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martedì 28 maggio 2024

Tour de France 2024: favoriti

Nessuno sa ancora se Vingegaard sarà al via, da Firenze, del Tour de France 2024. Ma, non si può non considerare, in astratto, candidato al successo finale il vincitore delle ultime due edizioni della Grande Boucle. Vista la situazione, i favori del pronostico vanno al fresco dominatore del Giro d'Italia, Tadej Pogacar. Ecco il borsino dei favoriti. Il Giro del Delfinato e il Giro della Svizzera ci diranno di più.

* Aggiornamento del 17 giugno 2024: Al Delfinato ha trionfato Roglic, ma a cronometro si è rivisto un buon Evenepoel. Al Tour de Suisse ha vinto Adam Yates, che correrà in Francia per Pogacar, ma che già lo scorso anno fu terzo nella generale.

* Agigornamento del 21 giugno 2024: Vingegaard sarà al via del Tour.

  1. Pogacar *****
  2. Vingegaard ****
  3. Roglic ***
  4. Evenepoel ***
  5. Adam Yates **
  6. Simon Yates **
  7. Carapaz **
  8. Jorgenson **
  9. Bernal **
  10. Rodriguez Cano *
  11. Gaudu *
  12. Hindley *
  13. Geoghegan Hart *
  14. Bardet *

domenica 21 aprile 2024

Liegi-Bastogne-Liegi 2024: trionfa Pogacar

Ancora un grande assolo a decidere la Liegi-Bastogne-Liegi, dopo i due grandi successi di Evenepoel, oggi assente per infortunio. A vincere è il miglior corridore del mondo, Tadej Pogacar, che replica il successo del 2021 e porta a sei il numero delle "classiche monumento" conquistate in carriera. Non arriverà alle diciannove di Merckx, ma ci si avvicinerà molto. Secondo di giornata è un ottimo Romain Bardet. Terzo Mathieu Van der Poel, che ha pagato una caduta e le precedenti fatiche sul pavé: resta comunque straordinaria la sua stagione delle classiche del nord. Si è rivisto a buoni livelli anche Egan Bernal.

mercoledì 10 agosto 2022

Vuelta a España 2022: favoriti

Meno di 10 giorni alla Vuelta a España 2022. Propongo un borsino dei favoriti. Roglic cerca il poker consecutivo sulle strade di Spagna dopo le delusioni del Tour; Evenepoel il primo grande giro da protagonista. Torna Bernal, ma è difficile che sia subito competitivo. Al via, anche Thibaut Pinot.

  1. Roglic ****
  2. Carapaz ****
  3. Simon Yates ***
  4. Joao Almeida ***
  5. Evenepoel ***
  6. Landa ***
  7. Enric Mas ***
  8. Quintana **
  9. Jai Hindley **
  10. Geoghegan Hart *
  11. Bernal *
  12. Thibaut Pinot *

martedì 12 ottobre 2021

La stagione ciclistica 2021: il regno di Pogacar

Possiamo ritenere conclusa la stagione ciclistica 2021, sebbene manchi ancora qualche corsa. Diventa possibile un bilancio. Lo sloveno Tadej Pogacar sta riscrivendo la storia del ciclismo. Ha conquistato, oltre al secondo Tour de France consecutivo, vinto con un vantaggio che non era così ampio dai tempi del succeso di Jan Ullrich nel 1997, anche due classiche monumento, come la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia. Cose di cui era capace Merckx nei primissimi anni '70. E Pogacar, 23 anni, si è mostrato anche più precoce del fuoriclasse belga. Il ciclista dell'anno è senza dubbio lui. Il connazionale Roglic, fallito l'assalto al Tour, ha però vinto la Vuelta. E per la terza volta consecutiva. Le Olimpiadi a cronometro, il Giro dell'Emilia e la Milano-Torino hanno arricchito il suo palmares. La Slovenia continua a trainare il movimento a dispetto dei due milioni di abitanti. E va ricordato anche Mohoric, vincitore di due tappe al Tour. La grande rivalità tra il belga Van Aert e l'olandese Van der Poel ha fruttato poco a entrambi, sfiancati anche dalle energie spese in inverno nel cross. Credo che in futuro dovranno rivedere, nel senso di ridimensionare, i loro impegni, se vorrano vincere su strada tutto quello che il loro talento permetterebbe. Resta comunque la grande impressione di Van der Poel in maglia gialla al Tour. Tour che un giorno Van Aert, secondo me, potrebbe anche vincere. Quest'anno c'è arrivato debilitato. Da segnalare la vittoria del belga Stuyven alla Milano-Sanremo, del danese Asgreen al Giro delle Fiandre, proprio davanti a Van der Poel e quella, magnifica e inaspettata, di Colbrelli alla Parigi-Roubaix, nell'edizione forse più dura che ricordi. Colbrelli, anche campione italiano ed europeo quest'anno, ha conquistato la dimensione internazionale che gli era sempre mancata. Al Giro d'Italia successo meritato di Egan Bernal, davanti a Damiano Caruso, sorprendente secondo dopo una vita spesa nel ruolo di gregario di lusso. Nelle corse a tappe, con il tramonto di Nibali, l'Italia ha poco da spendere. Mi chiedo se Ganna, straordinario contro il tempo, in strada e su pista, campione olimpico e mondiale, potrebbe nello spazio di due o tre anni provare a far classifica. Io penso di sì. C'è stato il ritorno da protagonista delle volate di Mark Cavendish, classe 1985, salito a 34 vittorie parziali al Tour. Come Merckx. Anche se Merckx vinceva dappertutto. Comprese cinque edizioni finali del Tour. Alaphilippe si è confermato campione del mondo. Resta il campione più spettacolare del ciclismo attuale, a parer mio. E quello che conduce meglio la bicicletta. Evenepoel, per finire, è tornato da un infortunio che avrebbe chiuso la carriera di molti altri. In pianura è un drago. In salita ha sofferto. Ma, ha vinto un mucchio di brevi corse a tappe. Resta forte la curiosità intorno a lui e alla carriera che potrà avere.

