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venerdì 25 maggio 2018

A Bardonecchia trionfo epico di Chris Froome, nuova maglia rosa. Crolla Simon Yates, che perde mezzora, cede anche Pozzovivo, si ritira Aru

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2018, da Venaria Reale a Bardonecchia, con in mezzo il Colle delle Finestre ed il Sestriere. Froome inventa un attacco d'altri tempi, ad oltre ottanta km dal traguardo, sullo sterrato del Colle delle Finestre. E stacca tutti. Guadagna in discesa, ancora sul Sestriere. Simon Yates naufraga letteralmente. Mentre Aru si era già ritirato da tempo, all'esito di un Giro tremendo per le sue ambizioni. Cede anche Pozzovivo. Inseguono, a distanza, Tom Dumoulin, Carapaz e Miguel Angel Lopez e Thibaut Pinot, che, con tutti i suoi difetti, che certa stampa si diverte ad esagerare, non molla e dimostra quanto conti il fondo nelle grandi corse a tappe. Quello che è mancato a Yates. Ma, l'impresa è tutta di Froome. Mai così audace nelle sue quattro vittorie al Tour. Azione formidabile la sua, per ideazione e realizzazione. Era dalla tappa di Saint Etienne, Tour 1990, che non vedevo un simile sconquasso in classifica in una sola tappa. E, quella di oggi, con certi colli mitici, è stata assai più spettacolare. Sulla salita finale dello Jafferau, Thibaut Pinot stacca Tom Dumoulin, che, tuttavia, con il motore diesel che ha, si sforza di salire con il proprio passo. Si lotta per la maglia rosa. Il vantaggio di Froome, quando Pinot e Dumoulin hanno iniziato lo Jafferau, è intorno ai 3'10". Dopo la tappa dello Zoncolan, arriva il bis di Chris Froome a Bardonecchia. Secondo l'ecuadoriano Carapaz, terzo, Thibaut Pinot, quarto Tom Dumoulin, che arriva a 3'21" da Froome, che prende la maglia rosa. Froome dovrà domani, nella ventesima tappa da Susa a Cervinia, difendere il primato conquistato oggi. Ci riuscisse, si assocerebbe al club esclusivo dei corridori capaci di vincere tutti i tre grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. Vale a dire, Anquetil, Merckx, Hinault, Contador e Nibali.
Ecco la classifica generale dopo diciannove tappe:

  1. Chris Froome
  2. Tom Dumoulin a 40"
  3. Thibaut Pinot a 4'17"

giovedì 24 maggio 2018

A Prato Nevoso vince Schachmann, crisi per Yates

Arriva una fuga al Giro d'Italia 2018. Vince il tedesco Schachmann a Prato Nevoso, arrivo in salita della diciottesima tappa. Lunga,  una volta tanto. E pensavo fosse adatta ad un fondista come Thibaut Pinot. Che si perde nel momento decisivo. Però, la tanta pianura che precede l'ascesa finale si fa sentire e cede, per la prima volta, 27", a Froome, Pozzovivo e Tom Dumoulin, la maglia rosa di Simon Yates. Perché il percorso, nel ciclismo, conta tantissimo. E perché tre settimane sono lunghe. Domani e dopodomani, può succedere di tutto in cima alla classifica.

martedì 22 maggio 2018

Trento-Rovereto: vince Dennis. Terzo Tom Dumoulin, Simon Yates tiene la maglia rosa

Simon Yates ha conservato la maglia rosa, all'esito della cronometro Trento-Rovereto: perde appena 1'15", Tom Dumoulin in poco più di 34 km: sostanzialmente, 2" a km. Pessima prova di Thibaut Pinot, che cede a Froome il quarto posto in classifica generale. Avevo indicato il francese come il grande favorito del Giro d'Italia 2018.

domenica 20 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: a Sappada trionfa un Simon Yates immenso, in maglia rosa. Cede Froome. Naufraga Aru

