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sabato 11 giugno 2022

Tour de France 2022: favoriti

Abbozzo una prima lista dei favoriti del prossimo Tour de France 2022, che partirà il prossimo 1 luglio. Roglic ha vinto il Giro del Delfinato, davanti al compagno di squadra Vingegaard: ma quanto è forte la Jumbo-Visma? Tanto, ma lo era pure nel 2020 e vinse lo stesso Pogacar. Altri riscontri verranno dal Giro della Svizzera iniziato ieri. Ecco il borsino provvisorio dei favoriti

*Aggiungo una stelletta a Geraint Thomas, dopo il successo al Giro della Svizzera. Miguel Angel Lopez non sarà al via. (aggiornamento al 22 giugno 2022)
* Alaphilippe non parteciperà al Tour (aggiornamento al 27 giugno 2022) 


  1. Pogacar *****
  2. Roglic ****
  3. Vingegaard ****
  4. Adam Yates ***
  5. Geraint Thomas ***
  6. Enric Mas **
  7. Daniel Martinez **
  8. Geoghegan Hart **
  9. Gaudu **
  10. Vlasov **
  11. Haig **
  12. Van Aert **
  13. Guillaume Martin *
  14. Thibaut Pinot *
  15. Romain Bardet *
  16. Quintana *
  17. Damiano Caruso *
  18. Pidcock *

sabato 12 marzo 2022

A Carpegna bis di Pogacar

Sul traguardo di Carpegna, nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico 2022,  magnifico assolo di Pogacar: Vingegaard e Landa, secondo e terzo di giornata, gli cedono oltre un minuto. Evenepoel naufraga ad oltre 4'. Pogacar ha vinto oggi - domani facile tappa per velocisti - la sua seconda Tirreno-Adriatico consecutiva e si candida al ruolo di grande favorito per la prossima Milano-Sanremo. 

venerdì 11 marzo 2022

A Fermo vince Barguil. Pogacar ed Evenepoel sbagliano strada

Nel finale della quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, verso il traguardo di Fermo, Pogacar, Evenepoel e Vingegaard sbagliano strada e perdono vantaggio e tempo. La vittoria di giornata va al francese Barguil. Immutata la classifica generale, con Pogacar che ha 9" di vantaggio su Evenepoel. Domani, nella tappa da Apecchio a Carpegna, si deciderà la corsa.

giovedì 10 marzo 2022

A Bellante trionfa Pogacar

Primo arrivo in salita nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2022, dalla Cascata delle Marmore a Bellante, e primo successo del campionissimo del ciclismo contemporaneo: Tadej Pogacar. Che precede sul traguardo Vingegaard, Lafay ed Evenepoel. Alaphilippe cede 35" e giunge trentasettesimo di giornata. Ora, Pogacar guida la classifica generale con 9" su Evenepoel e 21" su Ganna.

mercoledì 13 ottobre 2021

I migliori ciclisti danesi della storia

Propongo una classifica dei migliori ciclisti danesi della storia. Guida Rolf Sorensen. Classifica aggiornata al 25 marzo 2024.


  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                          

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia, Down Under Classic):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Uae Tour, Giro di Sicilia, Giro della California) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti



    1. Rolf Sorensen (Danimarca): 1.474 punti (1986-2002):  56 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta ottavo, due volte nono),  50 punti al campionato danese (una volta primo, due volte terzo), 156 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta quinto, due volte ottavo, una volta nono, tre volte decimo),  234 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, due volte quarto, una volta sesto, una volta nono), 66 punti alla Parigi-Roubaix (due volte sesto, una volta decimo), 156 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, due volte ottavo, una volta nono), 114 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, due volte quinto), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 80 punti al Giro dei Paesi Bassi (due volte primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    2. Jonas Vingegaard (Danimarca): 1.275 punti (2019-): 900 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 40 punti alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali (una volta primo),40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 50 punti al Gran Camino (due volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 20 punti alla Vuelta (due vittorie di tappa)  [carriera ancora in corso]

    3. Byarne Riis (Danimarca): 1.049 punti (1986-1999): 670 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo), 51 punti al campionato del mondo (una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 100 punti al campionato danese (tre volte primo, una volta secondo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)

