Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Tokyo 2020. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tokyo 2020. Mostra tutti i post

giovedì 2 settembre 2021

L'atletica leggera a Tokyo 2020 (2021)

A qualche settimana dalla conclusione delle Olimpiadi di Tokyo 2021, anche se si continuerà a parlare, potenza del logo commerciale, di Tokyo 2020, possiamo svolgere qualche riflessione sull'atletica leggera. Che, dei giochi olimpici, è da sempre la regina. 

Resta la grande impressione della vittoria italiana sui 100 m di Marcell Jacobs. L'ultimo europeo a imporsi sulla distanza era stato Linford Christie nel 1992 a Barcellona. Prima di lui, a Monaco di Baviera 1972, l'asso sovietico Valery Borzov, che si era annesso anche i 200 m. L'Italia si è aggiudicata l'oro anche nella staffetta 4x100 m, con lo stesso Jacobs e una formidabile ultima frazione di Tortu. Sui 200 m, è finalmente arrivato, dopo tanti piazzamenti, l'oro per il canadese De Grasse, con il tempo di 19"62. L'impresa massima è stata quella del norvegese Warholm, che nei 400 hs ha corso in un fantasmagorico 45"94, durante la gara più veloce di sempre. Nei 400 piani, invece, ha vinto il bahamense Gardner con 43"83. 

Nel mezzofondo, non c'è stato il dominio di una sola Nazione. Negli 800 m, ha vinto il keniano Korir, nei 1.500 m, si è registrato il successo dello scandinavo Ingebrigtsen, norvegese. Un relativo ritorno al passato, quando nel mezzofondo, veloce e non, a farla da padroni erano altri scandinavi, i finlandesi, dai leggendari Kolhemainen e Nurmi fino a Viren, autore di una doppietta tra 5.000 e 10.000 m nel 1972 e nel 1976. Doppietta sfuggita a Tokyo all'ugandese Cheptgei: oro sui 5.000 m, ma solo argento sulla distanza doppia, dove ha trionfato l'etiope Barega. 

Nei salti, pronostici rispettati. Duplantis, da anni dominatore della specialità, ha conquistato l'oro nell'asta, saltando 6,02 m. Nell'alto, oro per il nostro Tamberi, condiviso con il quatariota Barshim. Misura, ma succede da un decennio, contenuta nel salto in lungo: è bastato un balzo a 8,41 m per l'oro del greco Tentoglou. Nel salto triplo, ha vinto invece il portoghese Pichardo con 17,98 m. 

Nessuna sorpresa dal settore dei lanci. 

Nella marcia, oro italiano con Stano, nella 20 km, oro per la Polonia con Tomala, nella 50 km. 

Tra le donne, ha fatto sensazione il tempo di 10"61 della Thompson sui 100 m, record olimpico e seconda miglior prestazione sulla distanza dopo il record del mondo della Griffith-Joiner datato 1988. La Thompson ha replicato sui 200 m. Doppietta anche nel mezzofondo, 5.000 e 10.000 m per l'olandese Hassan. L'Italia ha vinto l'oro nella 20 km di marcia, con Antonella Palmisano, rinnovando una grande tradizione. Due record del mondo, per gli ori nei 400 hs vinti dalla statunitense McLaughlin e nel salto triplo con la venezuelana Rojas.

martedì 10 agosto 2021

Tokyo 2021: solo 4 volte l'Italia ha fatto peggio nel medagliere olimpico

Nonostante le 40 medaglie, l'Italia, decima nel medagliere di  Tokyo 2020 (2021), si è piazzata peggio nella classifica per nazioni solo 4 volte: Stoccolma 1912, Città del Messico 1968, Montreal 1976 e Barcellona 1992. Nel tempo, il numero delle discipline in concorso - e delle medaglie - è cresciuto. Insomma la spedizione azzurra, nonostante la narrazione trionfalistica, ha fatto relativamente bene di tante altre volte. Le 5 medaglie dell'atletica, soprattutto le due venute dalla velocità, hanno probabilmente sviato il giudizio. 

