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martedì 3 giugno 2025

Inzaghi lascia l'Inter: nessun rimpianto

Preferire l'Inter all'Arabia, è mai possibile? Anni fa avrei risposto che, no, non è possibile. Oggi, maturato dagli anni, rispondo che, sì, è possibile. Non solo perché è appena successo, no, non per questo, ma perché ho avuto modo di osservare così tante decisioni strampalate che davvero non mi sorprendo più. Nell'atteggiamento passivo e sconfortato dei calciatori in finale forse c'era la premonizione, forse, a esser maliziosi, lo sapevano proprio, che sarebbe stata l'ultima con Simone Inzaghi in panchina. Mourinho, almeno, sbalordì tutti e lasciò da vincitore. Insomma, non un epilogo eroico quello inzaghiano all'Inter. Detto questo, in quattro anni, i conti nerazzurri sono migliorati moltissimo e ciò anche grazie al lavoro del tecnico piacentino, che ha proposto un calcio spesso brillante e brioso, nel complesso sempre competitivo. Sono arrivati i trofei, uno scudetto stravinto, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. Due scudetti sono stati persi punto a punto. E lì si sono visti gli errori di Inzaghi, troppo devoto al suo 3-5-2, troppo ortodosso nell'applicazione del suo personalissimo manuale Cencelli dei cambi programmati, troppo lento nel capovolgere, all'occorrenza, uno spartito sempre uguale e poco efficace quando suonato con la sordina della stanchezza, troppo affezionato alle sue "coperte di Linus", pur spesso utili, come Dzeko, Mkhitaryan e Acerbi. Poi, anche un certo vento istituzionale e arbitrale ha soffiato contro, ma questo all'Inter era già successo varie volte, a cominciare dal 1961. Infine, le due finali di Champions League. Entrambe perse, una bene, con il City, l'altra malissimo, tre giorni orsono, con il Psg. Insomma, il bilancio resta complessivamente buono, quello di un tecnico aziendalista, che lavora e ottiene o almeno avvicina risultati di prestigio. Non proprio un vincente. Di certo uno che ha sbagliato la scena finale, quella più solenne, quella più memorabile: l'uscita. E non è poco.

Tour de France 2025: percorso, favoriti, cronaca

Pogacar, reduce da una primavera piena di successi nelle corse di un giorno, sembra imbattibile. Vingegaard ha vinto il Giro dell'Algarve. Evenepoel, dopo l'ennesimo infortunio, non si quanto possa aver recuperato, ma è un asso. Ecco il borsino dei favoriti del Tour de France 2025.

  1. Pogacar *****
  2. Vingegaard ****
  3. Evenepoel ****
  4. Carlos Rodriguez ***

Il percorso (cliccando, si potrà leggere la cronaca delle singole tappe).

1 tappa

05/07/2025

Lille-Lille 

184,9 km

Collina

2 tappa

06/07/2025

Lauwin Planque - Bologne-sur-Mer

209,1 km

Collina

3 tappa

07/07/2025

Valenciennes - Dunkerque 

178,3 km

Pianura

4 tappa

08/07/2025

Amiens - Rouen

174,2 km

Collina

5 tappa

09/07/2025

Caen-Caen

151 km

Crono

6 tappa

10/0/2025

Bayeux - Vire Normandie

201,5 km

Collina

7 tappa

11/07/2025

Saint-Malo - Mur-de-Bretagne

197,9 km

Collina

8 tappa

12/07/2025

Saint-Méen-Le-Grande - Lavale Espace Mayenne

171,4 km

Pianura

9 tappa

13/07/2025

Chinon - Chateroux 

174,1 km

Pianura

10 tappa

14/07/2025

Ennezat - Le Mont- Dore Puy de Sancy

165,3 km

Montagna

Riposo

15/07/2025

Toulouse

11 tappa

16/07/2025

Toulouse - toulouse

156,8 km

Pianura

12 tappa

17/07/2025

Auch - Hautacam

180,6 km

Montagna

13 tappa

18/07/2025

Loundenvielle - Peyragudes

10,9 km

Cronoscalata

14 tappa

19/07/2025

Pau - Luchon-Superbagagnères

182,6 km

Montagna

15 tappa

20/07/2025

Muret - Carcassonne

169,3 km

Collina

Riposo

21/07/2025

Montepellier

-

-

16 tappa

22/07/2025

Montepellier - Mont Ventoux

171,5 km

Montagna

17 tappa

23/07/2025

Bollène - Valence 

160,4 km

Pianura

18 tappa

24/07/2025

Vif - Courchevel Col de La Loze

171,5 km

Montagna 

19 tappa

25/05/2025

Albertville - La Plagne 

129,9 km

Montagna

20 tappa

26/07/2025

Nantua - Pontarlier 

184,2 km

Collina

21 tappa

27/07/2025

Mantes-La-Ville - Paris-Champs-Elysees

132,3 km

Pianura


domenica 1 giugno 2025

A Roma bis di Kooij

Kooij vince, a Roma, la volata conclusiva del Giro d'Italia 2025, conquistato dal compagno di squadra Simon Yates, davanti a Isaac Del Toro e Richard Carapaz.

sabato 31 maggio 2025

Psg-Inter 5-0: una disfatta

Settima finale di Champions League (già Coppa dei Campioni) per l'Inter. Questa volta contro i francesi del Psg. Si mette subito male e finisce peggio. Parigini superiori in lungo e in largo. Nerazzurri sotto tono e presto frastornati. Una disfatta, addirittura 5-0, che francamente non merita altri commenti. 

Sul Sestriere vince Harper, Simon Yates si prende il Giro

Vince Harper, secondo Verre. Ma l'eroe è il terzo di giornata, Simon Yates. Che fa il vuoto sul Colle delle Finestre, dove perse il Giro d'Italia 2018 e dove oggi ha conquistato il Giro 2025. Annichiliti i rivali Carapaz e Del Toro, uno che presto un grande giro lo vincerà. Oggi ha peccato d'esperienza  cedendo all'inglese 5'13". Detto questo, citazione di merito per Van Aert: nel successo di Yates ha svolto un ruolo decisivo: andato in fuga, Van Aert ha pilotato il compagno di squadra che rinveniva, facendo dilatare il suo vantaggio. Van Aert non è forse un vincente a tutto tondo, ma è il più grande luogotenente della sua generazione. 

venerdì 30 maggio 2025

A Champoluc vince Prodhomme

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2025, da Biella a Champoluc, con 5 gran premi della montagna. Vince il fuggitivo Prodhomme. Alle spalle del corridori francese, il primo e il secondo della classifica generale, Del Toro e Carapaz, che guadagnano su Simon Yates. Domani, sul Colle delle Finestre, si deciderà il Giro.


giovedì 29 maggio 2025

A Cesano Maderno vince Nico Denz

Frazione pianeggiante, quella odierna, la 18^ del Giro d'Italia 2025, da Morbegno a Cesano Maderno, prima delle due tappe di alta montagna di domani e dopodomani. E i migliori ne approfittano per non faticare troppo. Va via una fuga di oltre corridori, con Pedersen e Van Aert. Poi se ne avvantaggiano undici e, tra questi ultimi, è decisivo l'assolo del tedesco Nico Denz, che ottiene il suo terzo successo al Giro in carriera, dopo le due tappe vinte nel 2023. Il gruppo della maglia rosa giunge al traguardo dopo quasi quattordici minuti. Da registrare il ritiro di Ayuso, uno dei grandi favoriti della vigilia, ch'era già uscito dalle posizioni salienti della classifica.