Quindicesima tappa del Giro d'Italia 2018, terremotato dalla grande impresa firmata da Froome sullo Zoncolan. Oggi, si parte da Tolmezzo e si arriva a Sappada. Continui saliscendi, frazione dura. Attacco deciso del tedesco Nico Denz. Sulla penultima ascesa, attacca la maglia rosa di Simon Yates, dimentico di ogni strategia. O sta benissimo, ed è ben possibile, o rischia di saltare. Di certo, ha un coraggio ragguardevole lo scalatore inglese. Tant'è che Nico Denz viene ripreso. Yates riparte e fa il vuoto. Mi pare appesantita l'azione di Tom Dumoulin, ma l'olandese ha una maschera indecifrabile. Froome sembra pagare dazio all'azione di ieri ed è in un gruppetto più dietro. Sulla penultima salita, Simon Yates transita con 18" di vantaggio. Comincia la discesa ed è Tom Dumoulin, tra gli inseguitori, a fare l'andatura. Non lo conoscevo come discesista. Ma, Simon Yates sta dipingendo le curve di una discesa parecchio tecnica, piena di tornanti. Non a caso, guadagna sugli immediati inseguitori. A 10 km dall'arrivo, la strada riprende a salire. Tom Dumoulin e Thibaut Pinot vengono lasciati soli ad inseguire, mentre Miguel Angel Lopez e Pozzovivo restano a ruota, evidentemente paghi di un piazzamento. Di tappa e al Giro. Ai 3,7 km, scatta Carapaz, lo segue Pinot, cede Dumoulin. Ma, poi rientra. Trionfa, per la terza volta, Simon Yates, secondo Miguel Angel Lopez, terzo Tom Dumoulin. Sta correndo alla Merckx, Simon Yates, superiore ad ogni immaginazione. Froome, che ieri sembrava candidarsi alla vittoria finale, fa segnare una netta battuta d'arresto. Naufragio di Aru.

sabato 19 maggio 2018

Sullo Zoncolan trionfa Froome, secondo Simon Yates

La paura dello Zoncolan rende la quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2018 una lunga marcia di avvicinamento al grande monte. Il gruppo torna compatto proprio all'inizio della scalata finale. Con l'eccezione di Valerio Conti. Poi raggiunto da Igor Anton. I due vengono ripresi a 6,5 km dal traguardo. Froome scatta a meno 4 km dal traguardo. A sorpresa. Una frullata delle sue. E fa il vuoto. Simon Yates rimane solo ad inseguire a 3 km dall'arrivo. Più dietro Miguel Angel Lopez e Pozzovivo, mentre Tom  Dumoulin e Thibaut Pinot vanno su del loro passo. Duello inglese tra Froome e Simon Yates,  tenacissimo. Trionfa Froome. Secondo Simon Yates. Terzo Pozzovivo, quarto Miguel Angel Lopez, quinto Tom Dumoulin, sesto Thibaut Pinot. Crolla Aru. Froome ha dato una straordinaria prova d'orgoglio. Torna in classifica, ora è  quinto a poco più di 3 minuti da Yates. Mal  che vada, Froome, a Roma, sarà sul podio. È, strano a dirsi, la prima vittoria di Froome al Giro.

mercoledì 16 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: bis di Simon Yates a Osimo

Giro d'Italia 2018, undicesima tappa, dall'Umbria alle Marche, da Assisi ad Osimo, per 156 km. Tappa non lunga, il che dovrebbe avvantaggiare la maglia rosa Simon Yates, ma appenninica. E, quindi, dura per definizione. Con muri nel finale, prima a Filottrano, e poi sul traguardo di Osimo. Vince proprio Simon Yates, con leggero distacco, secondo Tom Dumoulin, terzo Formolo. Corre con audacia o con sventatezza Yates? Impossibile dirlo adesso. Certo è che sta benissimo.

giovedì 10 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: sull'Etna vince Chaves, Simon Yates maglia rosa

Oggi, sesta tappa del Giro d'Italia 2018, Caltanissetta-Etna, 169 km e salita sul vulcano di 15 km, con i primi dieci caratterizzati da aspre pendenze. Froome continua a pedalare con fatica. Il Giro è ancora lungo, ma il britannico è lontano dalla forma migliore. Ha vinto Chaves, mentre la maglia rosa è finita a Simon Yates, gemello di Adam. I due saranno dei riferimenti nelle grandi corse a tappe per i prossimi anni. Ho visto meglio Pozzovivo e Thibaut Pinot. Il francese, insieme a Tom Dumoulin, ora terzo a 16", resta il mio favorito per il successo finale. Simon Yates, che, peraltro, è compagno di squadra di Esteban Chaves, non so se sia già pronto per vincere il Giro. Però, va forte dappertutto. Preciso: a cronometro non brilla, ma si difende. Più del gemello,  perlomeno.

