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Visualizzazione post con etichetta Brasile. Mostra tutti i post
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domenica 17 giugno 2018

Il Brasile pareggia, la Germania perde

Una brutta Germania perde 1-0 contro il Messico. Poco gioco, ritmo blando. I tedeschi faranno fatica a Russia 2018. Il Brasile pareggia con la Svizzera. Bello il gol di Coutinho. Esordio in chiaroscuro per i verdeoro. Ma, la qualità è notevole e Neymar migliorerà la sua condizione.

domenica 10 giugno 2018

Neymar eguaglia Romario: 55 gol con il Brasile

Prodezza e gol contro l'Austria e Neymar tocca quota 55 gol con il Brasile: eguagliato Romario al terzo posto della graduatoria dei marcatori della nazionale brasiliana. Solo Pelè, 77 gol, e Ronaldo, 62 gol, hanno, per ora, segnato più di lui con la casacca verdeoro. Ora, Russia 2018. Neymar può essere l'eroe del mondiale.

domenica 3 giugno 2018

Neymar ad un passo da Romario: 54 gol con il Brasile

Subito a segno, al ritorno dall'infortunio, Neymar, autore di uno dei due gol con cui il Brasile ha battuto la Croazia in amichevole in vista dei mondiali. Neymar ha toccato quota 54 gol con la nazionale brasiliana, uno meno di Romario, 55 gol. Ormai sono sempre meno lontani Ronaldo, 62 gol, ed il primatista Pelè, 77 gol. 

giovedì 18 gennaio 2018

Ronaldinho si ritira: la sua carriera in 10 punti

Ronaldinho lascia il calcio. E ci sta, classe 1980, 38 anni da compiere, da un paio di lustri l'asso brasiliano aveva fatto un passo laterale rispetto al grande calcio, lampi di classe e prodezze distillati con crescente parsimonia. Epperò è stato uno dei migliori giocatori della storia, un 10 straordinario. Provo a raccontare la sua carriera, condita da 331 gol ed un'infinità di assist meravigliosi, in dieci punti.


  1. Forte da subito, si rivela durante la Coppa America del 1999, che il Brasile, con Ronaldo e Rivaldo e Roberto Carlos, vince. Ronaldinho resta ancora al Gremio, in patria, per una stagione.
  2. Nel 2001 approda al Psg. E non si può dire che brilli sempre. In un campionato, peraltro, non troppo competitivo. La leggenda vuole che i parigini insistano per avere Recoba in cambio di Ronaldinho. Non è così. O meglio, a Parigi Recoba è stimato. Ma, Moratti li vorrbbe entrambi, assieme. E' Cuper, all'esito della stagione 2002/03, a rifiutare Ronaldinho. Pare che dica: "dove lo metto?". Cuper verrà esonerato pochi mesi dopo. Ronaldinho finisce al Barcellona.
  3. Nel mezzo, ai mondiali nippo-coreani del 2002, Ronaldinho si laurea campione del mondo, segna due gol. Ronaldo è capocannoniere con 8 gol, Rivaldo ne segna 5. Ronaldinho parte da destra, posizione che ama poco.
  4. Nel 2003, si diceva, arriva al Barca. Ed esplode. E' un dieci atipico. Un fantasista laterale. Che parte da sinistra e si accentra. Scattante, inarrestabile in progressione, dribbling fulmineo, declinato in mille varianti, con l'eccellenza dell'elastico. Raggiunge l'apice del rendimento in un clasico autunnale del 2005: doppietta al Bernabeu, che deve tributargli un omaggio innaturale.
  5. Nel 2006, regala la seconda Champions della storia al Barcellona, ma, ai mondiali di Germania delude, coinvolto nel fallimento del quadrilatero: Ronaldo, Adriano, Ronaldinho, appunto, e Kakà. Si salva solo Ronaldo.
  6. Comincia, a 26 anni, un lento declino. Più agonistico che altro. Nel 2008 lascia il Barca, perché Guardiola vuole talenti applicati ai suoi schemi e perché è già esploso Messi, ed approda al Milan.
  7. In Italia, la classe è inalterata, ma in campo cammina. Il meglio lo fa da fermo, perché il suo piede destro ha una sensibilità unica.
  8. Perde dopo un poco la nazionale. Negli ultimi sette anni, cambia spesso squadra. Gli assolo non mancano. Ma, il calcio che conta si allontana.
  9. Il Ronaldinho degli anni 2003-2006 regge il confronto con tutti i migliori giocatori del mondo di sempre. Il suo repertorio di dribbling e di finte, unito ad una notevole complessione atletica nei periodi di miglior forma, ha pochi, pochissimi, riscontri.
  10. Ha fatto grandi cose in carriera. Ma, la sua carriera ad alti livelli, soprattutto osservata in rapporto al talento, è durata troppo poco.

