Arrivato a Toronto come prima scelta assoluta, divenne presto una moda il tiro al bersaglio della critica nei confronti di Andrea Bargnani. Culminato nelle dozzinali prese in giro di certa stampa d'oltreoceano all'inizio di quest'estate. Dimenticando i suoi tanti infortuni, le squadre poco competitive in cui ha militato in Nba e, specialmente, l'aver sempre Bargnani giocato in ruolo a lui non del tutto congeniale. Perché Bargnani, sebbene alto 2,13 m, è un'ala grande, e qualche volta persino un' ala piccola, e come tale tende muoversi e ad agire sul parquet. Con quella mano, con quel tiro da tre, perché inchiodarsi nell'area pitturata a prendere e dare botte, a disputare rimbalzi? Non è un guerriero Bargnani, epperò quando messo in condizione fa eccome la differenza. L'abbiamo visto in questi Europei, ieri contro la Lituania, oggi contro la Repubblica Ceca: tre su tre dall'arco. Da pivot sarà sempre discusso e discutibile. Da ala grande, non ha molti rivali in giro per il mondo. Anche appesantito com'è dal lavoro in palestra che gli hanno fatto fare in Nba.
Il basket è un gioco al contempo di attacco e di difesa. Nel misurare la bravura di un giocatore occorre tenere in giusto conto le due fasi del gioco. Per intenderci un fenomeno come Michael Jordan, che ha vinto tutto nella sua carriera, tra cui, a livello di riconoscimento personale, 10 volte il titolo di miglior realizzatore NBA, sapeva anche difendere, tanto è vero che uno dei primi riconoscimenti che ottenne fu quello di miglior difensore dell'anno (1987-1988).
RispondiEliminaOra per tornare a Bargnani nessuno nega le sue capacità realizzative e il fatto che vada considerato non un centro, ma come ala grande. Per valutare la portata della sua grandezza però teniamo in conto anche questo raffronto:
Nell'europeo di basket Bargnani ha una media per gara di 3,6 rimbalzi (1,1 in attacco e 2,5 in difesa); assist 0,3; palle perse 1,1; palle recuperate 0,3; stoppate fatte 0,9.
Se consideriamo le statistiche degli altri due nostri giocatori NBA che giocano in posizione anche più esterna rispetto a Bargnani ci accorgiamo che:
Gallinari (una guardia/ala piccola) ha una media per gara di 6,9 rimbalzi (1,9 in attacco e 5 in difesa); assist 2,8; palle perse 1,1; palle recuperate 0,6; stoppate fatte 0,8.
Belinelli (una guardia) ha una media per gara di 4,3 rimbalzi (0,6 in attacco e 3,7 in difesa); assist 3,9; palle perse 1,7; palle recuperate 0,4; stoppate fatte 0,1.
Ora è vero che le statistiche non dicono tutto dell'importanza di un giocatore per una squadra, ma vanno pure tenute presenti. Mi sembra evidente che alla voce rimbalzi il suo apporto sia deficitario anche considerandolo una ala grande. E paragonandolo agli altri due giocatori presi in considerazione anche alla voce stoppate fatte non è poi che giganteggi. Rimbalzi e stoppate fatte sono voci importanti da tenere in considerazione per chi gioca come ala grande.
Non c'è dubbio che in fase difensiva possa far meglio. A rimbalzo, da quello che ho visto ci va poco e vada sé che i suoi numeri siano deficitari. Ritengo che sia anche una questione di temperamento. Neghittoso ed indolente quello di Bargnani, arrembante e guascone, ad esempio, quello di Gallinari. Però, prima degli Europei, su di lui si era appuntato una critica feroce, grottesca ed irrispettosa. La sua risposta sul campo è stata notevole. Ed aggiungo che se la nazionale avesse avuto un grande play, invece del caotico Hackett, l' impatto realizzativo di Bargnani sarebbe stato anche più alto. Spesso è stato tagliato fuori dal gioco nelle prime partite.
EliminaInsomma, è certamente vero, come hai osservato, che Bargnani nei fondamentali difensivi è un giocatore poco incisivo, del resto oltreoceano gli rimproverano propriamente una certa abulia, che pare quasi indifferenza alle sorti dell'incontro. Però, prima dei gravi infortuni degli ultimi anni, un poco meglio a rimbalzo andava. È anche una questione di fiducia, che sente più al tiro, perché gli riesce naturale e meno nel resto del gioco.
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