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giovedì 22 luglio 2021
venerdì 8 gennaio 2016
Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): 2^ puntata (Atene 1896)
In piena Belle Epoque, anno 1896, ad Atene, si tennero le prime Olimpiadi moderne. Il sogno di De Coubertin prendeva forma. Parteciparono quattordici nazioni, anche l'Italia, che tuttavia poté contare su un solo atleta iscritto, Giuseppe Rivabella, che gareggiò nel tiro a segno con la carabina, senza classificarsi tra i primi dodici. Trionfarono gli Stati Uniti, che stavano ormai sorpassando la Gran Bretagna, come prima potenza mondiale. Al secondo posto, nel medagliere, i greci, che, giocando in casa, erano i più numerosi in gara, 197 atleti su 285. Tanto per dare un'idea delle prestazioni di allora, sui 100 metri piani, lo statunitense Thomas Burke, medaglia d'oro, corse in 12", misurazione, beninteso, manuale: un tempo, che oggi non consentirebbe di iscriversi ad un campionato italiano. Oltre all'atletica leggera, che subito si affermò come regina dei giochi, le altre discipline furono il ciclismo, su pista e su strada, il tiro a segno, con carabina e pistola, la scherma, ai tempi, lo sport più praticato in Europa dalle classi agiate, anche per difesa personale, dacché un duello poteva facilmente scapparci, il nuoto, la lotta greco-romana, il sollevamento pesi, la ginnastica ed il tennis. Tutto durò lo spazio di dieci giorni, dal 6 al 15 di aprile del 1896. Una grandissima avventura cominciava. (cfr. 1^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 7^ puntata)
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lunedì 28 dicembre 2015
Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): 1^ puntata (l'utopia di Pierre de Coubertin)
Voglio proporre una breve storia delle Olimpiadi moderne, ora che mancano pochi mesi a quelle che si terranno a Rio de Janeiro. Tutto cominciò, pare, con la guerra franco-prussiana del 1870, che avrebbe messo fine all'impero di Napoleone III, preparato la terribile esperienza della Comune di Parigi, e gettato le premesse della Prima Guerra mondiale. Non poco, insomma. Un barone francese, dispensato dalla fatica di buscarsi la giornata dall'alto lignaggio e dal cospicuo patrimonio, volle imputare la sconfitta dei suoi connazionali ad una scarsa preparazione non solo militare ma anche fisica, atletica. Da qui, pare, perché la genesi delle grandi storie stinge sempre nel mito e le successive glosse fanno la loro parte, Pierre De Coubertin, così si chiamava il barone francese, prese a studiare le Olimpiadi antiche, che in Grecia avevano il potere di fermare le guerre. E, presto, gli venne l'idea che si potessero organizzare delle Olimpiadi moderne. Aperte ai soli dilettanti, insomma a coloro che dal cimento sportivo non cavassero alcun guadagno, per affratellare i popoli, ossessione della fine del diciannovesimo secolo, ed insegnare quei principi di educazione fisica che, a suo parere, si stavano perdendo. Si decise, e non avrebbe potuto essere altrimenti, che dovesse essere Atene, anno 1896, ad ospitare le prime Olimpiadi moderne. (cfr. 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 7^ puntata)
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