lunedì 15 maggio 2017

Neymar 300 gol in carriera! E' più forte di Messi

A soli 25 anni, Neymar ha tagliato ieri sera il traguardo dei 300 gol in carriera: 8 con il Brasile olimpico, 52 con la nazionale maggiore verdeoro, gli stessi di Zico, e 240 con squadre di club. E pensare che tanti dubitavano della sua capacità di adattarsi al calcio europeo. Confermo quanto scrissi alcuni fa, Neymar è più forte di Messi. Soltanto Cristiano Ronaldo, per ora, gli è superiore.

mercoledì 29 marzo 2017

Neymar eguaglia Zico: 52 gol con il Brasile

A segno ieri sera contro il Paraguay, sconfitto 3-0, Neymar ha segnato il gol n. 52 con la nazionale brasiliana, eguagliando il primato di una leggenda verdeoro come Zico. Nella graduatoria dei migliori cannonieri di sempre del Brasile, davanti a Neymar restano Romario, 55 gol, Ronaldo, 62 gol e Pelè, 77 gol. Considerando che Neymar ha da poco compiuto 25 anni, l'attaccante del Barcellona è destinato a superarli tutti.

venerdì 3 marzo 2017

E' scomparso Raymond Kopa, asso di Stade Reims, Real Madrid e Francia

Uno dei più forti giocatori degli anni '50, francese di origini polacche, come tanti, come Chopin, Raymond Kopa, nato Kopaszewski, si fece conoscere nella più forte squadra francese del tempo lo Stade Reims, con la quale raggiunse la prima finale di Coppa dei Campioni, nel 1956, contro il Real Madrid di Di Stefano, cui sarebbe approdato, l'anno dopo, condividendo il mito, che dei blancos che si andava edificando. Vi rimase fino al 1959, conquistando tre titoli europei, l'ultimo proprio contro lo Stade Reims, nel 1959. Nel mezzo, i mondiali di Svezia del 1958, conclusi al terzo posto con la Francia, dietro il Brasile di Pelè, Vavà, Didì, Zagallo, Garrincha e la Svezia padrona di casa. Il suo connazionale Fontaine avrebbe vinto, con 13 gol, il titolo di capocannoniere. La locuzione calcio champagne, poi tornata di moda ai tempi di Platini, Tigana e Giresse, fu coniata allora, per Kopa e Fontaine. Kopa era un brevileneo, artista del dribbling, che eseguiva in mille modi, compiaciuto, tanto che gli rimproveravano di sbarazzarsi raramente del pallone, qualche volta sacrificando compagni meglio posizionati. Era il precipitato, questo studiato egoismo, dei suoi esordi da ala. Poi divenne centravanti, ma a modo suo, agendo spesso fuori dall'area, partendo in dribbling. Al Real Madrid, si spostò di nuovo sull'ala, perché al centro signoreggiava Di Stefano e a sinistra, dal 1958, cannoneggiava Puskas. Nell'anno del mondiale svedese, complice la grandeur transalpina, fu pallone d'oro. Nato nel 1931, Kopa è mancato oggi.

venerdì 11 novembre 2016

Neymar 50 gol con il Brasile! Argentina travolta e Messi sopravvalutato!