    4. Jakob Fuglsang (Danimarca): 904 punti (2006-): 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 10 punti alla Vuelta a Espana (una volta decimo), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta nono, una volta decimo), 144 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, due volte quarto), 102 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo, una volta terzo), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 120 punti al Giro di Danimarca (tre volte primo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 80 punti al Giro dell'Andalusia (due volte primo), 40 punti al Giro dell'Austria (una volta primo), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    5. Mads Pedersen (Danimarca): 696 punti (2015-): 150 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quarto), 30 punti al campionato danese (una volta primo), 102 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto, due volte sesto), 120 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta terzo, una volta ottavo), 42 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto), 100 punti alla Gand-Wevelgem (due volte primo), 80 punti al Giro di Danimarca (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    6. Michel Valgren (Danimarca): 422 punti (2014-): 110 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 50 punti al campionato danese (una volta primo, una volta secondo), 42 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo) [carriera ancora in corso]




    lunedì 19 luglio 2021

    Tour de France 2021: le pagelle finali.

    Ecco le pagelle del Tour de France 2021, che non esito a definire, sotto molti aspetti, un'editio minor della Grande Boucle

    • Pogacar: voto 10. Secondo Tour de France consecutivo vinto prima di compiere 23 anni. Ha fatto meglio di Thys, vincitore nel 1913 e nel 1914, che poi di Tour ne avrebbe vinto un altro nel 1920, anche perché di mezzo si mise la Grande Guerra, e di Laurent Fignon, vincitore nel 1983 e nel 1984, che il terzo Tour lo perse per 8" da LeMond, nel 1989: entrambi avevano al secondo successo circa un anno più dello sloveno. Che ha dato 5'20" a Vingegaard: per trovare un distacco maggiore bisogna risalire al 1997, quando Ullrich diede oltre 9' a Virenque. Va forte dappertutto Pogacar, a cronometro, impressionante a Laval, e in salita. Certo è che non ha avuto grandi avversari o avversari in grande forma.
    • Van Aert: voto 9. Potrà vincere il Tour in futuro. Ha vinto la tappa della doppia scalata al Mont Ventoux, la crono di sabato e la volata dei Campi Elisi di ieri. I problemi di salute alla vigilia della corsa ne hanno condizionato il rendimento nei primi 10 giorni. Ma, ripeto, ha tutto per vincere un grande giro. Corridore antico.
    • Alaphilippe: voto 5,5. Giudizio severo perché considero il francese un fuoriclasse dalla Campagna delle Ardenne del 2015 e ha perso quasi due ore da Pogacar. Non ci sarà più, credo, un Tour disegnato su misura - quanti arrivi in discesa - per lui, come quello appena terminato. Bellissimo il successo iniziale. Si è capito che non aveva la forma giusta già il giorno dopo, quando avrebbe potuto consolidare il primato, ceduto a quell'asso di Van der Poel (voto 7 solo per il ritiro precoce).  
    • Cavendish: voto 8,5. Ha sfruttato al meglio le circostanze. Alcuni rivali assenti, altri provvisoriamente fuori forma, come il Van Aert di inizio Tour: quello di ieri, era evidentemente altro discorso. Però, restano le 4 vittorie di tappa di quest'edizione, le 34 totali come Merckx. Non può essere solo un caso. E a 36 anni, la sua resurrezione agonistica va celebrata.
    • Carapaz: voto 8. Podio anche al Tour, dopo il Giro vinto e il secondo posto alla Vuelta. Solido.
    • Guillaume Martin: voto 7. Ha fondo e dopo tanti piazzamenti nei paraggi, coglie il primo nella top ten del Tour. Il francese la sua parte, dato il talento non eccelso che ha, la fa sempre.
    • Vingegaard: voto 8. Sorpresa della corsa, il secondo posto finale è davvero inaspettato. Può fare una grande carriera, anche perché non ha veri punti deboli. Non teme le forti pendenze e vola sul passo.
       

    sabato 17 luglio 2021

    TdF 2021: a Saint-Emilion trionfa Van Aert

    Ventesima tappa del Tour de France 2021, cronometro da Libourne a Saint-Emilon. Trionfa Van Aert, che mette in fila Asgreen e Vingegaard, che consolida il suo sorprendente secondo posto in classifica generale. Pogacar, o stanco o disinteressato a mettercela tutta, è ottavo. Ma ha vinto, a 23 anni non ancora compiuti, il suo secondo Tour de France. 

    giovedì 15 luglio 2021

    Tdf 2021: a Luz Ardiden tris di Pogacar

    Diciottesima del Tour de France 2021, per un congedo solenne e spettacolare dai Pirenei. Si parte da Pau per scalare il mitico Tourmalet e la cima di Luz Ardiden, sede d'arrivo. Tappa breve, meno di 130 km, ma durissima. Si spera sempre, per l'interesse della corsa, in un attacco a Pogacar, senza sperarci granché. 

