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venerdì 25 luglio 2025

TdF 2025: a La Plagne vince Arensman

Diciannovesima tappa del Tour de France 2025, da Albertville a La Plagne, appena 93,1 km, 36 km meno del previsto: la tappa è stata accorciata per via di un'epidemia scoperta in un allevamento bovino lungo il percorso. Frazione insolita, anche più di prima insomma, perché davvero breve e con tanta montagna: tre gpm, il primo e quello finale, Col du Pré e La Plagne, horse categorie. Riesce ancora un colpo da lontano allo scalatore olandese Arensman. Pogacar e Vingegaard si controllano, fino allo sprint che vale il secondo posto di giornata, appannaggio del danese. Con loro anche Lipowitz, ormai sicuro del terzo posto finale a Parigi, visto il cedimento nella fase finale del britannico Onley. Perde tanto lungo l'ultima ascesa Roglic, che paga gli sforzi di una fuga anticipata tanto generosa quanto destinata a fallire: Roglic scivola all'ottavo posto della classifica generale.

venerdì 18 luglio 2025

TdF 2025: a Peyragudes poker di Pogacar

La tredicesima tappa del Tour de France 2025 è un cronoscalata breve ma durissima: 10,9 km da Loudenvielle a Peyragudes. Gli ultimi 8 km della frazione salgono con una pendenza media del 7,9%, con punte di ripidità nel finale intorno al 16%. Insomma, non trovare il ritmo in una gara del genere potrebbe costare minuti. 

Brillano Lipowitz e il veterano Roglic. Ancora una giornata difficile per Evenepoel, addirittura ripreso e superato, negli ultimi 50 metri, da un ottimo Vingegaard, partito due minuti dopo. A vincere, però, è un Pogacar irreale, che copre il percorso con 36" meno di Vingegaard, per il suo quarto successo parziale in questo Tour, il ventunesimo in carriera. 

martedì 24 giugno 2025

Tour de France 2025: Pogacar IV

 

Pogacar, reduce da una primavera piena di successi nelle corse di un giorno, ma dominatore anche dell'ultimo Giro del Delfinato, sembra imbattibile. Vingegaard ha vinto il Giro dell'Algarve, è in crescita di condizione, ma proprio al Delfinato è parso ancora distante dallo sloveno. Evenepoel, dopo l'ennesimo infortunio, non si sa quanto possa aver recuperato, ma è un asso. E, a cronometro, sempre il Delfinato docet, è il più forte. Ecco il borsino dei favoriti del Tour de France 2025.

  1. Pogacar *****
  2. Vingegaard ****
  3. Evenepoel ****
  4. Carlos Rodriguez ***
  5. Roglic **
  6. Enric Mas **
  7. Joao Almeida **
  8. Felix Gall *
  9. Lipowitz *
  10. Vauquelin *

Il percorso (cliccando, si potrà leggere la cronaca delle singole tappe).

