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mercoledì 17 luglio 2024

TdF 2024: a Superdévoluy vince Carapaz. Allungo di Evenepoel nel finale

Diciassettesima tappa del Tour de France 2024: 177,8 km da Saint-Paul-Trois a Superdévoluy. Si sale sulle Alpi. Tre gran premi della montagna, il più impegnativo dei quali, il Col du Noyer, sarà scollinato a circa 11 km dall'arrivo. Poi, discesa e nuova salita di poco meno di quattro chilometri, che, sulla carta, se non staccato prima, sarebbe adatta a Remco Evenepoel. Vediamo cosa succede. 

Va via una fuga di parecchi corridori. E i fuggitivi, seppur non assieme, arrivano al traguardo in un ordine di gran prestigio: primo Carapaz, a 37" Simon Yates, a 57" Enric Mas. Poi tanti altri, con distacchi crescenti, davanti a primi tre della generale. Evenepoel, in effetti era un arrivo adatto a lui, guadagna qualcosa con un allungo finale. Pogacar in maglia gialla a 10" dal belga, Vingegaard a 12".

martedì 2 luglio 2024

TdF 2024: a Valloire trionfa Pogacar

La carovana del Tour de France 2024 lascia l'Italia ed entra in Francia, nella quarta tappa da Pinerolo a Valloire, dovendo scalare tre vette alpine: il Sestriere, il Monginevro e il mitico Col du Galibier, affrontato per la prima volta nell'edizione del 1911, che sarà scollinato a 19 km dal traguardo. Poi la lunga discesa che condurrà al traguardo di Valloire.

La cronaca. 

Ripresi tutti i fuggitivi all'inizio del Galibier. Si staccano presto Simon Yates e Pidcock. Poi, cede anche Carapaz in maglia gialla. Il gruppo dei migliori è tirato da Ayuso, poi surrogato da Joao Almeida. Si stacca anche Adam Yates, terzo lo scorso anno. Cede Ciccone. Torna a tirare Ayuso. A 900 m dalla vetta, scatto violento di Pogacar. Vingegaard prima lo segue poi cede qualcosa. Più dietro Evenepoel. In difficoltà Roglic. Abbuoni gradati per i primi tre sulla vetta del Galibier. Ora discesa tecnica e asfalto a tratti bagnato. Pogacar dipinge le curve, ma anche Vingegaard scende con disinvoltura: quella che manca a Evenepoel frenato dal ricordo della terribile caduta al Giro di Lombardia e viene ripreso da Ayuso e Roglic. Pogacar guadagna anche in discesa, assistito da una determinazione feroce. Ayuso, Roglic e Rodriguez tornano su Vingegaard a 4 km dal traguardo. Poi, su tutti loro, rinviene anche Evenepoel che, finita la discesa dura, fa valere le sue straordinarie doti di passista. Trionfa Pogacar, che alza le braccia solo dopo l'arrivo. Secondo Evenepoel, terzo Ayuso. Accesa l'ipoteca sul successo finale da un sontuoso Tadej Pogacar, novello Merckx. Per l'asso sloveno è stato anche il dodicesimo successo di tappa al Tour.

martedì 28 maggio 2024

Tour de France 2024: ha vinto Pogacar

Le Tour de France 2024🚴

Da sabato 29 giugno a domenica 21 luglio, si correrà il Tour de France 2024. Partenza in Italia, da Firenze, e arrivo a Nizza, anziché nella tradizionale Parigi. Verranno affrontati prima i Pirenei e poi le Alpi.


  • Il percorso:
  • 8 luglio I giorno di riposo

La cronaca sintetica.

