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sabato 19 settembre 2020

Pogacar ha vinto il Tour de France 2020. Impresa del ventunenne sloveno a La Planche des Belles Filles

Ventesima e penultima tappa del Tour de France 2020, da Lure a La Planche Des Belles Filles, cronometro individuale di 36,2 km, gli ultimi sei in costante ascesa. Roglic, a meno di sorprese clamorose, metterà il sigillo sul suo primo Tour.

La cronaca.
Epilogo straordinario di una corsa che avevo giudicato noiosa. Il ventunenne sloveno Tadej Pogacar riscrive la storia del ciclismo moderno, spodesta il connazionale Roglic e conquista la maglia gialla dopo una cronometro letteralmente volata ad oltre 38 km/h. Un trionfo inaspettato e spettacolare. Un colpo di teatro. Roglic crolla e giunge stravolto al traguardo. Pogacar, al terzo successo di tappa in questo Tour, ha meritato il trionfo. Ha osato, ha corso da solo contro la corazzata Jumbo-Visma. Che ha anche sbagliato capitano. Tom Dumoulin è più forte di Roglic. Alla fine ha vinto il talento purissimo di Pogacar, secondo Roglic, terzo Richie Porte, al primo podio della carriera in una grande corsa a tappe. Decimo Damiano Caruso: bravo, avendo dovuto tirare per Landa.

martedì 15 settembre 2020

TDF 2020: a Villard-De-Lans vince Kamna

Sedicesima tappa del Tour de France 2020, da La Tour-Du-Pi a Villard-De-Lans. Frazione di montagna con Gpm di prima categoria sul Montée de Saint-Nizier-du-Moucherotte, che termina a 21 km dal traguardo ed arrivo comunque in salita. Solo un attacco da lontano, ma servirebbero gambe e personalità, potrebbe mettere in difficoltà la Jumbo-Visma di Roglic.

La cronaca.
Va via una fuga con nomi importanti, da Alaphilippe a Carapaz a Pierre Rolland. Ci sono anche gli italiani Oss, Bettiol e Trentin. Vince alla fine il tenace tedesco Kamna, secondo Carapaz. Tra i migliori scaramucce a beneficio di telecamera negli ultimi due km. Domani tappone alpino e vediamo se qualcosa succederà in un Tour, che, francamente, sta prendendo una piega soporifera.

sabato 12 settembre 2020

TDF 2020: a Lione vince Kragh Andersen

Quattordicesima tappa del Tour de France 2020, da Clermont-Ferrand a Lione, uno degli arrivi più tradizionali della Grande Boucle.


La cronaca.

Gruppo a lungo compatto in attesa degli ultimi due gran premi della montagna, entrambi di quarta categoria, non lontani dal traguardo. Roglic, mi si lasci dire, ha tutte le fortune: una squadra fortissima, che nemmeno deve tirare il gruppo in pianura, visto che lo fa Bora-Hansgrohe di Peter Sagan. Che nemmeno oggi vince. Attacchi e contrattacchi nel finale. Fuochi d'artificio ma il colpo risolutivo è del danese Kragh Andersen, che scappa a 3 km dal traguardo. Secondo Mezgec, terzo Consonni. Piazzati anche Trentin e Colbrelli. Domani si sale sul Massiccio del Giura: Gran Colombier.

martedì 8 settembre 2020

TDF 2020: a Ile-de-Ré vince Sam Bennett

Decima tappa del Tour de France 2020, da Ile-D'Oléron a Ile-de-Ré: 164 km in pianura. Esito probabilissimo una volata di gruppo. Si correrà lungo l'Oceano Atlantico, con possibili agguati del vento ed annessi rischi di ventagli e frazionamenti del gruppo. Insomma, nessuno potrà rilassarsi. All'isola di Ré si arriverà, percorrendo un magnifico ponte da La Rochelle, città letteraria quanto altre mai. Il suo assedio (1627-1628) fu narrato da Dumas padre nel romanzo I tre moschettieri. Simenon, che vi abitò per un periodo, vi ambientò uno dei suoi romanzi più intensi: I fantasmi del cappellaio. 

