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mercoledì 17 luglio 2024

TdF 2024: a Superdévoluy vince Carapaz. Allungo di Evenepoel nel finale

Diciassettesima tappa del Tour de France 2024: 177,8 km da Saint-Paul-Trois a Superdévoluy. Si sale sulle Alpi. Tre gran premi della montagna, il più impegnativo dei quali, il Col du Noyer, sarà scollinato a circa 11 km dall'arrivo. Poi, discesa e nuova salita di poco meno di quattro chilometri, che, sulla carta, se non staccato prima, sarebbe adatta a Remco Evenepoel. Vediamo cosa succede. 

Va via una fuga di parecchi corridori. E i fuggitivi, seppur non assieme, arrivano al traguardo in un ordine di gran prestigio: primo Carapaz, a 37" Simon Yates, a 57" Enric Mas. Poi tanti altri, con distacchi crescenti, davanti a primi tre della generale. Evenepoel, in effetti era un arrivo adatto a lui, guadagna qualcosa con un allungo finale. Pogacar in maglia gialla a 10" dal belga, Vingegaard a 12".

mercoledì 22 maggio 2024

Sul Passo del Brocon vince Steinhauser

Diciasettesima tappa del Giro d'Italia 2024: 159 km da Selva di Val Gardena al Passo del Brocon. Ancora alta montagna. Per una volta, non vince Pogacar, "solo" secondo. Trionfa il fuggitivo Steinhauser che resiste al prepotente ritorno della maglia rosa. Ottimo terzo Tiberi.

mercoledì 19 luglio 2023

TDF 2023: a Courchevel vince Gall

Il Tour de France 2023, dopo il colpo al mento ricevuto ieri dalla prestazione clamorosa di Vingegaard, riparte con la diciassettesima tappa da Saint-Gervais Mont-Blanc a Courchevel, 165,7 km e arrivo sopra i 2.000 metri di altitudine. Quattro Gpm, con l'horse categorie del Col de la Loze. Terreno per sommuovere la classifica ci sarebbe, ma ci vorrano anche le gambe. Va via una fuga. Ma è dietro che succede tutto. Pogacar va in crisi e perde altri minuti da Vingegaard, che ha il Tour nelle mani. Il successo di tappa va all'ottimo Gall. Secondo Simon Yates. 

mercoledì 24 maggio 2023

Giro d'Italia: a Caorle vince Dainese

Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2023, da Pergine Valsugana a Caorle, 197 km tutti in pianura. La fuga di giornata non va in porto. Volata di gruppo. Vince  Alberto Dainese, al suo primo successo sulle strade del Giro. Ennesimo secondo posto per Milan, terzo Matthews. 

mercoledì 20 luglio 2022

TdF 2022: sul Peyragudes trionfa Pogacar

Diciassettesima tappa del Tour de France 2022, da Saint-Gaudens a Peyragudes. Frazione breve, 129,7 km attraverso i Pirenei. Manca ancora la vittoria di un francese in qeust'edizione della Grande Boucle. E potrebbe arrivare tra oggi e domani. Comincia l'ultimo atto della sfida tra Pogacar e Vingegaard, mentre Geraint Thomas, sornione, resta in attesa di qualche evento favorevole. 

La cronaca. 

Fuga precoce di Thibaut Pinot e Lutsenko, che passano nell'ordine sul Col d'Aspin. Poi, la corsa esplode. E sul Peyragudes restano davanti in tre: i duellanti Vingegaard, in maglia gialla, e Pogacar, scortato dal compagno di squadra Brandon McNulty. Inseguono Geraint Thomas e Bardet. Vingegaard non si stacca. Arrivano gli ultimi durissimi 400 m, con pendenze da muro, al 16%. Parte Pogacar, lo scavalca Vingegaard, ma Pogacar, che pure sembra a tutta, è a tutta, lo ripassa di nuovo, con una determinazione assoluta, feroce, alla maniera di Merckx, e vince la sua terza tappa. Quanto al Tour, invece, la sensazione è che Vingegaard sia oggi più vicino a vincerlo. Ma, è la sensazione di oggi. Terzo McNulty, poi a 2'34" Thomas, a 2'34" Lutsenko, a 2'38" Bardet, che risale al quinto posto della classifica generale.


