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Visualizzazione post con etichetta Aru. Mostra tutti i post
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giovedì 7 settembre 2017

Santo Toribio de Liébana: vince Armee. Nibali perde 20" da Froome e Contador

Vuelta a Espana 2017: a Santo Toribio de Liébana, il belga Armee, vince, dopo lunga fuga ed una ventina di compagni distanziati, tra i quali anche Alaphilippe,. Secondo Lutsenko e terzo Giovanni Visconti. Tregua a lungo tra i primi della classifica generale. Soltanto Aru guadagna qualcosa che gli permette di risalire dal nono all'ottavo posto. Poi, quando i fuggitivi sono già arrivati da un pezzo, il gruppo dei migliori comincia la salita finale. E scatta Froome. Ma, non fa il vuoto. E' la volta dell'indomabile Contador. Nibali stenta. Alla fine cede 20" a Contador e Froome, che rinsalda la maglia rossa, recuperando la metà di quanto perso ieri. Rimane splendida la Vuelta, con Froome, Nibali e Contador, che, assieme, hanno conquistato la bellezza di sedici grandi giri. Domenica, chiunque avrà vinto, saranno diciassette.

domenica 27 agosto 2017

A Cumbre del Sol trionfa Froome in maglia rossa

È il più forte. Appena la strada sale, e sale spesso in questa Vuelta a Espana 2017, Froome parte e se ne va. I rivali, compresi i nostri Nibali ed Aru, non sono alla sua altezza. Anche oggi, Froome ha fatto la differenza sulla salita che conduceva al traguardo finale di Cumbre del Sol. Ha preceduto il colombiano Chaves. Nibali ed Aru gli hanno ceduto 14". Per metterlo in difficoltà, ci vorrebbe il coraggio di Contador, che però non ha più le gambe dei tempi belli. Domani giorno di riposo.

martedì 22 agosto 2017

Andorra La Vella: ha vinto Nibali. Froome maglia rossa

Tutti assieme, nel finale, i potenziali vincitori della Vuelta 2017. Froome, che prende la maglia rossa, Nibali, che vince la tappa ad Andorra La Vella, Aru, Bardet e Chaves. Non Contador. Credo che ci sarà battaglia al vertice fino alla fine.

giovedì 17 agosto 2017

Sabato 19 parte la Vuelta a Espana 2017: Froome cerca il primo successo dopo tre secondi posti. Al via anche Nibali e Aru

Riuscirà Froome a conquistare la maglia rossa, sfuggitagli per tre volte? È questo il tema della Vuelta a Espana 2017, che prenderà il via sabato 19 agosto. Proveranno a contendergli il successo soprattutto gli italiani Nibali e Aru, che una Vuelta l'hanno già vinta, ed il francese Romain Bardet. Terzo all'ultimo Tour, vinto proprio da Froome. Ci sarà anche Contador, vincitore di tre giri di Spagna (2008, 2012, 2014), al passo d'addio. Al Tour, ha mostrato i segni dell'età e delle mille fatiche in bicicletta, ma la classe e l'orgoglio sono immutati: Contador non può escludersi dal pronostico. Proverà a far saltare il banco, magari escogitando un grande attacco da lontano. Anche Chaves potrebbe dire la sua. Ecco il borsino dei favoriti.


  1. Froome *****
  2. Nibali ****
  3. Aru ***
  4. Contador ***
  5. Bardet ***
  6. Chaves **
  7. Zakarin **

sabato 22 luglio 2017

Froome ha vinto il Tour de France 2017: è il quarto per l'asso britannico

E quattro! Froome ha vinto il suo quarto Tour de France, aumentando, nella cronometro odierna di Marsiglia il vantaggio sul secondo. Non più Bardet, che a momenti scendeva dal podio, ma Rigoberto Uran. Bardet, se non ha vinto quest'anno, non vincerà più. Due arrivi in discesa e poco più di 30 km contro il tempo non sono bastati a fargli raccogliere l'eredità di Hinault, ultimo francese a vincere il Tour nel 1985. Quarto è arrivato Landa. Quinto Aru. Che sul podio, nei prossimi anni, ci finirà.

giovedì 20 luglio 2017

Sull'Izoard trionfa Barguil in maglia a pois

Vince Barguil in maglia a pois sul mitico traguardo dell'Izoard. Secondo Atapuma, terzo Bardet, quarto Froome. Bardet conquista il secondo posto solitario a 23 " da Froome, che, sabato, a Marsiglia sigillerà la sua quarta vittoria al Tour de France. Meglio di lui, a quel punto, solo, Anquetil, Merckx, Hinault ed Indurain, tutti vincitori di cinque Tour in carriera. Giornataccia per Fabio Aru, che arriva staccato di oltre un minuto dalla maglia gialla e perde il quarto posto in favore di Landa, penalizzato dal ruolo di gregario di Froome.

