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domenica 8 settembre 2024

Vuelta 2024: trionfo n. 4 per Roglic

Primoz Roglic ha vinto la Vuelta a España 2024. Si tratta del quarto successo nella corsa a tappe spagnola per il campione sloveno: eguagliatoil primatodi Heras. Secondo Ben O'Connor, a lungo maglia rossa, terzo Enric Mas. Lo svizzero Küng ha conquistato la cronometro conclusiva proprio davanti a Roglic e a Cattaneo. Roglic diventa così il più vecchio vincitore, a quasi 35 anni, di un grande giro. Dopo Horner,  quasi 42 anni alla Vuelta 2013, e Fiorenzo Magni, 34 anni e 5 mesi, al Giro d'Italia del 1955. Insomma, al netto della concorrenza ridotta, l'impresa c'è stata.

martedì 3 settembre 2024

Vuelta 2024: ai Lagos de Covadonga vince Marc Soler. O'Connor conserva la maglia rossa

La sedicesima tappa della Vuelta a Espanã 2024, con arrivo sulla salita dei Laghi di Covadonga premia l'attacco di Marc Soler. Negli ultimi km O'Connor si stacca, ma salva la maglia rossa per pochissimi secondi, appena cinque, così rimandando il sorpasso di Roglic alla testa della classifica generale. 

domenica 25 agosto 2024

Vuelta 2024: a Granada vince Adam Yates

Grande assolo di Adam Yates, che conquista per distacco la nona tappa della Vuelta a España 2024 e rientra in classifica generale. Sempre guidata da O'Connor, che ha regolato il gruppetto dei migliori, giunto anche dopo Carapaz, a oltre 3'40" dall'inglese. Crisi nera per Tiberi, che lascia la corsa per un colpo di calore. Joao Almeida si ritira per Covid.

lunedì 22 aprile 2024

Pogacar ha vinto il Giro d'Italia 2024

Giro d'Italia 2024: 4 maggio - 26 maggio

Dal 4 al 26 maggio, da Venaria Reale a Roma, con due frazioni a cronometro e sette (sei ufficiali) arrivi in salita.Tadej Pogacar ha tutti, proprio tutti, i favori del pronostico, ma il Giro è lungo, le insidie sono tante e le sorprese sempre possibili.

Il borsino dei favoriti (cliccate).


Il percorso (cliccate sulle singole tappe per la cronaca):

I giorno di riposo 13 maggio
II giorno di riposo 20 maggio
16^ tappa 21 maggio Livigno - Santa Cristina Val Gardena 206 km (118,5 km: tappa accorciata per maltempo)
19^ tappa 24 maggio Mortegliano - Sappada 157 km19^ tappa 24 maggio Mortegliano - Sappada 157 km

La cronaca sintetica:

La prima tappa, da Venaria Reale a Torino si conclude con il successo in volata ristretta di Narvaez su Schachmann e Pogacar. A Narvaez la prima maglia rosa. Nella seconda frazione, con arrivo al Santuario di Oropa, Pogacar fa il vuoto nell'ultima parte della salita finale, vince e indossa la maglia rosa. Dani Martinez e Geraint Thomas arrivano dopo 27". La terza e la quarta tappa si concludono con una volata di gruppo. A Fossano vince il belga Tim Merlier. Ad Andora c'è il primo successo italiano in quest'edizione del Giro con Jonathan Milan. Nella quinta tappa, da Genova a Lucca, va via una fuga di quattro. Vince in volata ristretta Benjamin Thomas. Nella sesta tappa, con arrivo a Rapolano Terme, riesce la fuga: vince lo spagnolo Pelayo Sanchez che batte un redivivo Alaphilippe. La settima frazione, prova contro il tempo di poco più di 40 km da Foligno a Perugia, vede il successo annunciato della maglia rosa Pogacar, che rifila 17" di ritardo a Ganna. Sotto tono Geraint Thomas. Pogacar replica anche sull'arrivo in salita dell'ottava tappa, a Prati di Tivo, vincendo la volata dei migliori. Nella nona tappa, da Avezzano a Napoli, arrivo in gruppo compatto e volata vincente dell'olandese Kooij, che supera Jonathan Milan al fotofinish. Il 13 maggio arriva il primo giorno di riposo. Nella decima tappa, l'arrivo in salita a Cusano Mutri, nel beneventano, è conquistato dal francese Aurelien Paret-Peintre, che stacca nel finale un ritrovato Bardet. Immutate le prime posizioni della generale. L'undicesima tappa, con arrivo a Francavilla al Mare, si conclude con una volata a gruppo compatto e il secondo successo in questo Giro per Jonathan Milan. Costretto al ritiro per un'influenza il promettente belga Uijtdebroeks: Tiberi risale al quinto posto della generale. Nella dodicesima tappa, da Martinsicuro a Fano, fuga di pochi e poi assolo finale di Julian Alaphilippe, che torna al successo dopo tanto tempo. Nella tredicesima tappa, tutta pianeggiante da Riccione a Cento, cala il tris in volata Jonathan Milan. Nella quattordicesima crono da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda, Ganna copre i 31,2 a oltre 53 km/h e vince, secondo Pogacar, che aumenta il vantaggio in classifica. Domenica 19 maggio, nella quindicesima tappa, impresa leggendaria di Pogacar che 14 km dal traguardo scatta, recupera i fuggitivi e vince sul durissimo arrivo di Livigno (Mottolino), di fatto raddoppiando il suo vantaggio in classifica. La sedicesima tappa, per via del meteo e della succedanea protesta dei corridori, viene sensibilmente accorciata. Non cambia il nome del vincitore: Tadej Pogacar, che rimonta tutti i fuggitivi e aumenta ancora il suo vantaggio sugli inseguitori. Quinto trionfo al Giro. Bravo Pellizzari, secondo di giornata. La diciassettesima tappa, con arrivo sul Passo del Brocon, premia la fuga di Steinhauser, per poco non raggiunto da Pogacar, secondo, terzo Tiberi. La diciottesima tappa, pressoché tutta in pianura, si conclude a Padova con una volata di gruppo vinta da Tim Merlier. Secondo Jonathan Milan, partito troppo indietro allo sprint. Nella diciannovesima tappa, il gruppo della maglia rosa lascia andare una fuga che guadagna un cospicuo vantaggio. Vendrame stacca gli altri attaccanti di giornata e vince. La ventesima tappa, da Alpago a Bassano del Grappa, celebra il successo della maglia rosa di Tadej Pogacar, che conquista il Giro con un grande assolo iniziato sul Monte Grappa e il sesto trionfo di tappa. Un dominio clamoroso quello dell'asso sloveno. Sul podio della classifica generale, Daniel Martinez, secondo, e Geraint Thomas, terzo. Incoraggiante quinto posto per Antonio Tiberi. Nell'ultima frazione nella suggestiva cornice di Roma, passerella trionfale per Pogacar e la sua maglia rosa. Il successo di tappa, in volata, va a Tim Merlier, davanti a Jonathan Milan e Groves.