La classifica generale (dopo 17 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 2'18" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 4'56"
4. Nairo Quintana (COL) a 7'53"
5. Romain Bardet (FRA) a 7'57"

mercoledì 25 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: Santiago Buitrago vince a Lavarone

Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Ponte di Legno a Lavarone, per 168 km. Due Gpm di prima categoria: il Passo del Vetriolo e il Monterovere. Va via la fuga, nella quale ci sono anche Carty e Hirt, vincitore ieri. Oltre a Mathieu Van der Poel, mai così brillante in salita, prima del crollo finale. Negli ultimi chilometri, resta davanti, da solo, lo scalatore colombiano Santiago Buitrago, classe 1999. E vince. Credo che ne sentiremo parlare spesso - e bene - nei prossimi anni. Tra i pretendenti al successo finale, sprint per la maglia rosa Carapaz e Hindley, per guadagnare 6" su Landa! Perde, invece, 1'10", da Carapaz e Hindley, Joao Almeida, che sta soffrendo tutte le salite più ripide e che gli altri grandi temono, in vista della cronometro conclusiva di Verona.

1. Buitrago 

2. Leemreize a 35"

3. Hirt a 2'28"

mercoledì 14 luglio 2021

TdF 2021: sul Col du Portet vince Pogacar in giallo

Diciassettesima tappa del Tour de France 2021, da Muret a Saint-Lary-Soulan Col du Portet. Sulla carta sarebbe una tappa tremenda, vissuta all'assalto della maglia gialla sui Pirenei. Prima due Gpm di prima categoria: il Peyresourde e Val Louron. Poi, l'horse categorie  conclusivo del Col du Portet. Dico sarebbe, mentre la corsa sta per partire, perché fino ad ora il Tour è stato tra i più deludenti che ricordi, quanto alla contesa tra i primi della classifica. E non pare aver torto, fino a smentite della strada, il tecnico di Pogacar, che rimprovera ai rivali dell'asso sloveno di andar piano e di aver sbagliato preparazione. Vediamo se, almeno oggi, qualcuno saprà far meglio.

La cronaca. 

Niente da fare: questo Pogacar non si batte. Nel giorno della festa nazionale francese, conquista anche il successo di tappa. Davanti a Vingegaard, Carapaz, distanziati di pochi, ma significativi secondi. Cede invece quasi 2 minuti Rigoberto Uran. Per come corre, per i successi programmati e perentori, per la versatilità di corsa, in salita e contro il tempo, Pogacar ricorda Hinault. Forse esagero. Forse no. Di certo il "Tasso" bretone vinse i primi due Tour cui partecipò, nel 1978 e nel 1979. Pogacar sta facendo lo stesso. Ed è più giovane di lui allora.

giovedì 25 maggio 2017

Moena-Ortisei: attacco alla maglia rosa di Tom Dumoulin

Tappa difficile, sebbene breve. Tanta salita, cinque gran premi della montagna, con arrivo ad Ortisei. Oggi, credo che sarà comunque riscritta la classifica generale del Giro d'Italia 2017. Quintana dovrebbe dimostrare di meritare quel titolo di migliore scalatore del mondo, sovente contraddetto da una strategia di troppa attesa, di studiata timidezza. Non so se sia davvero il migliore in salita, di certo è il meno spettacolare tra gli scalatori più forti degli ultimi decenni. Epperò oggi dovrebbe attaccare. Nibali, per caratteristiche proprie, avrebbe avuto bisogno di una tappa più lunga, ma il coraggio sfacciato dei ciclisti antichi. Thibaut Pinot ha la fantasia e la sventatezza tattica per partire da lontano e credo che lo farà. Tom Dumoulin, se attaccato a partire dal Pordoi, potrebbe anche andare in crisi. Stiamo a vedere.