1 tappa

05/07/2025

Lille-Lille 

184,9 km

Collina

2 tappa

06/07/2025

Lauwin Planque - Bologne-sur-Mer

209,1 km

Collina

3 tappa

07/07/2025

Valenciennes - Dunkerque 

178,3 km

Pianura

4 tappa

08/07/2025

Amiens - Rouen

174,2 km

Collina

5 tappa

09/07/2025

Caen-Caen

     33 km

Crono

6 tappa

10/0/2025

Bayeux - Vire Normandie

201,5 km

Collina

7 tappa

11/07/2025

Saint-Malo - Mur-de-Bretagne

197,9 km

Collina

8 tappa

12/07/2025

Saint-Méen-Le-Grande - Lavale Espace Mayenne

171,4 km

Pianura

9 tappa

13/07/2025

Chinon - Chateroux 

174,1 km

Pianura

10 tappa

14/07/2025

Ennezat - Le Mont- Dore Puy de Sancy

165,3 km

Montagna

Riposo

15/07/2025

Toulouse--

11 tappa

16/07/2025

Toulouse - Toulouse

156,8 km

Pianura

12 tappa

17/07/2025

Auch - Hautacam

180,6 km

Montagna

13 tappa

18/07/2025

Loundenvielle - Peyragudes

10,9 km

Cronoscalata

14 tappa

19/07/2025

Pau - Luchon-Superbagagnères

182,6 km

Montagna

15 tappa

20/07/2025

Muret - Carcassonne

169,3 km

Collina

Riposo

21/07/2025

Montepellier

-

-

16 tappa

22/07/2025

Montepellier - Mont Ventoux

171,5 km

Montagna

17 tappa

23/07/2025

Bollène - Valence 

160,4 km

Pianura

18 tappa

24/07/2025

Vif - Courchevel Col de La Loze

171,5 km

Montagna 

19 tappa

25/05/2025

Albertville - La Plagne 

93,1 km

Montagna

20 tappa

26/07/2025

Nantua - Pontarlier 

184,2 km

Collina

21 tappa

27/07/2025

Mantes-La-Ville - Paris-Champs-Elysees

132,3 km

Pianura


Cronaca sintetica.
Il Tour comincia subito con una frazione intensa, da Lille a Lille. Vince Philipsen in volata, ma non di un gruppo compatto. Evenepoel e Roglic restano indietro e perdono 39". Nella seconda frazione, a Boulogne-sur-Mer, volata di lusso, con Van der Poel che precede Pogacar e Vingegaard. La terza tappa, con arrivo a Dunkerque, premia lo sprint di Tim Merlier, che batte Milan al fotofinish. Caduta e ritiro per Philipsen. La quarta tappa, con arrivo nella capitale del gotico, Rouen, premia la furiosa volata di Pogacar su Van der Poel. Per l'asso sloveno è il successo n. 100 in carriera. Van der Poel, appaiato proprio da Pogacar in cima alla classifica, resta in giallo per i migliori piazzamenti complessivi. La cronometro pianeggiante della quinta tappa, 33 km da Caen a Caen, premia il talento superiore di Evenepoel nella specialità. Gli resiste solo Pogacar, che cede 16", mentre Vingegaard naufraga a 1'21" dal belga. Pogacar veste la maglia gialla, con 42" su Evenepoel e 59" sul francese Vauquelin. La sesta tappa, con arrivo a Vire Normandie, vede una fuga da lontano, dalla quale poi si avventaggia per vincere l'irlandese Healy, mentre Van der Poel, egli pure fuggitivo di giornata, pur calando nel finale e chiudendo ottavo, recupera quanto basta riprendere la maglia gialla, con un solo secondo su Pogacar, che, nono, vince la volata dei migliori. Setta tappa tutta bretone. Sul durissimo Mûr-de-Bretagne altra prova di forza di Pogacar, che batte Vingegaard. Gli altri migliori a 2". L'ottava tappa, a Laval Espace Mayenne si conclude con la volata vincente di Jonathan Milan - un successo italiano era attesso da sei anni al Tour - su Van Aert. Nella nona tappa, con arrivo a Chateroux, è Van der Poel a correrre in fuga per evitare una volata di gruppo che alla fine c'è e premia Tim Merlier su Milan. Joao Almeida, prezioso luogotenente di Pogacar non è partito per i postumi di una caduta nella tappa del Muro di Bretagna. La decima tappa, sul Massiccio Centrale, è breve ma intensa, piena di brevi salite. Va via la fuga. Simon Yates vince a Le Mont - Dore, Ben Healy strappa la maglia gialla a Pogacar per 29". Arriva domani 15 luglio il primo giorno di riposto. Nell'undicesima tappa, da Tolosa e Tolosa, fughe a ripetizione: alla fine la spunta il norvegese Abrahamsen. Van der Poel è terzo. Pogacar cade, ma rientra nel gruppo dei migliori. Da domani, Pirenei. Nella dodicesima tappa, Pogacar strapazza tutti sull'Hautacam, cogliendo il terzo successo in questo Tour, il ventesimo in carriera. Vingegaard gli cede oltre due minuti. Lipowitz arriva subito dopo il danese. Evenepoel, ch'era andato in crisi già prima, arriva con oltre tre minuti e mezzo di ritardo. Il dominio di Pogacar oggi sembra inattaccabile. La tredicesima tappa è una cronoscalata durissima di 10,9 km da Loudenvielle a Peyragudes: trionfa ancora Pogacar, che infligge 36" a un ottimo Vingegaard. Naufraga Evenepoel, superato nel finale dal danese. Buone prove di Roglic e Lipowitz. La quattordicesima tappa passa alla storia di questo Tour, più che per l'ascesa sul mitico Tourmalet, per il ritiro dopo una cinquantina di chilometri di un deludente e deluso Remco Evenepoel. Il successo di giornata va all'olandese Arensman. Secondo è Pogacar, che, sul traguardo di Luchon-Supebagnères, prevale comunque su Vingegaard terzo. Nella quindicesima tappa, collinare, va via la fuga. Tra gli attaccanti, si avvantaggia e vince Tim Wellens. Pogacar ha la corsa nelle mani prima dell'ultimo giorno di riposo di lunedì 21 luglio. La sedicesima tappa porta il gruppo da Montpellier, dopo 150 km di pianura, fino al terribile Mont Ventoux, con 20 km di ascesa continua in un paesaggio lunare. Non parte Van der Poel, costretto al ritiro da una polmonite. La sedicesima tappa, dopo 150 km in pianura, culmina sul Monte Ventoso della Provenza, il terribile Mont Ventoux. Primo Valentin Paret-Peintre, secondo Ben Healy. Pogacar e Vingegaard, quinto e sesto di giornata, fanno corsa parallela. La diciassettesima tappa finisce con volata ristretta, a causa di una caduta nell'ultimo chilometro. Sotto la pioggia, sul traguardo di Valence c'è il bis di Jonathan Milan in maglia verde, che prevale sul belga Meeus. Nella diciottesima tappa, con tre gpm horse categorie, vince il fuggitivo australiano Ben O'Connor. Negli ultimi 500 metri un Pogacar incontenibile stacca ancora Vingegaard e chiude al secondo posto. Vingegaard è terzo davanti al sorprendente Onley e a Rubio. Crisi per Lipowitz che conserva per poco il terzo posto della classifica generale, insidiato proprio da Onley. Nella diciannovesima tappa, accorciata di oltre trenta chilometri, successo per il fuggitivo olandese Arensman, che precede di pochissimo Vingegaard e Pogacar. Subito dopo, Lipowitz. Cede nel finale Onley. Fatale l'ultima salita per Roglic, che prima era andato coraggiosamente in fuga. La ventesima frazione, a giochi ormai fatti per la classifica generale, vede il successo del fuggitivo australiano Kaden Groves. La ventunesima e ultima tappa, che culmina a Parigi sui Campi Elisi è resa più incerta dalla salita di Montmartre, che stuzzica gli appetiti del solito Pogacar. Van Aert, però, è più forte questa volta e coglie uno dei successi più significativi di una carriera non abbastanza generosa con il suo talento. Pogacar, poi quarto di giornata, si consola con il quarto Tour vinto, come Froome, uno meno dei magnifici quattro: Anquetil, Merckx, Hinault, Indurain.