Qualificazioni ai mondiali 2018, che si terranno in Russia. Girone sudamericano. Il Brasile travolge l'Argentina 3-0. E segna anche Neymar. Il gol n. 50 con la nazionale verdeoro, consolidando il quinto posto nella classifica dei marcatori di ogni tempo, dietro Pelè, 77 gol, Ronaldo, 62 gol, Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. Neymar compirà 25 anni tra qualche mese. Ed è inevitabile pronosticare che nel giro due o tre anni, seguitando di questo passo, diventerà il miglior cannoniere della nazionale brasiliana. E pensare che tanti, fino a pochi anni fa, strologavano intorno alla leggerezza fisica di Neymar! L'ultima vittoria del Brasile sull'Argentina ha, semmai, confermato la leggerezza caratteriale di Messi. Fenomeno al Barcellona, normale con l'Albiceleste. La media gol di Messi con il Barcellona è di 0,86 gol a partita, mentre con l'Argentina la sua media gol scende a 0,48 gol a partita. Perché? Perché il Barca esalta Messi più che il contrario.

martedì 12 maggio 2015

Neymar 235 gol in carriera: doppietta sul campo del Bayern

Ci ha messo una stagione ad ambientarsi nel calcio europeo: poi ha ripreso ha segnare come in patria. Doppietta questa sera sul campo del Bayern Monaco, semifinale di ritorno di Champions League. Per Neymar già 235 gol in carriera: 188 con squadre di club, 43 con la nazionale maggiore brasiliana, 4 con il Brasile olimpico. E pensare che ha 23 anni.

mercoledì 12 novembre 2014

Neymar punta Zico: 42 gol con il Brasile

Nella stagione della consacrazione con il Barcellona, 14 partite e 12 reti, dopo gli stenti dello scorso anno, Neymar continua a brillare con i colori del suo paese. Doppietta nel 4-0 che il Brasile rifila alla Turchia e Neymar sale a 42 gol in nazionale, Zico, a 52 gol, non è più così lontano. più avanti, nella graduatoria dei cannonieri di ogni tempo della rappresentativa verdeoro ci sono Romario, 55 gol, Ronaldo 62 gol ed il primatista Pelè, 77 gol. Neymar, classe 1992, può superarli tutti.

mercoledì 22 ottobre 2014

Roma travolta dal Bayern: 1-7. Sembrava Brasile - Germania agli ultimi mondiali

Sembrava Brasile - Germania agli ultimi mondiali. Nessuna festa all'Olimpico se non per il Bayern Monaco, che travolge 7-1 la Roma, con un parziale di 5-0 nel primo tempo. Alcuni dei protagonisti di quella gara passata alla storia come il Mineirazo sono in campo con i bavaresi. Mai in partita i giallorossi, che affrontano una delle migliori squadre del mondo con spavalderia e svagatezza, sintesi della cattiva preparazione della partita da parte di Garcia, che alla fine dell'incontro ammette le proprie responsabilità. Il Bayern è più forte della Roma, non c'è dubbio, ma il divario fra le due squadre non è di queste dimensioni. Ai tempi del vituperato calcio all'italiana, prima della sbornia del sacchismo, per intenderci, mai sarebbe accaduto. Piuttosto, le barricate in difesa. Geniale la gufata di Guardiola, che, alla vigilia, ha associato la Roma a Renzi. Geniale e, temo per l'Italia, profetica.

martedì 14 ottobre 2014

Neymar 199 gol in carriera, 40 con il Brasile, quinto marcatore assoluto dopo Pelè, Ronaldo, Romario e Zico. Quaterna contro il Giappone

