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mercoledì 10 luglio 2013

Froome ed i sospetti di doping: è vera gloria?

E' vera gloria? Quella di Froome, intendo dire, il formidabile corridore britannico che sta letteralmente dominando il Tour de France 2013? Le drammatiche vicende di doping, culminate nella radiazione di Lance Armstrong, privato dei sette successi consecutivi al Tour, ha talmente scosso il mondo degli appassionati delle due ruote, da provocare, ad ogni vittoria di un nuovo campione, infinite discussioni sul doping. Insomma, chi vince, è pulito o no? Negli ultimi quindici anni, sono stati colpiti campioni osannati, come Ulrich ed Heras, Pantani e il detto Armstrong, ma anche Riis, che ha dovuto ammettere l'uso di sostanze proibite al Tour del 1996 e Basso, squalificato per due anni, Di Luca e lo stesso Contador, ma l'elenco è lunghissimo ed annoierebbe. A scrivere su Google: "Froome doping", compaiono oltre 600.000 risultati e più Froome consolida il suo primato sulle strade di Francia, più si addensano sospetti sulle sue prestazioni. Il diretto interessato ha rivendicato di essere un ciclista pulito e, sino a prova del contrario, io gli credo. Bisogna credergli. Resta, semmai, il problema di credibilità di tutto il ciclismo, costretto, anche dopo molti anni, a fare i conti con clamorosi casi di brogli. Una sola attenuante, per il ciclismo: questo sport, povero per la maggior parte dei suoi interpreti, duro, spietato, antico, ancestrale, almeno ha il coraggio di lavare i panni sporchi. E di farlo in pubblico. Altri sport, a cominciare dal calcio, dove girano tanti più soldi, preferiscono il costume dello struzzo.
Aggiornamento del 15 luglio 2013: la clamorosa vittoria colta ieri da Froome sul Mont Ventoux ha riacceso, ed era inevitabile, quella spirale di sospetti attorno a lui e, per conseguenza, attorno al ciclismo.

venerdì 10 maggio 2013

Giro d'Italia 2013: settima tappa in diretta. Nibali attacca in discesa e cade. A Pescara vince Hansen. Maglia rosa per Intxausti. Wiggins cede 1'27" a Nibali

Giro d'Italia 2013, settima tappa, da Marina San Salvo a Pescara. Percorso vallonato, contrappuntato da frequanti saliscendi, somglia a quelle tappe dette "mangia e bevi" che al Tour de France si corrono a ridosso del Massiccio Centrale. Nibali si candida ad una grande prova, anche per cercare di guadagnare su Wiggins, da cui perderà parecchio a cronometro. Mi aspetto una grande prova anche da Di Luca, che corre in casa. A -38 km dal traguardo, guida un gruppetto di fuggitivi, con Sella che passa primo su un Gpm di terza categoria. Il gruppo della maglia rosa ha un ritardo di circa 2 minuti. A poco più di 8 km dall'arrivo attacco di Nibali in discesa. Wiggins resta attardato. Ma, le traiettorie prescelte dal siciliano sono tanto redditizie quanto ardue. E Nibali cade, salvo rimmettersi rapidamente in sella. Intanto, l'australiano Hansen, superstite della fuga di giornata, comincia da solo l'ultimo Gpm. E vince per distacco. Dietro, Wiggins fatica più del previsto e cede al coraggioso Nibali 1'27". Domani cronometro: recupererà l'asso inglese? La maglia rosa, nel frattempo, è passata dalle spalle di Paolini a quelle del corridore basco Intxausti.

martedì 7 maggio 2013

Giro d'Italia 2013: a Serra San Bruno vince Battaglin, secondo Felline, terzo Visconti

Giro d'Italia 2013, quarta tappa da Policastro Bussentino, provincia di Salerno, a Serra San Bruno, provincia di Vibo Valentia. Poco meno di 246 km, tappa lunga quasi quanto una classica, Paolini faticherà a difendere la maglia rosa dagli attacchi dei pretendenti alla vittoria finale. A 19 km dal traguardo, cinque battistrada con pochi secondi di vantaggio sul gruppo maglia rosa, la salita è impegnativa dopo tante ore di corsa, sebbene la pendenza sia attorno al 6%. Allunga Marcato in testa. Ma, si tratta di un fuoco di paglia. Scatta Georges, che invece guadagna rapidamente un minuto. Il plotone dei migliori procede ad andatura regolare. A 14 km dall'arrivo, però, passano in testa due uomini del team Sky, con Wiggins subito dietro. Che il vincitore dell'ultimo Tour voglia sferrare un attacco? In ogni caso, tanto basta a dimezzare subito il vantaggio di Georges. Comincia a piovere ed il freddo renderà più pesanti le gambe dei corridori. Ai -10, scatta Danilo Di Luca, che aggancia Georges. Sopraggiunge anche il colombiano Chalapud Gomez. Georges viene riassorbito dal gruppo, mentre la strada comincia a spianare. Di Luca e Chalapud Gomez tengono fino oltre l'ultimo km. Ma, il gruppo rinviene a doppia velocità, allo sprint vince Battaglin. Battaglin Enrico, che non ha legami di parentela con Battaglin Giovanni, vincitore di Giro e Vuelta nel 1981. Paolini conserva la maglia rosa.

lunedì 15 aprile 2013

Freccia Vallone 2013: i favoriti

Per tanti anni, la Freccia Vallone è stata riserva di caccia dei corridori italiani, da Argentin a Fondriest a Furlan a Di Luca. L'arrivo leggendario sul muro d'Huy, in una contrada belga che sembra più italiana di tanti luoghi della penisola, difficilmente sorriderà ai colori azzurri, però, in questa edizione del 2013. Cunego non mi pare in forma e Gasparotto non è nelle condizioni dello scorso anno, quando, sulle Ardenne, vinse a sorpresa l'Amstel Gold Race. Quanto a Nibali, in vista del Giro d'Italia, non correrà la Freccia Vallone, per dedicarsi al Giro del Trentino. Tra gli stranieri, mi pare in fase calante Sagan, del resto sulla breccia da oltre due mesi: troppi nel ciclismo moderno. Sicché il favorito principe non può che essere il campione del mondo Gilbert, anticipato domenica all'Amstel dallo scatto di Kreuziger, ma in crescita di condizione. Segue borsino dei favoriti.
Gilbert *****
Valverde ***
Kreuziger ***
Sagan ***
Gasparotto **
Cunego **
Gerrans *