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Visualizzazione post con etichetta Bardet. Mostra tutti i post
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domenica 30 giugno 2024

TdF 2024: a Bologna vince Vauquelin. Pogacar in giallo

Nella seconda tappa del Tour de France 2024, da Cesenatico a Bologna va via una fuga. Si avvantaggia, nel secondo passaggio sulla salita di San Luca, il francese Vauquelin. Bardet, dietro nel gruppo dei migliori, va in difficoltà, pagando le fatiche e le violente emozioni di ieri. Scatta Pogacar. Lo segue Vingegaard. I vincitori degli ultimi quattro Tour procedono appaiati. Vince meritatamente Vauquelin, per la gioa dei francesi. Evenepoel, sempre tremendo sul passo, in pianura torna su Pogacar e Vingegaard. Pogacar veste la maglia gialla. Poi, in classifica generale, Evenepoel, Vingegaard e Carapaz, tutti a pari tempo con l'asso sloveno.



sabato 29 giugno 2024

TdF 2024: a Rimini Bardet. Tappa e maglia gialla

Partito il Tour de France 2024, con la prima frazione, pressoché tutta italiana, da Firenze a Rimini: 206 km con 7 gran premi della montagna di seconda o terza categoria, l'ultimo dei quali a San Marino. Percorso, quindi, frastagliato, giornata calda, corsa dura. Tanti corridori perdono presto contatto dal gruppo dei migliori. Migliori che non riescono a riprendere i più ostinati tra i fuggitivi di giornata: Romain Bardet e il compagno di squadra Van den Broek. Arrivano con 5" di vantaggio sul gruppo regolato da Van Aert. Vince, anzi trionfa, Bardet, che al suo dodicesimo e ultimo Tour conquista la prima maglia gialla della carriera. 

martedì 14 maggio 2024

Giro d'Italia 2024: a Cusano Mutri vince Valentin Paret-Peintre

Tappa tutta campana, la decima del Giro d'Italia 2024: 142 km da Pompei a Cusano Mutri, con tanto di arrivo su una salita, quella di Bocca della Selva, di circa 20 km con pendenza media del 4,6 % e gli ultimi 5 km costantemente sopra il 7%.  

La cronaca.

Bardet cerca il successo di tappa, ma Valentin Paret-Peintre lo stacca nel finale dell'ultima ascesa. Più indietro il gruppo della maglia rosa, con Tiberi molto generoso sui pedali. Paret-Peintre vince, replicando il successo colto sulle strade del Giro lo scorso anno dal fratello maggiore Aurelien. Bardet è secondo, avendo recuperato minuti in classifica generale. 

domenica 21 aprile 2024

Liegi-Bastogne-Liegi 2024: trionfa Pogacar

Ancora un grande assolo a decidere la Liegi-Bastogne-Liegi, dopo i due grandi successi di Evenepoel, oggi assente per infortunio. A vincere è il miglior corridore del mondo, Tadej Pogacar, che replica il successo del 2021 e porta a sei il numero delle "classiche monumento" conquistate in carriera. Non arriverà alle diciannove di Merckx, ma ci si avvicinerà molto. Secondo di giornata è un ottimo Romain Bardet. Terzo Mathieu Van der Poel, che ha pagato una caduta e le precedenti fatiche sul pavé: resta comunque straordinaria la sua stagione delle classiche del nord. Si è rivisto a buoni livelli anche Egan Bernal.

giovedì 21 luglio 2022

TdF 2022: Vingegaard trionfa sull'Hautacam

Diciottesima tappa del Tour de France 2022, da Lourdes a Hautacam, 143,2 km e 3 Gpm: Aubisque, horse categorie, 16,4 km al 7,1% di pendenza media, Col de Spandelles, prima categoria, 10,3 km all'8,3 % e infine l'Hautacam, horse categorie, 13,6 km al 7,8% di pendenza. Salite vere, salite dure, Pirenei classici: oggi si potrebbe riscrivere la classifica. Occorrerano, come sempre nel ciclismo, gambe e coraggio, coraggio e gambe. Passasse indenne la giornata di oggi, Vingegaard avrebbe vinto il Tour. Pogacar lo sa e ci proverà fino in fondo. E l'Hautacam, salita irregolare per eccellenza, che presenta continue variazioni pendenza, si presta pochissimo ad un ritmo regolare ed è perciò ideale per un attacco. Da parte di chi stia bene sul serio.