Classifica generale finale:
1. Tadej Pogacar (SLO)
2. Daniel Martinez (COL) a 9'56" 
3. Geraint Thomas GBR) a 10'24"
4. Ben O'Connor (AUS) a 12'07"
5. Antonio Tiberi (ITA) a 12'49"
6. Thymen Arensaman (OLA) a 14'31"
7. Einer Rubio (COL) a 14'52"
8. Jan Hirt (CEK) a 18'05"
9. Romain Bardet (FRA) a 20'32"
10. Michael Storer (AUS) a 21'11"





domenica 4 luglio 2021

TdF2021: a Tignes trionfa O'Connor, secondo Cattaneo, terzo Colbrelli

Dopo l'assolo formidabile di Pogacar, il Tour de France 2021 riparte oggi con la nona tappa, da Cluses a Tignes: 5 Gpm, due di seconda, due di prima categoria e un horse categorie. Chi oserà attaccare Pogacar? Chi ne avrà la forza? 

La cronaca.

Grande assolo dell'australiano Ben O'Connor, a lungo maglia gialla virtuale. Del resto, Pogacar non ha la squadra per controllare la corsa. Conserva il simbolo del primato, solo perché a 4 km dal traguardo la Ineos di Carapaz e Geraint Thomas si mette a tirare aumentando l'andatura. Scatta Carapaz, contrattacca Pogacar e fa il vuoto. Va fortissimo l'asso sloveno. Davanti, Cattaneo coglie un grande secondo posto di giornata. Mentre terzo è il connazionale e campione italiano in carica, Colbrelli. O'Connor sale, dal canto suo, al secondo posto della classifica generale. Domani, primo giorno di riposo. Dimenticavo: oggi non hanno preso il via Roglic e Van der Poel. Entrambi pensano alle Olimpiadi di Tokyo. 

mercoledì 21 ottobre 2020

A Madonna di Campiglio: vince O'Connor. Per il resto, molta noia

Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio. Riparte l'assalto alla maglia rosa del portoghese Almeida, che deve difendere 17" di vantaggio su Kelderman e molto di più sugli più immediati inseguitori. Con tre Gpm di prima categoria: Forcella Valbona, Monte Bondone - ascesa resa mitica dalla tappa da tregenda vinta Gaul nel Giro del 1956 - e quella finale a Madonna di Campiglio: 203 km. Molti aspettano la crisi secca di Almeida, preannunciata domenica e smentita ieri. Se Nibali avesse le gambe giuste, oggi, dovrebbe provare ad attaccare già sul Monte Bondone.

La cronaca.

Va via la fuga. Il che significa già tanto. Vince l'australiano O'Connor, che riscatta il secondo posto di ieri. Nessuno dà battaglia alla maglia rosa di Almeida, che arriva fresco e relativamente riposato a Madonna di Campiglio. Una tappa sprecata dai suoi rivali. I quali, però, occorre pensare, forse non avevano le gambe per attaccare. E la preoccupazione di difendere o migliorare i piazzamenti ha pesato. Non darei troppa importanza alla querelle interna alla Sunweb. Sì, Hindley ha fatto uno scatto e ha chiuso Kelderman. Ma, nessuno dei due ne aveva abbastanza, secondo me, per staccare davvero il portoghese. Poi, qualche gelosia fa parte della storia del ciclismo.