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lunedì 14 aprile 2014

L'Inter vince contro la Sampdoria. Doppietta di Icardi, che dovrebbe darsi un altro contegno

Handanovic, per una volta, è stato degno della grande tradizione dei portieri nerazzurri, da Ghezzi, a Sarti, Da Bordon a Zenga, a Pagliuca, Toldo, Julio Cesar, tenendo in piedi la baracca nel primo tempo. Altrimenti, la partita avrebbe preso ben altra piega. L'Inter ha finito per vincere 4-0 contro una Sampdoria rimasta presto in dieci per l'espulsione di Eder, dentro una partita resa nervosa dalla "cavalleria rusticana" versione acconciata ai tempi moderni in corso tra Icardi e Maxi Lopez. Lui, lei, l'altro. Insomma, la solita storia. Icardi, che tutto sommato sta nel torto, segna una doppietta perché è forte, ma certi atteggiamenti da maramaldo dovrebbe smetterli subito, perché inutili e snervanti. Tornando alla partita, grande prova di Kovacic in un ruolo difficile: ha diretto la manovra con sapienza e con sostanza. L'Europa League è una possibilità più concreta, ma, non sarà facile rintuzzare la rincorsa del Milan. Decisivo il derby prossimo venturo. Anche per la permanenza di Mazzarri all'Inter.

domenica 1 dicembre 2013

L'Inter stecca alla prima di Thohir, pareggio sofferto contro la Samp di Mihailovic

Non bastava Cambiasso, così Mazzarri schiera pure Saverio Zanetti, che riesce nell'incredibile impresa di far rimpiangere Nagatomo. Non sa uscire di scena l'argentino. E che non ci riesca a 40 anni suonati è difficile da capire e da spiegare. La squadra vive delle sporadiche invenzioni di Alvarez. Da una di queste nasce il vantaggio di Guarin, per il resto sempre anarchico in mezzo al campo. Nella ripresa, l'Inter cede troppo campo alla Sampdoria, già combattiva come il suo nuovo allenatore Mihailovic, fino al gol mancino di Renan, che calcia da una ventina di metri, con tutta la calma del caso, atteso che Cambiasso e Mudingayi ci mettono una vita a chiudere su di lui: tiro angolato che rimbalza prima d'infilare Handanovic. Troppo solo Palacio in avanti, non va meglio con l'ingresso di Belfodil. Ha convinto poco anche il subentrato Kovacic, che mi pare in fase involutiva e credo che dipenda dalla poca fiducia che sente intorno a sé. Dispiace perché è un talento vero il centrocampista croato. Per Tohir, alla prima da presidente al Meazza, un debutto in chiaroscuro.

mercoledì 3 aprile 2013

Sampdoria - Inter: 0-2. Doppietta di un grande Palacio

Primo tempo davvero brutto per l'Inter, che subisce per larghi tratti l'ariosa manovra blucerchiata. Gargano, Zanetti e Guarin sprecano palloni in serie. Soltanto Kovacic regala qualche bella accelerazione con dribbling. Sicché il vantaggio di Palacio su cross di Pereira giunge inaspettato ed immeritato. Nella ripresa, vista l'importanza della posta in palio e la paura concreta di un esonero, Stramaccioni opta per un atteggiamento prudente e conservativo. Toglie Cassano. L'Inter si difende e rischia di subire la rete del pareggio. Poi Palacio, dopo un grossolano errore di Guarin alcuni minuti prima, inventa al tramonto dell'incontro un gol splendido, sguscia tra due avversari in contropiede e batte il portiere in uscita: gol n. 22 in stagione per l'argentino, n. 167 in carriera. Tre punti per l'Inter all'esito di una brutta partita. Stramaccioni, per adesso, salva la panchina.