La cronaca. 

Va via una fuga di oltre venti corridori, con Pinot, Van Aert, Ciccone. Dietro, già sul Col de Spandelles, battaglia senza esclusione di colpi tra Pogacar, che attacca a ripetizione, e Vingegaard, che resiste. I duellanti massimi di questo Tour restano da soli. Pogacar cade, il rivale danese lo aspetta. E il loro duello viene suggellato da una stretta di mano, gesto cavalleresco che passerà alla storia del ciclismo come la borraccia passata da Bartali a Coppi. O da Coppi a Bartali. Davanti invece, continuano la loro fuga l'immenso Van Aert, Martinez e Thibaut Pinot, che porta sulle spalle le ambizioni di revanche di tutta la Francia. Vingegaard recupera due compagni di squadra, Benoot e Sepp Kuss, uno che in qualunque altra squadra avrebbe i gradi di capitano. Rientrano anche Geraint Thomas e Meintjes. Tra i primi e il gruppo maglia gialla altri due corridori, superstiti della fuga: Verona e Lutsenko. Il gruppo maglia gialla recupera sotto il ritmo imposto da Kuss. Fa caldo. Bevono e si bagnano tutti i corridori, ripetutamente. Davanti, attacca Van Aert. Martinez lo segue, Pinot si stacca. Ripresi e staccati Verona e Lutsenko. Stesso destino per Pinot. Kuss, Vingegaard e Pogacar, staccato Thomas, inseguono ora Van Aert e Martinez. Anche i due battistrada vengono ripresi. Martinez si stacca subito, Kuss anche. Restano Van Aert, che ha ancora la forza di tirare, Vingegaard e Pogacar. Poi, clamoroso al Tour!, a poco più di 4 km dall'arrivo, si stacca anche Pogacar: credo che la caduta sofferta abbia pesato e pesi. Van Aert, strepitoso, si fa da parte. E Vingegaard s'invola da solo verso il traguardo. Pogacar lotta per non crollare, la maglietta completamente aperta. Lo sloveno arriva con 1'04" dalla maglia gialla. Il Tour, di fatto, è finito. E ha vinto, con merito, Vingegaard. Naufraga Bardet, si difende Gaudu, che risale al quarto posto della generale.

La classifica generale (dopo 18 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 3'26" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 8'00"
4. David Gaudu (FRA) a 11'05"
5. Nairo Quintana (FRA) a 13'25"

mercoledì 20 luglio 2022

TdF 2022: sul Peyragudes trionfa Pogacar

Diciassettesima tappa del Tour de France 2022, da Saint-Gaudens a Peyragudes. Frazione breve, 129,7 km attraverso i Pirenei. Manca ancora la vittoria di un francese in qeust'edizione della Grande Boucle. E potrebbe arrivare tra oggi e domani. Comincia l'ultimo atto della sfida tra Pogacar e Vingegaard, mentre Geraint Thomas, sornione, resta in attesa di qualche evento favorevole. 

La cronaca. 

Fuga precoce di Thibaut Pinot e Lutsenko, che passano nell'ordine sul Col d'Aspin. Poi, la corsa esplode. E sul Peyragudes restano davanti in tre: i duellanti Vingegaard, in maglia gialla, e Pogacar, scortato dal compagno di squadra Brandon McNulty. Inseguono Geraint Thomas e Bardet. Vingegaard non si stacca. Arrivano gli ultimi durissimi 400 m, con pendenze da muro, al 16%. Parte Pogacar, lo scavalca Vingegaard, ma Pogacar, che pure sembra a tutta, è a tutta, lo ripassa di nuovo, con una determinazione assoluta, feroce, alla maniera di Merckx, e vince la sua terza tappa. Quanto al Tour, invece, la sensazione è che Vingegaard sia oggi più vicino a vincerlo. Ma, è la sensazione di oggi. Terzo McNulty, poi a 2'34" Thomas, a 2'34" Lutsenko, a 2'38" Bardet, che risale al quinto posto della classifica generale.