mercoledì 9 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: a Santa Ninfa vince Enrico Battaglin, secondo Visconti

Quinta tappa del Giro d'Italia 2018, ancora in terra siciliana, da Agrigento a Santa Ninfa, in provincia di Trapani, 475 m sul livello del mare. Movimenta la corsa una fuga di quattro corridori, che scappano via dal principio. Quando mancano 22 km all'arrivo, Vendrame si avvantaggia sui tre compagni di fuga, mentre il plotone comincia ad aumentare l'andatura. Il gruppo torna compatto a pochi chilometri da Santa Ninfa. Perde contatto Miguel Angel Lopez. Pozzovivo resta allo scoperto a 1,8 km dalla vetta. I grandi si studiano. Scatta Ulissi in vista del triangolo rosso. Lo segue Pozzovivo. Vince Enrico Battaglin, alla terza affermazione in carriera sulle strade del Giro, secondo Giovanni Visconti. Domani, si sale sull'Etna. E si capirà, se non altro, chi, il Giro, non potrà vincerlo. Capitolo Froome: o è un grande attore o domani perderà almeno un minuto.

sabato 5 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: vince Viviani a Tel Aviv. Dennis in maglia rosa

Vittoria in volata per Elia Viviani a Tel Aviv, nella seconda tappa del Giro d'Italia 2018. Vittoria netta di un corridore in forma. Però, davvero poca concorrenza per lui. Le ruote veloci, in questo Giro, sono pochissime. La maglia rosa è passata da Tom Dumoulin a Rohan Dennis, grazie ad un traguardo intermedio.

giovedì 3 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: cronometro a Gerusalemme. I favoriti della prima tappa

Domani, finalmente, comincerà il Giro d'Italia 2018. Con una cronometro vallonata di 9,7 km nella cornice mitica, e mistica, di Gerusalemme. Tra i favoriti per la prima maglia rosa, Tom Dumoulin e Froome, due tra i maggiori pretendenti al successo finale. Per dare un saggio della propria forza ed assestare un colpo alle sicurezze degli altri. Entrambi potrebbero, astrattamente almeno, accettare la sfida di prendere la maglia rosa per tenerla fino alla fine, fino a Roma. Impresa che, nella storia del Giro, è riuscita solo a Girardengo, Binda, Merckx e Bugno, nel 1990. Poi, più a nessuno. Sono curioso di vedere come si comporterà Thibaut Pinot. Che lo scorso proprio a cronometro perse il Giro.
Aggiornamento del 04 maggio 2019, ore 11.20: Froome è caduto nel giro di ricognizione lungo il percorso della cronometro. Partirà ugualmente.

martedì 17 aprile 2018

I migliori ciclisti olandesi della storia

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti olandesi della storia (i primi 22). Primo è risultato il grande Joop Zootemelk. Classifica aggiornata al 22 aprile 2024.
  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                  

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Le Samyn) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti


    1. Joop Zoetemelk (Olanda): 4.316 punti (1970-1987)2.190 punti al Tour de France (una volta primo, sei volte secondo, tre volte quarto, una volta quinto, una volta ottavo), 250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto), 355 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte quarto, tre volte quinto, una volta sesto, una volta decimo), 240 punti al campionato olandese (due volte primo, due volte secondo, due volte terzo), 36 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto, una volta decimo), 42 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto), 30 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte nono, una volta decimo), 120 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta sesto, due volte settimo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 100 punti alla Parigi-Tours (due volte primo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 150 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 120 punti al Tour du Haut-Var (tre volte primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 120 punti alla Parigi-Nizza (tre volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo),  25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)


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    Joop Zoetemelk


    2. Jan Janssen (Olanda): 1.997 punti (1961-1973): 740 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta nono, una volta decimo),  250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto),  190 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta settimo), 54 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto, una volta settimo), 108 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 264 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, due volte ottavo), 12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta nono), 102 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta settimo, tre volte nono), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)