martedì 3 agosto 2021

Tokyo 2021: Warholm 45"94 nei 400 hs. Il norvegese è il re dei giochi

La sensazione è stata la medesima provata quando, a Barcellona 1992, Kevin Young abbatté il muro dei 47" e corse i 400 hs in 46"78. Quel record prodigioso era già stato superato a luglio scorso, con un fantastico 46"70, da Karsten Warholm, che oggi è addirittura sceso sotto i 46". Grazie anche alla resistenza che fino all'ultimo ostacolo gli ha opposto lo statunintense Benjamin dentro una gara velocissima e vibrante. Poi, Warholm, sempre elegantissimo, nello scavalcare l'ultima barriera bassa ha ridato novello abbrivio alla sua azione, disteso di nuovo la falcata e vinto in 45"94. È Warholm, senza se e senza ma, il re dei giochi olimpici di Tokyo. Corsa regale e potente, tecnica sugli ostacoli magnifica. E sì, può reggere il confronto con Edwin Moses. L'italiano Sibilio ha chiuso ottavo. Riepilogando: oro a Warholm, 45"94 e record del mondo, argento a Benjamin, 46"17, bronzo al brasiliano dos Santos, 46"72. La gara dei 400 hs più veloce di sempre. 

domenica 1 agosto 2021

Jacobs oro nei 100 m con 9"80! Record italiano ed europeo

Era in grandi condizioni e non aveva, forse, diciamolo per obiettività, gli avversari più forti di sempre, ma quello che ha fatto oggi Marcell Jacobs, conquistando l'oro sui 100 m alle Olimpiadi di Tokyo 2021 resterà nella storia. Almeno come l'oro sui 200 m di Berruti a Roma 1960 e di Mennea a Mosca 1980. Jacobs ha battuto lo statunintense Kerley, 9"84, argento, e il canadese De Grasse, 9"89, bronzo. Un trionfo storico, a lungo difficile anche soltanto da immaginare. Con un tempo di valore assoluto: 9"80! Nello spazio di un paio di mesi, Jacobs ha limato il suo personale di oltre 20 centesimi. Stabilendo primati italiani a ripetizione. Il tempo di oggi, lo scrivo di nuovo per convincermi, 9"80, non è solo primato italiano ma anche record europeo. 

sabato 31 luglio 2021

Elaine Thompson vola i 100 m in 10"61

Clamorosa tripletta giamaicana nei 100 m piani femminili a Tokyo 2021. Trionfa Elaine Thompos, replicando il successo di Rio de Janeiro 2016. E lo fa con un clamoroso 10"61, secondo soltanto al 10'49 di Florence Griffith-Joiner, primato del mondo datato 1988.

venerdì 30 luglio 2021

Tokyo 2021: a Barega i lentissimi 10.000 m

Finale lentissima, alcuni diranno tattica, dei 10.000 m. Vince l'etiope Barega in 27'43"22, precedendo gli ugandesi Cheptegei e Kiplimo. Per trovare un tempo peggiore, nelle ultime edizioni delle Olimpiadi, bisogna risalire alla fantastica cavalcata di Alberto Cova a Los Angeles 1984: 37 anni fa. Deludente Crippa, solo undicesimo. 

Djokovic eliminato a Tokyo 2021: finalmente!

Urta con le regole non scritte dello sport, esultare per il mancato successo di qualcuno. Però non sono sportivo fino all'ipocrisia. E così non posso nascondere la soddisfazione per l'eliminazione di Djokovic, ad opera del tedesco Zverev in tre set, nella semifinale olimpica di Tokyo 2021: il campione serbo ha vinto il primo set e perso i successivi due. Nessun Golden Slam. 