La classifica generale (dopo 17 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 2'18" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 4'56"
4. Nairo Quintana (COL) a 7'53"
5. Romain Bardet (FRA) a 7'57"

mercoledì 13 luglio 2022

TdF 2022: Pidcock trionfa sull'Alpe d'Huez

Dopo lo scossone prodotto dalla tappa di ieri, con Vingegaard che ha spodestato Pogacar, alla prima vera crisi da due anni a questa parte, oggi, il Tour de France 2022 propone un'altra grandissima tappa, la n. 12, sulle Alpi, da Briancon all'Alpe d'Huez, tra le cime più leggendarie del ciclismo. Tre salite horse categorie, il Galibier, che verrà scalato per il secondo giorno consecutivo, il Col de la Croix de Fer e, appunto, l'Alpe d'Huez. Si preannuncia un grandissimo spettacolo ed è molta la curiosità per la reazione che potrà avere Pogacar. Tutto questo nel giorno che commemora la presa della Bastiglia ed è festa nazionale in Francia. I corridori transalpini cercheranno, più degli altri, il successo di tappa. 


La cronaca.

Fuga precoce. Restano davanti il quattro volte vincitore del Tour de France (2013, 2015, 2016, 2017), Chris Froome, e il forte connazionale Pidcock. Con loro, sulla Croix de Fer, Giulio Ciccone, che si aggiudica il Gpm, Powless e Meintjes. Dietro, il gruppo della maglia gialla Vingegaard, a poco più di 4', è ridotto ad una trentina di unità. Impressiona la forza della Jumbo-Visma. In discesa e in pianura, i battistrada aumentano di nuovo - fino a 6'- il loro vantaggio. Caldo sul percorso. Comincia l'Alpe d'Huez per i fuggitivi, il gruppo maglia gialla, a 6'20", se la sta ancora prendendo comodissima. Poi, è Van Aert ad assumere la responsabilità dell'andatura e muta lo spartito della corsa. Davanti, invece, si stacca Powless. Che poi si riaccoda. Poi, scatta Pidcock. E cedono Powless e Ciccone. Meintjes e Froome, nell'ordine, restano in scia di Pidcock. Quando mancano 6,5 km all'arrivo, Pidcock comincia a guadagnare sensibilmente sui suoi più immediati inseguitori. Dietro, Vingegaard è ancora con Roglic, Kruijswijk e Kuss. Roglic si sfila. In difficoltà Bardet, che non tiene il ritmo ora imposto da Kuss. Con l'americano, oltre al capitano e maglia gialla Vingegaard, restano Pogacar, Geraint Thomas ed Enric Mas. Pogacar attacca, Vingegaard risponde. Rientrano Thomas e Kuss. Poi, Pogacar riparte, ma il danese non molla. Thomas, sornione, sale con il suo passo, ma è lì. E rientra, il gallese. Trionfa Pidcock, terzo Meintjes, terzo il redivivo Froome. Pogacar, quinto, si toglie la piccola soddisfazione di regolare in volata, Vingegaard, che resta saldamente in maglia gialla. Sconfitti di giornata Bardet, Quintana e Gaudu.


La classifica generale (dopo 12 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) a 39" 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 2'22" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 2'26"
4. Romain Bardet (FRA) a 2'35"
5. Adam Yates a 3'44"

TdF 2022: sul Col du Granon trionfa Vingegaard e si veste di giallo. Pogacar in crisi

Undicesima tappa del Tour de France 2022: 151,7 km da Albertville al Col du Granon Serre Chevalier, arrivo in salita horse categorie, preceduto dal Telegraphe, Gpm di prima categoria, e dal mitico Galibier, Gpm horse categorie. Nel cuore delle Alpi. Nessuno potrà nascondersi. 

La cronaca.