La prima tappa, da Firenze a Rimini, celebra il trionfo di Romain Bardet dopo una fuga ostinata: prima maglia gialla per il campione francese al suo ultimo Tour. Nella seconda frazione, da Cesenatico a Bologna, vince il fuggitivo Vauquelin, dietro Pogacar scatta sul San Luca ma Vingegaard lo segue, mentre Evenepoel e Carapaz li riacciuffano nel finale. Pogacar in giallo, davanti a Evenepoel,Vingegaard e Carapaz tutti con lo stesso tempo. La terza tappa, da Piacenza a Torino, si conclude con una volata di gruppo, dominata dal corridore eritreo Girmay davanti a Gaviria e De Lie. Per il miglior piazzamento di giornata, la maglia gialla passa a Carapaz. La quarta tappa celebra il trionfo alla Merckx di Tadej Pogacar, che scatta a meno di 900 m dalla vetta del Galibier, fa il vuoto, nemmeno Vingegaard riesce a seguirlo: lo sloveno allarga il vantaggio in discesa, vince e ritorna in maglia gialla. Secondo sul traguardo di Valloire Evenepoel, terzo Ayuso. Ora, in classifica generale, Pogacar ha 45" su Evenepoel e 50" su Vingegaard. Nella quinta tappa volata di gruppo: sul traguardo di Saint-Vulbas Cavendish, in volata, alza le braccia per la trentacinquesima volta sulle strade del Tour, battendo il primato di Merkcx, che di tappe alla Grande Boucle ne aveva conquistate 34. E pensare che Cavendish ha 39 anni! Ancora volata di gruppo nella sesta tappa: a Dijon vince, questa volta, l'olandese Groenevegen. La cronometro di 25,3 km della settima tappa premia la classe di Evenepoel, che vince con 12" su Pogacar, 34" su Roglic e 37" su un Vingegaard poco brillante. Nell'ottava tappa, a Colombey-les-Deux-Eglises, seconda volata vincente di Girmay. Nella nona tappa, da Troyes a Troyes, fuga vincente di Turgis: lotta tra i primi tre della classifica sui tratti di sterrato di una frazione spettacolare, con Pogacar a stuzzicare l'orgoglio di Evenepoel, pimpante, e Vingegaard, guardingo. L'8 luglio, il primo giorno di riposo. Nella decima tappa, arrivo del gruppo compatto a Saint-Amand-Montrond: vince Philipsen su Girmay. Nell'undicesima tappa, si affronta il Massiccio Frontale. Attacca Pogacar, ma Vingegaard lo riprende e alla fine vince. Stesso tempo per Pogacar. Evenepoel terzo a 25". Dodicesima tappa pianeggiante: a Villeneuve-Sur-Lot arrivo di gruppo e volata vincente di Girmay. Tris per lo sprinter eritreo. Roglic cade di nuovo e perde due minuti. Ora è sesto nella generale. Nella tredicesima tappa, da Agen a Pau, porta dei Pirenei, Roglic non riparte. Corsa comunque impegnativa, nonostante il percorso. Arriva il gruppo non proprio compatto e, allo sprint, vince Philipsen su Van Aert. La quattordicesima e la quindicesima tappa, sui Pirenei, sono l'apoteosi di Pogacar, che attacca negli ultimi 4 km in vista del traguardo di Plad d'Adet sabato 13 luglio, e brucia il record di percorrenza dell'ascesa a Plateau de Beille, domenica 14 luglio. Vingegaard ed Evenepoel sempre e rispettivamente secondo e terzo di giornata. Pogacar ha già le mani sul suo terzo Tour. Il 15 luglio, secondo e ultimo giorno di riposo. La sedicesima tappa finisce ancora con una volata di gruppo: sul traguardo di Nimes, tris di Philipsen. Nella diciassettesima tappa va via una fuga con tanti corridori di qualità. Vince per distacco Carapaz, con 37" su Simon Yates e 57" su Enric Mas. Dopo parecchi minuti, Evenepoel precede di 10" Pogacar e di 12" Vingegaard. Nella diciottesima tappa, piena saliscendi, il gruppo maglia gialla si concede un giorno di mezza vacanza. Tanti in fuga. Vince Campenaerts in volata a tre. Nella diciannovesima tappa, Pogacar scatta verso il traguardo di Isola 2000, riprende tutti i fuggitivi, vince la quarta frazione di questo Tour e infligge un ritardo di 1'42" a Evenepoel e Vingegaard: impressionante! Pogacar si ripete nella penultima tappa e vince da solo sul Col de la Couillole. Ormai è suo il Tour de France 2024. Il terzo di una carriera già straordinaria. E anche nell'ultima: una cronometro con tanta salita, da Monaco a Nizza, che Pogacar vince, tanto per cambiare, su Vingegaard ed Evenepoel. I primi degli sconfitti anche nella classifica generale.