La cronaca.
Cadute per Valverde e Alaphilippe. Detto questo, tutto secondo copione. Volata di gruppo. Con l'ultimo km in leggera salita. S'impone allo sprint l'irlandese Sam Bennet, che precede Caleb Ewan e Peter Sagan. Che è meno veloce e vincente di qualche anno fa. Sam Bennett, dopo le tre tappe vinte al Giro d'Italia 2018, e le due tappe conquistate alla Vuelta a Espana 2019, ha colto così la prima affermazione al Tour de France. Da registrare, infine, il quarto posto di Elia Viviani.

venerdì 4 settembre 2020

TDF 2020: 7^ tappa, a Lavaur bis di Van Aert

Settima tappa del Tour de France 2020, da Millau a Lavaur, per 168 km. Frazione a lungo vallonata, ma nel finale pianeggiante. Tentativi di fuga ci saranno ma l'arrivo in volata resta probabile. Del resto, sabato e domenica il plotone dovrà arrampicarsi sui Pirenei.

La cronaca.
Ci pensa il forte a fare selezione. Dal gruppo della maglia gialla, conseguenza dei soliti ventagli che si formano, perdono contatto in molti, compresi Pogacar, Landa, Carapaz e Porte. Giustificato solo Pogacar, che è giovane e ancora inesperto. Alla fine volata di mezzo gruppo e vittoria del solito Van Aert! Guillaume Martin si ritrova terzo in classifica generale a 9" da Adam Yates. 

giovedì 3 settembre 2020

TDF 2020: 6^ tappa, sul Mont Aigoual vince Lutsenko

Sesta tappa del Tour de France 2020. Il gruppo riparte con una nuova maglia gialla, quella di Adam Yates, gemello di Simon. Adam Yates è stato favorito dalla penalizzazione di 20" (rifornimento vietato negli ultimi 20 km) inflitta al beniamino di Francia, Julian Alaphilippe. Tutto sommato, meglio per lui, che ha non la squadra per tenere a lungo la maglia. Meglio tornare nel gruppo, senza luce dei riflettori addosso. Poi, la forma non pare la stessa dello scorso anno. Oggi si torna in quota, con l'arrivo in salita sul Mont Aigoual, vetta delle Cevenne sul Massiccio Centrale. Pronostico aperto a tutti i migliori.

La cronaca.

Vince il kazako Lutsenko dopo avere animato la fuga di giornata, che il gruppo lascia andare. Terzo posto per il campione olimpico Van Avermaet. Immutata la classifica generale, con Alaphilippe, quinto di giornata, che prende un minuscolo secondo ai rivali sul traguardo. La sensazione è che la consapevolezza di affrontare un Tour molto duro abbia messo la sordina alle ambizioni offensive dei migliori.

1. Lutsenko (KAZ)
2. Herrada (SPA) a 55"
3. Van Avermaet a 2'15"

mercoledì 2 settembre 2020

TDF 2020: 5^ tappa, a Privas vince Van Aert. Adam Yates nuova maglia gialla, Alaphilippe penalizzato

Quinta tappa del Tour de France 2020 da Gap a Privas, 186 km ondulati, con più discesa che salita. Tappa adatta a colpi di mano, anche se, la folla di pretendenti al successo finale, ce ne sono almeno 7 o 8 tutti apparentemente in buone condizioni, potrebbe ipotecare anche quest'arrivo. Posso dirlo? Lo dico. Non ricordo un percorso così impegnativo e variegato del Tour de France.

La cronaca. 

Non riescono fughe in questo Tour e poche, a dire il vero, se ne provano. Eppure il percorso della tappa odierna si sarebbe prestato eccome ad un colpo di mano. Si avverte una forte tensione perché, va detto, i più forti, con l'eccezione di Nibali, che va per i 36, ed il giovane Evenepoel, prima destinato al Giro e poi infortunato, sono in corsa. Sotto molti aspetti, mi sembra il Tour del 1989, anche se il carisma di un LeMond o di un Fignon è merce rara. Negli ultimi 30 km, il nemico del gruppo è il vento. Di certo, non c'è il caldo di luglio. Ci sono 25° gradi e poco più del 30% di umidità. Condizioni ideali per correre in bicicletta. Sembra prepararsi una volata di gruppo. L'andatura aumenta solo a 8,5 km dal traguardo per iniziativa della Ineos di Bernal e il plotone si segmenta in ventagli scossi dal vento. Alla fine è volata, vinta dallo strapotente belga Van Aert sull'olandese Bol e l'irlandese Sam Bennet. E pensare che ieri Van Aert si era speso come l'ultimo dei gregari per Roglic. Le possibilità di questo corridore sono ancora sconosciute. Va forte dappertutto. Un rifornimento a 17 km dalla fine - sarebbe stato possibile solo prima dei 20 km dal traguardo - costa ad Alaphilippe 20" di penalizzazione e la maglia gialla, che passa sulle spalle di Adam Yates.