Tokyo 2021: Tamberi in finale nel salto in alto

Tamberi si qualifica per la finale del salto in alto a Tokyo 2021, in programma domenica 1 agosto. Ha saltato la misura di accesso di 2,28 m al secondo tentativo. Una medaglia nell'atletica leggera, ai giochi olimpici giapponesi, può venire all'Italia proprio da lui. Soprattutto da lui. 

giovedì 29 luglio 2021

Tokyo 2021: da domani l'atletica leggera, regina olimpica. Le speranze degli azzurri

Da domani, nella notte per noi italiani, debutterà la regina olimpica a Tokyo 2021: l'atletica leggera. Tutte belle le gare, alcune di più altre di meno, nei diversi sport ammessi. Ma, il fascino dell'atletica resta insuperato e insuperabile. Nell'atletica, saranno assegnate 48 medaglie. Gli azzurri in gara saranno 76, ma le speranze di podio sono ridotte al lumicino. Tamberi, nel salto in alto, è chiamato alla grande impresa. Che può riuscirgli. Le staffette veloci, soprattutto la 4x100 (con Tortu e Jacobs), potrebbero regalare belle sorprese. Poi, c'è la marcia, tradizionale riserva italiana. Stiamo a vedere. Ci sarebbe da riscattare la peggiore prestazione olimpica di sempre: quella di Rio de Janeiro 2016, quando l'Italia dell'atletica tornò mestamente a casa con zero medaglie.

giovedì 22 luglio 2021

Tokyo 2021: oggi cerimonia di apertura

Saranno scomode da seguire, come quelle di Sidney 2000 o di Seoul 1988. Scomode da seguire per noi, beninteso, le Olimpiadi di Tokyo 2021, già 2020. Poi, venne il Covid. Oggi, la cerimonia di apertura. Pochissimo entusiasmo nella capitale giapponese, che ospitò, con ben altro afflato e ben altra partecipazione, i giochi olimpici anche nel 1964. Stiamo a vedere. 

giovedì 26 marzo 2020

Il rinvio di Tokyo 2020: chi scriverà il nuovo Decameron?

Il Comitato Olimpico Internazionale ha disposto il rinvio dei giochi olimpici di Tokyo 2020. Si disputeranno non quest'estate, ma più avanti, non però oltre l'estate del 2021. Insomma, questo stramaledetto coronavirus - quale che sia stata la sua scaturigine, immagino destinata a rimanere nel campo delle probabilità e, pertanto, in certo senso, misteriosa - è riuscito dove avevano potuto solo le due guerre mondiali del 1900. Quando saltarono le Olimpiadi di Berlino 1916. Si sarebbero poi tenute nella capitale tedesca con  20 anni di ritardo, nel 1936. E quando saltarono le Olimpiadi di Tokyo, che ritorna come vedete, nel 1940, con slittamento al 1964!, e di Londra dal 1944 al 1948, perché la perfida Albione contava di più. Molti atleti, il prossimo anno, potrebbero non gareggiare per raggiunti limiti anagrafici o di tenuta atletica o di pazienza, a pensarci bene fa lo stesso. Una cosa, però, anzi qualcuna di più, sulla gestione dell'emergenza sanitaria voglio dire:
1. da anni, almeno due decenni, vanno in giro pellicole, le più rozze, su pandemie e variamente declinati cataclismi sanitari, con tanto di riferimenti ora all'eterna, leopardiana, ostilità della natura verso il suo ospite più illustre, l'uomo, ora con cenni a complotti e manovre oscure e sotterranee strategie d'ingegneria sociale;
2. molti studi scientifici vanno illustrando, e da lustri, era necessaria la virgola oxfordiana, la possibilità di pandemie letali;
3. la tecnologia avanza inesorabile (ma non onnipotente);
4. eppure, eppure, eppure il progredito mondo occidentale, cresciuto a weekend nelle capitali europee, Erasmus e spritz e idolatria della scienza, che però sa e non sa e aspetta di sapere un poco di più, si è fatto trovare gravemente impreparato. E non va oltre la quarantena, di cui siamo debitori alla Serenissima Repubblica di Venezia e bisogna andare indietro di secoli.
5. E così stiamo messi male, come nel 1348 e manca anche un Boccaccio che potrà scriverci un Decameron.