Classifica generale finale:
1. Tadej Pogacar (Slo) 
2. Jonas Vingegaard (Dan) a 4'24"
3. Florian Lipowitz (Ger) a 11'00"
4. Oscar Onley (Gbr) a 12'12"
5. Felix Gall (Aut) a 17'12"
6. Tobia Johannessen (Nor) a 20'14"
7. Kevin Vauquelin (Fra) a 22'35"
8. Primoz Roglic (Slo) a 25'30"
9. Ben Healy (Irl) a 28'02"
10. Jordan Jegat (Fra) a 32'42"


martedì 27 maggio 2025

A San Valentino (Brentonico) vince Scaroni. Si ritira Roglic

Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2025, da Piazzola del Brenta a San Valentino (Brentonico), 203 km e 4 gran premi della montagna: Carbonare, Candrai, Passo di Santa Barbara e Brentonico, gli ultimi 3 di prima categoria. Lascia il Giro uno dei massimi favoriti della vigilia: Primoz Roglic. Lungo la salita di Santa Barbara, va in crisi anche colui che, con Roglic, aveva condiviso il maggior peso del pronostico, lo spagnolo Ayuso. Lungo l'ascesa finale di San Valentino, mentre davanti lottano per la vittoria i fuggitivi Scaroni e Fortunato, scatta, dal gruppetto maglia rosa, Simon Yates quando mancano poco più di 7 km dal traguardo. Del Toro risponde. Contrattacca poco dopo Carapaz. Poi, va via anche Derek Gee. Mentre Carapaz guadagna rapidamente, Simon Yates e Storer staccano Del Toro a 3,8 km dall'arrivo. La maglia rosa viene addirittura ripresa da Bernal. Fasi concitate della corsa. Vince Scaroni, poi Fortunato che arriva con lui, quindi Pellizzari. Tre italiani! Quarto Carapaz, quinto Derek Gee. Del Toro, stremato, salva a stento la maglia rosa, giungendo a 1'36" da Carapaz e a 54" da Simon Yates.

