Un Federer regale ha compiuto, oggi, un'impresa destinata a cambiare la storia del tennis e della sua rivalità con Nadal, che della storia del tennis, almeno recente, è moltissima parte. Cinque set, cominciati con piglio antico da Roger Federer. Poi Nadal, il solito lottatore, si è rifatto sotto, ma oggi Federer era in stato di grazia, alcuni suoi rovesci incrociati hanno disegnato traiettorie che nemmeno Agassi, che si avvaleva però del rovescio a due mani. Eppoi Federer aveva una grande freschezza atletica e la tranquillità dei tempi belli. La feroce tenacia del maiorchino ha allungato la partita fino al quinto set. Questo sì. Ma era il giorno di Federer, del suo quinto Australian Open, del suo diciottesimo Slam. Della leggenda sommata alla leggenda. Il giorno di Federer. Che ha vinto alla fine 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3. Senza più paure e remore, senza i fantasmi che Nadal gli aveva spesso ispirato. Ha giocato osando, sapendo di poter osare, ha eseguito il doppio dei vincenti rispetto al suo grande avversario. Ha vinto meritando di vincere. A dicembre, chi l'avrebbe detto? L'ho scritto un mucchio di volte, quando dominava Nadal e quando imperversava Djokovic. Oggi posso scriverlo a maggior ragione: Federer è il più forte ed il più grande tennista di sempre.