    3. Jan Raas (Olanda): 1.788 punti (1975-1985): 110 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta ottavo), 220 punti al campionato olandese (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 156 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, due volte terzo), 264 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, tre volte terzo), 198 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 320 punti all'Amstel Gold Race (cinque volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 50 punti alla Gand Wevelgem (una volta primo), 130 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta secondo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 90 punti alla E3 Harelbeke (tre volte primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (tre volte primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa al Tour)

    4. Hendrikus Kuiper (Olanda): 1.723 punti (1973-1988): 570 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta quarto, una volta nono), 170 punti alla Vuelta a Espana (due volte quinto, una volta sesto),  150 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quarto), 80 punti al campionato olandese (una volta primo, una volta terzo), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 132 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo),  246 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo),  150 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta quinto, due volte sesto),  150 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, due volte decimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    5. Steven Rooks (Olanda): 1.518 punti (1982-1995): 320 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta settimo, una volta nono), 30 punti alla Vuelta a Espana (una volta nono, una volta decimo), 190 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 180 punti al campionato olandese (due volte primo, due volte secondo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo), 66 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto, una volta sesto), 324 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quarto, una volta quinto, una volta sesto, due volte decimo), 130 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, due volte secondo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa)

    6. Michael Boogerd (Olanda): 1.448 punti (1994-2007): 140 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta decimo), 90 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 150 punti al campionato olandese (tre volte primo), 24 punti al Giro delle Fiandre (due volte nono), 342 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, due volte terzo, tre volte quinto, una volta sesto), 210 punti al Giro di Lombardia (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 270 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, quattro volte secondo, due volte terzo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 50 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 60 punti alla Freccia del Brabante (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)

    7. Mathieu Van der Poel (Olanda): 1.419 punti (2014-): 110 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta ottavo), 150 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta decimo), 330 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, due volte secondo, una volta quarto), 168 punti alla Parigi-Roubaix (due volte primo, una volta terzo, una volta nono), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta sesto), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 40 punti al campionato europeo (una volta secondo), 130 punti al campionato olandese (due volte primo, una volta terzo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al BinckBank Tour (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 60 punti all'Attraverso le Fiandre (due volte primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alle Strade Bianche (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo),  30 punti alla Primus Classic (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa [carriera ancora in corso] 

    8. Erik Breukink (Olanda): 1.110 punti (1985-1997): 220 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta settimo), 330 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto), 40 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 150 punti al campionato olandese (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 80 punti al Criterium Interational (due volte primo), 40 punti al Giro di Aragona (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Irlanda (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    9. Adrie Van der Poel (Olanda): 1.104 punti (1981-2000): 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 150 punti al campionato olandese (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 48 punti alla Milano-Sanremo (due volte quarto), 108 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo), 96 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 138 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta secondo, una volta settimo), 132 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto), 80 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta terzo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 90 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta secondo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Cantone Argovia (due volte primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa)

    10. Gerrie Knetemann (Olanda): 1.017 punti (1974-1989): 105 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta decimo), 70 punti al campionato olandese (una volta secondo, una volta terzo), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta sesto, una volta nono), 140 punti all'Amstel Gold Race (due volte primo, una volta secondo), 160 punti al Giro dei Paesi Bassi (quattro volte primo), 40 punti alla Tre Giorni di La Panne (una volta primo), 120 punti al Giro del Mediterraneo (tre volte primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa)

    11. Tom Dumoulin (Olanda): 1.011 punti: 270 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta settimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 50 punti alla Vuelta a Espana (una volta sesto), 40 punti al campionato olandese (una volta secondo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 40 punti al Binck Bank Tour (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa),  48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    12. Niki Terpstra (Olanda): 893 punti (2007-): 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 190 punti al campionato olandese (tre volte primo, una volta secondo), 228 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta decimo), 192 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, due volte terzo, una volta quinto), 60 punti alla Parigi-Tours (due volte terzo), 50 punti al Giro del Qatar (due volte primo), 25 punti all'Eneco Tour (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 50 punti a Le Samyn (due volte primo), 60 punti alla Attraverso le Fiandre (due volte primo) [carriera ancora in corso]