1. Van Aert (BEL)
2. Cees Bol (OLA)
3. Sam Bennet (IRL)

martedì 1 settembre 2020

TDF 2020: a Orcierès-Merlette vince Roglic!

Quarta tappa del Tour de France 2020 da Sisteron a Orcières-Merlette (Hautes-Alpes): arrivo in salita, prima categoria, dopo altri quattro gran premi della montagna, per 160,5 km complessivi di corsa. Impossibile, per i candidati al successo finale, nascondersi. Qualcuno, Roglic per esempio, proverà a togliere la maglia gialla ad Alaphilippe? Oggi si capirà, se non il vincitore del Tour, chi, il Tour non potrà vincerlo. 

Orcières Merlette 1850 — Wikipédia
Orceres-Merlette
La cronaca.
Al netto di una fuga, corsa tranquilla, anche lungo la prima parte dell'ascesa finale verso Orcières-Merlette.  Uno scatto di Pierre Rolland sveglia il gruppo dei migliori, ancora forte di quasi cento unità. Cresce il ritmo, tanti si staccano. Prove di forza delle squadre di Roglic e Bernal, soprattutto la prima. Alaphilippe resta solo. Volata ristretta a 30 corridori e vittoria imperiosa di Roglic. Il campione sloveno, per ora, sta meglio di tutti. Ma, il Tour dura tre settimane. Secondo il connazionale Pogacar, terzo il promettente francese Guillaum Martin, quarto Quintana, quinto Alaphilippe, che conserva la maglia gialla con 4" su Adam Yates e 7" sul vincitore di giornata Roglic.

domenica 30 agosto 2020

Nizza: trionfa Alaphilippe!

Seconda tappa del Tour de France 2020. E secondo arrivo a Nizza. Oggi, però, è da escludere il successo di ruote veloci. Ci saranno tre salite impegnative: il Col de la Colmiane, il Col de Turini, con annessa discesa impegnativa, e il Col d'Eze. Kristoff dovrà cedere la maglia gialla conquistata ieri.

La cronaca: successo in volata di uno straordinario Alaphilippe, che torna a vestire la maglia gialla. Commozione, per l'asso francese sul traguardo, dopo una tappa battagliata e sofferta in mezzo alle meraviglie dell'entroterra nizzardo. Decisivo l'attacco di Alaphilippe sull'ultima salita di giornata. Rinvengono su di lui Hirschi e Adam Yates, ma vengono regolati allo sprint.

venerdì 8 maggio 2020

Tour de France 1960: 1. Nencini 2. Battistini 3. Adriaenssens. La terribile caduta di Rivière

Il Tour de France 1960 si corse tra il 26 di giugno e il 17 di luglio. In Italia, governava, in mezzo a mille tensioni, il Governo presieduto da Tambroni. Nei jukebox si suonavano i successi di Gino Paoli, La Gatta e Il cielo in una stanza, interpretato da Mina, ma anche Marina dell'italobelga Rocco Granata, Il nostro concerto di Umberto Bindi, Personalità di Caterina Valente. Da mesi, nelle sale cinematografiche della Penisola, si proietta la Dolce Vita di Federico Fellini, film destinato a diventare il manifesto di una delle epoche più spensierate, e frivole, della nostra storia.
File:Dolce vita.gif - Wikipedia
Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, La dolce vita