Amichevole, per carità, ed avversario, il Giappone, non irresistibile. Neymar, comunque, segna quattro gol ed arriva a quota 40 con la nazionale maggiore del Brasile, scavalcando Bebeto, 39 gol. Neymar diventa il quinto marcatore assoluto nella storia della nazionale, dopo Pelè, 77 gol, Ronaldo, 62 gol, Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. E pensare che ha soltanto 22 anni. Peraltro, con i quattro gol rifilati al Giappone, Neymar approda a 199 gol in carriera. Quota 200 è ad un passo.

lunedì 14 luglio 2014

Germania campione del mondo per la quarta volta. Battuta l'Argentina con gol di Gotze ai supplementari

Germania campione del mondo ai mondiali brasiliani 2014. Quarto titolo dopo quelli del 1954, del 1974 e del 1990. Quattro titoli su otto finali disputate ed una continuità di rendimento che non conosce eguali nella storia del calcio. Sconfitta, secondo pronostico, l'Argentina di Messi, che resta lontano anni luce da Maradona. Messi, a segno soltanto nel girone eliminatorio, non sa mutare il rendimento dei compagni, non è uomo squadra. Ha fatto più il Barcellona per lui che non il contrario. Al riguardo, basti un dato, la media gol di Messi è di 0,83 gol a partita con il Barcellona, mentre con l'Argentina precipita quasi dimezzandosi a 0,45 gol a partita. Venendo alla finale, la gara è stata più equilibrata di quanto avessi previsto. Soprattutto nel primo tempo, quando la metà e passa del gioco argentino transitava per le brucianti accelerazioni di Lavezzi, poi sostituito all'intervallo: infortunio oppure errore sesquipedale di Sabella? La Germania, forte in tutti i reparti ha giocato meglio, ma Higuain nel primo tempo avrebbe potuto segnare su svarione di Kroos. Partita ai supplementari e gol a sei minuti dalla fine di Gotze, stop di petto e conclusione al volo di sinistro. Giusto così. La Germania era la squadra più forte, da Neuer al vecchio grande Klose, passando per Schweinsteiger, dominante come mai. Low, allenatore schivo e poco mondano, ce l'ha fatta.

martedì 8 luglio 2014

Germania - Brasile 7-1. Germania prima finalista del mondiale

Almeno il gol della bandiera, segnato da un Oscar fino ad allora protagonista di una partita pessima. Germania - Brasile 7-1. Germania prima finale del mondiale 2014. Brasile umiliato e disfatto. Il Mineirazo soppianta il Maracanazo. Incredibile eppure è accaduto. Il dramma si è consumato tra il 23' ed il 29' del primo tempo. Tuttavia, anche nella ripresa, i tanti errori al tiro dei brasiliani hanno raccontato della pochezza caratteriale della squadra allenata da Scolari. 

Germania - Brasile 7-0: dramma assurdo per i verdeoro. Mineirazo! Germania in finale

Di nuovo Schurlle. Germania-Brasile 7-0. Un disastro inimmaginabile. Punteggio più che tennistico. Brasile schiantato, ma, la Germania è stata terribile, ha infierito, ha maramaldeggiato. Questo è il sacco del Brasile. Questa la sequenza delle reti: 11' Thomas Muller, 23' Klose, 24' e 26' Kroos, 29' Khedira, 69' e 79' Schurrle. Germania in finale. Sarà l'ottava per i tedeschi. 

Mineirazo 2014 dopo il Maracanazo 1950

Maracanazo 1950, l'Uruguay batte 2-1 il Brasile al Maracanà. Dramma nazionale, Barbosa colpito da scomunica sportiva imperitura. Mineirazo 2014, la Germania, in 29 minuti, rifila in semifinale 5 gol al Brasile. E' presto per dire come reagirà la tifoseria verdeoro, siamo nell'intervallo della partita. Che, però, non sarà dimenticata. Mineirazo dopo il Maracanazo.

