Reduce da un infortunio muscolare, Bargnani ha guidato i Brooklyn Nets al successo contro Philadelphia, mettendo a referto 23 punti, miglior bottino stagionale, la sua media ad oggi è di 6,9 punti a partita, anche perché, finalmente, è rimasto sul parquet un po' più a lungo: 23 minuti. Bargnani ha, inoltre, catturato sei rimbalzi, mentre la sua media è per ora di appena 1,9 a partita. La sensazione è che, se sarà risparmiato dagli infortuni che l'hanno tormentato negli ultimi anni, questa potrebbe davvero essere la stagione della sua consacrazione in Nba. Essendo la decima, Bargnani ha da poco compiuto 30 anni, sarebbe anche ora.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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venerdì 11 dicembre 2015
giovedì 17 settembre 2015
Bargnani quanto è forte?
Arrivato a Toronto come prima scelta assoluta, divenne presto una moda il tiro al bersaglio della critica nei confronti di Andrea Bargnani. Culminato nelle dozzinali prese in giro di certa stampa d'oltreoceano all'inizio di quest'estate. Dimenticando i suoi tanti infortuni, le squadre poco competitive in cui ha militato in Nba e, specialmente, l'aver sempre Bargnani giocato in ruolo a lui non del tutto congeniale. Perché Bargnani, sebbene alto 2,13 m, è un'ala grande, e qualche volta persino un' ala piccola, e come tale tende muoversi e ad agire sul parquet. Con quella mano, con quel tiro da tre, perché inchiodarsi nell'area pitturata a prendere e dare botte, a disputare rimbalzi? Non è un guerriero Bargnani, epperò quando messo in condizione fa eccome la differenza. L'abbiamo visto in questi Europei, ieri contro la Lituania, oggi contro la Repubblica Ceca: tre su tre dall'arco. Da pivot sarà sempre discusso e discutibile. Da ala grande, non ha molti rivali in giro per il mondo. Anche appesantito com'è dal lavoro in palestra che gli hanno fatto fare in Nba.
mercoledì 18 marzo 2015
Bargnani dominante quando vuole: doppia doppia per lui contro gli Spurs
Vittoria ai supplementari nel corso di una stagione parecchio tormentata per i New York Knicks e Bargnani, che è tornato a giocare con continuità da nemmeno due mesi, lasciandosi alle spalle un lungo calvario di infortuni. Finalmente, il centro romano, centro che però ha mani e percentuali dal campo del livello di una guardia, ha giocato una partita convincente anche sul piano difensivo. Non soltanto sedici punti a referto ma anche dieci rimbalzi, ampiamente sopra la deludente media di quattro a partita. Doppia doppia per lui, il che una volta tanto conferma quella che è sempre stata la mia idea: Bargnani è dominante, quando vuole. Anche nell'area pitturata. Il problema è che è stato viziato da un talento naturale che, credo involontariamente, gli ha tolto spesso la voglia di lottare sotto canestro, quella che aveva un mostro sacro della pallacanestro italiana come Dino Meneghin od un pivot pure di notevole rendimento come Magnifico. Entrambi, sì, anche Meneghin, tiravano peggio di Bargnani. Da tre quasi non tiravano. Epperò avevano una garra, che a Bargnani è generalmente mancata. Perché con la sua statura e la sua stazza, gli avversari dovrebbero avere paura a contendergli un pallone. Ed invece no. Detto questo, vorrei vedere Bargnani in una squadra capace di lottare per il titolo o, se non altro, di accedere ai play-off. Insomma, vorrei vederlo nelle cosiddette partite che contano, da dentro o fuori.
martedì 14 gennaio 2014
Bargnani: 13,7 punti e 5,5 rimbalzi di media a partita con i New York Knicks
Non smettono più di vincere i New York Knicks di Bargnani, risalendo la classifica dopo un disastroso inizio di stagione. Il centro romano si è calato nella nuova realtà al meglio, risultando spesso decisivo. Di certo, più che in passato. In questa, che è la sua ottava stagione in Nba, in 37 partite Bargnani vanta una media realizzativa di 13,7 punti a partita, inferiore alle sue qualità di tiro, ma è senza dubbio più efficace sotto canestro, come dimostra la percentuale di 5,5 rimbalzi catturati a partita. Quello che era il suo punto debole sta, lentamente ma inesorabilmente, trasformandosi in un punto di forza. Per il resto, c'è ancora da tanto da giocare.
venerdì 6 dicembre 2013
Bargnani domina sotto canestro: 5,2 rimbalzi a partita
Tornano finalmente alla vittoria di New York Knicks di Bargnani, sempre più a suo agio nel ruolo di centro. L'asso romano sembra aver superato, peraltro, il limite denunciato nelle passate stagioni in Nba, vale a dire la modesta efficacia sotto canestro, la modesta capacità di dominare nell'area pitturata. Nonostante i 213 cm. Del resto, Bargnani ha sempre tirato benissimo da due come da tre, facendo in parte dimenticare questo limite. Nella stagione 2013/2014, dopo 17 partite, che costituiscono una soglia statisticamente significativa, Bargnani cattura più rimbalzi ed effettua più stoppate. Nel dettaglio, 89 rimbalzi, alla media di 5,2 a partita contro la media di 3,6 dello scorso anno e la sensazione che sia destinato a migliorare ancora parecchio in questo fondamentale. Per paradosso, Bargnani sta tirando con percentuali più basse del solito da tre, diversamente da Belinelli, che è diventato quasi infallibile. Ad ogni modo, in 17 partite, i punti di Bargnani sono stati 261, alla media di 15,3 a partita. Se la squadra troverà un suo equilibrio, anche i numeri di Bargnani miglioreranno.