Tappa dura, come non se ne vedevano da anni al Tour de France. Lungo il Col du Granon, trovano conferme i sospetti sulle reali condizioni di Pogacar: sprintava troppo per piazzamenti ininfluenti, pensavo, per essere davvero in forma. E, infatti, all'attacco deciso del danese Vingegaard, Pogacar non riesce a rispondere e va in crisi. Maglietta aperta, spalle ciondolanti, gli indizi di una vera e propria cotta ci sono tutti. Dietro Vingegaard, che recupera su tutti gli altri in avanscoperta, un ritrovato Quintana e, poco più dietro, Romain Bardet, che accende il tifo dei francesi. Anche Gaudu e Adam Yates a poco più di un km dall'arrivo, staccano Pogacar. Alla fine, Vingegaard trionfa, secondo Quintana, terzo Bardet. Pogacar giunge al traguardo con 2'52" di ritardo da Vingegaard, che è la nuova maglia gialla.

La classifica generale (dopo 11 tappe).
1. Vingegaard (DAN) a 39" 
2. Bardet (FRA) a 2'16" 
3. Pogacar (SLO)  a 2'22"
4. Geraint Thomas (GBR) a 2'26"
5. Quintana (COL) a 2'37"

sabato 21 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Torino vince Simon Yates

Quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2022, da Santena a Torino, per 147 km. Quattro Gpm di seconda categoria, due volte Superga, due volte il Colle della Maddalena. Arrivo in discesa: sarebbe stata la tappa adatta a Bardet. Vediamo se proverà un attacco Nibali.

La cronaca. 

Tappa scoppiettante, la prima di quest'edizione del Giro. È Carapaz a sferrare un attacco deciso lungo la seconda ascesa della collina di Superga. Nella discesa che conduce al Colle della Maddalena, mantiene il vantaggio, che poi si assottiglia grazie al forcing di Nibali, seguito da Hindley. Ripresa Carapaz, rientra anche Simon Yates, mentre affonda la maglia rosa di Lopez Perez. È Yates, ormai attardato in classifica, a staccare gli altri tre battistrada, vincendo la sua sesta tappa al Giri. Secondo Hindley, terzo Carapaz, quarto Nibali. Carapaz è la nuova maglia rosa, con 7" su Hindley e 30" su Joao Almeida. Landa, oggi in difficoltà, è quarto con un ritardo di 59".

venerdì 20 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Cuneo tris di Demare. Si ritira Bardet

Oggi va in scena la tredicesima tappa del Giro d'Italia 2022: 150 km da Sanremo a Cuneo. Un Gpm di terza categoria, il Colle di Nava, che sarà scollinata a 96 km dal traguardo, potrebbe favorire la solita fuga. L'arrivo sarà in leggera salita. 

La cronaca.

Fughe rintuzzate e volata di gruppo, che celebra il terzo trionfo di Arnaud Demare. Battuto Cavendish. La notizia di giornata è il ritiro di Romain Bardet, che ha accusato un malore durante la corsa. A lui i migliori auguri di pronta guarigione. 

martedì 10 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: sull'Etna vince Kämna. Lo spagnolo Lopez Perez è la nuova maglia rosa

Riparte dalla Sicilia, dopo le tre tappe magiare, il Giro d'Italia 2022. La quarta frazione si svolgerà da Avolta su fino all'Etna, rifugio Sapienza: 172 km, gli ultimi 23 in salita costante. I pretendenti al successo finale non potranno nascondersi. Simon Yates, vincitore a sorpresa contro il tempo, pare in forma smagliante. Proverà a tenergli testa Carapaz, ma c'è la curiosità di capire come stiano Landa, Bardet e Guillaume Martin, un corridore che apprezzo da tempo e che si è sempre migliorato negli ultimi anni. 

La cronaca. 