    13. Johan Van Der Velde (Olanda): 871 punti (1978-1990): 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 100 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta nono), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 130 punti al campionato olandese (due volte primo, una volta terzo), 24 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo, una volta decimo), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto, una volta sesto), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta sesto, una volta nono), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa)


    14. Bauke Mollema (Olanda): 811 punti (2008- ): 190 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo), 120 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta settimo),70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono),  126 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta quarto, una volta settimo), 160 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo, due volte secondo, una volta terzo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]


    15. Peter Winnen (Olanda): 783 punti (1980-1991): 420 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 80 punti al Giro d'Italia (due volte ottavo), 40 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo), 90 punti al campionato olandese (una volta primo, una volta secondo), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)

    16. Jo De Roo (Olanda): 782 punti (1958-1968): 50 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta ottavo), 180 punti al campionato olandese (due volte primo, due volte secondo), 18 punti alla Milano-Sanremo (una volta ottavo), 138 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo, una volta decimo), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 144 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte nono), 100 punti alla Parigi-Tours (due volte primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    17. Willem Van Est (Olanda): 595 punti (1949-1965): 455 punti: 60 punti al Tour de France (una volta ottavo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 260 punti al campionato olandese (due volte primo, quattro volte secondo), 102 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta quarto), 30 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo, una volta decimo), 80 punti al Giro dei Paesi Bassi (due volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)

    18. Leon Van Bon (Olanda): 560 punti (1993-2012): 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 130 punti al campionato olandese (due volte primo, una volta terzo), 30 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto), 84 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto, una volta settimo, una  volta ottavo), 126 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 40 punti ala Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    19. Steven Kruijswijk (Olanda): 558 punti (2010- ): 250 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto),  170 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 90 punti alla Vuelta a Espana  (una volta quarto, una volta nono), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo)


    20.Gerben Karstens (Olanda): 500 punti (1965-1980): 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 140 punti al campionato olandese (una volta primo, tre volte terzo), 80 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta terzo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour (sei vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)

    21. Gerrit Shulte (Olanda): 485 punti (1937-1960): 190 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta quarto, due volte quinto), 240 punti al campionato olandese (quattro volte primo, una volta secondo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    22. Theo Middelkamp (Olanda): 445 punti (1934-1951): 230 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 200 punti al campionato olandese (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    23. Albertus Geldermans (Olanda): 416 punti (1958-1966): 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 10 punti alla Vuelta a Espana (una volta decimo), 30 punti al campionato del mondo (una volta sesto), 90 punti al campionato olandese (una volta prima, una volta secondo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 36 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    24. Wilko Kelderman (Olanda): 410 punti (2012- ): 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 150 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta settimo), 120 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto, una volta settimo, una volta decimo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo) [carriera ancora in corso]

    25. Dylan Van Baarle (Olanda): 400 punti (2014-): 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 50 punti al campionato olandese (una volta primo), 60 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo),  150 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 30 punti all'Attraverso le Fiandre (una volta primo),


    "Ad honorem"
    Jean-Paul Van Poppel (Olanda): 333 punti (1985-1995): 60 punti allo Scheldeprijs (due volte primo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour (nove vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (nove vittorie di tappa),  