domenica 5 settembre 2021

Vuelta a España 2021: Roglic III

Come Tony Rominger, vincitore di tre edizioni tra il 1993 e il 1995, e Roberto Heras, vincitore di tre edizioni dal 2003 al 2005, Primoz Roglic ha conquistato la terza Vuelta a España consecutiva. Nella classifica dei plurivincitori vincitori della grande corsa a tappe spagnole, Roglic è secondo proprio ad Heras, che di successi finali ne colse quattro: alle tre dette va aggiunta, infatti, anche la Vuelta del 2000. Roglic, ormai tra i grandi, ha dominato la corsa, annettendosi anche quattro tappe, compresa la cronometro conclusiva a Santiago de Compostela. Secondo, come già nel 2018, Enric Mas, terzo, a sorpresa, l'australiano Haig. Quarto Adam Yates, quinto l'elvetico Gino Mäder, che farà parlare di sé in futuro. Solo sesto il vincitore del Tour 2019 e del Giro 2021, Egan Bernal. Nono Guillaume Martin.

mercoledì 1 settembre 2021

Vuelta 2021: Roglic vince a Lagos de Covadonga

Assolo tremendo di Roglic nella diciassettesima tappa della Vuelta a España 2021, con arrivo a Lagos de Covadonga, sotto una pioggia incessante. A lungo gli tiene testa Bernal, che poi cede. Roglic veste la maglia rossa, che con ogni probabilità terrà fino Santiago de Compostela. Insomma, fino alla fine. Secondo di giornata, il compagno di squadra Sepp Kuss.

domenica 22 agosto 2021

Vuelta 2021: vince Caruso sull'Alto di Velefique

Quarta vittoria tra i professionisti per Damiano Caruso. Ma di prestigio quasi quanto quella ottenuta sull'Alpe di Motta al Giro d'Italia 2021, poi concluso ad uno storico secondo posto assoluto. Oggi, Caruso, dopo lunga fuga ha conquistato, sulla cima andalusa dell'Alpe di Velefique, l'ottava tappa della Vuelta a España 2021, risalendo al quindicesimo posti della classifica generale, sempre dominata da Primoz Roglic, che ha guadagnato ancora su Bernal. 

sabato 14 agosto 2021

Vuelta a Espanã 2021: i favoriti

Parte oggi la Vuelta a Espanã 2021. Ecco il borsino dei favoriti.