Briancon-Izoard: si decide il Tour de France 2017

Diciottesima tappa del Tour de France 2017, Briancon-Izoard, con arrivo sulla mitica cima alpina dell'Izoard, Hors Categorie. L'ascesa finale, quasi 15 km a più del 7% di pendenza media, dopo le fatiche di quasi tre settimane di corsa, deciderà le sorti di questo Tour de France 2017. Froome, maglia gialla, forte anche della superiorità che potrà confermare nella cronometro di Marsiglia, resta il grande favorito per il successo finale. Ma, il suo vantaggio è di soli 27" su Rigoberto Uran e Bardet e di 53" su Aru. Questi tre potrebbero attaccare. Non so se avranno il coraggio di farlo sino in fondo Uran e Bardet, tentati di difendere il piazzamento sul podio. Aru, per temperamento e classifica attuale, invece vorrà e dovrà attaccare eccome. Si tratta di capire se avrà le gambe per farlo.

mercoledì 19 luglio 2017

A Serre Chevalier vince Roglic. Crisi Aru, giù dal podio

Mi era sembrato meno brillante nelle ultime tappe Fabio Aru. Oggi, mai protagonista su Croix de Fer, Telegraphe e Galibier, dove si è staccato più volte. Ha lottato, ma si è staccato, perdendo ancora nella lunga discesa verso il traguardo di Serre Chevalier. Finisce giù dal podio, scavalcato sia da Bardet che da Rigoberto Uran, con la speranza, oggi bisogna dire remota, di recuperare nell'altra tappa alpina di domani. Bardet, che con i suoi scatti ha provocato la resa di Aru, non ha saputo staccare Froome, sempre scortato da Landa, uno che, se avesse avuto carta bianca, credo proprio che sarebbe la nuova maglia gialla. Ma, le gerarchie sono gerarchie. E nel team Sky il capitano è Froome. Vittoria di giornata allo sloveno Roglic, secondo Rigoberto Uran, terzo Froome. Domani, o Bardet e Uran, e magari anche Aru, staccano, e nettamente, Froome, oppure il britannico, che ha dalla sua la cronometro di Marsiglia di sabato, avrà vinto il suo quarto Tour de France.

La Mure/Serre-Chevalier: Aru e Bardet all'attacco di Froome. Tappone alpino con Col de la Croix de Fer, Telegraphe ed il mitico Galibier

Diciassettesima tappa del Tour de France 2017, per 183 da km da La Mure a Serre-Chevalier, con arrivo in discesa, ma tanta salita, due gran premi della montagna Hors Categorie, come la Croix de Fer ed il Galibier, in mezzo il Telegraphe. Corridori di coraggio antico oggi saprebbero riscrivere la classifica. Ma, l'unico di quel tipo, Voeckler, è in là con gli anni e troppo indietro nella generale. Tutto può accadere con quattro corridori ristretti in meno di un minuto. I francesi hanno disegnato questa tappa, come tutto il Tour, per propiziare il successo di Bardet. Di qui i tanti arrivi in discesa, come quello di oggi. Epperò la differenza andrà fatta prima in salita. E, a meno di sorprese, sarà sul Galibier che si scatenerà la lotta tra i migliori. Pronostico di rara incertezza. Aru ci proverà. Per quanto mi sembri meno brillante. Il più forte, quando la strada cominci a salire, secondo me è Landa, che, però, ordini di scuderia dovrebbero costringere al fianco di Froome. Contador vorrà lasciare il segno, ad averne le gambe, forse cercherà la fuga da lontano Thibaut Pinot, venuto al Tour per una grande tappa. Non gli restano che quella di oggi e quella di domani.

sabato 15 luglio 2017

Froome torna in giallo, Aru si fa sorprendere

Arrivo su un muro. E vince Matthews su Van Avermaet, insomma proprio di muro si trattava, ordine d'arrivo da Fiandre. Aru ha commesso l'errore di affrontarlo in coda al gruppo. Un gravissimo errore tattico, che gli è costato più della maglia gialla, ripresa da Froome. Invece attentissimo e lesto ad approfittare del cambio di ritmo, che ha tagliato le gambe degli altri primi della classifica. Arrivo non da Aru, troppo leggero, però avesse preso gli ultimi 500 m in testa al gruppo, non avrebbe ceduto 24" a Froome. Tanto più che questo Tour de France 2017 si vincerà con meno di un minuto di distacco. Peccato.