L'Etna detronizza Van der Poel, ed era prevedibile, ma registra anche il passaggio a vuoto di uno dei favoriti della vigilia, l'altro olandese Tom Dumoulin. Cede anche Nibali, dopo che si era ritirato il capitano della sua squadra, Miguel Angel Lopez. Dei fuggitivi di giornata, resta davanti un altro Lopez, lo spagnolo Juan Pedro Lopez Perez, al suo inseguimento Kämna. Ai 2,5 km dall'arrivo sono appaiati e procedono di buon accordo. Vince Kämna, Lopez Perez è secondo e veste la maglia rosa. Terzo giunge l'estone Taaramae.

1. Kämna

2. Lopez Perez s.t.

3. Taaramae a 34"

mercoledì 27 aprile 2022

Giro d'Italia 2022: ha vinto Jai Hindley

Giro d'Italia 2022 difficilissimo sulla carta, quello che prenderà il via da Budapest il prossimo 6 maggio. L'arrivo spettacolare, contro il tempo, sarà all'Arena di Verona il 29 maggio. Quella conclusiva sarà la seconda di due crono, per complessivi 26,3 km contro il tempo: poco. Penalizzati i grandi passisti. Sei  le tappe di montagna. Sei gli arrivi in salita. Senza che ci sia coincidenza esatta tra le une e gli altri. Per esempio, la tappa dell'Aprica, di alta montagna, si chiude dopo una discesa di sei km. La prima tappa ungherese, piatta, si chiude con ascesa impegnativa. Favoriti per il successo finale Simon Yates, Landa, Carapaz e gli altri indicati analiticamente nel prosieguo del post. Debutta sulle strade del Giro il vincitore di due Giri delle Fiandre Mathieu Van der Poel, dal quale è lecito attendersi qualche acuto. Per le volate, presenti Cavendish, Demare, Caleb Ewan, Gaviria e il nostro Nizzolo. Ecco il dettaglio delle tappe, intervallate, da tre e non due giorni di riposo a causa della partenza magiara. 

I favoriti (cliccate)

La cronaca in sintesi. 