Dramma Brasile: la disfatta psicologica degli uomini di Scolari

Una sceneggiatura tragica che nemmeno lo scrittore più fantasioso avrebbe potuto scrivere. Dopo ventinove minuti, Germania - Brasile 5-0. Ai mondiali, in Brasile. Un dramma insopportabile per milioni di tifosi brasiliani resi increduli dalle dimensioni e dalla repentinità della disfatta. Fuori il capitano Thiago Silva e la stella Neymar, Scolari, cui l'esperienza non difetta,  avrebbe dovuto infoltire il centrocampo. Invece ha insistito con quello sfiatato di Oscar, con il lillipuziano Bernard. Dopo il secondo gol tedesco, segnato da Klose, il Brasile si è come dissolto. Il cedimento del fronte interno. Impressionante. Siamo nell'intervallo, ma non so quale miracolo potrebbe raddrizzare la situazione per il Brasile.

Dramma Brasile: Germania - Brasile 5-0 dopo ventinove minuti

Thomas Muller, Klose, Kroos, di nuovo Kroos, Khedira. Germania 5, Brasile 0. Psicodramma brasiliano nella prima delle semifinali dei mondiali 2014. E' peggio del 1950. Scolari, ad ogni modo, ha sbagliato del tutto la formazione. Bernard va bene per il subbuteo. Sarebbe servito un centrocampista in più e non un mezzo trequartista. Fortissimo il contraccolpo psicologico dell'infortunio di Neymar.

domenica 6 luglio 2014

Germania - Brasile, Argentina - Olanda: semifinali ad alta intensità

Semifinali nobili ai mondiali brasiliani. Tanto per dire, non c'è la Bulgaria, come ad Usa '94, e neppure ci sono Turchia e Corea del Sud, come nel mondiale del Sol Levante del 2002. Il Brasile vanta cinque titoli mondiali e se la vedrà, sia pur privo di Neymar quasi azzoppato dall'intervento vergognoso di Zuniga, con la Germania, tre titoli mondiali. L'Argentina, due titoli mondiali, con Di Maria, fin qui più decisivo di Lionello Messi, che rischia di rimanere fuori, se la vedrà con l'Olanda, la sola semifinalista a non aver vinto un mondiale, ma tre volte seconda. L'infortunio di Neymar cambia lo scenario, come lo cambia quello di Di Maria. Azzardo che la finale sarà quella del 1974: Germania - Olanda. E vincerà la Germania. Poi, magari, succederà il contrario. Stiamo a vedere. Di seguito propongo i migliori risultati (primi quattro posti finali) delle semifinaliste nella storia dei mondiali di calcio.
  1. Brasile: 5 vittorie (1958, 1962, 1970, 1994, 2002); 2 secondi posti (1950, 1998); 2 terzi posti (1938, 1978); 1 quarto posto (1974).
  2. Germania: 3 vittorie (1954, 1974, 1990); quattro secondi posti (1966, 1982, 1986, 2002); quattro terzi posti (1934, 1970, 2006, 2010); 1 quarto posto (1958).
  3. Argentina: 2 vittorie (1978, 1986); 2 secondi posti (1930, 1990).
  4. Olanda: 3 secondi posti (1974, 1978, 2010); 1 quarto posto (1998).

domenica 29 giugno 2014

Colombia ai quarti: fortissimo James Rodriguez, ricorda Recoba

Tutto mancino, gran tiro dalla distanza, forte nei calci piazzati, scatto. Mi ricorda Recoba, di cui ha meno fantasia ma maggior tenuta atletica, James Rodriguez, stella della Colombia, che ieri, con una sua pregevole doppietta, ha steso l'Uruguay del sopravvalutato Taberez. Colombia ai quarti, come nemmeno ai tempi di Valderrama. Ad Italia '90, agli ottavi, i colombiani persero con il Camerun di N'Kono, un portiere dimenticabile, che era però l'idolo di Buffon. Uno che, per l'appunto, di calcio non capiva e non capisce alcunché. Tornando a Rodriguez, il giovanotto, per ora in forza al Monaco, è davvero forte. Ai quarti se la vedrà contro i padroni di casa del Brasile, passati soltanto ai rigori contro il Cile. Sarà un confronto apertissimo.