Bizzarrie del ciclismo ai tempi del Covid. Mentre ancora si corre il Giro d'Italia, oggi partirà la Vuelta a Espana 2020. Dai Paesi Baschi, Irun, fino ad Arrate.Eibar. Frazione già impegnativa per assegnare la prima maglia rossa. Si arriverà sull'Alto de Arrate, poco sotto i 600 metri di altitudine. L'ascesa, però, è di prima categoria con una pendenza media del 7,8% e punte massime del 13%. Non una passeggiata, insomma.
Tempo nuvoloso alla Vuelta. E nubi anche su Chris Froome. Che lotta per tornare sé stesso dopo il terribile infortunio al Giro del Delfinato 2019. Ma, soffre in coda al gruppo, sino a staccarsi dal nutrito gruppo dei migliori. Sic transit gloria mundi. La sua squadra non l'aspetta e tira per Carapaz. Attacca Kuss - e pensare che sarebbe un gregario! - a 4,6 km dal traguardo. Che ci riprova poco dopo. Tiene il suo capitano Roglic assieme ad Enric Mas, quanto ai favoriti per il successo finale. Cede invece Dumoulin, che, come già successo al Tour, farà il luogotenente di Roglic, a questo punto. Roglic parte in contropiede a 900 metri dal traguardo e arriva da solo, secondo Carapaz. Terzo Daniel Martin. Froome perde alla fine più di 11' e Thibaut Pinot, molto deludente, quasi 10'! Tantissimo per essere la prima tappa.