale. Cede invece Dumoulin, che, come già successo al Tour, farà il luogotenente di Roglic, a questo punto. Roglic parte in contropiede a 900 metri dal traguardo e arriva da solo, secondo Carapaz. Terzo Daniel Martin. Froome perde alla fine più di 11' e Thibaut Pinot, molto deludente, quasi 10'! Tantissimo per essere la prima tappa.

giovedì 15 ottobre 2020

Roglic trionfa alla Vuelta a Espana 2020: percorso, cronaca e classifiche (20 ottobre - 8 novembre)

Tutto sulla Vuelta a Espana 2020: qui sotto la presentazione della corsa con i favoriti della vigilia. Subito dopo, le singole tappe, la cronaca sommaria, la classifica aggiornata.

Mentre infuria il Covid, dal 20 ottobre all'8 novembre si disputerà, almeno dovrebbe disputarsi, la Vuelta a Espana 2020. Solo 18 tappe invece delle solite ventuno, anche perché un conto è correre tra fine agosto e settembre, un altro con due mesi di ritardo. Farà più freddo, come stanno sperimentando i corridori presenti al Giro. Propongo il solito borsino dei favoriti. Diverse le incognite, nell'Ineos chi sarà il capitano: il vincitore del Giro 2019 Carapaz o il grande Chris Froome, che però dal grave infortunio non ha più avuto risultati di rilievo? E nella Jumbo-Visma: Roglic o Tom Dumoulin? Ci sarà anche Thibaut Pinot, che partirà a fari spenti, dopo il doloroso ritiro al Tour. 


  1. Tom Dumoulin ***
  2. Chris Froome ***
  3. Primoz Roglic ***
  4. Richard Carapaz ***
  5. Enric Mas **
  6. Guillaume Martin *
  7. Thibaut Pinot *                                                    
  8. Il percorso (20 ottobre/8 novembre 2020) è quello tipico della Vuelta. Per scalatori, con una sola cronometro, a lungo pianeggiante ma con salita finale. La sesta tappa, con Portalet, Aubisque e il finale Tourmalet, e la dodicesima, con arrivo sull'Angliru dovrebbero risultare decisive più delle altre. [Cliccate sulle singole tappe, per leggerne il resoconto di giornata]

    1^ tappa: Irun - Arate.Eibar 173 km

    2^ tappa: Pamplona - Lekunberri 151,6 km

    3^ tappa: Lodosa - La Laguna Negra.Vinuesa 166,1 km

    4^ tappa: Garray.Numancia - Ejea De Los Caballeros 191,7 km

    5^ tappa: Huesca - Sabinanigo 184,4 km

    6^ tappa: Biescas - Sallent de Gallego 146,4 km

    Riposo (26 ottobre)

    7^ tappa: Vitoria-Gasteiz - Villanueva de Valdegovia 159,7 km

    8^ tappa: Logrono - Alto de Moncalvillo 164 km

    9^ tappa: B.M. Cid Campeador - Aguilar de Campoo 157,7 km

    10^ tappa: Castro Urdiales - Suances 185 km

    11^ tappa: Villaciosa - Alto De La Farrapona 170 km

    12^ tappa: La Pola Llaviana - Alto De L'Angliru 109,4 km

    Riposo (2 novembre)

    13^ tappa: Muros - Mirador De Ezaro 33,7 km [cronom.]

    14^ tappa: Lugo - Ourense 207,4 km

    15^ tappa: Mos - Puebla De Sanabria 230,8 km

    16^ tappa: Salamanca - Ciudad Rodrigo 162 km

    17^ tappa: Sequeros - Alto De La Covatilla 178,2 km

    18^ tappa: Hipodromo De La Zarzuela - Madrid 124,2 km

    La cronaca.