    lunedì 5 giugno 2017

    Tour de France 2017: i favoriti. Froome, Aru e Bardet

    Chi vincerà il Tour de France 2017? Molti prevedono, all'unanimità gli scommettitori professionali, il successo di Froome, in cerca della quarta affermazione a Parigi. I francesi sperano in Bardet, ma il Thibaut Pinot ammirato al Giro d'Italia, cronometro a parte, potrebbe dire la sua. Contador ha superato la soglia fatidica dei 34 anni, a parte Horner alla Vuelta, nessuno ha vinto una grande corsa a tappe dai 35 anni in poi. Quintana, lo sappiamo, vince solo se perdono gli altri. Allo stato, ancora non si sa, con esattezza, chi parteciperà. Ecco il borsino dei favoriti.
    *Aggiornamento dell'8 giugno 2017: dopo la pessima prova a cronometro di ieri da parte di Froome, al Giro del Delfinato, corsa che il britannico ha sempre conquistato prima dei suoi successi al Tour de France, gli tolgo una stelletta nei pronostici e forse dovrei togliergliene due. Mentre ne aggiungo una a Valverde, che, senza l'ingombro di Quintana, chissà?, potrebbe davvero dire la sua.
    *Aggiornamento del 12 giugno 2017: all'esito del Giro del Delfinato, vinto dal danese Fuglsang su Porte, restano grosso modo invariate le possibilità dei maggiori pretendenti al successo al Tour de France 2017. Froome, tutto sommato, sta bene, meno di quanto pensassi un mese fa, più di quanto tutti abbiano pensato dopo la cronometro al Delfinato. Porte, secondo me, è un piazzato ma non un vincente.
    *Aggiornamento del 23 giugno 2017: Nibali, al Tour, non ci sarà.
    *Aggiornamento del 27 giugno 2017: la perentoria affermazione di Aru al campionato italiano di domenica scorsa mi obbliga ad assegnargli un'altra stelletta nel pronostico.
    *Aggiornamento del 30 giugno 2017: Thibaut Pinot ha dichiarato due giorni fa, all'Equipe, di non puntare alla classifica generale, preferendo concentrarsi su un successo di tappa.
    *Aggiornamento del 03 luglio 2017: la cronometro inaugurale di sabato ha estromesso, causa una terribile caduta, Valverde. Thibaut Pinot nella tappa odierna con arrivo a Longwy, è riuscito perdere più di tre minuti. Allora, è vero, la classifica generale, in questo Tour, non fa per lui.
    *Aggiornamento del 10 luglio 2017: caduto Porte nel tappone con arrivo a Chambery, ormai la lotta per la vittoria finale è ristretta a Froome, Bardet e Aru.

    1. Froome ****
    2. Bardet ****
    3. Aru ****
    4. Rigoberto Uran ***
    5. Quintana **

    lunedì 29 maggio 2017

    Giro d'Italia 2017: le pagelle sulla corsa vinta da Tom Dumoulin

    E' finito il Giro d'Italia 2017, con il successo, il primo per un olandese, di Tom Dumoulin. Ecco le pagelle dei protagonisti della corsa.


    1. Tom Dumoulin: voto 10. Nel 2015, perse nelle ultime due tappe una Vuelta a Espana sino ad allora dominata. Al Giro di quest'anno, complice un percorso che è tornato a privilegiare l'esercizio contro il tempo, Dumoulin ha vinto. E con merito. Dimostrando enormi progressi in salita, conservando intatta la sua capacità di brillare a cronometro. Senza una grande squadra, ha controllato la corsa, resistito venerdì e sabato in montagna, riconquistato la maglia rosa ieri. Elegante e di rara efficacia la sua pedalata. Il successo di una conquistata maturità agonistica. Vincente.
    2. Nibali: voto 9. Una volontà incrollabile quella del siciliano. Finisce ancora sul podio, per la quarta volta al Giro d'Italia (2 volte primo, 1 volta secondo, 1 volta terzo), per l'ottava volta in una grande corsa a tappe (ai piazzamenti al Giro, vanno sommati i due podi del Tour,1° e 3°e della Vuelta, 1° e 2°). Ha vinto una tappa, unico tra gli italiani, facendo leva più sull'orgoglio e sull'esperienza che sulla condizione. La stessa voglia di lottare di Gimondi. Indomito.
    3. Quintana: voto 7,5. Resta uno dei migliori corridori per i grandi giri. Epperò non ha tenuto fede alla sua fama, non del tutto meritata, di più forte scalatore del mondo. Il secondo posto è una magra consolazione per un corridore che, da sempre, corre al risparmio, non cerca, anzi evita l'impresa, interpretando sempre la gara come una corsa ad eliminazione. Con Dumoulin, ha sbagliato i calcoli. Per inciso, li ho sbagliati pure io. Tentennante.
    4. Thibaut Pinot: voto 7,5. Non so dove siano finiti i miglioramenti a cronometro degli ultimi anni. Perché è contro il tempo che Thibaut Pinot ha perso il Giro e persino il podio, Epperò era dal 2014, terzo al Tour de France, che Pinot non concludeva una grande corsa a tappe tra i primi dieci della classifica generale. In salita è stato, almeno nell'ultima settimana, il più brillante ed il successo di Asiago ne ha mostrato anche la grandissima tenacia. Continuo a pensare che un giorno vincerà il Tour. Talento non del tutto compreso.
    5. Gaviria: voto 9. Velocista straordinario. Esprime una forza in volata con pochi paragoni nella storia del ciclismo. Vince 4 tappe. E tante altre ne vincerà. Dominante.
    6. Pozzovivo: voto 7. Ennesimo piazzamento per un corridore di grande regolarità. Affidabile.
    7. Kruijswijk: voto 5: Corsa anonima per uno che, lo scorso anno, il Giro aveva seriamente rischiato di vincerlo. Deludente.

