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domenica 26 aprile 2015

Graziano Pellè: 11 gol in Premier League, 111 gol in carriera

Da tre anni ormai, Pellè è un attaccante di caratura internazionale, sebbene molti se ne siano accorti soltanto durante la stagione in corso, con la convocazione in nazionale decisa Conte, ripagato con due gol in tre partite, e l'affermazione in Premier League con il Southampton: ieri doppietta ed 11 gol nella massima serie inglese per lui. Così Pellè, oggi il miglior centravanti italiano, è approdato a 111 gol in carriera. E stupisce che nessuna grande squadra italiana si faccia avanti per ingaggiarlo.

sabato 18 aprile 2015

Mourinho verso l'ottavo scudetto

Due scudetti con il Porto, due con l'Inter, uno con il Real Madrid, ora sta per arrivare il terzo con il Chelsea, che sarebbe anche l'ottavo titolo nazionale per Mourinho. La vittoria odierna contro il Manchester United, gol di Hazard, ha di fatto consegnato la Premier League al Chelsea dello straordinario tecnico di Setubal. Il migliore. E per distacco.

lunedì 15 settembre 2014

Graziano Pellé, eroe in Inghilterra, merita la nazionale, ma è sottovalutato

Centravanti vecchia maniera, con tutti i colpi del centravanti vecchia maniera. Colpo di testa, gol rapinosi, tiro secco. Avrebbe meritato spazio in nazionale, ma, a parte chi scrive, erano in pochi a crederci. Colpa della scarsa considerazione in cui è tenuto il campionato olandese. Nelle ultime due stagioni nella terra dei tulipani, Graziano Pellè aveva segnato 55 gol in 66 partite con il Feyenoord. Non sono bastati. Ora, attraversata la Manica, per giocare nel Southampton, Premier League, subito 4 gol in 5 partite ufficiali, con tanto di doppietta rifilata ieri al Newcastle. In Italia, tutti pazzi per Zaza, ieri un fantasma al Meazza, di Pellè si scrive invece in fondo ai giornali. Eppure i suoi numeri sono ragguardevoli. Tanto più che Pellè ha anche buone doti tecniche e sa giocare per i compagni. Merita la nazionale e trovo sbagliato che nessuna squadra italiana di media o alta classifica abbia cercato di riportarlo in patria. 

giovedì 19 settembre 2013

La fortuna ha abbandonato Mourinho?

Ritorno infelice quello di Mourinho al Chelsea. Come se la fortuna, da sempre alleata preziosa, anzi indispensabile, dei grandi condottieri, al cui novero il tecnico portoghese appartiene, avesse deciso di voltargli le spalle. Gara dominata quella di ieri sera in Champions contro il Basilea, ma, perduta. Né in Premier League, per ora, le cose vanno meglio. Eppure i giocatori di valore non mancano, eppure Mourinho ha esperienza e carisma. Cos'è cambiato, allora? La fortuna, vecchia megera volubile. Chissà quando tornerà a sorridergli?

martedì 23 aprile 2013

Il Manchester United vince la Premier League: Van Persie un fuoriclasse decisivo

Una tripletta di Van Persie consegna, con largo anticipo, la vittoria in Premier League al Manchester United. Il centravanti olandese ha ripetuto la strepitosa stagione che lo scorso anno l'aveva laureato capocannoniere della Premier League. Ciò che conta è che questa volta agli allori individuali si sono aggiunti i successi di squadra, quelli che all'Arsenal gli erano mancati. Per Van Persie 215 gol in carriera e quella maturità agonistica che soltanto ripetuti infortuni avevano ritardato. E' stato talmente bravo che Ferguson ha già deciso di rinunciare ad una bandiera come Rooney, per lasciare spazio all'estro prolifico di Van Persie.

lunedì 12 novembre 2012

Santon torna in nazionale

Santon torna in nazionale. Ed era ora. Prandelli avrebbe dovuto convocarlo, dopo la convincente prima stagione in Premier League, già agli scorsi campionati europei. Tecnico, fortissimo atleticamente, duttile, perché può giocare sia a destra che a sinistra, e già piuttosto esperto, perchè alla quarta stagione tra i porfessionisti, sebbene abbia ancora 21 anni, Santon avrebbe fatto e farebbe parecchio comodo anche all'Inter. Che, invece, ieri schierava ancora Saverio Zanetti sulla fascia, sebbene camminasse invece di correre. Ora che Prandelli ha convocato Santon per l'amichevole di mercoledì contro la Francia, scommetto che si riaccenderà, in Italia, l'interesse per un giocatore davvero forte, che l'Inter ha lasciato partire con troppa precipitazione.

