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lunedì 22 gennaio 2018

I problemi dell'Inter di Spalletti e di Suning

Nelle ultime partite di campionato, l'Inter ha segnato la miseria di 3 gol, nessuno contro la Juve, uno contro l'Udinese, nessuno contro il Sassuolo, nessuno contro la Lazio, uno contro la Fiorentina, uno contro la Roma. Tre gol in sei partite. Ed ancora si perde tempo a rovistare tra errori difensivi individuali, veri o presunti. Segnando così poco, non si fa strada. Il problema dell'Inter, numeri alla mano, è la monotonia di un gioco privo di alternative a quello sulle fasce, dove, peraltro, Candreva non salta l'uomo nemmeno per sbaglio e Perisic vive un lungo letargo. Né Icardi, fortissimo in area, ha il fisico per reggere da solo il peso dell'attacco. Ieri, lanciato verso la porta, si è fatto rimontare e stringere da Fazio e Manolas. Ronaldo li avrebbe lasciati sul posto, Adriano, come Vieri, li avrebbe fatti rimbalzare. Milito li avrebbe mandati a sbattere con una finta. Icardi, pur fisicamente tosto, non è dominante rispetto a difensori cui ceda centimetri e chili, quasi tutti, né ha un gran dribbling, anzi. E così, se non servito faccia alla porta, in area, viene facilmente fermato. Tutta la fase di costruzione del gioco nerazzurro, poi, è sterile. Gagliardini, che andrebbe bene in un centrocampo a 3, stenta in quello spallettiano a 2. Borja Valero, privo di uno scatto degno di questo nome, non può fare il trequartista. Meglio quando gioca più indietro. Per questa ragione, pensavo e penso che Ramires avrebbe fatto e farebbe comodo. Ha il cambio di passo, per dare altro ritmo ad una manovra altrimenti troppo compassata. Anche Rafinha può tornare utile: la sua cifra tecnica, al netto di una condizione atletica da ritrovare, è altissima. Ma, soprattutto, Rafinha e Ramires hanno una personalità che manca a molti interpreti attuali dell'Inter di Spalletti. Suning si dia una mossa. Ramires serve. E, forse, servirebbe anche Sturridge.

giovedì 16 giugno 2016

Inghilterra 2 Galles 1: Bale, Vardy, Sturridge

Chi l'avrebbe detto?! Hodgson indovina i cambi, così Vardy e Sturridge rimontano il vantaggio gallese, scaturito dalla solita punizione di Gareth Bale, e regalano all'Inghilterra il primo successo di questi Europei 2016. Per il resto, Sterling è leggero e fumoso. Hodgson dovrebbe far giocare Kane e Vardy, con Rooney alle loro spalle. Confermo che l'Inghilterra, se diretta in modo appena razionale, può vincere gli Europei.

mercoledì 18 maggio 2016

Siviglia quinta Europa League: terza di fila

Liverpool battuto 3-1. Il Siviglia vince l'Europa League 2015/16, la quinta della sua storia, la terza consecutiva. Illude Sturridge per il Liverpool. Il Siviglia rimonta e vince con doppietta del capitano Coke. Continua il dominio continentale del calcio spagnolo.

sabato 23 agosto 2014

Balotelli va al Liverpool: chi avrà fatto l'affare?

Temperamento umbratile e bizzoso, un procuratore con un senso spregiudicato per gli affari, il dono non so quanto gradito di dividere la pubblica opinione, con larga maggioranza dei detrattori rispetto ai sostenitori, Balotelli se ne va. Al Liverpool, sicché casca in piedi. Blasone, tradizione e passione, c'è tutto questo presso la squadra di quello che fu un tempo il porto dell'impero britannico. Da un punto di vista tecnico, il solo che nella presente vicenda mi interessi, non credo che saprà raccogliere l'eredità di Suarez, centravanti assai prolifico e di rara astuzia dentro l'area. Il miglior Balotelli, più magro di quello possente delle ultime stagioni, era un grandissimo attaccante esterno o, comunque, una seconda punta di movimento. Così poteva far valere il suo dribbling, il suo tiro dalla distanza, i suoi cross, molto educati per venire da uno di 1,89 m. La palestra non gli ha giovato e l'area di rigore richiede una malizia nelle giocate che a lui manca. Detto questo, il suo repertorio di colpi resta vasto, Sturridge è un gran giocatore e gli farà spazio con il suo moto perpetuo, il Liverpool gioca un calcio arioso. Insomma, se non si aspetteranno un nuovo Suarez, Balotelli, intemperanze a parte, potrebbe anche esplodere sulle rive del Mersey. Stiamo a vedere.

