Derby tra Bargnani e Gallinari. Il problema è che Toronto è una delle peggiori franchigie della Nba da qualche anno a questa parte, mentre Denver ha serie possibilità di accedere ai play-off. Bargnani, il centro di Toronto, farebbe bene a cambiare aria. Mette a referto 23 punti contro i 13 di Gallinari, che lo doppia però nel fondamentale dei rimbalzi: 8-4. Segno della maggior aggressività di Gallinari sotto canestro, sebbene ceda a Bargnani 5 non trascurabili centimetri. Dicevo: Bargnani dovrebbe cambiare aria. Sì, perché Toronto ha una pessima fase difensiva e crolla nei momenti salienti delle partite. In questo modo, il campione romano, nonostante sia uno dei migliori realizzatori della stagione regolare da due anni a questa parte, rischia di continuare a recitare da comparsa. Ed il suo talento non lo merita.
Devo dire che anche nel basket, come già da altri sottolineato nei post riferiti al calcio, le statistiche non sono tutto: i canestri, i rimbalzi,le stoppate,le palle recuperate e quelle perse non solo si contano,ma si dovrebbero anche pesare. Occorre vedere in che momento della partita queste cifre si sviluppano: ad esempio non è la stessa cosa segnare nel cosiddetto garbage time di una gara di stagione regolare o segnare il canestro della vittoria di una partita tirata punto a punto che vale un titolo (si veda il canestro di Jordan a 6,6 secondi dalla fine della sesta gara delle finali 1998, giocata a Salt Lake City tra i Jazz e i Bulls). Tuttavia, fatta questa premessa e considerando anche che la stagione NBa è appena iniziata ecco di seguito le medie realizzative e di rimbalzi per partita della stagione in corso dei tre giocatori italiani presenti in NBA raffrontate con quelle dell'anno precedente riportate tra parentesi: Bargnani 16,8 punti e 4,4 rimbalzi (19,5 punti e 5,5 rimbalzi); Gallinari 15,6 punti e 6,1 rimbalzi (14,6 punti e 4,7 rimbalzi); Belinelli 6,2 punti e 1,2 rimbalzi (11,8 punti e 2,6 rimbalzi). Ora è vero che le cifre non sono del tutto raffrontabili perchè le prime si riferiscono ad un parziale di stagione mentre quelle riportate tra parentesi si riferiscano ad una intera stagione regolare e che nel caso di Belinelli c'è stato anche un cambio di franchigia, tuttavia per ora l'unico a rimanere sui livelli della stagione precedente è Gallinari, che addirittura migliora le sue statistiche.
RispondiEliminaD'accordo. Volendo, poi, confrontare Bargnani e Gallinari, io azzardo questa ipotesi. Il primo ha più tecnica, specialmente al tiro, il secondo una maggior carica agonistica, che gli permette di mettere soggezione anche ad avversari più pesanti di lui. Insomma, Bargnani ha più talento ma un gioco più timido di quello sfrontato e redditizio di Gallinari. Tanto per dire, mutatis mutandis, ricordo Rusconi che aveva una gran mano, ma giocava sul velluto. Dino Meneghin, a ben vedere, aveva una tecnica più rudimentale, ma si mangiava gli avversari. Ed è rimasto nella storia della pallacanestro.
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