lunedì 23 aprile 2012

Il Newcastle di Santon è in zona Champions

Il Newcastle batte agevolmente lo Stoke City per 3-0 e si issa al quarto posto solitario della Premier League, che permette i preliminari di Champions. Staccato il Tottenham. Santon ha giocato ancora una grande partita, la numero 20 in Premier League, dominando la fascia sinistra. Sebbene abbia soltanto 21 anni, il terzino sinistro italiano gioca con la maturità di un veterano. Prandelli, nel frattempo, prende nota. Santon sarà con ogni probabilità ad Euro 2012. Nell'Inter, invece, sulla fascia sinistra che fu di Santon, si alternano il trentanovenne Zanetti e l'altissimo Nagatomo. Quando si dice la programmazione di Branca!

martedì 10 aprile 2012

Grande Santon nella vittoria del Newcastle contro il Bolton

Il Newcastle batte il Bolton per 2-0 nell'ultima giornata di Premier League ed aggancia il Tottenham al quarto posto, che vale i preliminari di Champions. Grande prova di un autorevole Santon, tornato titolare della fascia sinistra. In questo momento, senza ombra di dubbio, Santon è il più forte terzino sinistro italiano. Prandelli deve portarlo agli Europei. L'esperienza inglese ha migliorato le doti agonistiche di Santon, che ora difende con la stessa intensità con la quale ha sempre saputo attaccare. E pensare che Branca gli ha preferito Jonathan!

mercoledì 21 marzo 2012

La media gol di Messi. Che non è il più forte di sempre. Maradona era di un'altra categoria

Numeri iperbolici quelli di Messi. Dopo la tripletta di ieri sera, i gol con il Barcellona sono 234, sicché Messi, 25 anni a giugno, diventa il più grande goleador della storia del Barca. Notevole, assolutamente notevole. Se non fosse che si ricomincia con la solita storia dei confronti con i grandi del passato, che, a detta dei lodatori del tempo presente, Messi avrebbe già superato. Non sono d'accordo. Perché si trascura di considerare il fattore "Barca". Senza perdersi in troppe disquisizioni, cito qualche numero significativo. Messi, nel Barcellona più forte di sempre, segna con una straordinaria media, 0,75 nella Liga, 0,76 in Champions. Con la casacca dell'Argentina, però, mistero apparente del calcio, la sua media si normalizza ed anzi precipita a 0,32, poco meno di un gol ogni tre partite. Ci sarà un motivo? Perché dev'esserci. Ne converrete. Lo 0,32 con l'Argentina, peraltro, è il frutto del rapporto tra le 64 partite giocate, una quantità statisticamente affidabile, ed i 22 gol segnati. Qual è il vero Messi? Quello del Barca, fenomenale, oppure quello con la maglia albiceleste, forte, ma meno di tanti altri? Probabilmente, la risposta esatta sta nel mezzo. Sicché Messi è fortissimo, nessun dubbio, ma Maradona resta di un'altra categoria.
Aggiungo che Ronaldo, nonostante i terribili infortuni patiti in carriera, ha chiuso l'attività agonistica con una media di 0,68 gol a partita, 442 reti in 644 partite: media superiore a quella mantenuta fino ad ora da Messi di 0,64 gol partita, frutto del rapporto tra le 416 partite giocate ed i 269 gol segnati.
* Aggiornamento dell'8 maggio 2012: Messi è arrivato, ad una giornata dalla fine, a 50 gol nella Liga, davvero troppo perché si possa ancora considerare attendibile il campionato spagnolo, nel quale Cristiano Ronaldo è comunque a 45. Cifre iperboliche. Basti pensare che proprio Cristiano Ronaldo, in Premier League, si è fermato al massimo a 31.
*Aggiornamento dell'11 dicembre 2012: gli 86 gol stagionali di Messi sono un'enormità. Battuto il primato di Gerd Muller: 85 gol nel 1972. Il punto, però, è un altro, richiamando quanto scritto sopra, nella Liga Messi segna troppo, perché nella Liga, in assoluto, si segna troppo. Chiarisco meglio il mio pensiero in nuovo post che segnalo: "Messi 86 gol: fermate la Liga!".
*Aggiornamento dell'8 giugno 2013: ieri Messi ha giocato l'ennesima partita a bassissima intensità con l'Argentina, nella sfida terminata a reti bianche contro la Colombia. Segnalo, al riguardo, un nuovo post:  "La media gol di Messi, strepitosa con il Barca precipita con l'argentina".
*Aggiornamento del 28 luglio 2021: torno a questo post dopo più di otto anni. Messi ha continuato a segnare a raffica con il Barca ed anzi la sua media è cresciuta a 0,86 gol a partita. Come ha continuato a faticare con l'Argentina: 0,50 gol a partita, ad oggi, meglio di prima, ma nettamente peggio che in blaugrana. Ha fallito la finale mondiale del 2014 e le finali di Coppa America 2015  e 2016, vincendo, ma ai rigori, quella del 2021. La mia idea su di lui non è mutata.

