Arrivato a Toronto come prima scelta assoluta, divenne presto una moda il tiro al bersaglio della critica nei confronti di Andrea Bargnani. Culminato nelle dozzinali prese in giro di certa stampa d'oltreoceano all'inizio di quest'estate. Dimenticando i suoi tanti infortuni, le squadre poco competitive in cui ha militato in Nba e, specialmente, l'aver sempre Bargnani giocato in ruolo a lui non del tutto congeniale. Perché Bargnani, sebbene alto 2,13 m, è un'ala grande, e qualche volta persino un' ala piccola, e come tale tende muoversi e ad agire sul parquet. Con quella mano, con quel tiro da tre, perché inchiodarsi nell'area pitturata a prendere e dare botte, a disputare rimbalzi? Non è un guerriero Bargnani, epperò quando messo in condizione fa eccome la differenza. L'abbiamo visto in questi Europei, ieri contro la Lituania, oggi contro la Repubblica Ceca: tre su tre dall'arco. Da pivot sarà sempre discusso e discutibile. Da ala grande, non ha molti rivali in giro per il mondo. Anche appesantito com'è dal lavoro in palestra che gli hanno fatto fare in Nba.
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giovedì 17 settembre 2015
venerdì 14 dicembre 2012
La delusione di Bargnani: infortunato assiste alle sconfitte di Toronto
Bella intervista rilasciata da Bargnani: l'asso romano non si nasconde dietro frasi fatte, come generalmente accade al cospetto della stampa. Ammette, e del resto sarebbe stato difficile non farlo, che la stagione di Toronto, come e più delle ultime quattro, è disastrosa. E Bargnani dimostra insofferenza verso i panni di capro espiatorio che molti vorrebbero cucirgli addosso. Sarà anche vero che Bargnani non è diventato un giocatore dominante sotto canestro, è altrettanto vero, però, che Bargnani si adatta a fare il centro, sebbene sia un'ala dotata di un gran tiro. Un'ala grande, per via di statura e mole, ma con i movimenti dell'ala piccola e qualche volta persino della guardia. Insomma, non prende rimbalzi anche perché quello non è il suo gioco. Non è un centro e non è un play, poi può interpretare, più o meno bene, tutti gli altri ruoli. E' ora che vada a giocare altrove, in un ruolo che gli sia più congeniale. Altrimenti, il rischio è di restare intrappolato nelle solite polemiche.
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