  1. Bernal ****
  2. Roglic ***
  3. Landa ***
  4. Carapaz ***
  5. Adam Yates **
  6. Eric Mas **
  7. Hugh John Carty **
  8. Vlasov *
  9. Bardet *
  10. Ciccone *

lunedì 31 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: le pagelle finali

Ecco le pagelle finali del Giro d'Italia 2021:

  • Egan Bernal: 9. Vince il Giro d'Italia dopo il Tour de France 2019. Era il grande favorito della vigilia, assieme a Simon Yates. Rispetta il pronostico, vince due tappe. Cala negli ultimi giorni, ma grazie anche ad una squadra molto forte porta la maglia rosa a Milano.
  • Damiano Caruso: 9. Sorpresa fino ad un certo punto, visto che era già riuscito a piazzarsi tra i primi 10 di Giro, Tour e Vuelta. Ritiratosi Landa, la sua luogotenenza diventa comando di compagnia. Vince sull'Alpe Motta e conquista un secondo posto finale, che vale una carriera.
  • Simon Yates: 7. Vince una tappa, la condizione non è perfetta, ma il terzo gradino del podio lo conferma tra i migliori specialisti delle gare a tappe.
  • Filippo Ganna: 7,5. Fa il gregario in linea e il capitano contro il tempo. Da capitano vince le due tappe a cronometro.
  • Nizzolo: 7. Finalmente il primo successo al Giro, che è anche il primo in un grande giro.
  • Daniel Martinez: 8. Fortissimo il colombiano. Dà tutto per Bernal, ma potrebbe mettersi in proprio. Presto, credo che lo farà.
  • Romain Bardet: 6,5. Considero importante che sia venuto al Giro. Il settimo posto finale non è in linea con i podi al Tour, ma è meglio di quanto fatto vedere negli ultimi anni. Ora, è un corridore più completo.
  • Nibali: 6. Di stima. Lotta, reduce da un infortunio. Ma, un corridore con il suo palmares non ha bisogno di recitare da comparsa. 

domenica 30 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: a Milano bis di Ganna

Va in scena oggi la ventunesima e ultima tappa del Giro d'Italia 2021, da Senago a Milano, cronometro pianeggiante di 30,3 km. Per il successo parziale, sfida tra Filippo Ganna e Affini. Il podio è già delineato con il successo di Bernal e Damiano Caruso e Simon Yates sul podio. 

La cronaca. 

A Milano bis di Filippo Ganna, tornato il più forte contro il tempo. Bernal vince il Giro, secondo un brillantissino Damiano Caruso, terzo Simon Yates.

sabato 29 maggio 2021

Alpe Motta: trionfa Damiano Caruso

Ventesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Verbania Valle Spluga, Alpe Motta. Tre Gpm di prima categoria e nel mezzo due discese lunghe e tecniche rese impervie da pioggia e neve sciolta.

La cronaca. 

Attacco di Bardet, con due compagni di squadra, nella discesa dal Passo San Bernardino, cui si accodano Damiano Caruso e Pello Bilbao. Collaborano e guadagna ancora lungo l'ascesa verso il Passo dello Spluga. Il gruppo della maglia rosa ha 45/46 secondi di ritardo. Nella successiva discesa, il vantaggio dei battistrada diminuisce di pochi secondi. Lungo l'Alpe Motta, Caruso e Bardet restano soli. Dietro, è Daniel Martinez a tirare per il capitano Bernal. Davanti, Bardet non dà cambi a Caruso.  Che a meno di 3 km dal traguardo stacca il francese. Dietro Simon Yates perde le ruote di Bernal e Martinez, che poi riprendono anche Bardet. Caruso insiste nel suo magnifico assolo. Trionfa e consolida il secondo posto in questo Giro d'Italia 2021. Con 23" di ritardo, arriva la maglia rosa di Bernal, che ha ormai vinto il Giro.

venerdì 28 maggio 2021

Alpe di Mera: vince Simon Yates, Bernal si difende

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Abbiategrasso all'alpe di Mera: 166 km. Tutte le difficoltà saranno concentrate proprio nell'ascesa dell'Alpe di Mera: 9,7 km al 9% di pendenza media. Vedremo chi attaccherà Bernal e come il colombiano risponderà. 

La cronaca.

Trionfa Simon Yates, grazie ad un attacco cui Bernal nemmeno prova a rispondere, preferendo salire con il suo passo lungo la salita finale. Con lui resta Joao Almeida, che poi lo molla nell'ultimo km, chiudendo secondo a 11" dall'inglese. Bernal è terzo a 28". Subito dopo Caruso, bravo e tenacissimo, e Vlasov. Anche domani Bernal dovrà correre in difesa. Non è più brillante come nelle prime due settimane. Ma, Yates avrà bisogno di una vera e propria impresa, per sfilare la maglia rosa al colombiano. Difficilissimo. Peraltro, contro il tempo -  domenica si chiude a cronometro - Bernal va più forte di lui.

giovedì 27 maggio 2021

Giro d'Italia: a Stradella vince Bettiol

Diciottesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Rovereto a Stradella: 231 km sostanzialmente pianeggianti. Sarà l'ultima occasione dei velocisti, che dovranno guardarsi dalle fughe che certamente saranno imbastite sin dai primi chilometri di corsa. 