    Prima tappa al vincitore della passata edizione, Primoz Roglic, che vince con un contropiede sull'Alto de Arrate. Secondo Carapaz. Nella seconda frazione, a Lekunberri, vince Marc Soler in solitaria, secondo Roglic in maglia rossa! Nella terza tappa, con arrivo in salita a La Laguna Negra, sprint tra i primi tre della generale. Vince Daniel Martin su Roglic e Carapaz. Nella quarta tappa, primo arrivo in volata e nuovo successo di un irlandese, dopo Martin: vince Sam Bennet. La quinta tappa, a Sabananigo è vinta dal belga Tim Wellens. La sesta, che si conclude a Sallent de Gallego e non sul Tourmalet, va in scena la prima crisi di Roglic, che va forte dal Tour. Vince Izaguirre, mentre la maglia rossa passa sulle spalle di Carapaz. Primo giorno di riposo. La settima tappa è vinta da Woods, all'esito di una fuga alimentata dall'intramontabile Valverde, terzo al traguardo. L'ottava tappa approda ancora in salita, sul traguardo inedito dell'Alto de Moncalvillo. Scintille tra i primi della generale: vince Roglic con affondo decisivo nell'ultimo km, che non lascia scampo a Carapaz, secondo di giornata, terzo Daniel Martin. Carapaz ha ora13" di vantaggio su Roglic. Nona tappa in volata e successo del tedesco Ackermann. Nella decima tappa, che arriva a Suances, Roglic cala il tris e si riprende la maglia rossa. L'undicesima tappa sorride alla Francia con la vittoria del giovane Gaudu. Nella dodicesima frazione, trionfo britannico con Hugh John Carty, Carapaz prende 10" a Roglic e si riveste di rosso. Secondo giorno di riposo. Nella tredicesima tappa, a cronometro, da Muros a Mirador de Ezaro, Roglic cala il poker e si riprende la maglia rossa da Carapaz. Corsa sempre molto aperta. La quattordicesima tappa vede arrivare una fuga, che premia, con il secondo successo di quest'edizione della Vuelta, il belga Tim Wellens. Nella quindicesima tappa, a Puebla de Sanabria, ai confini con il nord del Portogallo, terzo arrivo in volata e successo del belga Philipsen su Ackermann. La sedicesima tappa celebra il successo del danese Magnus Cort Nielsen, che precede Roglic: lo sloveno aumenta così di 6" il suo vantaggio di Carapaz e Carty, prima della tappa decisiva. Sull'Alto de la Covatilla, traguardo della penultima tappa, va in scena una piccola crisi di Roglic. Che però tiene duro, conservando un vantaggio di 24" su Carapaz e di 47" su Carty. La Vuelta 2020 è sua, come quella del 2019. Fondamentali i tanti abbuoni conquistati. Il successo di giornata va al francese Gaudu. A Madrid si conclude la Vuelta con il successo in volata, il terzo, di Ackermann.

    La classifica finale.

    1. Primoz Roglic (SLO) a 

    2. Richard Carapaz (ECU) a 24"

    3. Hugh John Carty (R.U.) a 1'15"

    4. Daniel Martin (IRL) a 2'43"

    5. Enric Mas (SPA) a 3'36"

    6. Wouter Poels (OLA) a 7'16"

    7. David De La Cruz (SPA) a 7'35"

    8. David Gaudu (FRA) a 7'45"

    9. Felix Grossschartner (AUT) a 8'15"

    10. Alejandro Valverde (SPA) a 9'34"


giovedì 17 settembre 2020

TDF 2020: vince Kwiatkowski, che arriva assieme a Carapaz

A cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80, i tifosi dell'Arsenal intonavano spesso un coro: "Boring, boring, Arsenal", per protestare, con britannico sense oh humour, per la monotonia del calcio proposto dai propri beniamini. Beh, il Tour di quest'anno, che avevo molto sopravvalutato sulla carta, faccio ammenda, è altrettanto e più noioso. Strada immensa ieri, per arrivare sul Col de la Loze. No, non mi è piaciuta. Né la strada né il modo in cui i corridori l'hanno affrontata.

Oggi diciottesima tappa del Tour de France 2020 da Meribel a La Roche-Sur-Foron, 175 km, due GPM di 1^ categoria e uno hors categorie ed incomprensibile arrivo in discesa. O meglio comprensibile. Gli organizzatori pensavano che Alaphilippe sarebbe tornato a giocarsi la classifica del Tour! Sono anni che disegnano i percorsi a misura di corridori francesi, con esiti sconfortanti. Su quanto potrà succedere nella tappa odierna, non so che dire. Aspettiamo. I gregari di Roglic, anche se uno di loro si chiama Tom Dumoulin e si può capire, vanno più forte dei capitani delle altre squadre!

La cronaca.
Nessun terremoto in classifica, se non che si attardano Adam Yates e Rigoberto Uran. Davanti, in fuga, restano due uomini dell'Ineos, Carapaz e Kwiatkowski. Arrivano abbracciati sul traguardo. Vince, per millimetri, Kwiatkowski.

martedì 15 settembre 2020

TDF 2020: a Villard-De-Lans vince Kamna

Sedicesima tappa del Tour de France 2020, da La Tour-Du-Pi a Villard-De-Lans. Frazione di montagna con Gpm di prima categoria sul Montée de Saint-Nizier-du-Moucherotte, che termina a 21 km dal traguardo ed arrivo comunque in salita. Solo un attacco da lontano, ma servirebbero gambe e personalità, potrebbe mettere in difficoltà la Jumbo-Visma di Roglic.

