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sabato 11 maggio 2019

Giro d'Italia 2019: Roglic maglia rosa

Va a Roglic la prima maglia rosa del Giro d'Italia 2019. Il corridore sloveno si aggiudica cronometro inaugurale di Bologna con arrivo sulla salita di San Luca.  Secondo Simon Yates a 19". A 23" un ottimo Nibali, terzo. Miguel Angel Lopez e Tom Dumoulin a 28".

venerdì 10 maggio 2019

Giro d'Italia 2019: 1^ tappa (Bologna-Bologna). Favoriti Dumoulin e Roglic

Partirà domani l'avventura del Giro d'Italia 2019. Con il cronoprologo di Bologna: 6 km di pianura e 2 km di ascesa verso San Luca, il classico finale del Giro dell'Emilia. Difficile che il successo sfugga ad uno tra Tom Dumoulin e Primoz Roglic, peraltro i due grandi favoriti per il successo finale. A chi andrà la prima maglia rosa? Sarà, in ogni caso, questione di secondi, pochi secondi.

domenica 5 maggio 2019

Roglic vince il Giro di Romandia 2019 e punta il Giro

Dopo UAE Tour e Tirreno-Adriatico, Primoz Roglic si aggiudica anche il Giro di Romandia in questo 2019. Sua anche la cronometro conclusiva. In classifica generale ha preceduto il portoghese Rui Costa e Geraint Thomas, vincitore del Tour de France dello scorso anno, nel quale lo stesso Roglic giunse quarto. Il campione sloveno scala la graduatoria dei pronostici in vista del Giro d'Italia che inizierà sabato da Bologna.

domenica 28 aprile 2019

Liegi-Bastogne-Liegi 2019: trionfa Fuglsang, secondo Formolo

Ardenne
Liegi-Bastogne-Liegi 2019: Fuglsang


Va al danese Fuglsang, 26 anni dopo il connazionale Sorensen, la Liegi-Bastogne-Liegi 2019. Davanti ad un sorprendente Formolo, che credevo adatto solo alle gare a tappe, e al tedesco Schachmann. Nibali, ottavo, è già in condizione in vista del Giro d'Italia. Sotto tono tutti i maggiori favoriti, da Alaphilippe a Valverde, reduce dalla meno fortunata campagna delle Ardenne degli ultimi anni. Fra meno di due settimane, sarà Giro d'Italia.

venerdì 26 aprile 2019

Giro d'Italia 2019: i favoriti. Restano 3 tappe

Giro d'Italia 2019: 11 maggio - 2 giugno
Due tra i partenti hanno già vinto la corsa rosa: Nibali, due volte, Tom Dumoulin, una. Entrambi sono noti per non fallire la preparazione di un grande giro. L'anagrafe è dalla parte dell'olandese, più forte a cronometro ma meno fantasioso in corsa. Grande attesa per Bernal e per Simon Yates, rivelazione dello scorso anno. Può risultare decisiva la breve cronometro conclusiva di Verona, in un percorso che, per il resto, avvantaggia i grandi scalatori. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento del 03 maggio 2019: Valverde non sarà al via del Giro.
*Aggiornamento del 05 maggio 2019: una stelletta in più a Roglic, che ha vinto anche il Giro di Romandia.
*Aggiornamento del 06 maggio 2019: nemmeno Bernal sarà al via da Bologna, per un infortunio alla clavicola. Peccato.
*Aggiornamento del 15 maggio 2019: costretto al ritiro il primo favorito del Giro, Tom Dumoulin.
*Aggiornamento del 25 maggio 2019:avevo dimenticato Carapaz, nonostante il quarto posto dello scorso anno. Rimedio, aggiornando il borsino.
  1. Roglic ****
  2. Nibali ***
  3. Landa ***
  4. Carapaz ***
  5. Simon Yates **
  6. Majka **
  7. Mollema **
  8. Miguel Angel Lopez *
  9. Bob Jungels *
  10. Zakarin *