domenica 25 maggio 2025

Ad Asiago vince Carlos Verona

La quindicesima tappa del Giro d'Italia 2025, da Fiume Veneto ad Asiago, comincia senza Giulio Ciccone, costretto al ritiro per i postumi della caduta di ieri. La frazione è combattuta, appena la strada sale, a turno, Bernal e Carapaz danno battaglia, Del Toro controlla, Roglic patisce. Alla fine, vince il contrattaccante spagnolo Carlos Verona. Roglic cede circa un minuto e mezzo ai migliori. Dopo il giorno di riposo previsto domani, il Giro salirà in quota.

sabato 24 maggio 2025

A Gorizia vince Asgreen

Vince il fuggitivo  Asgreen a Gorizia, traguardo della 14^ tappa del Giro d'Italia 2025. Una caduta a 20 km dal traguardo costa tanto a Tiberi e Ciccone. Perdono, rispetto a Del Toro, anche Ayuso e Roglic. 

martedì 20 maggio 2025

Giro d'Italia 2025: a Pisa vince Daan Hoole. Del Toro resta in rosa

Decima tappa del Giro d'Italia 2025, cronometro di 28,6 km, da Lucca a Pisa. Quasi interamente pianeggiante. A un certo punto comincia a piovere sul percorso, il che condiziona non poco le prestazioni dei primi della classifica, che nelle gare contro il tempo partono per ultimi. Vince l'olandese Daan Hoole, davanti a Tarling e Cattaneo, terzo di giornata a 12". In condizioni normali, ci sarebbe stato il bis di Van Aert. Si disimpegna bene Roglic, tra i pretendenti al successo finale, riscattando il passo falso di domenica. Lo sloveno, che di pioggia ne ha presa poca però, guadagna così 19" su Ayuso, 38" su Tiberi e 1'07" su Del Toro, che tuttavia conserva la maglia rosa. Ora, Del Toro ha 25" Ayuso e 1'01" su Tiberi. Roglic risale al quinto posto, con un ritardo di 1'18" dalla vetta.

domenica 18 maggio 2025

A Siena vince Van Aert. Del Toro in rosa

Tappa spettacolare, la nona del Giro d'Italia 2025, da Gubbio a Siena, strappi duri in collina e la polvere delle strade bianche. Si rivela il messicano Del Toro e si risorge Wout Van Aert. Restano loro due davanti. Insegue Bernal, lui pure in uscita da un periodo buio. Ayuso più dietro. E ancor più dietro Roglic. Del Toro cerca la vittoria di tappa e la maglia rosa, che sarebbe la prima di un messicano al Giro. Avrà solo la seconda. Perché sul traguardo di Siena, dopo una volata furiosa, è Van Aert a cogliere un successo degno del suo grande talento. Terzo di giornata, a 58" Giulio Ciccone. Del Toro ora guida la classifica generale davanti al compagno di squadra Ayuso e al bravo Tiberi. Sconfitto Roglic, che precipita al decimo posto della generale a 2'25" da Del Toro. 

venerdì 16 maggio 2025

Giro d'Italia 2025: a Tagliacozzo vince Ayuso

Settima tappa del Giro d'Italia 2025, tutta in Abruzzo, da Castel di Sangro a Tagliacozzo. Arrivo su salita appenninica di prima categoria, dopo altre ascese e tanto dislivello. Oggi, i pretendenti al successo finale non possono nascondersi. A 5 km dall'arrivo, ripresi i fuggitivi di giornata. Nonostante le ripidissime pendenze del finale, i migliori aspettano. Il primo ad attaccare è Ciccone, poi Bernal, infine Ayuso, che fa il vuoto nell'ultimo chilometro e vince. Ora è secondo nella generale, a 4" da Roglic, nuova maglia rosa ma apparso in difficoltà. Si sono ben difesi sia Ciccone che Tiberi.

sabato 10 maggio 2025

giovedì 27 marzo 2025

Giro d'Italia 2025: ha vinto Simon Yates

Il Giro d'Italia 2025 prenderà il via da Durazzo, in Albania, il 9 maggio, per concludersi a Roma l'1 giugno. Ventuno tappe, con tre giorni di riposo, uno più del solito per attraversare l'Adriatico dopo le prime tre frazioni all'estero. Solo tre arrivi veri e propri in salita, mentre le tappe c.d. di montagna saranno due di più. Molte frazioni collinari o vallonate, per dirla con il linguaggio di una volta, adatte a colpi di mano e fughe da lontano. Contro il tempo, la seconda e la decima tappa, per complessivi 42,3 km. Percorso, a un primo esame, adatto più a passisti-scalatori che a scalatori puri. Molti danno favorito Roglic, classe 1989. Se lo sloveno vincesse, supererebbe il primato di longevità di Fiorenzo Magni, vincitore del Giro 1955 a 34 anni e qualche mese. Poi gli spagnoli Ayuso, in rampa di lancio, e Landa, cui è sempre mancato l'acuto decisivo. Anche l'italiano Tiberi ha possibilità di successo. Aspettiamo la lista ufficiale dei partenti.