La cronaca.
Va via una fuga con nomi importanti, da Alaphilippe a Carapaz a Pierre Rolland. Ci sono anche gli italiani Oss, Bettiol e Trentin. Vince alla fine il tenace tedesco Kamna, secondo Carapaz. Tra i migliori scaramucce a beneficio di telecamera negli ultimi due km. Domani tappone alpino e vediamo se qualcosa succederà in un Tour, che, francamente, sta prendendo una piega soporifera.

lunedì 14 ottobre 2019

La stagione ciclistica 2019: in atto un ricambio generazionale

La stagione ciclistica 2019 si avvia alla conclusione: dopo il successo di Mollema al Giro di Lombardia e il bis di Wallays alla Parigi-Tours, resta poco altro. Mi pare che sia in atto un ricambio generazionale. Il colombiano Egan Bernal vincitore del Giro della Svizzera e, soprattutto, del Tour de France, si avvia a diventare il dominatore delle corse a tappe del prossimo decennio. Invecchiato Froome, che dovrà riprendersi da un grave infortunio, invecchiato Nibali, gli unici due in attività capaci di vincere tutte le tre grandi corse a tappe, l'avversario più solido di Bernal è Tom Dumoulin, che ha avuto nel 2019 il suo annus horribilisMa, l'olandese, forte in salita e sul passo, specialista massimo contro il tempo, nel prossimo lustro avrà ancora da dire la sua. Anno difficile anche per Thibaut Pinot, mai così vicino alla vittoria del Tour de France, che ha ammirato la prova di Alaphilippe, già vincitore della Milano-Sanremo e tanto altro in linea, che ha tenuto a lungo la maglia gialla, sovvertendo tutti i pronostici. Poi, c'è la Slovenia, nuova nazione del ciclismo. Con Roglic, vincitore della Vuelta, terzo al Giro d'Italia, e dominatore delle brevi corse a tappe, dalla Tirreno-Adriatico al Giro di Romandia. E con Pogacar, quinto alla Vuelta, che s'intuisce predestinato ad una grande carriera. Nelle corse di un giorno, è esploso il figlio d'arte Mathieu Van der Poel, che ha da migliorare in sagacia tattica, visto come è crollato nel finale del mondiale inglese, vinto dal danese Pedersen. Una citazione a parte merita il belga Evenepoel, 19 anni, trionfatore a San Sebastian, uno che va forte dappertutto. E che potrebbe vincere tutto. L'Italia non se la passa male. Viviani è forse il miglior velocista in circolazione. Bettiol, trionfatore al Giro delle Fiandre, può ripetersi. Trentin resta un corridore molto affidabile per le gare di un giorno. Moscon deve ancora trovare una dimensione esatta, ma ha talento vero. Da verificare anche nelle corse a tappe.

lunedì 19 agosto 2019

Vuelta a España 2019: i favoriti. Per l'Italia, Aru e Formolo

Vuelta a España 2019 🚲
Sabato prenderà il via la Vuelta a España 2019. Edizione che si preannuncia in tono minore. E mancheranno molti degli interpreti delle grandi corse a tappe, da Froome, infortunato, al fresco vincitore del Tour de France, il colombiano Bernal, da Thibaut Pinot, ancora alle prese con i guai al ginocchio, fino a Geraint Thomas. Roglic è il più completo, ma Carapaz, vincitore del Giro, gli darà filo da torcere, come Miguel Angel Lopez. Per l'Italia, ci saranno Aru e Formolo. Per un piazzamento e magari una vittoria di tappa. Ecco il borsino dei favoriti.


  1. Roglic ****
  2. Carapaz ****
  3. Miguel Angel Lopez ***
  4. Kruijswijk **
  5. Quintana **
  6. Valverde *
  7. Majka *

domenica 2 giugno 2019

Carapaz ha vinto il Giro. A Chad Haga la crono di Verona

Tutto secondo pronostico, eccetto il successo di tappa dello statunitense Chad Haga. Per il resto, la breve cronometro di Verona ha sancito il successo di Carapaz al Giro d'Italia 2019; il secondo posto di Nibali, al sesto podio della carriera nella corsa rosa, l'undicesimo nelle grandi gare a tappe, proprio come Froome*; il terzo posto di Roglic, che ha scavalcato Landa, quarto.

*Ecco la classifica aggiornata dei podi nelle tre grandi corse a tappe: Tour, Giro e Vuelta. Guida Anquetil, Nibali è sesto.