Si decide tutto lunga la salita finale, nella prima tappa. Successo in volata del favorito Mathieu Van der Poel, che veste la prima maglia rosa. Secondo l'eritreo Girmay, che tutti conoscono dopo lo storico successo al Gand-Wevelgem di quest'anno, terzo Pello Bilbao. Nella seconda frazione, breve cronometro a Budapest, vince Simon Yates con 3" su Van der Poel, che conserva la maglia rosa, e 5" su Tom Dumoulin. La terza tappa a Balatonfüred, lungo il lago Balatan, premia i velocisti e, di più, il loro decano, Mark Cavendish, che batte Demare e Gaviria. Arriva il primo giorno di riposo, per consentire al gruppo di tornare in Italia, in Sicilia. Sull'Etna, cedono Tom Dumoulin e Vincenzo Nibali, appena diventato capitano dopo il ritiro di Miguel Angel Lopez. Arrivano i fuggitivi: successo di Kamna su Perez Lopez, che conquista la maglia rosa. Tra i grandi di classifica, non succede alcunché. La quinta tappa si conclude a Messina con la volata vince del francese Demare, che precede Gaviria e Nizzolo. Vincenzo Nibali annuncia, per la fine della stagione, il suo ritiro dalle corse. La sesta tappa è sonnolenta, animata solo dalla lunga fuga di Diego Rosa. Volata di gruppo: bis di Demare, davanti a Caleb Ewan e Cavendish. Nella settima tappa, da Diamante a Potenza, lungo l'Appennino Lucano, arriva la fuga. Vince l'olandese Bouwman davanti al connazionale Mollema. Terzo Formolo, quarto un Tom Dumoulin in cerca di riscatto. Il gruppo maglia rosa arriva con quasi tre minuti di ritardo. Nell'ottava tappa, da Napoli a Napoli, arriva la fuga. Vince De Gendt. La nona tappa, da Isernia al Blockhaus, terremota la classifica. Da cui esce Simon Yatese, che oltre undici minuti. Vince Hindley davanti a Bardet e Landa. Lopez Perez conserva per poco la maglia rosa. Secondo giorno di riposo. Nella decima tappa da Pescara a Jesi, si celebra la prima affermazione del continente africano al Giro: vince l'eritreo Girmay, già trionfatore alla Gand-Wevelgem, che batte in volata Mathieu Van der Poel. Nell'undicesima tappa, tutta pianeggiante, da Sant'Arcangelo di Romagna a Reggio Emilia, la quarta volata di gruppo di quest'edizione premia finalmente un italiano: Alberto Dainese, che precede Gaviria e Consonni. Nella tappa n. 12, da Parma a Genova, va via una fuga, da cui poi si avvantaggiano Oldani e Rota: vince Oldani. Kelderman, sesto di giornata, risale al tredicesimo posto della classifica generale. Il gruppo della maglia rosa Lopez Perez se la prende comoda e arriva con oltre 9' di ritardo. Nella quattordicesima tappa, da Santena a Cogne, sono due salite di seconda categoria, ripetute due volte, a fare la differenza. Attacco decisivo di Carapaz, seguito da Hindley e poi da Nibali. Su di loro torna e poi li stacca, Simon Yates, al bis in questo Giro. Lopez Perez accusa un forte ritardo e Carapaz è la nuova maglia rosa. Nella quindicesima tappa, da Rivarolo Canavese a Cogne, grande assolo del redivivo Giulio Ciccone. Sostanzialmente immutata la classifica generale. Terzo e ultimo giorno di riposo. Nella sedicesima tappa, nonostante tre Gpm di prima categoria, tra i quali il Mortirolo, va via una fuga e vince il ceco Hirt, davanti ad Arensman, mentre i leader della classifica si disputano i 4" di abbuono che riserva il terzo posto: la spunta Hindley su Carapaz. Forte ritardo per Pozzovivo, mentre si difende meglio Nibali, che risale al terzo posto della generale, proprio davanti a Pozzovivo. Nella diciassettesima tappa, da Ponte di Legno a Lavarone, fuga con nomi importanti, da Hirt a Carty a Van der Poel. Nel finale, stacca tutti e vince il colombiano Santiago Buitrago. Dietro Carapaz e Hindley danno 6" a Landa e 1'10" a Joao Almeida. Nella diciottesima tappa, da Borgo Valsugana a Treviso, vince il belga De Bondt, che precede Affini e Nielsen. Il gruppo della maglia rosa arriva con 14" di ritardo ed è regolato da Dainese. Costretto al ritiro, per Covid, uno dei grandi favoriti: il portoghese Joao Almeida. Nemmeno la diciannovesima tappa, da Marano Lagunare al Santuario di Castelmonte, con tanta montagna e sconfinamento in Slovenia, produce scossoni in classifica generale. Arriva la fuga e vince l'olandese Bouwman. La ventesima tappa, con San Pellegrino, Pordoi e Marmolada, riscrive la classifica di questo Giro. Impresa di Covi. Hindley stacca Carapaz e conquista la maglia rosa. Che terrà anche domani. Così è infatti: Jai Hindley vince il Giro d'Italia 2022, davanti a Carapaz Landa e Nibali. La ventunesima tappa di Verona, a cronometro, celebra il successo dell'italiano Sobrero.

Il percorso. Si può cliccare sulle singole tappe


La classifica finale.

1. Jai Hindley (AUS) 
2. Richard Carapaz (ECU) a 1'18"
3. Mikel Landa (SPA) a 3'24"
4. Vincenzo Nibali (ITA) a 9'02"
5. Pello Bilbao (SPA) a 9'14"
6. Jan Hirt (CEK) a 9'28"
7. Emanuel Buchmann (GER) a 13'19"
8. Domenico Pozzovivo (ITA) a 17'29"
9. Hugh John Carty (GBR) a 17'54"
10. Juan Pedro Lopez Perez (SPA) a 18'40"



lunedì 25 aprile 2022

Giro d'Italia 2022: i favoriti

Simon Yates, già terzo al Giro e vincitore di una Vuelta, e Richard Carapaz, che nella corsa della Gazzetta trionfò nel 2019, sono i principali candidati al successo al Giro d'Italia 2022. Subito dietro di loro, Mikel Landa e Romain Bardet, fresco vincitore del Tour of the Alps. Sono curioso di vedere cosa farà Tom Dumoulin. Ecco il borsino dei favoriti.  

