Non si gioca da due mesi. Il coronavirus ha fermato il calcio. Non solo il calcio. Ma, le squadre di serie A sono pronte a riprendere gli allenamenti, con cautela, circospezione, prudenza. In obbedienza al noto principio di precauzione. Di massima precauzione, secondo i dettami dei virologi, che sono i nuovi filosofi della Repubblica di Platone. Domani, riprenderà, ad Appiano Gentile, anche l'Inter. Mi domando se questa ripartenza condurrà davvero ad un ritorno alle competizioni. Restano ancora dodici giornate da giocare in serie A. Tredici per l'Inter. Poi, ci sarebbero anche le Coppe Europee.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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lunedì 4 maggio 2020
giovedì 30 aprile 2020
Il ciclismo ai tempi del Coronavirus: si tornerà a correre nel 2020? Il nuovo calendario?
Si tornerà a correre nel 2020? Il coronavirus ha sigillato lo sport nel mondo. Ciclismo compreso. Il progetto di far correre Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana, in questo singolare ordine, a far tempo da agosto, e fino a novembre, appare ancora campato per aria. Per tacere delle classiche. Difficile fare previsioni. I corridori si spostano da una nazione all'altra. E al seguito hanno massaggiatori, medici, direttori sportivi, addetti stampa. Dormono negli alberghi. Sono sottoposti a continui controlli. In corsa, stanno a contatto di gomito nel gruppo. Sudano, spesso si raffreddano, si ammalano. Difficile, difficilissimo che, rebus sic stantibus, si possa ripartire. Intanto, è notizia di oggi che la Clasica di San Sebastian , che si disputa sempre in agosto, tornerà nel 2021. Aspettiamo. Nell'attesa del nuovo calendario ciclistico 2020, sempre che l'UCI ne annunci uno, ci rifugiamo nella storia del ciclismo.
venerdì 27 marzo 2020
La deriva parolaia della legislazione italiana
Diario del coronavirus
Avete letto il Decreto Legge dell'altro giorno? Parole, parole, parole, citazioni, rimandi, eccezioni, esclusioni, riserve, dentro un caleidoscopio di oscure perifrasi. C'è tutto in quel decreto legge, tutto il mistero, tutta la tenebra e la ricercata approssimazione degli arcana juris. Perché? Perché la chiarezza è nemica dell'interpretazione e dell'interpretabilità. Quel che è chiaro non si interpreta. Non ne ha bisogno.
giovedì 26 marzo 2020
Il rinvio di Tokyo 2020: chi scriverà il nuovo Decameron?
Il Comitato Olimpico Internazionale ha disposto il rinvio dei giochi olimpici di Tokyo 2020. Si disputeranno non quest'estate, ma più avanti, non però oltre l'estate del 2021. Insomma, questo stramaledetto coronavirus - quale che sia stata la sua scaturigine, immagino destinata a rimanere nel campo delle probabilità e, pertanto, in certo senso, misteriosa - è riuscito dove avevano potuto solo le due guerre mondiali del 1900. Quando saltarono le Olimpiadi di Berlino 1916. Si sarebbero poi tenute nella capitale tedesca con 20 anni di ritardo, nel 1936. E quando saltarono le Olimpiadi di Tokyo, che ritorna come vedete, nel 1940, con slittamento al 1964!, e di Londra dal 1944 al 1948, perché la perfida Albione contava di più. Molti atleti, il prossimo anno, potrebbero non gareggiare per raggiunti limiti anagrafici o di tenuta atletica o di pazienza, a pensarci bene fa lo stesso. Una cosa, però, anzi qualcuna di più, sulla gestione dell'emergenza sanitaria voglio dire:
1. da anni, almeno due decenni, vanno in giro pellicole, le più rozze, su pandemie e variamente declinati cataclismi sanitari, con tanto di riferimenti ora all'eterna, leopardiana, ostilità della natura verso il suo ospite più illustre, l'uomo, ora con cenni a complotti e manovre oscure e sotterranee strategie d'ingegneria sociale;
2. molti studi scientifici vanno illustrando, e da lustri, era necessaria la virgola oxfordiana, la possibilità di pandemie letali;
3. la tecnologia avanza inesorabile (ma non onnipotente);
4. eppure, eppure, eppure il progredito mondo occidentale, cresciuto a weekend nelle capitali europee, Erasmus e spritz e idolatria della scienza, che però sa e non sa e aspetta di sapere un poco di più, si è fatto trovare gravemente impreparato. E non va oltre la quarantena, di cui siamo debitori alla Serenissima Repubblica di Venezia e bisogna andare indietro di secoli.
5. E così stiamo messi male, come nel 1348 e manca anche un Boccaccio che potrà scriverci un Decameron.
mercoledì 4 marzo 2020
Lega Serie A: assemblea straordinaria. Aggiornamenti
Il coronavirus ha messo in ginocchio il sistema sanitario e i fatti del calcio, che resta pur sempre un gioco, vengono dopo, va da sé. Sta iniziando l'assemblea straordinaria della Lega di Serie A. Dopo gli errori e le polemiche degli ultimi giorni. Il calcio italiano, mai così poco credibile, cerca di salvare la faccia. Ci riuscirà?
Aggiornamenti: l'indicazione che sembra prevalere, forse la logica sta risorgendo, è quella di giocare a porte chiuse. Da subito.
Aggiornamenti: l'indicazione che sembra prevalere, forse la logica sta risorgendo, è quella di giocare a porte chiuse. Da subito.
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