Siamo nel pieno del boom economico. Il ciclismo italiano è ripartito, per la prima volta dopo un ventennio, non solo senza Bartali, ritiratosi sei anni prima, ma anche senza Coppi, scomparso nel mese di gennaio a causa di una malaria curata male. Le speranze azzurre si appuntano su Baldini, già declinante, e Nencini, vincitore del Giro d'Italia del 1957 e secondo proprio nel 1960, dietro al campionissimo francese Anquetil, che l'ha battuto per soli 28", grazie alla superiorità mostrata nelle prove contro il tempo.
File:Gastone Nencini 1960.jpg - Wikipedia
Gastone Nencini


Al Tour, Gastone Nencini, detto il Leone del Mugello, si presenta in forma e motivato e cerca un pronto riscatto alla delusione patita al Giro. L'assenza di Anquetil rende incerto il pronostico. Gastone Nencini s'impossessa della maglia gialla dopo la seconda tappa. La perde alla quarta e la riconquista a Pau, Pirenei Atlantici, traguardo della decima frazione, dove s'impone il francese Roger Rivière. Con il quale inizia un serrato testa a testa. Riviere è più forte in salita. E Nencini, magnifico discesista degno di Magni, fugge nella quattordicesima tappa, in discesa. Rivière, all'inseguimento, cade rovinosamente in dirupo, fratture multiple alla colonna vertebrale. Una tragedia e carriera tristemente interrotta a soli 24 anni: sarebbe rimasto paralizzato alle gambe. Nencini manterrà la maglia gialla fino a Parigi, pur senza ottenere vittorie di tappa. Il giorno del trionfo il suo pensiero correrà allo sfortunato rivale. Secondo, dietro di lui, un altro azzurro, Graziano Battistini, alla sua prova migliore in una corsa a tappe, e vincitore sui traguardi di Angers e Briancon, terzo il belga Adriaenssens. Da registrare anche il settimo posto di Pambianco e il decimo dello scalatore Massignan. Un trionfo italiano sulle strade della Grande Boucle.

Nencini e Rivière i grandi duellanti del Tour del 1960 saranno accomunati da una precoce dipartita. Rivière nel 1976, a 40 anni, Nencini, nel 1980, a 50 anni.

mercoledì 6 maggio 2020

Tour de France 1965: l'impresa di Gimondi

Il 1965 fu un anno d'oro per il ciclismo italiano. Vittorio Adorni aveva conquistato il Giro d'Italia e intendeva correre il Tour de France con ambizioni di classifica, forte di una squadra solida, alla quale, in sostituzione di Babini, venne al'ultimo aggregato il giovane Felice Gimondi, classe 1942. Le speranze francesi erano appuntate su Poulidor, vista l'assenza di Anquetil, l'elegantissimo campione normanno che aveva portato a cinque il numero dei Tour conquistati. Allora primato assoluto, poi eguagliato da Merckx, Hinault e Indurain. Gimondi vinse la terza tappa da Roubaix a Rouen e vestì la maglia gialla, che perse a La Rochelle e riconquistò due giorni dopo sui Pirenei, dopo la frazione che giungeva a Bagneres-de-Bigorre. L'avrebbe tenuta sino a Parigi, ormai capitano unico dopo il ritiro di Adorni, annettendosi le due cronometro del 10 e del 14 luglio, festa nazionale francese e tappa  finale celebrativa da Versailles a Parigi. Vani furono gli assalti al suo primato portati da Poulidor in salita, specialmente nella durissima tappa del Mont Ventoux, la cima cara al Petrarca: Gimondi quel giorno rischiò di saltare per voler rispondere agli scatti di Jimenez, Motta e Poulidor. Non saltò, però, offrendo la prima delle molte prove di straordinaria tenacia che avrebbero distinto la sua carriera. Per Poulidor sarebbe stato il secondo di otto podi al Tour, senza mai, durissima beffa del destino, indossare una sola maglia gialla. Gimondi riportava un italiano in trionfo a Parigi, dopo i successi di Bottecchia (1923, 1924), Bartali (1938, 1948), Coppi (1949, 1952) e Nencini (1960). Per rivedere un italiano in cima alla classifica del Tour de France, sarebbero poi trascorsi 33 anni, con la vittoria di Pantani del 1998. Oltre al primo posto di Gimondi, ci fu il terzo di Gianni Motta, che sarebbe stato il suo grande rivale italiano per molti anni. Da pochi mesi era approdato al professionismo anche un giovane belga, Eddy Merckx, che avrebbe vinto tutto, dappertutto, più di tutti. Costringendo Gimondi a molte piazze d'onore. Ciò non di meno, Gimondi dopo quel Tour del 1965 che lo rivelò al mondo, avrebbe vinto tre Giri d'Italia, una Vuelta a Espana, una Sanremo, una Roubaix, due Lombardia, un mondiale e tanto, tantissimo altro. Nonostante Merckx.
File:Felice Gimondi en 1966.jpg - Wikimedia Commons
Felice Gimondi

