Quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2013, da Longarone a Treviso, 134 km, per larga parte pianeggianti ed arrivo destinato allo sprint. Pioggia battente a rendere insidioso un percorso altrimenti piuttosto facile. A 25 km dal traguardo, resistono i fuggitivi di giornata, ma il gruppo incalza a 55km/h per annullare un distacco di poco superiore ai due minuti. Intanto, Wiggins, attardato ed in precarie condizioni di salute, becca un crisi nera e comincia a perdere terreno. Tutto o quasi il team Sky si raduna attorno al proprio capitano e lo scorta verso il traguardo: il ritiro dell'asso inglese è quasi certo a questo punto. Il plotone si ricongiunge con i cinque battistrada, tra i quali figurano gli italiani Felline e Marcato, soltanto a 500 metri dal traguardo. Duecento metri più tardi, esce prepotente al centro della carreggiata Mark Cavendish, che vince di forza con oltre una bicicletta di vantaggio. Per Cavendish, si tratta del terzo successo in questa edizione della corsa rosa. Vittoria n. 11 al Giro in totale, n. 99 in carriera. Il traguardo delle 100 vittorie potrebbe essere tagliato a giorni. Wiggins, sconsolato, arriva con circa tre minuti di ritardo. E' fuori dalla classifica e, forse, fuori dal Giro. Nibali, manco a dirlo, resta al comando.
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giovedì 16 maggio 2013
Giro d'Italia 2013: a Treviso vince Cavendish, che fa tris. Crisi nera per Wiggins, che perde circa tre minuti da Nibali in rosa
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martedì 7 maggio 2013
Giro d'Italia 2013: a Serra San Bruno vince Battaglin, secondo Felline, terzo Visconti
Giro d'Italia 2013, quarta tappa da Policastro Bussentino, provincia di Salerno, a Serra San Bruno, provincia di Vibo Valentia. Poco meno di 246 km, tappa lunga quasi quanto una classica, Paolini faticherà a difendere la maglia rosa dagli attacchi dei pretendenti alla vittoria finale. A 19 km dal traguardo, cinque battistrada con pochi secondi di vantaggio sul gruppo maglia rosa, la salita è impegnativa dopo tante ore di corsa, sebbene la pendenza sia attorno al 6%. Allunga Marcato in testa. Ma, si tratta di un fuoco di paglia. Scatta Georges, che invece guadagna rapidamente un minuto. Il plotone dei migliori procede ad andatura regolare. A 14 km dall'arrivo, però, passano in testa due uomini del team Sky, con Wiggins subito dietro. Che il vincitore dell'ultimo Tour voglia sferrare un attacco? In ogni caso, tanto basta a dimezzare subito il vantaggio di Georges. Comincia a piovere ed il freddo renderà più pesanti le gambe dei corridori. Ai -10, scatta Danilo Di Luca, che aggancia Georges. Sopraggiunge anche il colombiano Chalapud Gomez. Georges viene riassorbito dal gruppo, mentre la strada comincia a spianare. Di Luca e Chalapud Gomez tengono fino oltre l'ultimo km. Ma, il gruppo rinviene a doppia velocità, allo sprint vince Battaglin. Battaglin Enrico, che non ha legami di parentela con Battaglin Giovanni, vincitore di Giro e Vuelta nel 1981. Paolini conserva la maglia rosa.
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