    La cronaca. 

    Gaudu attacca lungo la discesa del Tourmalet, ma quando la strada ricomincia a salire verso Luz Ardiden, il gruppo della maglia gialla lo riprende. Rigoberto Uran, intanto, è di nuovo in crisi. A poco di 3 km dal traguardo in cinque; Kuss con Vingegaard, Pogacar, manco a dirlo, Enric Mas e Carapaz. Quando Mas allunga, Kuss si sfila. Alla fine parte Pogacar e vince. Bis sui Pirenei, dopo l'assolo di ieri. Tris in questo Tour trionfale. Secondo Vingegaard, terzo Carapaz.


    mercoledì 14 luglio 2021

    TdF 2021: sul Col du Portet vince Pogacar in giallo

    Diciassettesima tappa del Tour de France 2021, da Muret a Saint-Lary-Soulan Col du Portet. Sulla carta sarebbe una tappa tremenda, vissuta all'assalto della maglia gialla sui Pirenei. Prima due Gpm di prima categoria: il Peyresourde e Val Louron. Poi, l'horse categorie  conclusivo del Col du Portet. Dico sarebbe, mentre la corsa sta per partire, perché fino ad ora il Tour è stato tra i più deludenti che ricordi, quanto alla contesa tra i primi della classifica. E non pare aver torto, fino a smentite della strada, il tecnico di Pogacar, che rimprovera ai rivali dell'asso sloveno di andar piano e di aver sbagliato preparazione. Vediamo se, almeno oggi, qualcuno saprà far meglio.

    La cronaca. 

    Niente da fare: questo Pogacar non si batte. Nel giorno della festa nazionale francese, conquista anche il successo di tappa. Davanti a Vingegaard, Carapaz, distanziati di pochi, ma significativi secondi. Cede invece quasi 2 minuti Rigoberto Uran. Per come corre, per i successi programmati e perentori, per la versatilità di corsa, in salita e contro il tempo, Pogacar ricorda Hinault. Forse esagero. Forse no. Di certo il "Tasso" bretone vinse i primi due Tour cui partecipò, nel 1978 e nel 1979. Pogacar sta facendo lo stesso. Ed è più giovane di lui allora.

    martedì 13 luglio 2021

    TdF 2021: a Saint-Gaudens vince Konrad, Colbrelli secondo

    Sedicesima tappa del Tour de France 2021, da Pas de la Case a Saint-Gaudens: da scalare il Col de Port, il Col de la Core e il Col de Portet-d'Aspet prima della picchiata verso il traguardo, appena interrotta da un altro Gpm di quarta categoria.

    La cronaca. 

    Vince l'austriaco Konrad dopo lunga fuga. Secondo è un coraggioso Sonny Colbrelli, che arriva una quarantina di secondi dopo, assieme a Matthews, onorando la maglia di campione italiano. Molto attardato il gruppo della maglia gialla Pogacar.

    mercoledì 7 luglio 2021

    TdF 2021: a Malaucène trionfa Van Aert

    Undicesima tappa del Tour de France 2021, da Sorgues a Malaucène, per 198,9 km. Sarà scalato per due volte, il terribile Mont Ventoux, la cima cara al Petrarca. Una delle salite mitiche della Grande Boucle, che costituisce un romanzo nel romanzo del Tour. 

    La cronaca.

    Van Aert all'attacco durante la seconda ascesa al Mont Ventoux. Nel gruppo della maglia gialla, la squadra di Carapaz cerca di tenere il ritmo alto. Vingegaard, che ha personalità pari al talento, riesce ad evadere dal gruppetto dei migliori. Verrà però ripreso. Van Aert dopo aver scollinato da solo, tiene in discesa e vince: grandissima impresa la sua. Un giorno potrà vincere il Tour. Va forte dappertutto. Elissonde e Mollema sono secondo e terzo di giornata a 1'14". Quarto, manco a dirlo, Pogacar. Che pare non avere punti deboli. Corre come un veterano. 