La classifica generale finale

1. Tadej Pogacar (SLO) 

2. Jonas Vingegaard (DAN) a 6'17"

3. Remco Evenepoel (BEL) a 9'18"

4. Joao Almeida (POR) a 19'03"

5 Mikel Landa (SPA) a 20'06"

6. Adam Yates (GBR) a 24'07"

7. Carlos Rodriguez (SPA) a 25'04"

8. Matteo Jorgenson (USA) a 26'34"

9. Derek Gee (CAN) a 27'21"

10. Santiago Buitrago (COL) a 29'03"


sabato 15 luglio 2023

TDF 2023: a Morzine vince Carlos Rodriguez

Tanto rumore per nulla, nella quattordicesima tappa del Tour de France 2023, da Annemasse a Morzine. Scatti su scatti fruttano, tra abbuoni di montagna e sul traguardo, solo un secondo della maglia gialla Vingegaard su Pogacar, secondo di giornata proprio davanti al danese. A vincere è il giovane e promettente spagnolo Carlos Rodriguez, che torna sui Vingegaard e Pogacar dopo lo scollinamento del Col de Joux Plane e li stacca in discesa. Rodriguez scavalca Hindley al terzo posto della classifica generale. 

mercoledì 13 luglio 2022

TdF 2022: sul Col du Granon trionfa Vingegaard e si veste di giallo. Pogacar in crisi

Undicesima tappa del Tour de France 2022: 151,7 km da Albertville al Col du Granon Serre Chevalier, arrivo in salita horse categorie, preceduto dal Telegraphe, Gpm di prima categoria, e dal mitico Galibier, Gpm horse categorie. Nel cuore delle Alpi. Nessuno potrà nascondersi. 

La cronaca.

Tappa dura, come non se ne vedevano da anni al Tour de France. Lungo il Col du Granon, trovano conferme i sospetti sulle reali condizioni di Pogacar: sprintava troppo per piazzamenti ininfluenti, pensavo, per essere davvero in forma. E, infatti, all'attacco deciso del danese Vingegaard, Pogacar non riesce a rispondere e va in crisi. Maglietta aperta, spalle ciondolanti, gli indizi di una vera e propria cotta ci sono tutti. Dietro Vingegaard, che recupera su tutti gli altri in avanscoperta, un ritrovato Quintana e, poco più dietro, Romain Bardet, che accende il tifo dei francesi. Anche Gaudu e Adam Yates a poco più di un km dall'arrivo, staccano Pogacar. Alla fine, Vingegaard trionfa, secondo Quintana, terzo Bardet. Pogacar giunge al traguardo con 2'52" di ritardo da Vingegaard, che è la nuova maglia gialla.

La classifica generale (dopo 11 tappe).
1. Vingegaard (DAN) a 39" 
2. Bardet (FRA) a 2'16" 
3. Pogacar (SLO)  a 2'22"
4. Geraint Thomas (GBR) a 2'26"
5. Quintana (COL) a 2'37"

martedì 12 luglio 2022

TdF 2022: a Megève vince Magnus Cort Nielsen

Riparte il Tour de France 2022, con la decima tappa da Morzine Les Portes du Soleil a Megève, Alta Savoia, 148,1 km con quattro Gpm della montagna l'ultimo dei quali, di seconda categoria, situato a tre km dal traguardo. Nessuna salita davvero impegnativa, ma la selezione potrebbe venire dal caldo e dalla stanchezza, che comincia a visitare il gruppo. Debuttano, in sordina, le Alpi, in quest'edizione della Grande Boucle, prima delle cime mitiche che i corridori affronteranno domani e dopodomani. Oggi, fuga scontata. Poi, non è detto che arrivi.

La cronaca. 

Alla fine, la fuga non solo è partita ma è arrivata. Il gruppo della maglia gialla ha lasciato fare e Kamna, decimo al traguardo, ha sfiorato il simbolo del primato per soli 11". Vincitore di giornata il danese Magnus Cort Nielsen, con quasi 9' di vantaggio su Pogacar e gli altri migliori della classifica generale. Domani alta montagna con Telegraphe, Galibier e Col du Granon.

domenica 4 luglio 2021

TdF2021: a Tignes trionfa O'Connor, secondo Cattaneo, terzo Colbrelli

Dopo l'assolo formidabile di Pogacar, il Tour de France 2021 riparte oggi con la nona tappa, da Cluses a Tignes: 5 Gpm, due di seconda, due di prima categoria e un horse categorie. Chi oserà attaccare Pogacar? Chi ne avrà la forza? 