Il percorso (cliccando, si potrà leggere la cronaca delle singole tappe).

1 tappa

09/05/2025

Durazzo-Tirana

160 km

Collina

2 tappa

10/05/2025

Tirana-Tirana

13,7 km

Crono

3 tappa

11/05/2025

Valona-Valona

160 km

Collina

Riposo

12/05/2025

-

-

-

4 tappa

13/05/2025

Alberobello-Lecce

189 km

Pianura

5 tappa

14/05/2025

Ceglie Messapica-Matera

151 km

Pianura

6 tappa

15/05/2025

Potenza-Napoli

227 km

Pianura

7 tappa

16/05/2025

Castel di Sangro-Tagliacozzo

168 km

Montagna

8 tappa

17/05/2025

Giulianova-Castelraimondo

197 km

Collina

9 tappa

18/05/2025

Gubbio-Siena

181 km

Collina

Riposo

19/05/2025

-

-

-

10 tappa

20/05/2025

Lucca-Pisa

28,6 km

Crono

11 tappa

21/05/2025

Viareggio-Castelnovo ne' Monti

185 km

Collina

12 tappa

22/05/2025

Modena-Viadana

172 km

Pianura

13 tappa

23/05/2025

Rovigo-Vicenza

180 km

Collina

14 tappa

24/05/2025

Treviso-Gorizia/Nova Gorica

186 km

Collina

15 tappa

25/05/2025

Fiume Veneto-Asiago

214 km

Montagna

Riposo

26/05/2025

-

-

-

16 tappa

27/05/2025

Piazzola sul Brenta-Brentonico

203 km

Montagna

17 tappa

28/05/2025

San Michele dell'Adige-Bormio

154 km

Collina

18 tappa

29/05/2025

Morbegno-Cesano Maderno

144 km

Pianura

19 tappa

30/05/2025

Biella-Champoluc

166 km

Montagna

20 tappa

31/05/2025

Verres-Sestriere

203 km

Montagna

21 tappa

01/06/2025

Roma-Roma

141 km

Pianura

 

 

 I favoriti della vigilia.

  1. Roglic ****
  2. Adam Yates ***
  3. Ayuso ***
  4. Carapaz **
  5. Landa **
  6. Hindley **
  7. Simon Yates **
  8. Bernal *
  9. Bardet *
  10. Gaudu * 
  11. Tiberi *
  12. Van Aert *
  13. Ciccone *


La cronaca sintetica del Giro. 