    domenica 28 maggio 2017

    Giro d'Italia 2017: vince Tom Dumoulin, primo olandese nella storia

    Prova superba di Tom Dumoulin sul suo terreno d'elezione. Vola contro il tempo l'olandese, nei 29,3 km da Monza a Milano e vince in rimonta il Giro d'Italia 2017: la tappa, che va al connazionale Van Emden, gli sfugge per 15", la maglia rosa finale no.  Il Giro del centenario va a Tom Dumoulin con pieno merito. Delude, specialmente chi scrive, Thibaut Pinot, dal quale sarebbe stato lecito attendersi ben altra prova. Nibali ha fatto la sua parte. Come Quintana, ch'era destinato a vedersi sfilare la maglia rosa. Ecco la classifica finale.
    1. Tom Dumoulin
    2. Quintana           a    31"
    3. Nibali                 a    40"
    4. Thibaut Pinot   a 1'17"
    5. Zakarin              a 1'56"
    6. Pozzovivo          a 3'11"

    sabato 27 maggio 2017

    Giro d'Italia 2017: ad Asiago vince Thibaut Pinot

    Ventesima tappa del Giro d'Italia 2017, Pordenone-Asiago, 190 km sotto un sole cocente e due gran premi della montagna di prima categoria, Monte Grappa e Foza. Lungo quest'ultima ascesa esplode la bagarre tra i favoriti. Comincia Nibali, replica Quintana. I due vanno via assieme, mentre Tom Dumoulin sceglie di salire del proprio passo. Thibaut Pinot si riporta su Quintana e Nibali e scatta a ripetizione per tenere a distanza Dumoulin. Scollinano con pochi secondi di vantaggio. Dietro Tom Dumoulin fa l'andatura e si riavvicina, ma davanti Quintana, Thibaut Pinot e Nibali, assieme ai fuggitivi ripresi Zakarin e Pozzovivo non mollano. Volata strepitosa di rimonta di Thibaut Pinot, al primo, meritatissimo successo sulle strade del Giro. Domani, partirà dopo Tom Dumoulin. Thibaut Pinot, per me, è il favorito. Classe purissima ed una straordinaria voglia di vincere per il campione francese. Intenzionato a replicare il successo colto da Fignon nel 1989. Domani, cronometro finale è decisiva da Monza a Milano, poco meno di 30 km. Tom Dumoulin è il più forte. Ma siamo alla fine di un Giro durissimo. È difficile che l'olandese possa guadagnare più di  1/2 secondi a chilometro. E se può farlo su Quintana, non credo che possa farlo su Nibali e Pinot, che contro il tempo sono a proprio agio. Specialmente il secondo. Ecco i primi quattro posti della classifica generale.
    1. Quintana
    2. Nibali                    a 39"
    3.Thibaut Pinot       a 43"
    4. Tom Dumoulin    a 53"

    venerdì 26 maggio 2017

    A Piancavallo trionfa Landa, Quintana maglia rosa, Tom Dumoulin a 38", Nibali a 43", Thibaut Pinot a 53"