La cronaca.

Grande assolo dell'australiano Ben O'Connor, a lungo maglia gialla virtuale. Del resto, Pogacar non ha la squadra per controllare la corsa. Conserva il simbolo del primato, solo perché a 4 km dal traguardo la Ineos di Carapaz e Geraint Thomas si mette a tirare aumentando l'andatura. Scatta Carapaz, contrattacca Pogacar e fa il vuoto. Va fortissimo l'asso sloveno. Davanti, Cattaneo coglie un grande secondo posto di giornata. Mentre terzo è il connazionale e campione italiano in carica, Colbrelli. O'Connor sale, dal canto suo, al secondo posto della classifica generale. Domani, primo giorno di riposo. Dimenticavo: oggi non hanno preso il via Roglic e Van der Poel. Entrambi pensano alle Olimpiadi di Tokyo. 

sabato 3 luglio 2021

Le Grand-Bornand: Pogacar ipoteca il Tour

Oggi, ottava tappa del Tour de France 2021, da Oyonnax a Le Grand-Bornand. Tappa alpina di circa 150 km, ma arrivo in discesa, uno dei tanti di quest'edizione n. 108 del Tour. Dopo il terremoto di classifica verificatosi nella frazione di ieri, è lecito attendersi grande battaglia anche oggi. 

La cronaca. 

Impresa clamorosa di Pogacar, che attacca a 32 km dal traguardo, mentre Geraint Thomas e Roglic erano già in pieno naufragio agonistico, e annichilisce tutti gli altri pretendenti al successo finale. Solo Carapaz gli resiste per poco. Presto viene staccato. Pogacar riprende tutti i fuggitivi di giornata, tranne il belga Teuns, che vince la tappa. L'asso sloveno prende la maglia gialla e infligge ai migliori rivali oltre quattro minuti di distacco. Prova di forza disarmante. Ma anche resa incondizionata degli avversari, subito stesi dopo la prima grande frazione di montagna. Non mi spiego, in particolare, la disfatta di Alaphilippe. La tappa, come tutto il Tour del resto, era disegnata per lui. 

mercoledì 16 settembre 2020

TDF 2020: sul Col de la Loze vince Miguel Angel Lopez. Secondo Roglic

Diciassettesima tappa del Tour de France 2020, da Grenoble al Col de la Loze, per 170 km. Alpi, due Gran Premi della montagna hors categorie: Col de la Madeleine e il finale Col de la Loze, rispettivamente di 17,1 e 21,5 km e mezzo. Ora, la Jumbo-Visma è fortissima, però lo spazio per attaccare c'è. E chi volesse far saltare il banco, potrebbe provarci già sulla Madeleine. 

La cronaca.
Egan Bernal al Tour 2019
La prima notizia è il ritiro, prima del via, di Egan Bernal, attardato in classifica, demoralizzato e, a quanto dice, sofferente per il mal di schiena. La strategia del team Ineos è stata sin qui fallimentare. Non è da meno, quanto ad inconcludenza, quella dello spagnolo Landa, che fa tirare la sua squadra prima sul Col de la Madeleine e poi sull'interminabile Col de la Loze, salvo staccarsi nel momento solenne della corsa! Davanti l'ultimo superstite della fuga di giornata, Carapaz, ripreso a 3 km dal traguardo. Restano Roglic, Kuss, Lopez, Pogacar e Porte. Quanto va forte Kuss! Resta solo Miguel Angel Lopez, Roglic e Kuss staccano Pogacar, innervosito da tifosi troppo disinvolti assiepati sulla strada, che avrei transennato ben prima. Cede anche Kuss nell'ultimo km. Vince Lopez, secondo Roglic a 15", terzo Pogacar a 30", che paga dazio a nervosismo, comprensibile per quanto detto, ed inesperienza. Il Tour è sempre più saldamente nelle mani di Roglic, Lopez risale al terzo posto nella generale.

mercoledì 8 luglio 2020

Tour de France 1984: l'apoteosi di Fignon

L'anno precedente il giovane Laurent Fignon aveva conquistato a sorpresa il suo primo Tour de France. Dando prova di classe superiore, soprattutto in salita. Tuttavia, la critica, e specialmente quella transalpina, aveva osservato e molto sottolineato l'assenza di Hinault, il dominatore del tempo delle grandi corse a tappe.