     

    mercoledì 16 giugno 2021

    Tour de France 2021: trionfa Pogacar! L'asso sloveno è il più giovane vincitore di due Tour consecutivi

    Ventuno giorni di corsa, inframmezzati da due di riposo, il  Tour de France 2021 prenderà il via il 26 giugno da Brest e terminerà a Parigi il 18 luglio. Con una settimana d'anticipo rispetto al solito. Ecco il percorso. Forse mi sbaglio, ma mi pare disegnato espressamente per Alaphilippe. Dalle prime due tappe ai molti arrivi in discesa. Solo che Roglic e Pogacar vanno forte anche sul terreno del francese.

    I favoriti della vigilia (cliccate)

    Il percorso (21 tappe: cliccate): 

    1^ tappa 26 giugno - Brest - Landernau 198 km

    2^ tappa 27 giugno - Perros Guirec - Mûr-de-Bretagne 183,5 km

    3^ tappa 28 giugno - Lorient - Pontivy 182,9 km

    4^ tappa 29 giugno - Redon - Fougères 150,4 km

    5^ tappa 30 giugno - Changè - Laval 27,5 km (cronometro)

    6^ tappa 1 luglio - Tours - Chateroux 161 km

    7^ tappa 2 luglio - Vierzon - Le Creusot 249,1 km

    8^ tappa 3 luglio - Oyonnax - Le Grand-Bornand 151 km

    9^ tappa 4 luglio Cluses - Tignes 145 km

    5 luglio  1° giorno di riposo

    10^ tappa 6 luglio - Albertville - Valence 191 km

    11^ tappa 7  luglio - Sorges - Malaucène 198,9 km

    12^ tappa 8 luglio - Saint-Poil-Trais-Chateaux -  Nimes 159,5 km

    13^ tappa 9 luglio -Nimes - Carcassonne 220 km

    14^ tappa 10 luglio - Carcassonne - Quillan 184 km

    15^ tappa 11 luglio - Ceret - Andorra - La Vella 191,5 km

    12 luglio 2° giorno di riposo

    16^ tappa 13 luglio - Pas de la Case - Saint-Gaudens 169 km

    17^ tappa 14 luglio - Moret - Col du Portet 178,5 km

    18^ tappa 15 luglio - Pau - Luz Ardiden 130 km

    19^ tappa 16 luglio - Mourenx - Libourne 207 km

    20^ tappa 17 luglio - Libourne - Saint-Emilion 30,8 (cronometro)

    21^ tappa 18 luglio - Chatou - Parigi (Champs Elysées) 108,5 km

    La cronaca.