lunedì 28 gennaio 2013

Frena la Juve, cede la Lazio, vola il Napoli. Icardi è fortissimo

Polemiche a parte, la Juve non ha attaccanti di razza e si vede, produce tanto gioco e raccoglie assai meno. Pareggia con il Genoa ed il Napoli, vittorioso a Parma, torna a tre punti dai bianconeri. Passo falso casalingo della Lazio, battuta dal Chievo con gol di Paloschi, che, dopo qualche anno difficile, è tornato il bomber degli esordi. Vince ancora il Milan, mentre la Roma mostra la solita difesa colabrodo a Bologna. Si vocifera di un imminente esonero di Zeman: non tutte le colpe sono sue, perché in alcuni ruoli i giallorossi non hanno giocatori all'altezza, ma la fase difensiva resta per il boemo una sconosciuta. Goleada della Sampdoria contro il Pescara: Icardi, che proviene dalla cantera del Barcellona, ieri autore di una quaterna, è davvero fortissimo. Nel suo primo gol c'è tutto il repertorio di un grande attaccante, scatto, accelerazione, controllo del pallone, finta e tiro di freddezza e precisione. Non potrà che fare una grande carriera.

lunedì 7 gennaio 2013

Icardi, Di Natale, Bojan, Cavani e la qualità realizzativa

Il gioco del calcio, in qualsiasi modo si voglia guardarlo, vive di una regola semplicissima e, spesso, forse a cagione di cotanta semplicità, sottovalutata. Si vince segnando un gol più degli avversari. Segnare è la cosa più importante, sicchè altrettanto importante è capitalizzare al massimo le occasioni  da rete. Ciò che non ha fatto Palacio, ma Di Natale in Udinese - Inter. Ciò che ha fatto Bojan, un campione potenziale grandissimo, in Milan - Siena, ciò che ha fatto Icardi, bella scoperta, in Juventus - Sampdoria, ciò che, per una volta, non ha fatto Destro in Napoli - Roma, ciò che nella stessa partita, e sempre da due anni a questa parte, ha fatto Cavani. Il resto conta meno. Un grande attaccante su tre occasioni da rete, segna almeno un gol. In mancanza, non è un grande attaccante. Nell'Inter, in assenza di Milito, la freddezza sotto porta appartiene soltanto a Cassano, tuttavia costretto, anche da fermo, a creare gioco sulla fascia sinistra. Anche perché, visto il centrocampo dell'Inter, Cassano è l'unica fonte di gioco della squadra.

martedì 31 gennaio 2012

Palombo all'Inter, Thiago Motta al Psg: rivoluzione di gennaio

Finale imprevisto, cambia tutto l'ultimo giorno di mercato. Thiago Motta, che pure Ranieri, e giustamente, difendeva come un giocatore indispensabile alla causa nerazzurra, lascia l'Inter per il Psg, Parigi val bene una rinuncia alla Champions, per parafrasare un vecchio motto famigerato. Se non altro, l'Inter dovrebbe intascare dieci milioni di euro dal club di Leonardo, che non sono pochi per un giocatore di 30 anni compiuti. Lo sostituirà Angelo Palombo, che di anni ne ha già compiuti 31, capitano storico della Sampdoria, che aveva seguito anche in serie B. L'Inter ci perde o ci guadagna? Con Motta perde carisma, gioco aereo ed inserimenti senza palla, con Palombo guadagna corsa, tenuta atletica e tiro dalla distanza. La regia dei due, invece, sostanzialmente si equivale. Insomma, il campo saprà dire di più. A Palombo, si aggiunge Guarin, che faceva parecchia panchina nel Porto, un buon giocatore, ma, non un fuoriclasse. Perché all'Inter è dal 2009 che non arriva un fuoriclasse. E, dal 2010, i fuoriclasse dall'Inter vanno via. Prima Balotelli, poi Eto'o. Vedremo se e come Ranieri saprà tirar fuori il meglio dai giocatori che ha. Due, però, deve spedirli in panchina. Zanetti e Cambiasso. Perché con Palombo può giocare Poli, i due sono stati compagni nella Sampdoria. Mettiamola così, con Palombo davanti la difesa, Poli sul centrodestra ed Obi, oppure Guarin, sul centrosinistra, Sneijder potrebbe tornare a fare il trequartista. Gli argentini posso dedicarsi alla carne alla brace.