martedì 15 ottobre 2019

Tour de France 2020: il percorso.

Le Tour de France 2020 🚲
Si comincerà una settimana prima del solito, per via delle Olimpiadi di Tokyo. Si partirà da Nizza, come non succedeva dal 1981, il 27 giugno. Arrivo previsto a Parigi, il 19 luglio 2020. Prima i Pirenei, poi le Alpi. La tappa regina della Grande Boucle sarà la diciassettesima con arrivo sul durissimo Col de la Loze. Penultima prova a cronometro: 36 km per lo più in salita. Tour per scalatori e percorso inedito. Presto per fare pronostici. Mi sbilancio lo stesso: sarà sfida tra Bernal e Thibaut Pinot.

Le tappe:

  1. Nizza - Nizza 156 km
  2. Nizza - Nizza 187 km
  3. Nizza - Sisteron 198 km
  4. Sisteron - Orcieres-Merlette 157 km
  5. Gap-Privas 183 km
  6. Le Teil - Mont Aigouval 191 km
  7. Millau - Lavaur 168 km
  8. Cazeres -sur- Garonne - Loudenvielle 140 km
  9. Pau - Laruns 154 km
  10. Le Chateau d'Oleron - Saint-Martin-de-Re 170 km
  11. Chatelaillon-Plage - Poitiers 167 km
  12. Chauvigny - Sarran 218 km
  13. Chatel-Guyon - Puy-Mary 191 km
  14. Clermont-Ferrand - Lyon 197 km
  15. Lyon - Grand Colombier 175 km
  16. La Tour-du-Pin - Villard-de-Lans 164 km
  17. Grenoble - Col de la Loze 168 km
  18. Meribel - La-Roche-sur-Foron 168 km
  19. Bourge-en-Bresse - Champagnole 160 km
  20. Lule - La Planche des belles filles 36 km
  21. Mantes-la-Jolie - Parigi 122 km
Risultati immagini per tour de france arco di trionfo
Arco di Trionfo, Parigi

sabato 27 luglio 2019

A Val Thorens trionfa Nibali! Bernal conquista il Tour de France 2019

🚲 Le Tour De France 2019
Ventesima tappa del Tour de France 2019, da Albertville a Val Thorens. Bernal,  in maglia gialla, dovrà difendersi dall'orgoglio di Alaphlippe. Ma è difficile che il Tour possa sfuggire allo scalatore colombiano.  
La corsa. Tappa abbreviata. La lunghissima  salita verso Val Thorens registra una nuova crisi di Alaphlippe, che perde il podio. Ma, il suo è stato un Tour meraviglioso. Nibali, presto in fuga, resta da solo. E vince! Per il campione siciliano si è trattato della sesta tappa alla Grande Boucle. Il Tour de France lo vince Bernal, primo colombiano, e sudamericano, della storia. Secondo, il compagno di squadra Geraint Thomas cui succede nell'albo d'oro.
Ordine d'arrivo:
1. Nibali
2. Valverde a 10"
3. Landa a 14"
4. Bernal a 17"
5. Geraint Thomas a 17"