venerdì 14 luglio 2017

Tour de France 2017: a Foix trionfa Barguil, secondo Contador, terzo Quintana, quarto Landa

Strategia napoleonica da parte del team Sky, nel giorno della festa nazionale francese, quattordicesima tappa del Tour de France 2017, da Saint Girons a Foix. Poco più di 100 km. E da subito la maglia gialla Aru deve inseguire, unitamente al beniamino di casa Romain Bardet. Ma, non Froome, deposto ieri dal trono provvisorio della Grande Boucle, ma Mikel Landa, che ieri indicavo come il più brillante in salita. Con Landa ritrova una giornata da protagonista Alberto Contador. Sull'ultima salita, prima della lunga discesa che conduce all'arrivo, passano Barguil, Quintana, Contador e Landa. Dietro, Froome prova a forzare, per ricordare che è sempre lui il capitano del team Sky. In discesa, gara di bravura tra Froome e Bardet. Aru, si batte, ma è da solo. Come solo è stato in salita. La regia francese trascura i battistrada ed indugia sul gruppo della maglia gialla, perché lì c'è Bardet! Negli ultimi chilometri, Froome cerca più volte di distanziare Aru e Bardet, ma Aru risponde sempre con prontezza. Vince Barguil in maglia a pois. Secondo Contador, terzo Quintana, quarto Landa che guadagna un paio di minuti in classifica. Aru resta maglia gialla. Era dal 1989 che il Tour non era così incerto. 

Aru e lo sciovinismo di Francia

Dal 1985, ultimo successo francese al Tour de France, colto allora dal sommo Bernard Hinault, oltralpe si mastica amaro piuttosto che no. Pensavano, i francesi, di tornare immediatamente alla vittoria. Sfiorata proprio da Hinault, dietro Greg Lemond, l'anno dopo. Poi, l'asso bretone si ritirò. Si illusero di averne trovato l'erede in Jean Francois Bernard oppure in Mottet, terzo e quarto nel 1987. Bernard aveva le stimmate del fuoriclasse, ma si perse per strada. E si ritrovò, qualche anno dopo, a scortare Indurain lungo le salite del Tour. Mottet fu di nuovo quarto nel 1991. Nel mezzo, il secondo posto, per soli 8", del professor Fignon, anno di grazia 1989, beffato nella crono finale sui Campi Elisi da Lemond. Poi, i francesi sperarono in Jalabert, che vinse una Vuelta, ma fu solo quarto al Tour, in Leblanc, quinto, di più in Virenque, collezionista di maglie a pois, secondo e terzo ma mai primo. Voeckler, il più antico dei ciclisti moderni, avrebbe forse potuto vincere nel 2011. Ma, finì quarto. Fino a quando si affacciarono alla ribalta Thibaut Pinot e Romain Bardet. Classe 1990. Talento evidente. Più quello di Pinot, a parer mio, sebbene Bardet abbia più personalità e maggior resistenza alla pressione ed alle aspettative che, in Francia, sono divenute altissime. Bardet, secondo lo scorso anno, può vincere questo Tour de France 2017. I francesi gli hanno disegnato un percorso su misura. Froome è in difficoltà. Ed Aru che fa, si prende la maglia gialla? Lo sciovinismo transalpino lo ignora. Perché l'attesa dura da 32 anni e Bardet può farcela davvero. Epperò Aru meriterebbe maggior considerazione. La cronaca ha le sue regole. Detto questo, penso anch'io che vincerà Bardet. 

giovedì 13 luglio 2017

A Peyragudes vince Bardet, Aru maglia gialla!

Pirenei. Da Pau a Peyragudes, dodicesima tappa del Tour de France 2017. Fuoco e fiamme? No, a lungo no. Perché il team Sky impone una fortissima andatura, che scoraggia i rivali di Froome. Torna alla mente la condotta di gara della Banesto di Indurain, primi anni '90, quando Philippot e De Las Cuevas si mettevano in testa al gruppo, imponendo ritmi da cronoscalata. Solo che oggi fa quasi tutto Nieve, Landa entra in azione solo negli ultimi 4 km. Aru e Bardet difendono il piazzamento lungo il mitico Peyresourde. Chi è già andato alla deriva, ma da giorni appariva sotto tono, è Nairo Quintana. Mentre dispiace vedere un campionissimo come Contador arrancare in coda al gruppo dei migliori, staccandosi nel finale. A 400 m dal traguardo, scatta Aru, Froome è in difficoltà, Landa, che secondo me è il più forte in salita e gregario non si sente, lo lascia solo. Contrattacca Bardet. E vince, secondo Rigoberto Uran, terzo Aru, che indossa la maglia gialla. Finale spettacolare. Ed imprevisto.