La prima maglia rosa è del danese Mads Pedersen, che sul traguardo di Tirana, batte in volata Wout Van Aert. Il simbolo del primato passa il giorno successivo sulle spalle di Roglic, dopo la prova a cronometro di Tirana, che lo sloveno chiude alle spalle di Tarling vincitore di giornata, mentre delude il belga Van Aert. Pedersen torna in testa alla classifica vincendo a Valona, traguardo della terza tappa. Primo giorno di riposo, perché il gruppo torna in Italia. Nella quarta frazione, da Alberobello a Lecce, vince l'olandese Van Uden. Nella quinta frazione, sull'arrivo in leggera salita di Matera, Pedersen coglie il terzo successo parziale, resistendo alla rimonta di Zambanini. Nella sesta tappa, da Potenza a Napoli, tanta pioggia e una caduta a 70 km dal traguardo, che manda a terra decine di corridori. Tempi neutralizzati, Hindley si ritira. La volata finale, che non dà abbuoni, premia Groves. Nella settima tappa, da Castel di Sangro a Tagliacozzo, il Giro incontra gli Appennini. Sulla salita finale, nonostante le ripidissime pendenze degli ultimi chilometri, molta prudenza tra i migliori. Attacca per primo Ciccone, poi Bernal, infine Ayuso, che fa il vuoto e vince. In affanno Roglic, che pure conquista la maglia rosa. Ayuso lo segue a 4". Nell'ottava tappa, i pretendenti al successo finale amministrano le forze e lasciano andare una fuga. Vince l'australiano Plapp, mentre Ulissi, terzo di giornata, si toglie la soddisfazione d'indossare la prima maglia rosa della carriera. Nella nona frazione, da Gubbio a Siena, spettacolo puro lungo colline e sterrato. Roglic va in difficoltà. Del Toro scappa, lo tiene solo Van Aert, che, senza avergli dato un cambio, lo batte con una volata furiosa. Primo successo al Giro per il belga. Prima maglia rosa di un messicano al Giro per Del Toro, con Ayuso secondo e Tiberi terzo nella generale, mentre Roglic scivola al decimo posto a 2'25" dalla testa. Lunedì 19 maggio, secondo giorno di riposo. La decima tappa è una cronometro di 28,6 km da Lucca a Pisa. Avvantaggiati i corridori che partono prima, compreso Roglic, perché gli ultimi a prendere il via, che sono anche i primi nella classifica provvisoria, devono correre sotto una pioggia battente. Vince l'olandese Daan Hoole. Roglic risale al quinto posto della generale, guadagnando 19" su Ayuso, 38" su Tiberi e 1'07" su Del Toro, che resta in rosa. Nell'undicesima tappa, piuttosto vallonata, assolo finale di Carapaz, che recupera diversi secondi su tutti i migliori, capitanati dalla maglia rosa Del Toro, secondo al traguardo. La dodicesima tappa, da Modena a Viadana, si conclude con volata di gruppo e successo dell'olandese Kooij. La quattordicesima tappa entra di peso nella storia di questo Giro per una brutta caduta a circa 20 km dal traguardo di Gorizia: pagano dazio Roglic, Tiberi, Ayuso e, sopratutto, Giulio Ciccone che deve ritirarsi. Vince Asgreen, con Del Toro saldamente in maglia rosa. Nella tappa successiva, da Fiume Veneto ad Asiago, Roglic va in crisi nel finale, provato dagli attacchi nelle precedenti salite di Bernal e Carapaz, e cede un minuto e mezzo ai migliori della classifica. Arriva il terzo e ultimo giorno di riposo, lunedì 26 maggio. Nella sedicesima tappa, con il ritiro di Roglic, arriva in fuga il primo successo italiano: vince Scaroni, secondo Fortunato, terzo Pellizzari. Del Toro va in difficoltà sull'ascesa finale di San Valentino (Brentonico), staccato da Carapaz e Simon Yates. Prima era andato in crisi Ayuso. Del Toro resta in rosa per 26" su Simon Yates. Nella diciassettesima tappa, il Mortirolo mette ancora in difficoltà, su attacco di Carapaz, Del Toro. Che però lotta, resiste e vince proprio lui sul traguardo di Bormio. Caruso tiene, Tiberi esce di classifica. Fuga di oltre 30 corridori nella diciottesima tappa, tutta pianeggiante. Restano poi davanti in undici, fino all'assolo del tedesco Nico Denz. Il gruppo della maglia rosa si prende un giorno di relativo riposo e giunge al traguardo con quasi quattordici minuti di ritardo. Si è ritirato anche Ayuso. Nella diciannovesima frazione vince il fuggitivo francese Prodhomme, mentre Carapaz e Del Toro guadagnano su Simon Yates. Cosicché il giorno dopo, con arrivo a Sestriere, passando per il Colle delle Finestre tutti guardano loro due. Che si marcano e si annullano. Così Simon Yates scappa sul Colle delle Finestre. E, lungo la discesa, trova il formidabile traino di Van Aert, uscito prima in avanscoperta, che lo scorta fino a metà del Sestriere. Vittoria di giornata ad Harper, vittoria del Giro a Simon Yates. Secondo Del Toro, terzo Carapaz. Caruso, quinto, primo degli italiani. La tappa conclusiva, che, dopo lungo trasferimento, si disputa nel magnifico scenario di Roma, davanti al Papa Leone XIV, premia per la seconda volta lo spunto veloce dell'olandese Kooij.



La classifica generale finale.

1.  Simon Yates (Gbr)

2. Isaac Del Toro (Mes) a 3'56" 

3. Richard Carapaz (Ecu) a 4'43" 

4. Derek Gee (Can) a 6'23"

5. Damiano Caruso (Ita) a 7'32"

6. Giulio Pellizzari (Ita) a 9'28"

7. Egan Bernal (Col) a 12'42"

8. Einer Rubio (Col) a 13'05"

9. Brandon McNulty (Usa) a 13'36"

10. Michael Storer (Aus) a 14'27"