La cronaca.

Nessuna volata di gruppo. Arriva solitario Bettiol, precedendo gli altri fuggitivi di giornata. 

mercoledì 26 maggio 2021

Sega di Ala: vince Daniel Martin. Crisi Bernal

Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Canazei a Sega di Ala: 193 km con due Gpm di prima categoria. Il Passo di San Valentino e la salita finale, dove si affronterà una pendenza media del 9,8 %, con punte del 12,1 %. La logica vorrebbe un altro attacco tremendo di Bernal. Ma, il ciclismo non sempre obbedisce alla logica.

La cronaca.

E infatti, le pendenze impossibili dell'ultima ascesa terremotano la corsa. Attacca Simon Yates ed Egan Bernal cede, con Daniel Martinez che lo trascina letteralmente, spronandolo ad ogni pedalata. Caruso prima fatica e perde le ruote della maglia rosa, poi torna su Bernal. In testa c'è l'irlandese Daniel Martin, da non confondere con il ridetto Martinez. Yates, in compagnia di Joao Almeida, liberato quest'ultimo dalla luogotenenza di Evenepoel, cerca anche il successo di tappa. Hugh John Carty e Vlasov sprofondano. Su Bernal, Caruso e Daniel Martinez rientrano anche Pello Bilbao e Diego Ulissi. Negli 700 metri, Almeida molla Simon Yates e s'invola al secondo posto, perché il primo è di Daniel Martin. Simon Yates risale in terza posizione, Caruso, ancora una volta bravissimo, resta secondo, mentre Bernal, per la prima volta in quest'edizione del Giro, ha dato segni di vistosa stanchezza. La terza settimana. Siamo alla terza settimana. E questo conta. Domani, si dovrebbe rifiatare. Prima degli arrivi in salita di venerdì e sabato e la cronometro di domenica. Per finire, caduto nella discesa dal Passo di San Valentino, arrivato comunque al traguardo, ha deciso di lasciare il Giro Remco Evenepoel. Tornerà per vincere.

lunedì 24 maggio 2021

A Cortina d'Ampezzo vince Bernal: tappa tagliata. Saltano Marmolada e Pordoi

Oggi, sedicesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Sacile a Cortina d'Ampezzo, per 153 km. Subito un'ascesa severa lungo La Crosetta, poi, dopo un centinaio di km, il Passo Giau, che, tuttavia non sarà sede di traguardo. Scollinato il Giau ci sarà una discesa di una ventina di chilometri prima che la strada risalga con pendenze contenute fino all'arrivo di Cortina d'Ampezzo. Tagliate le salite della Marmolada e del Pordoi, che sarebbe stata la cima Coppi, la più alta, del Giro. Per avverse condizioni metereologiche. Non vedremo più, di questo passo, tappe memorabile come il Bondone del 1956 o il Gavia, quest'ultima la ricordo benissimo, del 1988. 

La cronaca.

Vince ancora Bernal. Quando scatta, in salita, ora come ora, nessuno può resistergli. Resuscita agonisticamente Barde, bravissimo nella discesa dal Monte Giau, secondo a 27", assieme a Damiano Caruso, mai così competitivo. Poi, con 1'18" Ciccone, subito dopo Hugh John Carty, che risale al terzo posto della classifica generale, lui che fu terzo alla Vuelta a Espana 2020. Secondo, per ora, è il detto Caruso. Bernal ha già vinto il Giro. A meno di sorprese davvero difficili da immaginare. Evenepoel naufraga al diciannovesimo posto: ora ha più di 28' da Bernal. Sta pagando la lunghissima assenza dalle corse. Domani, secondo e ultimo giorno di riposo.

domenica 23 maggio 2021

Giro d'Italia 2021: a Gorizia vince Campenaerts

Oggi, quindicesima tappa del Giro d'Italia 2021, lunga 147 km, da Grado a Gorizia. Frazione vallonata, adatta a colpi di mano. Il gruppo risentirà delle fatiche di ieri.

La cronaca. 

Va via una fuga, costante di questo Giro n. 104. A Gorizia, sotto la pioggia, vince Campenaerts. Costretto al ritiro il tedesco Buchmann, che era sesto nella generale.

venerdì 21 maggio 2021

Monte Zoncolan: trionfa Fortunato. Bernal domina

La tappa odierna, la quattordicesima del Giro d'Italia 2021, è tra le più dure di quest'edizione. La scalata del durissimo Monte Zoncolan chiuderà una frazione lunga 205 km. Prima altri due Gpm. Chi vorrà provare a spodestare Bernal, per ora saldamente in maglia rosa, non potrà nascondersi. 