mercoledì 16 gennaio 2019

Nibali correrà Giro e Tour nel 2019

Bella intervista di Vincenzo Nibali sul Corriere della Sera in edicola oggi. Il campione siciliano ha confermato l'intenzione di correre, nel 2019, il Giro d'Italia, per vincerlo, ed il Tour de France, comunque con ambizioni da protagonista. A 34 anni compiuti, il suo è un programma impegnativo. Tanto più che, dopo l'accidentale rottura della vertebra per la caduta occorsagli al Tour 2018, ha dovuto cambiare posizione in sella. Con la crisi tecnica di Aru e in attesa che Moscon si decida a competere per la classifica, Nibali resta il faro del ciclismo italiano nelle corse a tappe.
Risultati immagini per nibali
Vincenzo Nibali
al Tour de France

venerdì 2 novembre 2018

Giro d'Italia 2019: il percorso

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2019. Al primo sguardo, sembra molto più bello e tecnico e impegnativo di quello del Tour de France. Si partirà da Bologna, l'11 maggio: cronoprologo di poco più di 8 km, con gli ultimi 2 sulla mitica salita di San Luca, quella del Giro dell'Emilia. I velocisti arriveranno tutti con ritardo di almeno un minuto. E difficilmente potranno indossare la maglia rosa nei giorni a seguire. Con la conseguenza, almeno sulla carta, di una corsa meno controllata e più aperta ai colpi di mano delle fughe da lontano o delle azioni dei finisseur. Le successive quattro tappe sono per velocisti, fermo quanto appena detto. Nella settima frazione, a San Giovanni Rotondo, si arriverà dopo una breve picchiata dalla Coppa delle Casarinelle: potrebbe esserci il primo vero confronto tra i candidati alla vittoria finale. Replicato il giorno dopo con l'arrivo a L'Aquila. L'ottava tappa, con arrivo a Pesaro, misurerà 235 km. Poi, la Riccione-San Marino: cronometro di quasi 35 chilometri. Gli ultimi 15 in salita. Primo giorno di riposo. Quindi, due tappe per velocisti, prima della Cuneo-Pinerolo, in memoria dell'impresa di Fausto Coppi. Tappa breve, arrivo non in salita, ma una lunga discesa dal Montoso fin quasi al traguardo. Sembra disegnata per Nibali. Ben più difficile la successiva, con arrivo a Ceresole Reale: intanto per il chilometraggio, 188 km, poi perché l'arrivo è posto in cima ad una salita durissima. Il giorno dopo, 131 km, pochi, ma tante salite, per lo più inedite, con arrivo a Courmayer. Per scalatori puri, alla Simon Yates, per intenderci. Ma, anche Froome, se dovesse tornare, sarebbe a proprio agio su un simile tracciato. Quindi, Ivrea-Como, che un poco ricorderà il Giro di Lombardia e che ha davvero percorso e lunghezza, 237 km, da classica. Ultimo giorno di riposo. Si riprende con la tappa più dura del Giro: Lovere-Ponte di Legno, con Gavia e Mortirolo nel mezzo. Da questa tappa uscirà il vincitore o, se non altro, usciranno tutti quelli che non potranno più vincere. Non facile anche la tappa successiva, con arrivo ad Anterselva: peserà la stanchezza accumulata il giorno prima. Si rifiata con l'arrivo a Santa Maria di Sala, ultimo appello per le ruote veloci. Poi il trittico finale: arrivo in salita a San Martino di Castrozza, tappone di montagna con arrivo a Monte Avena, per chi volesse provare a ribaltare la classifica. Infine, cronometro conclusiva a Verona, come nel 1984, quando un incredulo Fignon perse la maglia rosa a vantaggio di Moser, aiutato dalle avveniristiche, per quei tempi, ruote lenticolari. Quest'ultima cronometro sarà breve. E tecnica, con salita e discesa. Ma, non dovrebbe permettere rovesciamenti clamorosi in classifica generale. Ancora non si sa chi parteciperà. Fossero al via, favoriti Simon Yates, Froome, Nibali, Tom Dumoulin e Thibaut Pinot. Non so ancora immaginare con quali specifiche possibilità. Sono curioso di vedere all'opera Moscon, che ha annunciato di volersi misurare con le proprie ambizioni di classifica.