Nel 1984, Hinault, alla ricerca della quinta Grande Boucle, era però al via. Tutta la Francia attendeva il duello tra Fignon e Hinault. Che, tuttavia, si svolse più sui giornali che in corsa. Fignon aveva invece da smaltire la delusione sofferta al Giro, dove Moser gli aveva strappato la maglia rosa nella cronometro conclusa all'Arena di Verona, montando le avveniristiche ruote lenticolari.


File:Route of the 1984 Tour de France.png - Wikipedia
Tour de France 1984


Dopo il successo nel cronoprologo da parte di Hinault, cominciò infatti la grande cavalcata di Fignon. Che vinse, sul terreno prediletto dal gran Tasso bretone, la lunga cronometro individuale da Alencon a Le Mans: Hinault fu terzo a 49", preceduto anche dall'irlandese Sean Kelly. Il divario, tra i due grandi rivali si approfondì sui Pirenei. Nell'undicesima tappa, con arrivo a Guzet-Neige, Fignon diede altri 52" al rivale. Eppure Hinault sembrava ancora in corsa. 


Il trionfo di Fignon si celebrò sulle Alpi. Cominciò con il successo nella cronoscalata a La-Ruchere, il secondo posto, dietro il colombiano Lucho Herrera, sull'Alpe d'Huez che lo vestì di giallo, e i quasi tre minuti di distacco inflitti a Hinault, e l'ulteriore successo a La Plagne, dove Fignon diede altri tre minuti scarsi ad Hinault.


Laurent Fignon, Tour De France 1989 | Anders | Flickr
Laurent Fignon


A Parigi, dopo aver dominato anche l'ultima cronometro del giorno prima, Fignon vinse con 10'32" su Hinault e 11'46" sul giovane campione del mondo Greg LeMond: un'apoteosi. Il vertice più alto della carriera di Laurent Fignon. Per la prima volta in carriera, Hinault non vinceva una grande corsa a tappe portata a termine. Fignon, a quasi 24 anni, pareva predestinato ad una carriera leggendaria. Un corridore antico, Fignon perché costantemente votato all'attacco o al contrattacco, mai attendista, sempre avviato ad azioni sorprendenti e spettacolari. Distacchi come quelli appena ricordati, inflitti a corridori di tale spessore, profumano di anni '40 e '50. In quel Tour, Fignon e LeMond correvano nella stessa squadra. Fino all'anno prima, Fignon era stato compagno di squadra di Hinault. L'anno dopo, 1985, LeMond sarebbe passato in quella di Hinault. Cinque anni dopo, nel 1989, Fignon avrebbe perso da LeMond il possibile terzo Tour per la miseria di 8". Insomma, un podio magnifico, intricato, premonitore e letterario, quello del Tour de France 1984. Fignon, Hinault e LeMond hanno vinto, insieme, dieci Tour de France.

martedì 15 ottobre 2019

Tour de France 2020: il percorso.

Le Tour de France 2020 🚲
Si comincerà una settimana prima del solito, per via delle Olimpiadi di Tokyo. Si partirà da Nizza, come non succedeva dal 1981, il 27 giugno. Arrivo previsto a Parigi, il 19 luglio 2020. Prima i Pirenei, poi le Alpi. La tappa regina della Grande Boucle sarà la diciassettesima con arrivo sul durissimo Col de la Loze. Penultima prova a cronometro: 36 km per lo più in salita. Tour per scalatori e percorso inedito. Presto per fare pronostici. Mi sbilancio lo stesso: sarà sfida tra Bernal e Thibaut Pinot.