La cronaca.

Va via anche oggi una fuga. E non  so dire se perché i favoriti non ambiscano al successo parziale o se non sappiano controllare la corsa. Tra i sette battistrada, è il venticinquenne Lorenzo Fortunato ad avvantaggiarsi e conquistare, con un meraviglioso assolo nella nebbia di uno Zoncolan durissimo e innevato, il più bello e importante successo della carriera: il primo tra i professionisti. Dietro, si staccano in tanti dal gruppo maglia rosa. Il primo è Nibali. Soffre e perde anche Evenepoel. Mentre Simon Yates, scatta da dietro, alla maniera di Delgado. Ma, Bernal lo segue. E lungo l'ultimo chilometro lo stacca, consolidando il primato in classifica. Yates, ora, è secondo a 1'33" dall'asso colombiano. Damiano Caruso si conferma ottimo terzo. Poi, Vlasov e Hugh John Carty. 


Giro d'Italia 2021: a Verona vince Nizzolo!

Tredicesima frazione del Giro d'Italia 2021. Lunga tappa pianeggiante, 198 km, dalla Romagna al Veneto, da Ravenna a Verona. Riusciranno i velocisti a disputare una volata di gruppo o ci sarà la solita fuga lasciata andare troppo presto?

La cronaca. 

Questa volta la fuga non arriva: attaccanti di giornata ripresi a 7 km dal traguardo. Si vede davanti anche la maglia rosa di Egan Bernal. Sarà volata di gruppo compatto, ma allungato, negli ultimi due chilometri e mezzo. Parte lo sprint. Affini si ritrova in testa, ma Nizzolo compie una grande rimonta e lo supera, conquistando il suo primo successo al Giro d'Italia nonché in una grande corsa a tappe. Un'affermazione che il campione italiano ed europeo, dopo tanti piazzamenti, inseguiva da tutta la carriera. Secondo Affini, terzo Sagan.

giovedì 20 maggio 2021

A Bagno di Romagna vince Vendrame

Oggi, dodicesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Siena a Bagno di Romagna. Frazione lunga 212 km, con quattro GPM tra terza e seconda categoria ed arrivo in leggerissima ascesa. 

La cronaca.

Quest'edizione del Giro va così: non c'è giorno senza fuga. E la fuga di solito arriva. Primo, sul traguardo di Bagno di Romagna, giunge Andrea Vendrame, avvantaggiatosi per tempo sui compagni di sortita. Poi ripreso da Hamilton, che allo sprint è secondo. Terzo George Bennet, quarto Brambilla, quinto Visconti. Per il resto, tutto immutato in classifica generale. Da registrare, un bell'attacco di Nibali in discesa nel finale: riesce a guadagnare un gruzzolo di secondi sul gruppo della maglia rosa. Non vincerà il Giro e nemmeno salirà sul podio, ma ha ancora voglia di essere protagonista.

mercoledì 19 maggio 2021

A Montalcino vince Schmid. Crisi per Evenepoel, grande Bernal

Oltre 30 km di sterrato nella campagna, nell'undicesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Perugia a Montalcino. Una piccola "Strade Bianche", dove pressione delle ruote, abilità di guida del mezzo e resistenza alla polvere conteranno quanto buone gambe. Bernal ed Evenepoel torneranno a sfidarsi per la testa provvisoria della classifica.

La cronaca.

Va via l'immancabile fuga. Tutti aspettano lo sterrato, che produce più selezione di quanta ne fosse attesa. Tra le vittime del percorso, ma forse anche del giorno di riposo e dei fantasmi della caduta alla Sanremo 2020, c'è anche Remco Evenepoel, mentre Egan Bernal, ma si sapeva, si mostra a proprio agio lungo questa miniatura di Strade Bianche. La fuga arriva: vince Schmid davanti a Covi. Bernal, dietro, è scatenato e stacca tutti quelli del suo gruppetto nell'ultimo km. Mentre la generosità sollecitata da ordini di scuderia di Joao Almeida non riesce a contenere il crollo del compagno di squadra Evenepoel, che cede all'asso colombiano 2'08". Si difendono discretamente Vlasov, Hugh Carty, Simon Yates e un combattivo Damiano Caruso, che risale al terzo posto in classifica generale. Debacle, invece, per Ciccone e, più ancora, per Nibali.