venerdì 26 luglio 2019

Bernal maglia gialla. La grandine sul Tour de France

🚲 Le Tour De France 2019
Diciannovesima tappa del Tour de France 2019, da Saint-Jean-de-Maurienne a Tignes, Alpi. Alaphilippe è chiamato all'ennesima difesa della maglia gialla. Bernal sembra il più pronto per l'attacco decisivo, al netto delle schermaglie interne con Geraint Thomas. Io mi aspetto, a patto che stia meglio di ieri, anche Thibaut Pinot in rampa di lancio: il francese ha ancora la possibilità di vincere il Tour, ma soffre il caldo, la canicule, mai così intensa in questi giorni. Oggi, comunque, nonostante la brevità della tappa, potrebbe esserci più selezione di ieri. Non c'è pianura, solo salita, tanta, e discesa.
La corsa: Si ritira dopo nemmeno 40 km, e mi dispiace moltissimo, un sofferente Thibaut Pinot, già staccato di 3' dal gruppo maglia gialla. Forse un problema muscolare, legato al caldo? Di certo un peccato per la corsa, che perde uno dei protagonisti più attesi. Il ritiro di Thibaut Pinot, lasciatemelo scrivere, si colloca ai piedi del podio delle mie delusioni sportive dopo: 1. Lazio - Inter del 5 maggio 2002, 2. Juve - Inter dell'aprile 1998 e 3. la tappa del Sestriere del Tour '92, con Bugno prima all'attacco e poi in crisi, Chiappucci che vince la tappa e Indurain che, di fatto, vince il Tour. Ma, la corsa di oggi, non è finita qui! Sull'Iseran Bernal conferma tutto il bene detto su di lui da anni, scatta e fa il vuoto, rifilando oltre due minuti ad Alaphilippe, che vorrebbe limitare i danni in discesa, solo che la grandine si abbatte sul tracciato finale, poco prima che vi giungano i ciclisti. Il Tour deve fermarsi per l'incolumità dei corridori. Tempi neutralizzati sul Gpm dell'Iseran. Bernal nuova maglia gialla, detronizzato Alaphilippe a due giorni da Parigi. Giornata campale per la Francia! Un tornado, non solo meteorologico. Domani, sempre che il tempo lo permetta, vien da dire, l'ultima tappa alpina. Ma, difficilmente Bernal potrà essere insidiato. In salita, ritirato Pinot, è il più forte del gruppo.
Ordine d'arrivo (sul Col de l'Iseran):

giovedì 25 luglio 2019

Tour de France 2019: a Valloire vince Quintana!

🚲 Le Tour De France 2019
Diciottesima tappa del Tour de France 2019, da Embrun a Valloire, 208 km e tre cime mitiche, il Vars, l'Izoard e l'interminabile Galibier, che precede la discesa che conduce all'arrivo. Tantissima salita, valicati a lungo i 2.000 m, non so quanta paura avranno di affondare i pretendenti al successo finale. E per affondare intendo sia affondare i colpi sia affondare essi stessi, perché il rischio di una crisi c'è eccome. Ve lo ricordate Ullrich nel 1998? Sì, Pantani fece un'impresa, ma fu Ullrich a prendere una cotta pazzesca. 
La corsa: va a segno la fuga di Quintana, secondo Bardet, pure lui all'attacco tutto il giorno, che riscatta parzialmente un Tour finora disastroso. Alaphilippe si stacca sul Galibier. Rientra e attacca in discesa verso Valloire.  Grande difesa della maglia gialla. In casa Ineos, Geraint Thomas e Bernal hanno giocato a farsi i dispetti. Bernal guadagna, alla fine, solo 32". Thibaut Pinot è rimasto a guardare. Domani e sabato, non potrà farlo. E credo che non lo farà.
Ordine d'arrivo:
1. Quintana
2. Bardet a 1'35"
3. Lutsenko a 2'28"
4. Kamna a 2'58"
5. Caruso a 3'00"

mercoledì 24 luglio 2019

A Gap assolo magnifico di Trentin, che vince per la terza volta sulle strade del Tour