Le tappe:

  1. Nizza - Nizza 156 km
  2. Nizza - Nizza 187 km
  3. Nizza - Sisteron 198 km
  4. Sisteron - Orcieres-Merlette 157 km
  5. Gap-Privas 183 km
  6. Le Teil - Mont Aigouval 191 km
  7. Millau - Lavaur 168 km
  8. Cazeres -sur- Garonne - Loudenvielle 140 km
  9. Pau - Laruns 154 km
  10. Le Chateau d'Oleron - Saint-Martin-de-Re 170 km
  11. Chatelaillon-Plage - Poitiers 167 km
  12. Chauvigny - Sarran 218 km
  13. Chatel-Guyon - Puy-Mary 191 km
  14. Clermont-Ferrand - Lyon 197 km
  15. Lyon - Grand Colombier 175 km
  16. La Tour-du-Pin - Villard-de-Lans 164 km
  17. Grenoble - Col de la Loze 168 km
  18. Meribel - La-Roche-sur-Foron 168 km
  19. Bourge-en-Bresse - Champagnole 160 km
  20. Lule - La Planche des belles filles 36 km
  21. Mantes-la-Jolie - Parigi 122 km
Risultati immagini per tour de france arco di trionfo
Arco di Trionfo, Parigi

lunedì 24 giugno 2019

Tour de France 2019: ha vinto Bernal

Tour de France 2019, 06 luglio 2019 - 28 luglio 2019. 
Due giorni di riposo: il 16 luglio e il 22 luglio. Prima i Pirenei, poi le Alpi. Tappe di montagna brevi, molte frazioni vallonate, adatte alle imboscate dei corridori più coraggiosi. Una cronometro a squadre in Belgio, nella seconda tappa, una cronoscalata a Pau. Il post sarà aggiornato giorno per giorno.

Cronaca: La prima maglia gialla va all'olandese Teunissen, che beffa sul traguardo di Bruxelles Peter Sagan, aumentando il vantaggio nella cronosquadre della seconda tappa, vinta dalla sua squadra, la Jumbo Visma. All'esito della terza tappa, che arriva ad Eparnay, la maglia gialla passa sulle spalle di Alaphilippe, che firma un assolo iniziato sull'impervia Cote de Mutigny. Nella quarta tappa arrivo in volata, con successo di Elia Viviani. A Colmar, arrivo della quinta tappa resa dura da quattro cotes, c'è volata tra i migliori del gruppo, essendo attardati i velocisti puri: trionfa Peter Sagan. La sesta tappa, con il durissimo arrivo sterrato alla Planche Des Belles Filles, premia i fuggitivi Teuns, vincitore di tappa, ed un grande Giulio Ciccone che strappa la maglia gialla ad Alaphilippe. Brillanti Geraint Thomas e Thibaut Pinot. La settima tappa si conclude in volata con la vittoria risicata di Groenewegen su Caleb Ewan. L'ottava tappa restituisce la maglia gialla ad Alaphilippe, che fugge con Thibaut Pinot sull'ultima cote di giornata, all'inseguimento di De Gendt, primo a Saint-Etienne. Nella nona tappa va via una fuga: a Brioude vince il sudafricano Impey. Nibali si stacca come il giorno prima. Decima tappa sorprendente: vento e ventagli e il gruppo si spacca. Davanti restano Alaphilippe, Geraint Thomas e Quintana, dietro Pinot e Fuglsang, più dietro Landa e Ciccone. Classifica rivoluzionata, Thomas favorito, Pinot sconfitto, per ora. L'undicesima tappa arriva in volata e saluta la vittoria di Caleb Ewan su Groenewegen. Nella cronometro di Pau, Alaphilippe non si difende ma attacca e rifila 14" allo specialista Geraint Thomas, conquistando la tappa e rafforzando il primato. Prima di due tapponi pirenaici, ora è chiaro che Alaphilippe può vincere il Tour! Si arriva sul Tourmalet, nella quattordicesima tappa, e Thibaut Pinot si produce in un grande assolo finale, precedendo di 6" Alaphilippe, cede Geraint Thomas. Nella quindicesima frazione, con arrivo a Foix Prat d'Albis, la prima crisi di Alaphilippe, provocata proprio da uno scatto di Thibaut Pinot, secondo al traguardo dietro Simon Yates, al suo secondo successo in questo Tour. A Nimes si chiude in volata la sedicesima tappa con il bis di Caleb Ewan. La tappa vallonata da Pont du Gard a Gap saluta il trionfo solitario, il terzo sulle strade del Tour, di Matteo Trentin. In attesa delle Alpi! Vars, Izoard e Galibier premiano l'attacco di Quintana. Alaphilippe difende benissimo la maglia gialla, perdendo solo 32" da Bernal, che paga anche il protagonismo del compagno di squadra Geraint Thomas. Succede di tutto nella diciannovesima tappa: il ritiro precoce di Thibaut Pinot, l'assolo di Bernal sull'Iseran e la fine anticipata della tappa per grandine. Bernal è la nuova maglia gialla.  A Val Thorens vince un grande Nibali, Bernal si annette il Tour, Alaphilippe finisce giù dal podio. A Parigi si chiude con Bernal in trionfo, mentre il successo nella volata sui Campi Elisi va a Caleb Ewan.

