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mercoledì 15 maggio 2013

Giro d'Italia 2013: a Vajont vince il lituano Navardauskas. Tregua tra i grandi della generale

Tregua tra i grandi del Giro d'Italia 2013, dopo i fuochi di artificio di ieri. Arriva la fuga da lontano, che premia il corridore lituano Navardauskas, primo sul traguardo di Vajont, dodicesima tappa del Giro. Secondo arriva Oss. Navardauskas lo scorso anno indossò la maglia rosa per due giorni. Nibali, manco a dirlo, conserva il primato. La notizia del giorno, pertanto, non è agonistica e riguarda la positività ad un controllo antidoping del francese Georges. Domani, tappa di alleggerimento e di trasferimento da Longarone a Treviso di soli 134 km. Sarà la volta delle ruote veloci, favorito d'obbligo Mark Cavendish.

martedì 7 maggio 2013

Giro d'Italia 2013: a Serra San Bruno vince Battaglin, secondo Felline, terzo Visconti

Giro d'Italia 2013, quarta tappa da Policastro Bussentino, provincia di Salerno, a Serra San Bruno, provincia di Vibo Valentia. Poco meno di 246 km, tappa lunga quasi quanto una classica, Paolini faticherà a difendere la maglia rosa dagli attacchi dei pretendenti alla vittoria finale. A 19 km dal traguardo, cinque battistrada con pochi secondi di vantaggio sul gruppo maglia rosa, la salita è impegnativa dopo tante ore di corsa, sebbene la pendenza sia attorno al 6%. Allunga Marcato in testa. Ma, si tratta di un fuoco di paglia. Scatta Georges, che invece guadagna rapidamente un minuto. Il plotone dei migliori procede ad andatura regolare. A 14 km dall'arrivo, però, passano in testa due uomini del team Sky, con Wiggins subito dietro. Che il vincitore dell'ultimo Tour voglia sferrare un attacco? In ogni caso, tanto basta a dimezzare subito il vantaggio di Georges. Comincia a piovere ed il freddo renderà più pesanti le gambe dei corridori. Ai -10, scatta Danilo Di Luca, che aggancia Georges. Sopraggiunge anche il colombiano Chalapud Gomez. Georges viene riassorbito dal gruppo, mentre la strada comincia a spianare. Di Luca e Chalapud Gomez tengono fino oltre l'ultimo km. Ma, il gruppo rinviene a doppia velocità, allo sprint vince Battaglin. Battaglin Enrico, che non ha legami di parentela con Battaglin Giovanni, vincitore di Giro e Vuelta nel 1981. Paolini conserva la maglia rosa.