lunedì 6 febbraio 2012

Santon gioca sempre: Newcastle quinto in Premier League

Il Newcastle batte di misura l'Aston Villa ed avvicina il quarto posto in classifica, che dista ormai un solo punto, dopo il pareggio rocambolesco tra Chelsea e Manchester United, autore di una rimonta, che l'Inter nemmeno ha osato immaginare con la Roma. Altro che chiacchiere. Tornando al Newcastle, si segnala ancora la buona prova di Santon, titolare della fascia sinistra, che ha ormai conquistato tutti in Premier League. La classe non è acqua, ma non ditelo a Branca, convinto di aver fatto un affare a lasciare andare una delle maggiori promesse del calcio italiano. Siccome l'ho già scritto, lo ripeto: Santon andrà agli Europei di Polonia ed Ucraina.

giovedì 2 febbraio 2012

Santon colonna del Newcastle: di nuovo terzino sinistro

Santon, ormai, gioca stabilmente a sinistra, come agli esordi nerazzurri, quando Mourinho lo preferì, in un colpo solo, sfida di Coppa Italia contro la Roma, a Chivu, Maxwell e Cordoba. Anche ieri nella trasferta vittoriosa del suo Newcastle sul campo del Blackburn (0-2). Dopo un inizio reso incerto da problemi di ambientamento e qualche noia muscolare, Santon è diventato titolare inamovibile: dodici presenze complessive sino ad ora, delle quali nove in Premier League. Continuo a pensare che Prandelli convocherà Santon per i prossimi Europei in Polonia ed Ucraina.

lunedì 16 gennaio 2012

Santon sempre più titolare a Newcastle

Ormai, gioca sempre. A sinistra, come al debutto con l'Inter di Mourinho. Santon ha capito la Premier League, dove si esalta la sua corsa possente e continua. Non credo sia un caso che da quando Santon è diventato titolare la squadra del nord dell'Inghilterra ha cominciato a risalire la classifica, tanto che ora occupa il quinto posto a pari merito con l'Arsenal. Fino ad ora, Santon ha messo assieme sette presenze in campionato e due nelle coppe nazionali. Scommettiamo che Prandelli lo porterà agli Europei? Del resto, in questo momento, gli altri terzini italiani sono in difficoltà. Soprattutto, Balzaretti nel Palermo. Santon, che sa giocare sia a destra che a sinistra, potrà tornare molto utile alla causa azzurra. E non soltanto a quella della nazionale under 21.

martedì 13 dicembre 2011

Chelsea batte Man City 2-1: segna anche Balotelli

Mancini spesso fallisce le grandi partite. Gli succede più spesso in Champions che in campionato. Ieri, gli è accaduto in Premier League, dove il suo City è uscito sconfitto dal campo del Chelsea, restituendo credito e speranze al discusso Villas Boas: ora, i concittadini dello United sono indietro soltanto due punti. Eppure il Man City era presto passato in vantaggio con Balotelli, la cui caratura di campione di rango internazionale non può più essere discussa: scatto sul filo del fuorigioco, dirbbling esterno su Cech, e palla depositata nella porta sguarnita. I blues, però, prima difendono la sconfitta, poi, vengono fuori alla distanza, pareggiando con Mereles e compiendo il sorpasso definitivo con Lampard su rigore. La sensazione è che il City fosse più forte e che abbia commesso errori gratuiti, come la doppia ammonizione di Clichy e l'intervento scomposto che ha propiziato il rigore per il Chelsea: Mancini avrebbe potuto e dovuto gestire meglio il vantaggio. Al Chelsea, per questo 2-1 carico di significati, bastano i grandi vecchi Lampard e Drogba, ancora i migliori del gruppo a 33 anni.

lunedì 14 novembre 2011

Argentina: Messi delude ancora; Keane esalta l'Irlanda

Dal fine settimana rimbalza la notizia dell'ennesima prova anonima di Messi con l'Albiceleste. Quando gioca con la nazionale argentina, l'asso del Barca smette improvvisamente di essere determinante, segna con il contagocce, in relazione, beninteso, ai numeri fantasmagorici di cui è capace in Spagna ed in Europa, e rende sempre meno verosimile il confronto con l'irragiungibile Maradona. Con la Bolivia, per la qualficazioni ai mondiali del 2014, è rimasto a secco, tanto per cambiare, ed è stato necessario, per il pareggio, il gol del subentrato Lavezzi. Chi, invece, in nazionale si esalta è Robbie Keane, autore di una doppietta nello spareggio per gli europei. Per il numero dieci sono 53 gol con l'Irlanda: ritengo che abbia raccolto in carriera meno successi di quelli che avrebbe meritato. E riconosco di averlo giudicato con troppa fretta nei pochi mesi che fu all'Inter. Dopo di allora, infatti, ha sormontato quota 100 gol in Premier League, ha segnato tanto nelle coppe europee, è divenuto una bandiera del Tottenham ed il simbolo, come appena ricordato, dell'Irlanda. Che nesso c'è tra Messi e Keane? Uno solo, Keane in nazionale trascina, Messi, che ha tanto più talento di lui, viene trascinato. Peraltro, in un mondiale (2002) Keane ha segnato tre gol contro la sola rete di Messi in due mondiali (2006 e 2010). Sia detto perché il talento ha bisogno anche di personalità!