🚲 Le Tour De France 2019
Tipica tappa vallonata, la diciassettesima tappa del Tour de France 2019, da Pont du Gard a Gap, che potrebbe, complice il caldo torrido, anche scompigliare la classifica generale. Tuttavia, credo che non succederà. Perché le tre tappe alpine che restano mettono in apprensione anche i corridori più coraggiosi. Non vestisse la maglia gialla, Alaphilippe, oggi, potrebbe correre per vincere. E se lo facesse ugualmente?
La corsa: il gruppo della maglia gialla lascia strada ad una fuga, dalla quale emerge prima dell'ultimo scollinamento il campione europeo Matteo Trentin, che scende da solo verso il traguardo di Gap e coglie il terzo successo della carriera al Tour, dopo quelli di Lione, nel 2013, e Nancy, nel 2014. Il gruppo arriva con una ventina di minuti di ritardo. Da domani, le Alpi!
Ordine d'arrivo:
1. Trentin
2. Asgreen a 37"
3. Van Avermaet a 41"
4. Mollema a 41"
5. Teuns a 41"

sabato 20 luglio 2019

Sul Tourmalet trionfa Thibaut Pinot

🚲 Le Tour De France 2019
Quattordicesima tappa del Tour de France 2019, che arriva sul mitico Tourmalet.
La corsa: tappa breve ma durissima. Crolla subito Bardet. E poi, sul terribile Tourmalet, cedono uno a uno Adam Yates, Quintana, Fuglsang, Enric Mas e persino Geraint Thomas. Impressiona ancora un grande Alaphilippe in maglia gialla, ma a vincere è Thibaut Pinot, il miglior scalatore, che sarebbe il favorito per il successo finale se non avesse perso 1'40" per una distrazione!
Ordine d'arrivo:
1. Thibaut Pinot
2. Alaphilippe a 6"
3. Kruijswijk a 6"
4. Buchmann a 8"
5. Bernal a 8"

venerdì 19 luglio 2019

Pau: trionfa Alaphilippe in maglia gialla!

🚲 Le Tour De France 2019
Tredicesima tappa del Tour de France 2019, cronometro, una mezza cronoscalata, individuale di 27,2 km da Pau a Pau, Pirenei. Alaphilippe cercherà di tenere la maglia gialla e credo che dovrebbe riuscirci. Per il successo di tappa, i favoriti appaiono Tony Martin e Van Aert.
La corsa: Van Aert cade malamente e deve ritirarsi. Il miglior tempo, prima che partano i favoriti, è del belga Thomas De Gendt. Parte bene Geraint Thomas, parte meglio Alaphilippe, trasfigurato dalla maglia gialla. Si mantiene davanti al primo e al secondo intermedio e addirittura vince, rifilando al gallese 14"! Strepitoso Alaphilippe, che ora non si nasconde più. Può vincere il Tour de France. Almeno è certo che ci proverà fino alla fine. Considero decisivi i Pirenei, sabato e domenica. Pessima la prova di uno sconfortato Bardet, vanno male anche Bernal e Quintana. Si difende bene Thibaut Pinot, per me il più forte scalatore al Tour.
Ordine d'arrivo:
1. Alaphilippe
2. Geraint Thomas a 14"
3. Thomas De Gendt a 36"
4. Uran a 36"
4. Porte a 45"

giovedì 18 luglio 2019

Bagneres-de-Bigorre: vince Simon Yates

🚲 Le Tour De France 2019
Dodicesima tappa del Tour de France 2019, da Toulouse, Tolosa, a Bagneres-de-Bigorre. Prima tappa pirenaica, lunga 209,5 km. Con due salite impegnative, a cominciare dal mitico Peyresourde, la montagna di Jean Robic, che vi transitò per primo dal 1947 al 1949. La tappa odierna, però, si concluderà in discesa, dopo aver scalato anche l'Hourquette d'Ancizan. Tuttavia, scavallata la metà della Grande Boucle, le energie in gruppo cominciano a diminuire e qualcuno, anche tra gli iniziali pretendenti al successo finale, pagherà dazio.
La corsa: invece tutto tranquillo ai piani alti della classifica. Si lascia andare una fuga con parecchi quarti di nobiltà. E la fuga arriva, impreziosita dal nome del vincitore, Simon Yates, quello fuori classifica, che qui cura il gemello Adam. Quel Simon Yates, che impressionò tutti al Giro 2018, perso per eccesso di generosità, vincendo poi la Vuelta. Domani la cronoscalata che molti temono, da Pau a Pau.
Ordine d'arrivo:
1. Simon Yates
2. Pello Bilbao
3. Muhlberger
4. Benoot
5. Felline