Tutte le tappe nel dettaglio ("cliccate"!). 
  1. Bruxelles - Brussel (194,5 km) 06 luglio 2019
  2. Bruxelles Palais Royal - Brussel Atomium (27,6 km) 07 luglio 2019
  3. Binche - Eparnay (215 km) 08 luglio 2019
  4. Reims-Nancy 213,5 km 09 luglio 2019
  5. Sant-Dié-Des-Vosges-Colmar (175,5 km) 10 luglio 2019
  6. Mulhouse - La Planche Des Belles Filles (160,5 km) 11 luglio 2019
  7. Belfort - Chalone-sur-Saone (230 km) 12 luglio 2019
  8. Macon - Saint-Etienne (200 km) 13 luglio 2019
  9. Saint-Etienne - Brioude (170,5 km) 14 luglio 2019
  10. Saint-Flour - Albi (217,5 km) 15 luglio 2019
  11. Albi - Toulouse (167 km) 17 luglio 2019
  12. Toulouse - Bagneres-de-Bigorre (209,5 km) 18 luglio 2019
  13. Pau-Pau (27,2 km) 19 luglio 2019
  14. Tarbes - Tourmalet Bareges (117,5 km) 20 luglio 2019
  15. Limoux - Foix Prat d'Albis (185 km) 21 luglio 2019
  16. Nimes - Nimes (177 km) 23 luglio 2019
  17. Pont du Gard - Gap (200 km) 24 luglio 2019
  18. Embrun - Valloire (208 km) 25 luglio 2019
  19. Saint-Jean-de-Maurienne - Tignes (126,5 km) 26 luglio 2019
  20. Albertville - Val Thorens (130 km) 27 luglio 2019
  21. Rambouillet - Paris Champs-Elysees (128 km) 28 luglio 2019

Classifica generale finale (21 tappe):
1. Bernal (Col) 
2. Geraint Thomas (Gbr) a 1'15"
3.  Kruijswijk (Ola) a 1'31"
4. Buchmann (Ger) a 1'56"
5. Alaphilippe  (Fra) a 4'05"
6. Landa (Spa) a 4'23"
7. Rigoberto Uran (Col) a 5'15"
8. Quintana (Col) a 5'30"
9. Valverde (Spa) a 6'12"
10. Barguil (Fra) a 7'32"


Le pagelle dei protagonisti.




🚲 Le Tour De France 2019

venerdì 26 ottobre 2018

Il Tour de France 2019: il percorso

Presentato il percorso del Tour de France 2019. I francesi hanno scelto di continuare nell'opera di ridimensionamento delle prove contro il tempo: una cronosquadre ed una breve cronometro individuale. Con simili tracciati, Miguel Indurain a stento avrebbe vinto uno solo dei cinque Tour consecutivi, che invece si aggiudicò fra il 1991 e il 1995. Oltralpe è fortissima l'ambizione di vedere un proprio corridore primo a Parigi. Non succede dal 1985, con Bernard Hinault. Ci proverà di nuovo Bardet. E, forse, Thibaut Pinot, che però preferisce il Giro d'Italia. Tornando all'edizione del 2019, ci saranno i Pirenei prima delle Alpi, partenza in Belgio e molti arrivi per velocisti, sette sulla carta.