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venerdì 14 dicembre 2012

La delusione di Bargnani: infortunato assiste alle sconfitte di Toronto

Bella intervista rilasciata da Bargnani: l'asso romano non si nasconde dietro frasi fatte, come generalmente accade al cospetto della stampa. Ammette, e del resto sarebbe stato difficile non farlo, che la stagione di Toronto, come e più delle ultime quattro, è disastrosa. E Bargnani dimostra insofferenza verso i panni di capro espiatorio che molti vorrebbero cucirgli addosso. Sarà anche vero che Bargnani non è diventato un giocatore dominante sotto canestro, è altrettanto vero, però, che Bargnani si adatta a fare il centro, sebbene sia un'ala dotata di un gran tiro. Un'ala grande, per via di statura e mole, ma con i movimenti dell'ala piccola e qualche volta persino della guardia. Insomma, non prende rimbalzi anche perché quello non è il suo gioco. Non è un centro e non è un play, poi può interpretare, più o meno bene, tutti gli altri ruoli. E' ora che vada a giocare altrove, in un ruolo che gli sia più congeniale. Altrimenti, il rischio è di restare intrappolato nelle solite polemiche.

giovedì 8 novembre 2012

Elzeviro: 1. I mancini nel calcio: da Maradona a Recoba

Nel pugilato, i mancini godono di controversa reputazione. Ricevono e restituiscono pugni come tutti i boxeur e, tuttavia, si ritiene da sempre che siano gli avversari più difficili da affrontare. Tralasciando le spiegazioni più complicate, secondo il monito di Occam, è perché montano una guardia rovesciata rispetto ai destrorsi, che sono, è , noto, la maggioranza. Anche fra i pugili. E nel calcio? Nel calcio, quando si parli di mancini, e della loro peculiarità, si allude specialmente ai fantasisti, a quei giocatori per solito provvisti di scarso dinamismo, tuttavia pareggiato ed anzi superato da una straordinaria abilità tecnica e, vieppiù, da una fantasia innata, tale da permettere e suggerire giocate inattese, impreviste, spiazzanti. Orsi, Sivori, Maradona, per citare tre grandissimi argentini in  ordine crescente di valentìa, e Maradona, a dire il vero, svetta su qualunque altro giocatore di ogni epoca, avevano questa capacità congenita: danzavano sul pallone, con il pallone ed intorno al pallone, senza che il malcapitato difensore potesse intuire la scelta, la direzione, l'intenzione della loro giocata. Mancini, nel calcio, è sinonimo di artisti. Troppo nota essendo la mia simpatia per Recoba, non dirò di lui. Sarebbe troppo facile.