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sabato 16 settembre 2023
lunedì 16 maggio 2022
Diario della 37^ di Serie A: chi vincerà lo scudetto?
Sono interista, è un fatto noto. Ma, voglio premetterlo, perché se ne tenga il dovuto conto. Ciò detto, anzi ridetto, non ho capito che partita abbia giocato l'Atalanta. Penso al secondo gol di Theo Hernandez, paragonabile, ma per la cavalcata di Gullit, solo a quello di Van Basten contro il Napoli nel 1988. Allora, il Napoli stava evaporando, era precipitato da alcune gare in una crisi impronosticabile. Gullit - che peraltro, al di là del ruolo diverso era tre volte più forte di Hernandez - corse per 60 m senza incontrare la minima resistenza, nessun contrasto, nessun dribbling. Prima di servire il connazionale per la comoda battuta a rete. E lascio da parte le polemiche e le dietrologie che sorsero all'esito di quella disfatta napoletana. Ieri, se possibile, Hernandez ha segnato un gol anche più assurdo. Di metri, palla al piede, ne ha fatti 80. Andando verso destra e poi verso sinistra. Nessun vero dribbling, nessun contrasto, solo palla condotta e spostata. E tiretto innocuo con Musso mal messo, che si tuffa tardi. Certi gol si vedono di solito non oltre la Seconda Categoria, tra i dilettanti. Il primo gol del Milan era nato da azione fallosa non fischiata. Qualcosa di analogo a quanto accadde con Giroud che travolse Sanchez nel derby. Può darsi che il calcio stia conoscendo, almeno quando gioca il Milan, una deriva rugbistica. Può darsi. Ma, questo è. Milan ancora avanti due punti sull'Inter, che ha espugnato il campo del Cagliari con un grande Lautaro: 21 gol in campionato e 25 in stagione.
Al Milan, domenica prossima, basterà un pareggio contro il Sassuolo, per vincere lo scudetto. A me basterebbe che il Sassuolo s'impegnasse: poi vada come deve andare. Mihajlovic, prima di Bologna - Inter, escluse che il Bologna potesse sbagliare partita. E così fu. Dionisi, per la verità un poco contraddittorio, ha detto di voler vincere, e ci mancherebbe, ma ha pure aggiunto che il rischio di non far bene contro il Milan esiste. Non c'ho capito granché. Spero che il Sassuolo s'impegni. Come fece il Perugia contro la Juve nel 2000. Non perché debba replicarsi quel risultato. Ma, perché l'impegno è doveroso per tutti e va preteso da tutti. In tutte le partite. E vale, sia ben chiaro, anche per la Samp contro l'Inter.
Brutto pareggio interno della Roma con il Venezia, nell'attesa che, fra non molto, la Fiorentina renda visita alla Samp e che la Lazio giochi sul campo della Juve.
Retrocedono Venezia e Genoa, mentre spera ancora la Salernitana, che ha pareggiato contro l'Empoli (gran gol di Bonazzoli). La squadra di Nicola ha due punti più del Cagliari terzultimo.
Vittorie per Spezia a Udine, Sassuolo a Bologna e Torino a Verona. Il Napoli, nel giorno in cui Lorenzo Insigne ha salutato i suoi tifosi con il gol n. 122, ha avuto ragione del Genoa.
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Theo Hernandez
giovedì 7 gennaio 2021
16^ di Serie A: il punto. La Juve batte il Milan, Inter sconfitta dalla Samp
La Juve batte il Milan, grazie ad una doppietta di Federico Chiesa, e si rilancia in classifica. Theo Hernandez, da molti celebrato nemmeno fosse il nuovo Krol o il nuovo Breitner, non sa difendere e Chiesa, ieri sera, l'ha dimostrato. Bravo ad attaccare, il francese, ma non a contenere. E il calcio è un gioco semplice. La Juve ha vinto la partita lungo la fascia sinistra rossonera.
L'Inter ha sciupato l'occasione di scavalcare il Milan, perdendo contro la Samp, dopo tanti errori gratuiti, come quello di Sanchez dal dischetto. Restano immutati i limiti del gioco di Conte.
Sconfitta anche per il Napoli di Gattuso, sorpreso in casa dallo Spezia: quattro punti nelle ultime cinque partite!
Ancora successi per Sassuolo e Atalanta, che un tempo formava in casa i propri giocatori migliori. Nell'ultimo lustro, invece, li prende fuori, già avanti con gli anni, ma forti. Zapata e Muriel, per esempio, sono tanto forti quanto sottovalutati.
Vince comodamente la Roma, sempre a proprio agio contro squadre di media o bassa classifica e, soffrendo un poco, la Lazio.
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