  1. Simon Yates ****
  2. Carapaz ****
  3. Landa ***
  4. Bardet ***
  5. Pello Bilbao ***
  6. Joao Almeida ***
  7. Kelderman ***
  8. Tom Dumoulin **
  9. Guillaume Martin **
  10. Pidcock **
  11. Geoghegan Hart **
  12. Esteban Chaves **
  13. Porte *
  14. Hugh John Carty *
  15. Hindley *

venerdì 22 aprile 2022

Tour of the Alps: torna al successo Thibaut Pinot

C'era andato vicino ieri, superato nel finale da Miguel Angel Lopez, c'è riuscito oggi, interrompendo un digiuno dai successi che durava dal trionfo sul Tourmalet al Tour de France 2019: Thibaut Pinot torna alla vittoria e lo fa sul traguardo della tappa conclusiva del Tour of the Alps 2022, da Lienz a Lienz, battendo il compagno di fuga, lo spagnolo De La Cruz. Notizia bellissima per il ciclismo. Per il resto, è un altro francese, grande rivale di Pinot, a conquistare la classifica generale: Romain Bardet.

sabato 9 ottobre 2021

Giro di Lombardia 2021: vince Pogacar. Masnada secondo

La stagione ciclistica 2021 si avvia al termine. Oggi, la classica delle foglie morte, il Giro di Lombardia, da Como a Bergamo. Lunghe fasi di studio. Nei primi km della salita verso il Passo di Ganda, a sorpresa, si stacca Remco Evenepoel, mentre Nibali esce in avanscoperta. Contrattacca Pogacar, a circa 35 km dal traguardo, e fa il vuoto. Alaphilippe guida l'inseguimento in discesa, dipingendo magnifiche traiettorie. Ma è il compagno di squadra del France campione del mondo, Masnada, ad avvantaggiarsi rispetto agli altri inseguitori di Pogacar, fino a raggiungerlo a 15 km dall'arrivo. Restano da soli. Masnada non dà cambi al vincitore degli ultimi due Tour de France. Nella volata a due, secondo pronostico, trionfa Pogacar. Che fa suo, in questo luminoso 2021, il Lombardia dopo la Liegi e il Tour. Masnada, comunque bravissimo, secondo. Terzo Adam Yates, quarto Roglic. Quinto Valverde, 41 anni! Sesto Alaphilippe, che era, a mio parere, il più forte in corsa. 

domenica 30 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: a Milano bis di Ganna

Va in scena oggi la ventunesima e ultima tappa del Giro d'Italia 2021, da Senago a Milano, cronometro pianeggiante di 30,3 km. Per il successo parziale, sfida tra Filippo Ganna e Affini. Il podio è già delineato con il successo di Bernal e Damiano Caruso e Simon Yates sul podio. 

La cronaca. 

A Milano bis di Filippo Ganna, tornato il più forte contro il tempo. Bernal vince il Giro, secondo un brillantissino Damiano Caruso, terzo Simon Yates.

sabato 29 maggio 2021

Alpe Motta: trionfa Damiano Caruso

Ventesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Verbania Valle Spluga, Alpe Motta. Tre Gpm di prima categoria e nel mezzo due discese lunghe e tecniche rese impervie da pioggia e neve sciolta.

La cronaca. 

Attacco di Bardet, con due compagni di squadra, nella discesa dal Passo San Bernardino, cui si accodano Damiano Caruso e Pello Bilbao. Collaborano e guadagna ancora lungo l'ascesa verso il Passo dello Spluga. Il gruppo della maglia rosa ha 45/46 secondi di ritardo. Nella successiva discesa, il vantaggio dei battistrada diminuisce di pochi secondi. Lungo l'Alpe Motta, Caruso e Bardet restano soli. Dietro, è Daniel Martinez a tirare per il capitano Bernal. Davanti, Bardet non dà cambi a Caruso.  Che a meno di 3 km dal traguardo stacca il francese. Dietro Simon Yates perde le ruote di Bernal e Martinez, che poi riprendono anche Bardet. Caruso insiste nel suo magnifico assolo. Trionfa e consolida il secondo posto in questo Giro d'Italia 2021. Con 23" di ritardo, arriva la maglia rosa di Bernal, che ha ormai vinto il Giro.