domenica 15 giugno 2014

Italia - Inghilterra 2-1: Marchisio, Sturridge e Balotelli. Le pagelle degli azzurri

Esordio fortunato e vincente per l'Italia a Brasile 2014. Battuta l'Inghilterra, schierata con il tipico schema di Hodgson, a casaccio, che tuttavia aveva attaccanti ed ali di rapidità, forza e tecnica. Chiellini, ad esempio, è uscito schiantato dal confronto sia con Sturridge che con Sterling. Brutta anche la prova di Paletta e, difensivamente, di Darmian. Grande, come al solito nei momenti topici, Balotelli, che si è distinto con Marchisio e Candreva per la bella prova. De Rossi, Pirlo e Verratti, tutti assieme, non servono. Ecco le pagelle degli azzurri.
Sirigu: 6. Esordio mondiale teso ma tutto sommato efficace, attento sui tiri da fuori degli inglesi. Emozionato
Darmian: 5,5. Media tra la fase offensiva, da 7, e quella difensiva, da 4. Abbandona la sua zona quando Rooney s'invola e serve il pallone per il pareggio di Sturridge. Arrembante
Barzagli: 6. gioca con esperienza, non brilla ma neppure sfigura. Attento
Paletta: 4. Nemmeno l'avrei convocato. Per sua fortuna gli inglesi girano spesso lontano dall'area azzurra. Inadeguato
Chiellini: 4. Peggiore in campo. Lentissimo, lo saltano tutti. Sopravvalutato 
Candreva: 7,5. Questa volta cerca meno la conclusione e di più la giocata, il cross, per i compagni. Corre moltissimo e lo fa con giudizio. Bellissima finta e traversone per il gol di Balotelli. Maturato
De Rossi: 5,5. Cammina per il campo, nessuna giocata di rilievo. Sfiatato
Pirlo: 5. Regia lenta e poco ispirata. Invecchiato
Verratti: 6. Tecnica di primissimo ordine la sua. Può fare di meglio. Rivedibile
Marchisio: 7,5. Bel gol dalla distanza e solito movimento senza palla, che lo rende unico nello statico centrocampo azzurro. Determinante
Balotelli: 8. Gol splendido per posizionamento e coordinazione. Movimento su tutto il fronte d'attacco, forza e tecnica. Dominante

sabato 14 giugno 2014

Inghilterra - Italia: chi vince? Favorita l'Inghilterra, che ha tutto a favore tranne Hodgson

Basterà Hodgson a far vincere l'Italia? La sensazione è che l'Inghilterra sia più forte. Sebbene la stampa specializzata sia portata a ritenere il contrario. L'Italia ha una difesa scadente, sia nei singoli che nell'assieme. Laddove gli inglesi hanno attaccanti, da Sturridge a Rooney, fino all'ala Sterling, capaci di grandi giocate. Balotelli come punta unica e senza l'assistenza del genio irregolare di Cassano è destinato a soffrire le marcature dei difensori avversari, soprattutto del possente Cahill. A centrocampo il piccolo trotto di Pirlo e De Rossi costringerà Verratti ad un gioco non suo. Perché Verratti si esalta con compagni disposti alla corsa senza palla ed allo smarcamento. Nella nazionale che Prandelli si appresta a schierare, invece, tutti vogliono il pallone tra i piedi, con la sola eccezione di Marchisio, che però mi sembra piuttosto sfiatato. Pirlo cincischia, De Rossi boccheggia, Candreva tira appena può, due o tre metri sopra la traversa. Un errore rinunciare a Cassano. Per queste ragioni, vedo gli inglesi favoriti. Unico motivo di speranza è che il tecnico d'Albione è Hodgson. Uno che di calcio sa davvero poco. Le speranze azzurre, e non è un paradosso, sono tutte riposte in lui. Oppure in Cassano, se mai dovesse entrare.