    La prima tappa premia, con vittoria e maglia gialla, il magnifico assolo di Julian Alaphilippe sulla côte conclusiva: una progressione violenta cui Roglic, poi secondo, non resiste. Nella seconda tappa, con due passaggi sul Mur-de-Bretagne, Van der Poel schianta la resistenza dei rivali, vince la sua prima tappa al Tour, anzi in un grande giro, indossa la maglia gialla come già il padre Adrie e come mai il nonno Poulidor. La terza tappa, con arrivo a Pontivy, regala la prima volata di gruppo: s'impone il belga Merlier, davanti al compagno di squadra Philipsen e a Bouhanni. La notizia sta invece nelle caduta di Roglic, prima, e Pogacar poi. Il primo perde oltre un minuto, Pogacar solo 26". Si avvantaggia, così, tra gli altri, Alaphilippe. La quarta tappa celebra il ritorno al successo, sulle strade della Grande Boucle, dell'asso britannico Mark Cavendish, che, in volata, coglie il successo n. 31 al Tour - solo 3 meno di Merckx - e risorge agonisticamente. Nella quinta tappa, prima contro il tempo, prova superlativa di Pogacar che incenerisce la concorrenza, lanciando un severo monito a chi vorrà opporsi alla sua leadership naturale. Vince e distanzia Roglic di 44'', di 1'10" Alaphilippe, che fa comunque meglio di Geraint Thomas. Si difende con orgoglio Van der Poel, che resta in giallo per 8". A Chateroux, traguardo della sesta tappa, volata di gruppo e secondo successo di un intramontabile Mark Cavendish, che precede Philipsen e Bouhanni. Per Cavendish 32 successi di tappa al Tour, appena due meno di Merckx. Nella settima tappa, l'invenzione che nessuno aspettava. Van der Poel in fuga in maglia gialla, con altri 28 corridori, tra cui Van Aert, Mohoric, che poi vince la tappa, e Nibali, che risale al sesto posto della generale. Pogacar, lasciato solo con la sua squadra a limitar i danni, perde più di tre minuti. Roglic addirittura crolla ed esce di classifica. Tappa di profumo antico. Sul Col de la Romme comincia l'azione solitaria di Pogacar, che terremota l'ottava tappa del Tour. L'asso sloveno prosegue imperterrito sul Col de la Colombiere fino al traguardo sul Grand-Bornand: avversari annichiliti, a più di quattro minuti. Naufragio per Alaphilippe, Thomas e Roglic. Pogacar è la nuova maglia gialla e potrebbe tenerla fino a Parigi. Nella nona tappa - non sono partiti Roglic e Van der Poel - a Tignes arriva da solo O'Connor, autore di un grandissimo assolo. Dietro di lui, staccati, gli italiani Cattaneo e Colbrelli. Pogacar, nel finale, guadagna ancora sui diretti avversari. Domani, primo giorno di riposo. Nella decima tappa, da Albertville e a Valence, Cavendish cala il tris: successo n. 33 al Tour in carriera, uno meno di Merckx. Nella undicesima tappa, durante la seconda scalata del Mont Ventoux, grande assolo di Van Aert, che poi resiste e vince. Pogacar controlla. O'Connor va in crisi e scivola al quinto posto della generale. La dodicesima tappa, con arrivo a Nimes, è vinta da uno dei fuggitivi di giornata, che resta solo nel finale, il tedesco Nils Politt. La tredicesima tappa, da Nimes a Carcassone, si chiude con una volata di gruppo e Cavendish che cala il poker in questo Tour. Per lui è il successo n. 34 di tappa alla Grande Boucle: eguagliato uno dei tanti primati di Eddy Merckx. Nella quattordicesima tappa, da Carcassonne e Quillan, assolo di Mollema. Il gruppo maglia gialla arriva comodamente dopo quasi 7 minuti. La quindicesima tappa, che si conclude ad Andorra, risveglia l'orgoglio di Valverde, poi secondo di giornata, Nibali e Alaphilippe, pure loro in fuga. Vince però lo statunintense Sepp Kuss. Pogacar resta tranquillo in maglia gialla. Nella sedicesima tappa, a Saint-Gaudens arriva primo il fuggitivo Konrad, poi a una quarantina di secondi, Colbrelli e Matthews. Il gruppo maglia gialla arriva ben dopo, nonostante qualche scaramuccia finale. La diciassettesima tappa, nell'anniversario della presa della Bastiglia, prevede la scalata di Peyresourde, Val Louron e Col du Portet. Vince Pogacar in maglia gialla davanti a Vingegaard e Carapaz. A oltre un minuto Gaudu. Nella diciottesima tappa, due cime mitiche come Tourmalet e quella d'arrivo di Luz Ardiden. Nel finale restano i migliori e trionfa ancora Pogacar in maglia gialla, davanti a Vingegaard e Carapaz. L'asso sloveno sta letteralmente dominando la corsa. Nella diciannovesima tappa, bis di Mohoric dopo lunga fuga, prima con molti altri, poi da solo: quinto successo sloveno in questo Tour, considerati i tre di Pogacar. La ventesima tappa, una cronometro da specialisti, premia il talento scintillante di Van Aert, che batte i danesi Asgreen e Vingegaard. Pogacar è ottavo di giornata. Ma ha vinto, non da oggi, il suo secondo Tour. La ventunesima e ultima tappa si conclude, secondo tradizione, sugli Champs Elysées. Trionfa, per la terza volta in quest'edizione della Grande Boucle Van Aert, davanti al connazionale Philipsen e Cavendish. Pogacar conquista il suo secondo Tour de France a nemmeno 23 anni. Più precoce di Merckx e di Hinault. Il secondo, Vingegaard, gli cede 5'20". Per trovare un distacco più ampio, bisogna risalire al 1997, quando Hullrich inflisse oltre nove minuti a Virenque. 

    Le pagelle finali (cliccate).


    Classifica generale finale
    1. Tadej Pogacar (SLO)
    2. Jonas Vingegaard (DAN) a 5'20"
    3. Richard Carapaz (ECU) a 7'03"
    4. Ben O'Connor (AUS) a 10'02"
    5. Wilco Kelderman (OLA) a 10'13"
    6. Enric Mas (SPA) a 11'43"
    7. Lutesnko (KAZ) a 12'23"
    8. Guillaume Martin (FRA) a 15'33"
    9. Pello Bilabao (SPA) a 16'04"
    10. Rigoberto Uran (COL) a 18'34"