venerdì 16 aprile 2021

Giro d'Italia 2021: borsino favoriti

L'8 maggio prenderà il via, da Torino, l'edizione 2021 del Giro d'Italia. E se c'è già l'ufficialità per le 22 squadre che vi prenderanno parte, dubbi residuano ancora sui nomi di tutti i singoli corridori. A cominciare da Nibali, operato al polso, che cercherà di rimettersi in sesto. Dovesse esserci, difficilmente sarà competitivo. Ecco un borsino dei favoriti, che verrà aggiornato all'esito delle corse delle prossime settimane. C'è molta curiosità per il ritorno agonistico del belga Evenepoel. 

Aggiornamento del 25 aprile 2021: Thibaut Pinot, afflitto dal mal di schiena, ha annunciato che non sarà al via del Giro.

Aggiornamento del 13 maggio 2021: nella tappa di ieri, poco prima dell'arrivo a Cattolica, è caduto Landa, poi costretto al ritiro. Peccato, perché era in gran forma. Tolgo dal pronostico Joao Almeida, già molto attardato in classifica.


  1. Bernal ****
  2. Simon Yates ****
  3. Landa ***
  4. Evenepoel **  
  5. Hugh John Carty **
  6. Hindley **
  7. Bardet **
  8. Vlasov *
  9. Ciccone *
  10. Marc Soler *

lunedì 8 marzo 2021

Tirreno-Adriatico 2021: parata di stelle

Dal 10 al 16 marzo, andrà in scena l'edizione 2021 della Tirreno-Adriatico. E ci sarà, con pochissime eccezioni, il meglio del ciclismo internazionale. Pogacar, Bernal, Pinot, Bardet, Quintana, Nibali, Almeida, Simon Yates per la classifica generale; Van der Poel, Van Aert, Sagan, Alaphilippe per i successi parziali, ma pure con ambizioni di classifica; Gaviria, Caleb Ewan, Viviani per le volate. Contro il tempo, nella tappa conclusiva di San Benedetto del Tronto, 10,1 km interamente pianeggianti, l'uomo da battere sarà Filippo Ganna. Per il successo finale, decisiva l'ascesa, nella quarta frazione, a Prati di Tivo: 14,6 km, con una pendenza media del 7%.

giovedì 25 luglio 2019

Tour de France 2019: a Valloire vince Quintana!

🚲 Le Tour De France 2019
Diciottesima tappa del Tour de France 2019, da Embrun a Valloire, 208 km e tre cime mitiche, il Vars, l'Izoard e l'interminabile Galibier, che precede la discesa che conduce all'arrivo. Tantissima salita, valicati a lungo i 2.000 m, non so quanta paura avranno di affondare i pretendenti al successo finale. E per affondare intendo sia affondare i colpi sia affondare essi stessi, perché il rischio di una crisi c'è eccome. Ve lo ricordate Ullrich nel 1998? Sì, Pantani fece un'impresa, ma fu Ullrich a prendere una cotta pazzesca. 
La corsa: va a segno la fuga di Quintana, secondo Bardet, pure lui all'attacco tutto il giorno, che riscatta parzialmente un Tour finora disastroso. Alaphilippe si stacca sul Galibier. Rientra e attacca in discesa verso Valloire.  Grande difesa della maglia gialla. In casa Ineos, Geraint Thomas e Bernal hanno giocato a farsi i dispetti. Bernal guadagna, alla fine, solo 32". Thibaut Pinot è rimasto a guardare. Domani e sabato, non potrà farlo. E credo che non lo farà.
Ordine d'arrivo:
1. Quintana
2. Bardet a 1'35"
3. Lutsenko a 2'28"
4. Kamna a 2'58"
5. Caruso a 3'00"