    Grande vittoria di Landa a Piancavallo. Non fosse rimasto vittima di quella caduta verso il Blockhaus, avrebbe lottato per vincere la maglia rosa finale. Tom Dumoulin paga dazio non solo alle spavalde dichiarazioni di ieri, ma, anche alla stanchezza, che, nella terza settimana di corsa comincia a visitare anche le sue gambe. Oggi in salita ha ceduto, sia pure limitando i danni. La maglia rosa è finita sulle spalle di Quintana, con lo stesso Dumoulin a 38", Nibali a 43" e Thibaut Pinot a 53". Ognuno di loro può vincere il Giro. Decisiva la tappa di domani. Non dovrebbe esserci lo spazio per grandi attacchi, ma a questo punto della competizione anche i secondi pesano. Tom Dumoulin nella cronometro finale può guadagnare fino ad un minuto e mezzo su Quintana. Ma non su Nibali. E nemmeno su Pinot. Che mi sembra il più brillante. Riuscisse a partire a Monza dopo Dumoulin, il Giro potrebbe davvero essere suo.

    San Candido-Piancavallo: oggi Tom Dumoulin perderà la maglia rosa?

    Credo proprio di sì, oggi Tom Dumoulin, finora autore di un grandissimo Giro d'Italia, perderà la maglia rosa. E ieri l'avrei escluso. Ma, le dichiarazioni contro Nibali e Quintana, rilasciate a caldo dopo la tappa di Ortisei,rischiano di mutare il corso della gara. Perché "mai sottovalutare il cuore dei campioni", soprattutto quello di Nibali. E perché la storia del ciclismo è ammonitrice: nel 1956, al Giro di Lombardia, Coppi, che l'aveva già vinto 5 volte, era in fuga, e, si narra che la Dama Bianca, che seguiva la corsa in auto, si prese gioco degli inseguitori, tra i quali il fiero Magni, che così decise d'impegnarsi nella rimonta. Coppi fu ripreso e vinse Darrigade. Sicché la diciannovesima tappa del Giro del centenario, da San Candido a Piancavallo può trasformarsi in una disfida tra Tom Dumoulin, Nibali e Quintana, con Thibaut Pinot che, come ieri, potrebbe approfittarne. Tutti i corridori citati, in classifica raggruppati nello spazio di 1'32", possono vincere il Giro.

    giovedì 25 maggio 2017

    A Ortisei vince Van Garderen, secondo Landa, terzo Thibaut Pinot, che si avvicina in classifica a Nibali

    Tappa breve ma intensa. Tom Dumoulin sembra un Indurain meno incline al calcolo, perché nella salita finale, dopo gli scatti scolastici di Quintana e Nibali, prova ad allungare: eccesso di fiducia o consapevolezza piena di una grande condizione. Gli va via, con l'ottimo Pozzovivo, Thibaut Pinot, alla fine terzo sul traguardo di Ortisei, dietro il vincitore di giornata Van Garderen e Landa. Pinot avvicina il terzo posto di Nibali. Tom Dumoulin, questo il verdetto della diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2017, sembra invulnerabile. O l'attaccano da lontano, con il rischio di crollare, o vince in pompa magna.

    Moena-Ortisei: attacco alla maglia rosa di Tom Dumoulin

    Tappa difficile, sebbene breve. Tanta salita, cinque gran premi della montagna, con arrivo ad Ortisei. Oggi, credo che sarà comunque riscritta la classifica generale del Giro d'Italia 2017. Quintana dovrebbe dimostrare di meritare quel titolo di migliore scalatore del mondo, sovente contraddetto da una strategia di troppa attesa, di studiata timidezza. Non so se sia davvero il migliore in salita, di certo è il meno spettacolare tra gli scalatori più forti degli ultimi decenni. Epperò oggi dovrebbe attaccare. Nibali, per caratteristiche proprie, avrebbe avuto bisogno di una tappa più lunga, ma il coraggio sfacciato dei ciclisti antichi. Thibaut Pinot ha la fantasia e la sventatezza tattica per partire da lontano e credo che lo farà. Tom Dumoulin, se attaccato a partire dal Pordoi, potrebbe anche andare in crisi. Stiamo a vedere.

    mercoledì 24 maggio 2017

    A Canazei vince Pierre Rolland

    Assolo di Pierre Rolland nella diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2017, con arrivo a Canazei. Rolland era una grande speranza del ciclismo francese: miglior giovane al Tour 2011. Finì ai piedi del podio al Giro del 2014. I grandi della classifica generale restano a guardare. Ed è un errore di tutti gli aspiranti al successo finale, tolto Tom Dumoulin, che ringrazia.