giovedì 28 novembre 2013
Un grande Bargnani, doppia doppia per lui, ma è crisi nera per i New York Knikcs
Sta rifiorendo nel ruolo che a Toronto pensavano dovesse abbandonare. A New York, Bargnani vive la sua migliore stagione da centro, non soltanto segna i canestri di cui è sempre stato capace, ma difende anche con rinnovata intensità, testimoniata dai dieci rimbalzi e dalla quattro stoppate messi a segno nella partita, l'ennesima, che i Knicks hanno perso contro i Los Angeles Clippers. Per Bargnani anche 20 punti e, pertanto, visti i 10 rimbalzi, doppia doppia per lui, un risultato che potrebbe diventare normale per il campione romano, che insisto ad accostare a Nowitzki. Il problema è un altro, la squadra, che segna parecchio ma concede troppi punti e rischia di trovarsi prima del previsto fuori dai play-off. Da questo punto di vista Bargnani è poco fortunato. E nello sport, come nella vita, la fortuna ha la sua importanza. Il rischio è che un Bargnani finalmente maturato debba ancora pagare, come in parte gli è accaduto a Toronto, i limiti di un gruppo poco competitivo. E parlo di gruppo non a caso, dacché singolarmente, a cominciare da Carmelo Anthony, non è che i campioni manchino
venerdì 15 novembre 2013
Un grande Bargnani intimidisce Howard, ma i New York Knicks perdono contro Houston
L'aria di New York fa bene ad Andrea Bargnani. Altra grande prova del cestista romano nella sfida che i suoi Knicks perdono di un soffio contro Houston. E dire che Bargnani aveva di fronte una stella Nba come il coetaneo Howard, 2 centimetri meno alto (2.11 Howard, 2.13 Bargnani) eppure sette chili di più (120 kg Howard, 113 circa Bargnani), insomma una mole ragguardevole, che, tuttavia, non ha impedito a Bargnani di mettere a referto 24 punti, parecchi dalla zona pitturata. Di suo, poi, Bargnani ci ha messo la precisione nel tiro da tre, tre conclusioni e tre canestri: un classico del suo repertorio alla Nowitzki. Dopo otto partite, sono 120 i punti di Bargnani, ad una media di 15 a gara, mentre i rimbalzi catturati sono 32, 4 a partita. E qui che deve e può migliorare.
sabato 9 novembre 2013
Grande Bargnani contro Charlotte: 25 punti, otto rimbalzi, cinque stoppate
Complice l'assenza di Chandler, Bargnani gioca da centro nella partita che i New York Knicks vincono contro Charlotte e mette a referto 25 punti, dimostrandosi solido anche in fase difensiva e di recupero, tanto da catturare otto rimbalzi ed eseguire cinque stoppate. Un rendimento alla Nowitzki cui mi sono sempre permesso di accostarlo. La stagione regolare è appena cominciata per trarre conclusioni che sarebbero inevitabilmente affrettate, la sensazione però è che a Bargnani abbia fatto bene lasciare Toronto per New York. Vedremo come saprà integrarsi quando Chandler tornerà disponibile, con Carmelo Anthony, e c'era da aspettarselo, l'intesa sembra, invece, già collaudata. Dopo questa partita, Bargnani ha una media di 12 punti a gara: sotto questo aspetto, migliorerà di sicuro nelle prossime settimane.
venerdì 14 dicembre 2012
La delusione di Bargnani: infortunato assiste alle sconfitte di Toronto
Bella intervista rilasciata da Bargnani: l'asso romano non si nasconde dietro frasi fatte, come generalmente accade al cospetto della stampa. Ammette, e del resto sarebbe stato difficile non farlo, che la stagione di Toronto, come e più delle ultime quattro, è disastrosa. E Bargnani dimostra insofferenza verso i panni di capro espiatorio che molti vorrebbero cucirgli addosso. Sarà anche vero che Bargnani non è diventato un giocatore dominante sotto canestro, è altrettanto vero, però, che Bargnani si adatta a fare il centro, sebbene sia un'ala dotata di un gran tiro. Un'ala grande, per via di statura e mole, ma con i movimenti dell'ala piccola e qualche volta persino della guardia. Insomma, non prende rimbalzi anche perché quello non è il suo gioco. Non è un centro e non è un play, poi può interpretare, più o meno bene, tutti gli altri ruoli. E' ora che vada a giocare altrove, in un ruolo che gli sia più congeniale. Altrimenti, il rischio è di restare intrappolato nelle solite polemiche.
martedì 4 dicembre 2012
Bargnani 23, Gallinari 13. Toronto perde, Denver vince
Derby tra Bargnani e Gallinari. Il problema è che Toronto è una delle peggiori franchigie della Nba da qualche anno a questa parte, mentre Denver ha serie possibilità di accedere ai play-off. Bargnani, il centro di Toronto, farebbe bene a cambiare aria. Mette a referto 23 punti contro i 13 di Gallinari, che lo doppia però nel fondamentale dei rimbalzi: 8-4. Segno della maggior aggressività di Gallinari sotto canestro, sebbene ceda a Bargnani 5 non trascurabili centimetri. Dicevo: Bargnani dovrebbe cambiare aria. Sì, perché Toronto ha una pessima fase difensiva e crolla nei momenti salienti delle partite. In questo modo, il campione romano, nonostante sia uno dei migliori realizzatori della stagione regolare da due anni a questa parte, rischia di continuare a recitare da comparsa. Ed il suo talento non lo merita.
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