martedì 11 luglio 2017

Tour de France 2017: a Bergerac poker di Kittel

Dopo il giorno di riposo osservato ieri, oggi la carovana del Tour de France 2017 riprende la propria marcia inesorabile. Decima tappa da Perigueux a Bergerac, cittadina resa celebre dallo spadaccino poeta nato dalla penna ispirata di Rostand, nella Nuova Aquitania. Possibile un arrivo in volata oppure una fuga da lontano. Nel gruppo c'è tensione, mentre si approssimano i Pirenei. Giovedì, la Pau-Peyragudes obbligherà i pretendenti alla vittoria finale ad una sfida in campo aperto. Aru vuole il trono di Froome. Tornando alla tappa odierna, volata di.gruppo e vittoria, la quarta in questo Tour, del tedesco Kittel. 

domenica 9 luglio 2017

Tour de France 2017: a Chambery vince Uran su Barguil e Froome. Terribile caduta per Porte

Terribile la caduta di Porte in discesa. Ha perso la carreggiata e le sue ruote hanno pattinato sull'erba, scaraventandolo contro l'opposta parete. Per fortuna, non interamente rocciosa. L'australiano era parso forse il piu pimpante. Tappa movimentata e ricca di colpi di scena, la nona di questo Tour de France 2017, da Nantua a Chambery. Aru ha stuzzicato Froome con uno scatto poco cavalleresco, mentre il britannico invocava l'intervento del meccanico. Poi ha pagato un successivo allungo di Froome.  Arrivatogli davanti, terzo con i 4" secondi di abbuono,  anche in volata. Vinta da Rigoberto Uran, al fotofinish, su Barguil, a lungo fuggitivo solitario. Froome è il più forte, comunque. Allo stato, è ancora così. Quintana attardato e Contador fuori dai giochi.

venerdì 7 luglio 2017

Froome snobba Aru

A  precisa domanda, la maglia gialla Froome ha risposto di non aver seguito Aru, nell'ascesa di Planche des Belle Filles, non ritenendolo tra i corridori da seguire: una circonlocuzione, piuttosto involuta, per significare che non considerava e non considera Aru un pretendente alla vittoria finale. Non so se sbagli o meno, non so dove possa arrivare Aru in questo Tour, però l'arroganza quasi mai, vieppiù nel ciclismo, è un segno di forza. Insomma, mi pare che Froome sia piuttosto nervoso. E meno sicuro di sé e dei suoi mezzi rispetto agli anni passati.

mercoledì 5 luglio 2017

Tour de France 2017: trionfa Aru a Planche des Belle Filles

Attacco perentorio di Aru sull'erta finale, Froome non risponde subito, Aru si avvantaggia e vince, confermando la grande condizione mostrata al campionato italiano. Froome, che arriva con Porte, è maglia gialla. Aru sale al terzo posto della classifica generale. Ciò detto, nei tre Tour vinti da Froome, la prima salita era sempre stata sua. Aru sta benissimo, ma questo non è il miglior Froome.

domenica 25 giugno 2017

Aru è campione italiano

Fabio Aru si è aggiudicato il campionato italiano di ciclismo 2017. Secondo Ulissi, terzo Nocentini. Aru, considerato il percorso con pochissimi chilometri a cronometro, si candida ad un ruolo di primo piano al prossimo Tour de France.

sabato 11 marzo 2017

Tirreno-Adriatico: Quintana doma il Terminillo

Grande assolo di Quintana sul Terminillo alla Tirreno-Adriatico 2017. Lo scalatore colombiano vi aveva già trionfato nel 2015, quando si aggiudicò anche la classifica generale. È destinato a ripetersi quest'anno. Molto indietro Nibali ed Aru.

sabato 6 agosto 2016

Oro Van Avermaet, Nibali cade

Sfortunato. Guida il mezzo meglio della Gran parte dei corridori contemporanei, ma oggi, sul tracciato olimpico di Rio de Janeiro, Nibali non ha potuto o saputo evitare la rovinosa caduta, che gli ha impedito di lottare per una medaglia. Alla rincorsa della quale aveva sacrificato parecchio,  persino l'orgoglio di campione, accettando di correre il Tour da gregario di Aru,  oggi sesto. L'oro è andato al belga Van Avermaet, argento a Fuglsang, bronzo a Majka. Ai piedi del podio, il giovane campione francese Alaphilippe, che difetta ancora di concretezza.